Sei.

9 Luglio.
Sono in Spagna e abbiamo dato l’ultimo esame della sessione. Qui sono test scritti e le modalità di esame sono molto diverse dall’Italia. Abbiamo un sacco di tempo libero e per divertirci.

Manuel è venuto a prendermi all’uscita dell' Università. Anche lui ha dato un esame oggi, uno degli ultimi, ed è andato benissimo.
Alejandro ha fatto coming out finalmente, e sta con Josef.
Siamo seduti al sole a Barceloneta. Abbiamo deciso di trascorrere la giornata così.

Io e Manuel usciamo insieme da qualche settimana. È amico di Alejandro dai tempi delle elementari, sua mamma è insegnate di Filosofia e suo papà è professore di matematica.
La sua casa sembra un museo e ogni volta che ci metto piede mi sento una persona diversa. Sua mamma è italiana, per questo lui conosce bene la lingua. Che strano, eh?
È di Bari. Ha conosciuto suo marito in crociera: lei lavorava come animatrice per un’agenzia di Bari e lui era in vacanza con la sua ex moglie. Matrimonio durato pochissimo, perché pare che il novello sposo si fosse innamorato della giovane animatrice.
Ogni volta che ceno da lui, cioè molto spesso, Sara mi racconta di questa storia. Manuel dice che non deve stressarmi ma a me fa piacere parlare di amore così, semplice e romantico. E poi lei aggiunge che parlare con me le piace perché sono italiana, come lei.

Resto a dormire da lui qualche volta. Manuel non c’ha provato subito. Le prime volte che abbiamo dormito insieme addirittura aveva timore ad abbracciarmi
«So che voi italiane certe cose vi danno fastidio» aveva cercato di dire con un italiano davvero pessimo. Per questo l’ho baciato.
Fosse stato un altro ragazzo non avrebbe perso tempo e invece lui mi ha aspettata.

L’ho già fatto, l’ho già fatto con il mio primo amore: Federico; ma ho comunque bisogno dei miei tempi e lui non ci ha provato finché non gli ho detto che ero pronta.

In realtà non era proprio una questione di tempo, ma di fiducia. Un giorno però ho sentito di potermi fidare di lui, senza un motivo preciso, forse.
L’abbia fatto in camera sua dopo aver guardato un film Disney, precisamente un cartone animato in italiano. Abbiamo riso perché Manuel non conosce tutte le parole della nostra lingua e spesso si perdeva dei passaggi, ma a me veniva da ridere uguale perché inventava termini e gli facevo presente quanto sarebbe stata grande la delusione della mamma se avesse saputo che ignorava paroline a portata di bambini.
Abbiamo fatto l’amore tra una risata e l’altra. Abbiamo cominciato a spogliarci senza parlarne, come si fa0: nel modo più naturale possibile. I baci erano interrotti solo da azioni che servivano a liberarci da quei vestiti di troppo. Abbiamo fatto l’amore e sono rinata. Abbiamo fatto l’amore e Manuel è stato davvero dolce con me. L’abbiamo fatto fino allo sfinimento, poi ci siamo sdraiati sul letto e ci siamo addormentati, nudi senza preoccupazioni. Eravamo solo noi. Come deve essere in una coppia.

26 Luglio 2019.
«Quando torni?»
«Vorrei passare a trovare mio papà, è un anno che non lo vedo e poi vorrei stare un po' a Napoli. Perché non mi raggiungi? Così ne approfitti e visiti un posto nuovo.»
«Lo vorresti davvero?»
«Certo che lo vorrei, Manuel.»
Mi abbraccia e mi bacia mentre preparo la valigia. Del dopo non ne parliamo ancora. L’Erasmus è finito e da Settembre ritorno all’Università di Napoli. Chissà cosa ne sarà di noi davvero. Comunque Manuel sembra felice e sorpreso delle mie parole, dice anche che magari potrebbe raggiungermi alla seconda settimana di Agosto e così poter andare a trovare i suoi nonni materni insieme. Mi sembra proprio una bella idea: io in Puglia non ci sono mai stata.
«Mi piace l’idea!»
C’è ancora da decidere alcune cose, ma siamo d’accordo su una… noi.
Manuel mi raggiungerà a Napoli direttamente, io farò prima tappa da mio padre, giusto qualche giorno.

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