Capitolo 73 - Sara

Sara

"Ahhh!"
Le urla di Emma mi fanno svegliare di soprassalto, ci metto qualche secondo per ricordarmi che sono rimasta a dormire da lei, mi volto verso Emily accanto a me nel  letto matrimoniale della camera degli ospiti, dorme profondamente, non so come, sento dei passi avvicinarsi di corsa ed ecco arrivare quella pazza, pronta per una crisi.
"Svegliatevi, ho un brufolo, io oggi mi sposo e mi è uscito un brufolo enorme."
Mi soffermo a fissare il viso della mia amica dal letto, ho solo un occhio aperto e la vista annebbiata, alcune ciocche di capelli davanti, quindi non vedo un cavolo.
"Ma no, sei esagerata, non si vede."
In risposta la biondina isterica si avvicina e mi tira uno schiaffo sul sedere, visto che sono di lato.
"Bugiarda."
Mi massaggio la parte lesa lamentandomi, in tutto questo Emily continua a dormire, io, sono senza parole.
Lo sguardo della mia amica si sposta sulla dormigliona accanto a me di spalle, i suoi occhi si assottigliano e giurerei che sia fumo nero ciò che esce dalle sue orecchie, allunga la mano e neanche le sue povere chiappe si salvano.
"Si, vado a scaldare il biberon."
Si alza di scatto la rossa.
"Guarda che Ginevra è con Alex, tu sei da me, oggi mi sposo e ho un brufolo."
Emma urla impanicata indicandosi, ebbene sì, ancora.
Emily si guarda intorno cercando di togliere i capelli dal viso e finalmente si connette alla realtà, poi i suoi occhi si spostano sulla fronte di Emma.
" Oh mio dio, è enorme. "
In realtà, dopo essere riuscita ad aprire per bene gli occhi, lo avevo visto, eccome, ma non volevo creare panico.
"Il matrimonio è annullato!"
Sentenzia una Emma molto calma andando a prendere il telefono.

É impazzita!

Mi alzo di scatto e glielo strappo dalle mani prima che faccia qualche cavolata, è capace di telefonare Michele, prete, ristorante e persino tutti gli invitati per annullare davvero tutto, per uno stupidissimo brufolo, ok, un enorme brufolo.
"Sta per arrivare una professionista che ti truccherà e sono certa che nasconderà quel coso, ora devi calmarti. "
Poso il telefono lontano da lei o farà morire Michele di paura, la conosco.
Dopo aver scongiurato la crisi ed esserci preparate, grazie alle magie di truccatrice e parrucchiera, accogliamo i genitori della nostra amica, arriva anche il fotografo e la giornata ha ufficialmente inizio.

Vedere Emma con indosso questo bellissimo abito bianco è stata una grande emozione per me ed Emily, la truccatrice ha ceduto le armi, abbiamo già rovinato il trucco diverse volte e siamo appena uscite di casa.
Non è solo il suo giorno, rimarrà nei nostri ricordi sempre questa emozione, perché quando hai condiviso anni di gioie e dolori, con persone alle quali vuoi così bene, diventano parte della tua famiglia.
La macchina arriva finalmente davanti la chiesa, la cupola  tonda padroneggia nascondendo parte del sole, alzo lo sguardo e ammiro quello che sembra uno squarcio pieno di mille colori su uno sfondo grigio, amo le vetrate delle chiese.
I parenti e amici, che prima aspettavano nello spiazzale davanti l'ingresso, si affrettano ad entrare non appena ci vedono, quest'ultimo è addobbato di un arco di rose rosse e blu.
"Sarà una grande giornata piena di emozioni, e ancora una volta, siamo insieme."
Emily stringe la mano di entrambe e sorride.
"Sempre ragazze, lo saremo sempre."
Ci tengo a farglielo capire, perché non importa dove sarò fisicamente, la verità è questa.
"Sto per piangere."
Emma inizia a tirare su con il naso e non può assolutamente rovinarsi il trucco.

La rossa mi precede ed io la seguo,facciamo il nostro ingresso come perfette damigelle con un piccolo bouquet di rose bianche, lasciando Emma al padre, i nostri abiti blu svolazzano sul tappeto rosso, vedo Michele all'altare alquanto nervoso, cercare di scrutare la sua sposa alle nostre spalle.
Mentre avanzo lungo questa navata tutti gli occhi degli invitati sono rivolti a me, non amo essere al centro dell'attenzione, ma appena incrocio un paio di occhi talmente azzurri da abbagliarmi, vengo catturata.
Non riesco a distogliere lo sguardo, il suo sorriso si accende facendo nascere il mio, fuori controllo la fantasia corre, immagino me con un vestito bianco e lui ad attendermi all'altare, bello come il sole, come lo è ora.
Mi fermo davanti l'uomo che ha abitato i miei sogni per molte notti e che finalmente è mio anche quando sono nel mondo reale, sognante e sorridente, come se intorno non ci fossero più di cento persone eleganti ad osservarci, come se non fossimo in una chiesa addobbata con fiori, come se non si stesse sposando la mia amica.
"Forse dovresti andare di là."
Mi guarda ridendo facendo segno con la testa verso l'altare, questo mi fa ritornare con i piedi per terra, abbasso la testa e a passo spedito me ne vado al mio posto.

