Nove.
30 Maggio
Lucrezia stamattina era al notiziario. È stata arrestata Fede, per un sacco di crimini, insieme alla mamma e tanta altra gente. Pure dei carabinieri: uno l’ho riconosciuto, era a casa mia quando sono venuti la prima volta e anche quando hanno controllato il nostro appartamento.
Puoi tornare Amore mio. Puoi tornare.
Sono stata dal ginecologo qualche giorno fa. Sono incinta davvero.
Io non so cosa sceglierai di fare con me, con noi… Ma ho deciso di tenerlo, non sapendo cosa avresti deciso tu.
Oggi ti aspetterò all’appartamento e se non verrai ti aspetterò anche domani, e dopodomani. Lo so che prima o poi verrai.
30 Maggio 17.19
Ti ho dato appuntamento ogni giorno alle 18 a casa nostra. Ho preso delle cose perché stasera ti preparerò una cena speciale.
Finalmente, sono così felice.
Ti prometto, Fede, che se vorrai vivremo felici e innamorati, che ci prenderemo la vita che ci meritiamo davvero. Ti prometto che con me non avrai più bisogno di mentire o di strafare. Lo venderemo questo appartamento, se vorrai. Per me possiamo vivere anche in periferia, purché vivremo insieme. Vivremo una vita umile, ma saremo felici. Te lo prometto.
Sono quasi arrivata fuori al portone del palazzo. Ti vedo da lontano, mi sorridi. Hai in mano un mazzo di fiori e vieni verso di me.
Sorridi.
Mi manca il respiro, non ho mai desiderato di stringerti tanto. Finalmente sei qui. Poggio la busta della spesa per terra sul marciapiede e corro verso di te. Ancora non ci credo che sei qui.
A pochi metri da me ti fermi e mi guardi.
È un attimo, un boato e il nulla.
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