DUE MESI PRIMA

«Amelia, sei una ragazza fantastica. Non smetto di pensarti da quel giorno alla macchinetta, nonostante tu mi abbia versato addosso l'acqua, non sono riuscito a levarti dalla mia testa» Zayn avvicina il suo viso al mio, accarezzandomi delicatamente la guancia.
I suoi occhi marroni sono così belli e profondi, che mi stupisco di non essere già svenuta davanti a cotanta bellezza.
Le mie guance vanno a fuoco, mentre lui continua a perforarmi con il suo sguardo così tanto che ho come la sensazione che riesca a leggere i miei pensieri.
Mi auguro proprio che non sia così perché tutto ciò si potrebbe racchiudere in un 'ti prego, fammi tua'.
Cerco di guardare ciò che mi circonda.
Dietro di lui c'è la mia scrivania color legno chiaro, che è posta sotto la finestra, con sopra appoggiati la mia fidata lampada che uso per studiare, il mio fantastico computer che uso per impicciarmi della vita altrui, alcuni porta-oggetti pieni di cose varie e due cornici, una in cui io e Danielle ci abbracciamo, l'altra dove ci siamo io e Harry da piccoli vestiti da vampiri per Halloween.

«Amelia...» Zayn richiama la mia attenzione pronunciando il mio nome con la voce roca, mentre stringe delicatamente i miei fianchi.
I miei occhi verdi si incrociano nuovamente con i suoi, mozzandomi il respiro e dandomi la sensazione di poter toccare il cielo con un dito.
Il mio cervello inizia ad annebbiarsi, dando spazio al mio istinto di aprire la bocca e parlargli senza balbettare.

«Zayn, inzuppa il cornetto nel cappuccino» gli sussurro.
Lui mi guarda stranito.

«Come scusa?»

«Fammi diventare come la panna» ormai non ho più coscienza di quello che sto dicendo, tranne quando, per l'ennesima volta, il pakistano non capisce.

«Amelia... io non ho capito...»

«Ma porca di quella vacca! Hai intenzione di fare l'amore con me o no?!» ribatto spazientita, mandando a quel paese ogni buon principio di essere quanto meno normale; anche se credo che quest'ultima cosa si possa omettere già da quando ho aperto bocca.

Lui mi solleva per i fianchi e, mentre io allaccio le gambe intorno al suo busto e le braccia al collo, mi stende sul letto, facendo scontrare la mia schiena contro il tessuto morbido del lenzuolo.

La sua fronte è poggiata alla mia.
Si morde il labbro inferiore mentre sorride malizioso, il che non può che procurare un danno alla mia lucidità e ai miei poveri ormoni.
Con la presa ancora sul suo collo, lo avvicino a me nel tentativo di far scontrare le nostre labbra, che però continuano a non incontrarsi.

«Cosa c'è, Zayn? Non hai voglia di baciarmi?» gli domando con voce debole.
Sono completamente assuefatta da lui.
Il mio cervello è del tutto offuscato.

«Non senza aver ricevuto prima una dichiarazione, angelo» il mio cuore palpita ancor più veloce.

«Zayn Jawaad Malik, sono innamorata di te dal primo giorno in cui ti ho visto e ringrazio ogni giorno Dio per averci fatto incontrare, anche se in modo imbarazzante» lui ridacchia per poi finalmente posare le sue labbra sulle mie.

Inizia ad accarezzarle dolcemente, per poi approfondire sempre di più.
La sua lingua gioca con la mia, creando una danza dove la musica è data dai nostri respiri.
Le sue soffici labbra scendendo.
Guancia.
Mandibola.
Collo.
Ed è proprio lì che si sofferma, iniziando a torturare quella parte di pelle.
Sento delle leggere scosse correre lungo il mio corpo, mentre lo stringo più forte a me; ormai le mie mani sono aggrappate alla sua schiena coperta dalla maglietta bianca e dalla giacca di pelle nera.
Inizio a tirare quell'indumento ormai di troppo e Zayn, comprendendo le mie intenzioni, si stacca da me, sollevandomi quel poco che basta per levarsi qualsiasi tessuto stia coprendo la sua pelle.

Il suo corpo è bello, muscoloso e tonico.
La pelle ambrata luccica per le goccioline di sudore.
Senza permesso passo la mano lungo il suo petto, continuando a scendere ad accarezzare gli addominali lisci.
Ha una pelle perfetta, priva di qualsiasi marchio o cicatrice.
Lui si riavvicina a me.
Tengo gli occhi aperti per non perdere nessun misero dettaglio di lui.
Cerca di nuovo le mie labbra, ma viene interrotto da una musica, che capisco subito da dove proviene.

Non ci voglio credere.
Voglio proprio sapere chi è che sta interrompendo il mio quasi rapporto con Zayn.

«Forse dovresti rispondere» mi consiglia lui.

«Ma si fottano tutti, ora non voglio proprio sentire nessuno» lui accarezza la mia guancia dolcemente e non posso far a meno di rimanere ammaliata dalla sua imponente bellezza.