Che figura di merda.

"Vi dichiaro marito e moglie, lo sposo può baciare la sposa."
Il volto radioso di Michele che guarda con amore la donna che ama e alla quale ha giurato amore eterno, molto prima di oggi, non lo dimenticherò mai, nei suoi occhi chiari leggo un sentimento incondizionato.
La mia attenzione viene catturata da Alex, manda un bacio volante ad Emily e posa una mano sul cuore, posso leggere il suo labbiale, le mima "tocca a noi", in effetti le prossime nozze in vista saranno proprio le loro.
Lui è cresciuto tanto da quando hanno iniziato la loro storia d'amore, ne ha combinate di tutti i colori, ma non avrei potuto desiderare uomo migliore per lei.
Accanto a quel combina guai, che grazie alla nostra rossa ha messo la testa a posto trovando l'amore, noto lo sguardo triste di Claudio, lui più di tutti con il suo cuoricino merita di essere amato, lui che è sempre pronto ad aiutare un amico e a dare consigli, ha il cuore incasinato.

Arriviamo al locale dove si svolgerà il rinfresco e devo dire che Emily e Daniele, come sempre sono stati bravissimi, addobbi raffinati e semplici, centro tavola con vasi stretti e alti che contengono tre rose, disposti su uno specchio tondo con petali blu e rossi, alcuni tavoli hanno dettagli rossi, come i tovaglioli, il fiocco alle sedie, che si abbina alle rose, mentre altri tavoli, hanno dettagli blu.

Inizia il cibo a volontà, i balli che mi rubano Carlo e Sergio prendendo in giro Chris, ad un certo punto, mentre chiacchiero con mio fratello, noto il mio ragazzo allontanarsi al telefono con sguardo serio e questo mi impensierisce.
Raggiungo il mio ragazzo appena lo vedo rientrare in sala, accarezzo le sue spalle larghe attraverso la giacca blu acceso, il colletto di raso dà quel tocco di eleganza che mi piace molto, si volta subito e mi sorride guardandomi con amore.
Sembrerà strano, ma io ci ho sempre visto questo nei suoi occhi, ogni volta che si posavano su di me, fin dal primo sguardo, e non l'ho più trovato altrove.

