CREPES AL CIOCCOLATO
ROSEMARY
Dubita che le stelle siano fuoco;
dubita che il sole si muova;
dubita che la verità sia mentitrice:
ma non dubitare mai del mio amore.
(William Shakespeare)
-Sei sicuro che non vuoi essere aiutato?- chiesi a Tyler.
-Stai tranquilla, penso a tutto io-
Mi sfuggì un sorriso. Ero seduta su uno dei divanetti della confraternita. I compagni di Tyler sarebbero tornati solamente la mattina seguente e così avevamo deciso di passare la sera lì. Avrei infranto le regole, ma sinceramente non m'importava. E poi dovevamo finire di leggere il diario di Jessica. Lo presi nuovamente e lo soppesai tra le mani. Finora non avevamo scoperto nulla. Jessica parlava di un amante misterioso, che doveva essere Adam, e dei problemi con i genitori. In più punti dichiarava di non amare Sam, ma di essere affezionata a lui. C'erano anche alcune foto dentro il diario, in cui si vedevano spesso Jessi insieme a Sam e Tyler. Sembravano un trio molto unito.
-Eccomi qua- esclamò Tyler, arrivando con un vassoio tra le mani.
-Sono curiosa di sapere cosa mi hai preparato-
Posò il vassoio sul tavolino di vetro che avevo di fronte. –Non mi dire, hai fatto le crepes!- esclamai, estasiata –Le adoro!-
-E ho fatto anche quelle dolci- si sedette al mio fianco.
-Bravissimo- lo baciai sulla guancia.
-Non abituarti troppo- disse scherzosamente.
-Certo, certo- raccolsi le gambe sotto di me e presi uno dei piattini.
Tyler fece lo stesso.
-Mi chiedo se troveranno mai Jessica- mormorai, dando un morso alla crepes.
-Non lo so- sussurrò, piegando le labbra in uno strano sorriso.
-Tyler?- chiesi, decidendo di dar voce a un dubbio che ormai mi tormentava da tempo.
-Dimmi-
-Tu eri innamorato di Jessica?-
Tyler aggrottò la fronte, poi sorrise. –No, non l'amavo... e poi da quando ti conosco amo solo te-
Mi sentii avvampare. –Sei un adulatore-
-Non è vero, io amo solo te e non sai quanto mi costa esprimere così i miei sentimenti- disse in un soffio.
Sorrisi. –Voglio crederti- e volevo davvero crederci.
Le crepes al cioccolato erano dolcissime. Ne divorai una mentre guardavamo un film horror scelto da Tyler, le luci spente. Un gruppo di ragazzi si erano rifugiati in un baita in mezzo al nulla per passare un weekend e ovviamente un assassino aveva deciso di andare a trovarli.
-Non capisco questa mania di andare nelle baite isolate- borbottai.
-Non lo trovi molto romantico- mi sussurrò lui, accarezzandomi i capelli.
-Solo spaventoso- ironizzai.
Rise. –Ti proteggerei io-
-Non è per mancanza di fiducia, ma meglio di no-
L'assassino comparve all'improvviso dietro la ragazza bionda e io sobbalzai spaventata. Mi aggrappai a Tyler.
-Tranquilla- mi strinse a sé e mi baciò.
Gli passai una mano intorno alle spalle, mentre con l'altra gli sfioravo la guancia. Ben presto il film perse d'importanza. Tyler mi spinse giù, facendomi sdraiare sul divano. Il peso del suo corpo sul mio era rassicurante. La ragazza bionda stava urlando, ma l'unico rumore di cui m'importava era quello dei baci. Dolcemente Tyler mi tolse la maglietta e mi baciò con tenerezza la pelle lasciata scoperta dal reggiseno. Chiusi gli occhi, lasciandolo procedere lentamente. Era stranamente rilassante quel suo modo di baciarmi e toccarmi. Sempre con la spessa delicatezza Tyler mi sfilò la gonna. Mi baciò e accarezzò le gambe, quindi tornò a baciarmi sulle labbra. Mi tolse il reggiseno e mi baciò la pelle scoperta. Mi sfuggì un gemito e cercai di togliergli la camicia.
-Aspetta- mi sussurrò all'orecchio.
Aprii gli occhi e lo vidi allungarsi sul tavolino. Quando si sporse su di me aveva una fragola in mano. Mi sfuggì una risatina.
