Uno.
Ho ritrovato una lettera che ti avevo scritto, fra le cose che custodisco, fra le cose che nascondo da occhi indiscreti, come le chiavi del nostro appartamento.
L'ho letta come se leggessi quelle parole per la prima volta, sebbene le avessi scritte io e ho avuto un nodo alla gola ripensando a quello che siamo stati e quello che saremmo potuti essere.
Non te l'ho mai data. Mi sembrava ridicolo e d'altronde non è da me. Noi non eravamo questo genere di cose, eppure io ti avevo scritto una lettera.
Una lettera in cui ti elencavo i motivi per cui non potevano vederci più, ma non è servito che io te la consegnassi, considerando che non ci siamo più visti.
Certo, hai provato più volte a chiamarmi e a convincermi di incontrarci ancora - per l'ultima volta - come dicevi ogni volta, ma io non ti ho risposto e così abbiamo finito per svanire.
È buffo, non credi? Quant'è che non ci vedevamo? Un anno? Non lo ricordo quasi più, ma vederti oggi, in centro, mi ha riportata indietro nel tempo. Hai seguito con lo sguardo la mia macchina, mentre eri fuori ad un negozio di scarpe, con lei. Chissà se si è accorta che ti sei irrigidito improvvisamente, e soprattutto chissà a cosa hai pensato tu.
Mi pensi mai?
Mi hai pensato in questi mesi?
Io ho sbirciato i tuoi social, i suoi...
So che convivete da un po'. Chissà come sei con lei nella quotidianità. Chissà se dopo che fai l'amore con lei le accarezzi i capelli come facevi con i miei. Chissà se anche con lei parli di tutto, solo perché ti viene naturale, come dicevi a me.
Vederti mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Ho cominciato a ricordare la prima volta che mi hai sorriso, la prima volta che mi hai baciata, toccata. La prima volta che abbiamo fatto l'amore, la prima volta che mi hai portata al parco. La prima volta che mi sei venuto a prendere all’università e abbiamo pranzato insieme a casa tua. La prima volta che abbiamo dormito insieme.
Chissà se anche a te, il nostro incontro, ha fatto ricordare queste cose.
Ho sentito la necessità di avere tra le mani qualcosa che mi riportasse a te, che non fossero solo ricordi. La lettera in realtà non la ricordavo più. Te la scrissi in estate, quando mi chiamavi per parlarmi, per vedermi e convincermi, probabilmente, che tra di noi non sarebbe dovuta finire per forza in quel modo. Allora io avevo cominciato a scrivere tutte le cose che avrei voluto dirti, consapevole del fatto che se tu fossi stato lì, di fronte a me, non avrei avuto la forza di mandarti via. Forse perché non lo volevo davvero. Chissà.
Chissà se le mie cose le hai gettate o se le conservi, come io conservo queste chiavi.
Come io conservo il ricordo di noi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top