Mi stringe a sé ed iniziamo a ballare,  avvicina le sue labbra al mio orecchio.
"Sei stupenda, non riesco a toglierti gli occhi di dosso, sono davvero fortunato."
Sorrido imbarazzata mentre  avvolgo le braccia intorno al suo collo, la sua mano sulla mia schiena preme il mio corpo che dondola con questa melodia, sempre più stretto al suo, l'altra sul fianco aumenta la presa.
"Ho parlato con Gabriella, non si trasferirà."
Mi fermo fissandolo, non mi sembra vero.
"Non dovrai trasferirti per me, e ti amo solo per essere stata pronta a seguirmi, a stravolgere tutta la tua vita."
Mi sembra di aver capito male, invece è proprio così, resteremo qui a Roma, potrò restare vicino la mia famiglia, le mie amiche, continuare in clinica.
Sul mio volto sento nascere un sorriso pari all'emozione che si spande nel petto, lo abbraccio e stringo forte mentre lo sento ridacchiare, mi scanso e incastro i nostri occhi determinata.
"Il mio posto è dove sei tu, sono felice che restiamo qui, ma ti seguirei ovunque, perché stavolta, niente e nessuno ti porterà via da me."
In risposta lui assottiglia lo sguardo e con espressione furba mi prende in giro.
" Sembra una minaccia. "
Resto al gioco.
" Lo è, quindi fa attenzione. "
Peccato che impieghi poco a mettermi ko, gli basta avvicinarsi e prima di lasciare un tenero bacio sulla punta del mio naso, mi sussurra qualcosa all'orecchio.
"Amo le minacce, soprattutto in camera da letto, magari dopo averti strappato questo vestito e averti ammirata nuda, ricordalo."
All'improvviso sento molto caldo, mi guardo intorno imbarazzata,
come se temessi che qualcuno possa aver sentito le sue parole.
Le ragazze richiamano la mia attenzione, corro da loro per condividere la bella notizia e dopo poco ci prepariamo per il lancio del bouquet, il mio ragazzo si avvicina e mi stuzzica.
"Attenta, se dovessi prenderlo, poi saresti obbligata a sposarmi l'anno prossimo."
Il suo sorrisetto compiaciuto è una sfida.
"Significa che non lo prenderò di proposito."
Rispondo per le rime e lui scuote la testa ridendo.
Noi ragazze ci posizioniamo dietro la sposa, Emma mi guarda ridendo quando una morettona sui quaranta mi si piazza davanti alzando le braccia, urla 'Forza', mi sembra abbastanza agguerrita, mi fa quasi paura.
Parte il conto alla rovescia, tre, due, uno, la solita finta, di sicuro lo farà di nuovo, un classico, tre, due, uno, ma qualcosa succede, guardo la scena davanti a me senza capire cosa diavolo stia accadendo.
Una leggera musica di sottofondo  accompagna i passi di Christian verso la sposa che gli dona il suo bouquet, la sua figura elegante si fa largo fra le ragazze davanti a me che lo guardano come se fosse un divo di Hollywood.
Io resto imbambolata e immobile come una scema, con la bocca semi aperta e la fronte aggrottata, sperando che non stia per fare ciò che credo davanti a tutti, e invece l'uomo che amo lo fa.
Christian mi dona il bouquet e si inginocchia, prende dalla tasca interna della giacca una scatolina blu di velluto e incastra i suoi occhi nei miei, ed io, quasi non respiro.
"Sara, amore mio, in realtà te l'ho già chiesto, ma visto che noi dobbiamo sempre fare le cose due volte, e visto che in quel momento tutto nostro, non avevo un anello, ora, davanti a tutti."
Indica con il capo gli invitati che ci osservano, ma io, riesco a vedere solo l'uomo che cinque anni fa ha rubato il mio cuore una sera qualunque e non me lo ha più restituito, ed ora, per l'ennesima volta, lo rivendica, platealmente.
"Sí, voglio che tutti sappiano quanto ti amo, quanto mi rendi felice, quanto mi reputo fortunato ad averti nella mia vita, quindi ti richiedo."
Apre il cofanetto, ma non riesco a spostare lo sguardo, sono come sempre risucchiata da quei frammenti di cielo che mi urlano quanto mi amano.
"Vuoi condividere la tua vita con me? Perché senza di te, io, sono incompleto."
Porto una mano alla bocca e resto senza parole, sto letteralmente tremando, è impossibile che tutto questo stia accadendo a me, ma il cuore che mi scoppia in petto, tutto l'amore che mi spinge a gettarmi fra le sue braccia per sentirmi viva e completa, mi dicono che è tutto reale.
"Sí, ti direi mille volte sí."
Si alza e mi avvolge nel suo abbraccio facendomi volteggiare mentre rido felice, dimenticandomi per un attimo delle persone intorno che applaudono a questo nostro momento.
Solo ora ammiro il bellissimo anello racchiuso in questa scatolina, non perde tempo e me lo infila al dito, un bel solitario con un intreccio particolare e la pietra a forma di goccia.
Subito iniziano tutti a complimentarsi e le ragazze vengono ad abbracciarmi, ovviamente loro sapevano tutto, vedo i ragazzi andare da Christian ed iniziare a prenderlo in giro su quanto ora, toccherà a lui impazzire per i preparativi.
Un tocco leggero sulla spalla mi fa voltare, mio fratello mi fissa serio, resta dapprima fermo e temo in una sua reazione, poi allarga le braccia e sul suo volto si forma un enorme sorriso, mi fiondo nel suo abbraccio, lo amo immensamente ed è importante per me che lui e Christian vadano d'accordo.
L'artefice di questo guaio si avvicina, Marco scioglie il nostro abbraccio e tira un pugno sul braccio al suo futuro cognato.
"Ricorda che sono un istruttore, ho una palestra, conosco diverse arti marziali, ti posso mettere ko con poche mosse se non tratterai bene la mia sorellina."
Christian gli da una pacca sulla spalla.
"Ricevuto capo, puoi stare tranquillo."
Mentre mio fratello si allontana, si volta.
"Chris, quando quella rompiscatole ti farà impazzire, fammi uno squillo, ci sono sempre per una birra."
Mi manda un bacio volante mentre io gli alzo il dito medio.

La festa continua tranquilla fra cibo e balli, la sera scende e io e lui ci godiamo sul terrazzo del locale una vista incantata di questa bella città con un cielo stellato.
"Sei un pazzo, non c'era bisogno di tutto questo,sai che preferisco le cose intime e la tua prima proposta è stata perfetta quella sera, non dovevi fare anche questo."
Mi stringo a lui mentre mi accarezza i capelli.
"Volevo darti l'anello in modo carino, Emily mi ha proposto il matrimonio, ed io ho voglia di gridarlo al mondo intero che ti amo e sarai mia per sempre."
Afferra il mio viso con entrambe le mani e mi bacia, le sue labbra bramano le mie, lo stringo a me con tanta voglia di viverlo, per una vita intera.

Ciao a tutti, innanzitutto scusate il capitolo lunghissimo, però spero vi sia piaciuto visto che è l'ultimo. 💞

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