«Amelia, in fondo questo è solo un sogno, magari al telefono c'è qualcuno che ha bisogno di te» mormora con voce roca.

«Te l'ho detto, potrebbe essere anche Obama che mi avverte di cambiare pianeta perché Trump è diventato presidente degli Stati Uniti ma...» prima di finire la frase mi blocco «Un sogno?» chiedo confusa.
Poi finalmente capisco.
Chiudo gli occhi.

Quando li riapro sono nella mia camera, ancora, con l'unica differenza che non c'è un Zayn Gnocco Malik senza maglia sopra di me.
Vaffanculo, manco nei sogni riesco a concludere qualcosa con lui.

Scocciata afferro il telefono e rispondo ancora con voce assonnata.

«Chiunque tu sia, identificati che vengo a ucciderti brutalmente»

«Sono Danielle e non puoi uccidermi, ti servo per conquistare il tuo bel pakistano» la voce della mia amica mi perfora le orecchie, rendendomi ancora più acida di quello che sono già.
«Per caso stavi dormendo?» mi chiedo.

«Come tutti i pomeriggi da quando sono nata, come tu ben sai» prendo un gran respiro per evitare di urlarle contro «Dimmi per quale motivo mi hai chiamato e fai in modo che ne valga la pena» mormoro a denti stretti.
Odio quando la gente interrompe il mio sonno, quei momenti sono un vero toccasana per il mio cervello e la mia anima.

«Volevo chiederti se potevi accompagnarmi al centro commerciale, ho bisogno di scegliere il vestito per il matrimonio di mia cugina e necessito del tuo consiglio»

Mi passo una mano in malo modo su tutta la faccia, cercando di svegliarmi il più in fretta possibile, e dopo essermi alzata dal letto, mi dirigo in bagno.
Impallidisco nel vedere la mia immagine riflessa.
Ho i capelli in disordine e pieni di nodi, mentre il mio viso è decorato di macchie nere, probabilmente derivanti da granuli di mascara che hanno viaggiato per tutto il mio viso, e ciliegina sulla torta, la matita e l'eyeliner colato che contornano gli occhi facendomi somigliare a un panda.
Faccio un'espressione disgustata, per poi prendere lo struccante e pulirmi il viso.

«Mi ricordi perché sono tua amica?» le chiedo.
Incastro il cellulare e tra la guancia e la spalla, così da riuscire a prepararmi.

«Perché sono l'unica che all'asilo ha voluto dividere la merenda con te dopo esserti dimenticata il sacchetto a casa» mi risponde lei, scaturendo un sorriso al ricordo di noi due da piccole mentre mangiamo insieme.

«La nostra classe era formata da stronzetti» le rispondo, ridendo di gusto, per poi scaturire la stessa reazione in lei.

Dopo un po' di incessanti risate, riesco ad attaccare, promettendole di essere pronta tra una mezz'oretta.

Quando torno in camera mia, inizio a svuotare l'armadio, per optare poi per un semplice body blu a maniche corte e dei jeans scuri a vita alta.
Finisco di truccarmi, lasciando per ultima cosa i capelli.
Torno in bagno e afferro la spazzola, iniziando a pettinare la mia chioma bionda; non appena ho finito, apro lo sportello alla ricerca della spuma volumizzante che uso molto spesso, per non dire sempre.
Inutile dire il numero spropositato di imprecazioni che sono uscite fuori dalle mie labbra, dirette a una sola persona: Harry, il mio fastidioso fratello che ha una fissa maniacale per i capelli.

Esco immediatamente dal bagno, dirigendomi in quel pattume di caos che è la sua stanza.

«Harry Styles, dove diamine hai mess-» inizio io furibonda, aprendo la porta e fregandomene di qualsiasi galanteria, per poi bloccarmi come pietrificata.

Zayn Gnocco Malik è seduto a terra, accanto a mio fratello, con un joystick tra le mani.
Oh porco Harry.

I miei occhi passano da Harry a Zayn, da Zayn a Harry.
Ma per quale assurdo motivo è qui? Oggi è giovedì e di solito gli amici di Harry ci sono il sabato.
Per carità divina, non mi sto di certo lamentando, ma preferirei sapere quando il ragazzo che mi piace è in casa mia, sai, per evitare di fare la figura da pazza isterica, tipo quella appena fatta che tra l'altro si aggiunge alla puntuale figura di merda.

«Ciao Amelia» mi sorride il pakistano.
Io non gli rispondo, continuando a guardarlo sconvolta.

Voglio morire.

«Che vuoi?» mi chiede scorbutico mio fratello, alzandosi e venendomi incontro.
Si passa una mano tra i capelli lunghi e marroni.
Indossa una camicia orrenda, come al suo solito, abbottona fino a metà busto.
Secondo lui lo rende attraente agli occhi delle ragazze, secondo me lo rende solo più ridicolo di quello che è già.

