LE PAGINE MANCANTI

ROSEMARY

L'amore non è grande né piccolo: è soltanto amore. Non si può misurare un sentimento come si misura una strada. Se lo farai, comincerai a fare paragoni con ciò che ti è stato raccontato, o con ciò che ti aspetti di incontrare. E così ti ritroverai sempre ad ascoltare una storia, invece di percorrere il tuo vero cammino.

Paulo Coelho


Senza indugiare oltre io e Tyler incominciammo a leggere le pagine del diario di Jessica. Non era un testo molto lungo e le date erano state cancellate.

Valery vuole rivelare tutto. Mi ha affrontata questo pomeriggio. Dice di essere stufa di nascondere una verità così evidente, lei vorrebbe che le dessi maggiore risalto, che la rendessi più popolare. Non posso permetterle di farlo. Ho guadagnato tutto con fatica.

Ho ceduto, ho detto a Valery che la sottoporrò a una prova nel bosco, se la supererà lei prenderà il mio posto a capo della consorellanza. Mi sento così infelice, così inutile.

Sono così agitata, così nervosa... ho ucciso Valery. Non l'ho fatto apposta, eravamo nel bosco e lei ha iniziato a minacciarmi, a dirmi che mi avrebbe rovinata e tutto il resto. Le ho dato una spinta, è caduta e ha battuto la testa. Ho cercato di rianimarla, ho perfino cercato di praticarle un massaggio cardiaco, ma nulla, lei era morta. Ho paura, tremendamente paura.

Non so più cosa fare. Non dormo, non sono più tranquilla. Oggi una ragazza mi ha chiesto di Valery. Le ho detto che non so nulla. Ho paura, mi scopriranno.

Non hanno ancora trovato il corpo. Forse non lo troveranno mai. Forse non l'ho veramente uccisa, forse si è alzata e se n'è andata.

Devo dirlo a qualcuno. A chi? Tyler. Devo dirlo a Tyler. Non posso dirlo a lui. Non posso neppure non dirlo a nessuno. Ho la nausea. Sono un mostro.

Ho deciso. Non scriverò più di Valery, mai più. Fingerò che non sia mai successo nulla. Strapperò queste pagine. Spero solo che il senso di colpa non mi uccida.

Restammo in silenzio alcuni secondi, senza sapere cosa dire o cosa fare. Jessica aveva ucciso Valery. Certo, non lo aveva fatto volontariamente, ma ciò non cambiava la cosa.

-L'ha uccisa- sussurrò Tyler atono –perché mi ha lasciato queste pagine?- si voltò e mi fissò con gli occhi grigi cupi.

-Voleva che tu lo sapessi- mormorai. Mi sentivo confusa.

-Io... non so cosa fare-

-Credo che per il momento non ci sia molto da fare, nessuno sa che fine ha fatto Jessica, per cui anche se consegnassimo le pagine alla polizia, non potrebbero fare nulla... e poi è stato un incidente- non potevo vederlo così triste.

-Sì- mormorò lui, poco convinto.

Lo baciai teneramente sulle labbra, accarezzandogli una guancia con la mano.

-Credo di aver bisogno di un po' di tempo per metabolizzare questo fatto- mise i fogli dentro il carillon, quindi tornò a posarlo nell'armadio. Restò fermo alcuni secondi. Era straziante vederlo così. Mi alzai e lo raggiunsi, abbracciandolo da dietro. Avevo una strana sensazione che mi opprimeva il petto. Ci misi alcuni secondi a comprendere che era gelosia: ero gelosa perché lui reagiva in quel modo a ciò che aveva scoperto su Jessica. Lo baciai sul collo, quindi sfregai le mie labbra contro le sue guance. Volevo che tornasse a concentrarsi su di me. Lui si voltò. Aveva qualcosa di strano nello sguardo. Gli cinsi per un attimo il collo con le braccia, quindi scesi a sbottonargli la camicia. Lui mi lasciò fare senza dire nulla. Gliela tolsi e la gettai a terra. Guidai le sue mani e le appoggiai alla mia vita, quindi le accompagnai più giù e lui mi sfilò la gonna che cadde a terra. Lo baciai teneramente sul naso.

-Presumo che tu mi stia provocando- disse e sorrise. Com'era bello il suo sorriso!

-Sono quasi nuda di fronte a te... vedi un po' tu-

Tyler risalì con le mani, seguendo il contorno del mio seno. Mi sfuggì un sospiro e mi strinsi a lui, bisognosa di sentire il suo corpo contro il mio. Il suo tocco, delicato e deciso, sembrava infiammare la mia pelle. Mi resi conto di tremare.–Vieni- mi spinse verso la parete contro la quale mi abbandonai, reclinando la testa all'indietro. Tyler mi afferrò per la vita e mi sollevò, premendomi sempre contro il muro. Gli cinsi le gambe intorno alla vita con desiderio. Mi sentivo bruciare. Il mio cuore batteva così forte che temetti che sarebbe esploso. Il mio corpo pareva pulsare. Poco dopo i miei gemiti riempirono la stanza.

-Dick ci avrà sentiti- sussurrai all'orecchio di Tyler.

Eravamo sdraiati sul letto. Tyler mi aveva presa in braccio e portata lì.

-Non avrà sentito nulla, ha sempre la musica a tutto volume- mi tranquillizzò, baciandomi sulla fronte.

-Lo spero-

Eravamo completamente avvinghiati e la cosa non dispiaceva per niente.

-Romy?-

-Sì?-

-Quello che provo per te non è equiparabile a ciò che provavo per Jessi, io ti amo- mi accarezzò il braccio –ti deve essere ben chiaro questo-

Sentii il cuore aumentare i battiti, rassicurata da quelle parole. –Lo è-

-Sicura di non essere un po' gelosa?- mi chiese.

-Per niente- mentii. Ero gelosissima.

-Peccato, mi piacciono le donne gelose- disse, ridacchiando.

-Davvero?- chiesi in un sussurro.

-Molto- mi baciò con dolcezza.

Il cigolio della porta che si apriva ci fece sobbalzare entrambi. Mi voltai e vidi Sam in piedi, la valigia in una mano.

-Oh- esclamò, quindi si girò di lato per non guardarci –scusate, io non credevo che foste qua... mi fa piacere che siate tornati insieme-

-Sam, non credevo che saresti già tornato- disse Tyler, divertito –mi dispiace ma stasera la camera è occupata, dovrai dormire in una delle stanze vuote-

-Non è un problema, la valigia è già pronta- borbottò lui.

-Ci sono novità su Jessi?- chiese Tyler, sorprendendomi e provocandomi una fitta allo stomaco. No, non era gelosia. Come potevo essere gelosa di una persona che non era presente?

-Purtroppo non c'è nessuna novità- sembrava tremendamente triste. Lanciai uno sguardo a Tyler, ma lui scosse debolmente la testa. Per ora non potevamo dirgli nulla.

-Mi dispiace- disse solo.

-Non importa, ormai ho perso la speranza, dovrei lasciarla andare- e uscì dalla stanza senza aggiungere altro.

-Dovremmo dirglielo- sussurrai nell'orecchio di Tyler.

-Già, ma non oggi, lasciamolo dormire tranquillo-

Annuii. E poi non volevo uscire dal suo abbraccio.

-Stavo riflettendo su una cosa-

-Cosa?-

-Se Jessi ha sottoposto Valery a un rito, non era certamente sola-

M'irrigidii. –Non era sola- sussurrai –qualcuno sa del suo segreto-

-E credo di sapere chi-


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Come vi è sembrata la rivelazione che riguarda Jessica e Valery?

A lunedì ❤

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