Sbranala

Capitolo 2

Dominic pov's.

'Sono giù, ti aspetto' Leggo il messaggio di Louis che mi ha inviato pochi minuti fa. Prendo in fretta e furia le chiavi di casa e il cellulare ed esco dall'appartamento.
Davanti al portone principale trovo la macchina del mio migliore amico e che, dopo avermi fatto entrare nel abitacolo, sgomma per le vie di New York. Parliamo del più e del meno, di come vadano gli allenamenti a entrambi -avendo due allenatori diversi è difficile incontrarsi- e di come vada con le relazioni amorose.

"... Sei corso via da casa di questa? Nudo?" Cerco di trattenere la risata, fallendo miseramente.
"Senti Dom, cosa vuoi? Non sapevo avesse il marito! Mi sono cagato adesso, letteralmente. Ero al cesso quando è arrivato." Sentenzia mentre parcheggia la macchina dinanzi all'ospedale e io scoppio a ridere. "E tu, nulla dopo Tracy?"
Perché stai ricordando la ragazza di stamane, Dominic?
"No, nulla. Ti ho detto, non ho avuto tempo e voglia." Sbuffo. Non mi piace parlare del mio passato, soprattutto se si tratta di quello con Tracy. E dopo un 'Hai bisogno di una bella scopata, amico mio' e una pacca sulla spalla da parte di Louis, entriamo all'interno del Lenox Hill.

Appena entrati, troviamo altri ragazzi che indossano la nostra stessa giacca -dataci per l'occorrenza- e ci dirigiamo verso di loro. La maggior parte si trovano in una stanza in cui si svolgono le riunioni mentre altri vagano in giro per l'ospedale, chiacchierando tra di loro oppure scorrendo le home di qualche social-media.

"Louis, Dom, venite!" Sento chiamare i nostri nomi da Greg che è seduto su una delle sedie attorno al tavolo. Ci dirigiamo verso di lui e ci fa cenno di sederci di fronte a lui. "Fra poco arriveranno tutti i membri dello staff medico che ci aiuterà a monitorare la vostra salute." Ci spiega porgendoci dei fogli.

Fra le varie spiegazioni che non mi soffermo a leggere trovo i nomi propri dei medici e degli infermieri che partiranno con noi.
Staff medico composto da Medici d'eccellenza del Lenox Hill Hospital. Charles Garden (cardiologia). Kevin Landro (fisioterapista). Rebechka Campbell (medicina interna)...

I miei occhi si soffermano su quel nome, ricordandolo quasi familiare. Dove l'ho già sentito? Cerco di ricordarlo, ma non riesco.
"Sai chi è lei?" Sussurro a Louis che dopo aver visto il nome fa un sorrisino divertito. "È la ragazza di cui ti ho parlato stamattina, è l'unica donna nello staff. Lo so che vuoi riattivare il tuo amicherò ma non c-" Prima che possa continuare gli schiocco un'occhiataccia, guardandomi attorno. Noto che durante i miei attimi di distrazione la maggior parte dei presenti si è seduta attorno al tavolo, segno che sta per cominciare l'incontro.

Come non detto, i vari medici fanno capolinea all'interno della sala. Sono tutti maschi.

"Salve, io sono Kevin Landro e questi sono i miei colleghi. Abbiamo analizzato le vostre storie cliniche e siete tutti più che idonei a partecipare alle Olimpiadi che si terranno quest'anno. Durante questo periodo sarete stressati, fisicamente e mentalmente e sarà nostro compito far rimanere la vostra storia clinica così com'è. Qualsiasi infortunio, saremo noi a curarlo. Qualsiasi cosa non vada in voi, che sia anche un solo semplice mal di testa, dovrete dircelo. La vostra salute è fondamentale, ragazzi. Siete stati scelti fra milioni di giovani che desideravano questo posto, quindi non fate stronzate." Conclude guardandoci tutti negli occhi. Milioni di persone desiderano il mio posto. E io lo odio, il mio posto.

"Avete qualch-" Le parole del medico sono interrotte dall' apertura della porta d'ingresso. "Scusate il ritardo!" Una dottoressa -suppongo dal camice- fa capolinea all'interno della stanza con più di venti cartelle cliniche che infatti le arrivano a coprire fin sopra al naso non rendendo il suo viso visibile al pubblico. Il medico affianco al dottor Landro va in soccorso della donna che sospira esausta e si gira dalla parte opposta alla mia, in direzione di una piccola scrivania dove poggia il resto delle cartelle cliniche. Mi dà le spalle e l'unica cosa che riesco a vedere di lei sono i capelli neri lasciati sciolti sulle spalle e che si avvolgono in vari riccioli.

Mentre sono intento a guardare la dottoressa -e il dottor Landro risponde alle domande dei presenti- sento il telefono poggiato sul tavolo segnalarmi l'arrivo di un messaggio.

Messaggio da: Mamma
'Ciao amore, io e papà siamo molto fieri di te. Chiamaci appena puoi? Salutaci Tracy e un bacio da parte di entrambi.

Ho solo omesso qualche particolare a mia madre, come la rottura con Tracy; avrebbe iniziato a farmi domande su domande, sarebbe rimasta delusa dalla relazione fallita e avrebbe cercato per tutto il paese una fidanzata adatta a me. La rispondo in modo abbastanza freddo, dicendole che la chiamerò domani e che Tracy al momento è in viaggio.

Quando distolgo lo sguardo dal cellulare, alzo lo sguardo... abbassandolo subito dopo.
La dottoressa entrata poco fa ha tolto il camice -probabilmente a causa del terribile caldo che fa qui dentro- ed è rimasta con il suo outfit giornaliero.

Quei pantaloni.

Indossa dei pantaloni grigi, un po' consumati e con qualche macchia di intonaco vicino ai polpacci. Per quanto siano brutti e trasandati, su di lei fanno un generoso effetto sulle sue curve, accentuando i fianchi e il lato b. Sono pur sempre un ragazzo.
Non sono l'unico a fare apprezzamenti sul suo conto dato che guardandomi intorno anche altri miei coetanei si sono soffermati sulla sua figura.

Come un lampo di genio, ricordo tutto quello che è successo stamattina e anche il biglietto che ho messo nella tasca posteriore e che dovrei ancora avere.
Frugo in essa e... Ah! Trovato!

Rebechka Campbell. Lenox Hill Hospital.

È lei Rebechka Campbell?
"Greg " Chiamo il mio coach, così che possa eliminare i miei dubbi. "Lei è il medico interno?"
"Si, è una delle migliori interne dell'ospedale, abbiamo il privilegio di averla fra noi, sempre se questi cani non la sbranano." Dice indicando tutti i miei compagni. Alzo le spalle senza rispondere e faccio un sorriso, senza smettere di guardarla.

"Prima che lo faccio io, sbranala." Sussurra Louis senza farsi sentire da Greg. "Sbranala."

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top