«La mia spuma, dov'è?» il mio tono di voce ritorna a essere di nuovo autoritaria.

«A cosa ti serve?»

«Per metterla nei muffin e spacciarla per panna nel tentativo di ucciderti» affermo seria «Secondo te a cosa può servirmi?»

«Sei sempre così acida» sbuffa lui, mentre si allontana, per andare nel suo piccolo bagno che ha fatto costruire per poter prendersi cura del suo 'fantastico' aspetto.
Dio, è proprio una prima donna.

Zayn si alza, poggiando il joystick sopra la console, per poi avvicinarsi a me.
Oddio, perché sta venendo qui? Che vuole fare? Non vorrà mica parlarmi, vero?
Io non sono mentalmente pronta, no no.
Trattengo il respiro.
Coraggio, ce la posso fare, non devo solo fare figure di merda.
È semplice.

«Stai per uscire?» mi chiede.

«Sì, devo andare a comprare un reggiseno nuovo. Non so se te ne sei accorto, ma mi sono cresciute le tette» se ci si potesse dare uno schiaffo mentale, lo avrei già fatto tipo dieci volte.
Ma perché non riesco a dire nulla di intelligente?

Lui tossisce nel tentativo di nascondere il sorriso, che riesco comunque a intravedere.
Si copre leggermente le labbra, continuando a guardarmi divertito.

Bravo, godi pure sulle disgrazie altrui! I miei complimenti!
Perché mi piaci?!
Mi fermo un attimo.
Perché è un figo ed è una persona dolcissima, ecco perché.
È come un dolce muffin alla Nutella e chi non vorrebbe sposarsi con un muffin alla Nutella? Nessuno, ovviamente.

Harry ritorna con la mia spuma.

«Tieni, piccola rompicoglioni» dice mentre mi porge quel dannato affare.

«Grazie, anche io ti odio» rispondo con astio.
Ovviamente non lo dico seriamente, non potrei mai odiare mio fratello, anche se la tentazione a volte è veramente tanta; diciamo che, quando mi ricordo di come mi tira su il morale quando sono depressa, ritrovo quell'amore fraterno nei suoi confronti.
Per carità, rimane sempre un rompicoglioni che ruba i miei prodotti per capelli, ma è pur sempre il rompicoglioni che mi sostiene sempre in qualsiasi cosa, come quella volta in cui volevo andare a provare una pizzeria nuova nonostante tutti mi avevano detto che faceva schifo, lui mi ha accompagnato e ha mangiato la pizza con me; alla fine siamo stati entrambi male con lo stomaco a guardare la TV per due giorni.

«Con chi esci?» mi chiede curioso.
Sento lo sguardo di Zayn fisso su di me, mentre aspetta una risposta insieme a Harry.

«Con Danielle» gli occhi di Harry si illuminano subito, portandolo subito alla mensola per spruzzarsi un po' di profumo.
«Fantastico! Veniamo anche io e Zayn»

«Eh? Cosa?» domando, spalancando gli occhi.
Ma cosa va farneticando mio fratello?

«Veniamo con voi due» si posiziona davanti allo specchio, sistemandosi i capelli.

«Ma non hai neanche chiesto a Zayn se può venire, potrebbe avere altro da fare e...» inizio balbettando imbarazzata, ma vengo interrotta dal ragazzo.

«Oh, non ti preoccupare, non ho nulla da fare oggi»

«Fantastico» gli sorrido.

Bene.
Ottimo direi.
Benissimo.
Fantastico un cazzo!
Ma vaffanculo mondo, ora sarà inevitabile una disgrazia!
Io non sono psicologicamente pronta a uscire con Malik!

«Io... io vado a finire di prepararmi!» esco in tutta fretta dalla stanza di Harry per precipitarmi nella mia.
Afferro il telefono e digito in fretta un messaggio per Danielle.

Allarme. Zayn e Harry vengono con noi. Ho bisogno di aiuto.

La sua risposta non tarda ad arrivare.

Non ti devi preoccupare, ci sono io con te. Devi solo trattenerti dall'aprire bocca fino a quando non ci vediamo.
Amelia, un'occasione del genere non ti si presenterà nuovamente, sfruttala al meglio!

Dopo tutto ha ragione lei, non capita tutti i giorni di andare a fare shopping con Zayn Fotomodello Malik.

Coraggio, posso farcela!

🍕❤🍕👑🍕❤🍕
BUONSALVE!
Inanzi tutto grazie per il supporto e per la fiducia che state riponendo in me e in questa storia, spero di non deludervi!

Allors, come vi avevo già detto nel capitolo precedente non so con quale frequenza aggiornerò per il semplice fatto che vorrei fare dei capitoli abbastanza lunghi.

Finalmente sono riuscita a mettere il cast (molto provvisorio perché devo aggiungere ancora qualche personaggio, ma devo ancora scegliere i miei capretti espiatori 😂)

So, io non so più che dirvi, quindi...

Saluti dalla Queen 👋👑

byeeeee ❤❤

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