-Se non sbaglio questo discorso lo avevamo già iniziato- mi disse.
-Hai ragione-
Prese la fragola e me la posò sulle labbra, quindi iniziò a scendere. Mi sfiorò la gola e poi ancora più giù, sul seno, dove indugiò. La sensazione di quel frutto freddo sulla mia pelle calda mi fece tremare. Tyler mi baciò laddove la fragola era passata, quindi continuò la discesa, sensualmente. Si fermò vicino all'ombelico, indugiando, poi scese ancora. I miei gemiti si confusero con le urla della protagonista del film. Alla fine fu come un'esplosione dei sensi.
-Ci siamo persi la parte più bella del film- mormorai.
Tyler mi baciò sulla tempia. –Oh, questi film sono tutti uguali-
-Non hai tutti i torti-
Ero seduta sulle sue ginocchia e mi appoggiavo languidamente a lui. In televisione la ragazza bionda stava correndo lungo una strada in mezzo al bosco. Indossavo solo la maglietta.
-Se vuoi ne possiamo vederne un altro-
-Come vuoi- gli diedi un bacio a stampo sulle labbra.
-Allora ne vediamo un altro- decise. C'era uno strano sorriso soddisfatto sulle sue labbra.
-Qualcosa di adrenalinico, mi raccomando-
-Ci pensi già tu a farmi aumentare l'adrenalina-
Guardammo un altro film horror. Questa volta i protagonisti avevano deciso di fare un bel campeggio, ma il risultato non fu molto diverso da quello precedente.
Era l'una di notte quando decidemmo di andare a letto. Tyler mi prese in braccio e mi portò su così.
-So camminare- lo rimproverai bonariamente.
-Lo so, ma mi fa piacere farlo- esclamò ridendo –e poi non devi stancarti, sbaglio o presto reciterai nei panni di Cleopatra?-
Avvampai. –Oh sì, diciamo che le prove stanno andando bene-
-Sarai bravissima, stai tranquilla- aprì con un calcio la porta della sua stanza, quindi entrò e mi posò sul letto.
-Pensavo a una cosa- dissi.
-Ti ascolto, mia principessa- si sedette al mio fianco, cingendomi le spalle con un braccio.
-Jessica ha nascosto bene il diario, non credi?-
-Troppo bene... dici che sapeva che qualcuno lo avrebbe cercato?-
Annuii. –Secondo me era certa che qualcuno sarebbe entrato nella stanza-
-Quindi dentro quel diario c'è qualcosa di veramente importante-
-Esatto, anche se non so cosa ci possa essere di così importante-
Tyler si fece pensieroso, quindi mi baciò sulla guancia. –Aspettami qua- uscì dalla stanza e un attimo dopo ritornò con il diario tra le mani –l'unica nostra possibilità è andare avanti a leggerlo- si sedette al mio fianco e io mi appoggiai alla sua spalla per poter leggere. Aprì il diario.
-Queste pagine corrispondono a circa un paio di mesi prima della sua scomparsa e... - sfiorò il centro del diario.
-Sono state strappate delle pagine- sussurrai.
-Esatto, deve corrispondere a due settimane prima della sua scomparsa-
-Due settimane prima- mormorai –secondo te le ha strappate lei?-
-Penso di sì- sospirò –non lo so, è tutto così strano-
-Sì, è tutto così strano... ma troveremo una soluzione-
-Non ne dubito- posò il diario sul comodino –ora però dobbiamo pensare solo a noi due-
-Sono curiosa... cos'hai intenzione di fare?-
Tyler mi tolse la maglietta e io restai nuda sotto il suo sguardo che bruciava. –Fammi pensare- iniziò ad accarezzarmi con delicatezza, osservando con attenzione la reazione del mio corpo. Mi sfuggì un sospiro e non riuscii ad evitare di rabbrividire.
-Sei sempre il solito- gli sbottonai la camicia, mentre lui continuava a sfiorarmi. Mi morsi le labbra, ebbra delle sue carezze.
-E la cosa non ti dispiace- mi fece sdraiare, iniziando a baciarmi. Poco dopo sentii il suo corpo premere su di me. Mi strinsi a lui. Non c'era altro posto in cui avrei voluto essere.
NOTE DELL'AUTRICE:
Grazie per aver letto fin qua!
Cosa ne pensate?
Ben presto sarà rivelato il segreto di Jessica.
A giovedì ❤
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