CAPITOLO 7
(LIZZIE)
Sono passati quattro giorni dal primo incontro di Colton e Asher e tre da quando il mio migliore amico è risultato compatibile alla donazione; quando è arrivato il referto ero seduta accanto a lui, gli stringevo la mano e pregavo in silenzio.
Quando il medico ha detto che si poteva proseguire con la seconda fase dei controlli mi sono voltata verso Colt e l'ho abbracciato, l'ho tenuto stretto a me mentre la tensione accumulata scivolava via dal suo volto e gli occhi gli si inumidivano di lacrime di sollievo.
Ho voluto dargli un po' di spazio e di tempo per conoscere suo fratello, quando non lavora è in ospedale e non ci siamo più visti ma ogni sera ci sentiamo al telefono, di solito durante la sua pausa in ufficio.
Oggi ha la seconda visita e, nonostante io volessi accompagnarlo, il mio capo non mi ha concesso il cambio del turno così non mi resta che aspettare una sua telefonata.
Ieri ho anche parlato con mia zia e proprio ora sono nel cortile della caserma ad aspettarla, mi ha chiesto le chiavi di riserva dell'appartamento di Colton per potergli fare una sorpresa; conoscendo il mio migliore amico e sapendo quanto è legato alla sua famiglia sono certa che sarà felice di sapere che i rumorosissimi Callaghan sono a Chicago.
"Lizzie" volto lo sguardo verso quella voce famigliare e sorrido alla vista di mia cugina che mi corre incontro. Lisa è un concentrato di energie nel corpo di una dodicenne, fin da piccola ha incantato tutti con il suo sorrisino dolce e ingenuo che nasconde un animo ribelle; in famiglia concordiamo tutti sul fatto che abbia preso questa caratteristica da suo padre.
"Cupcake!" è cresciuta ancora dall'ultima volta che l'ho vista e sta diventando sempre più bella, tra qualche anno mio zio andrà in giro guardando male tutti gli adolescenti di Verity per non parlare di Colt e di mio fratello Mat, iperprotettivi fino alla nausea.
Dietro di lei ci sono Soraya e Jay che mi abbracciano e mi chiedono come sto io, come sta Colt e anche Asher.
"Si somigliano anche caratterialmente?" capisco subito a chi si riferisce mia zia e non posso fare a meno di annuire provando a descrivere le loro somiglianze anche se vederli insieme dal vivo e sentirli interagire è tutta un'altra cosa.
"Hanno lo stesso umorismo pungente, lo stesso carattere combattivo, l'identica capacità di vedere il lato positivo in qualsiasi situazione, le stesse passioni e sono entrambi capacissimi di rigirare la frittata" ad ogni mia parola il sorriso di Soraya si fa sempre più luminoso, sono più che sicura che non vedeva l'ora di essere a Chicago per poter conoscere Asher.
"E Brown?" è mio zio a parlare, un espressione cupa sul volto; Jay considera Colton un figlio a tutti gli effetti e non deve essere facile per lui affrontare la ricomparsa del padre biologico.
"È quello che è, sembra indifferente a tutto ciò che sta succedendo" mi sono limitata nel linguaggio soltanto per la presenza di Lisa, altrimenti avrei aggiunto una sfilza di aggettivi poco carini ma assolutamente veritieri.
"Spero di non dovermelo trovare davanti, non lo tolleravo già da ragazzini, ora lo vorrei proprio prendere a calci nel" mia zia viene interrotta dalla chiamata alla mia radio, pare che debba rimandare le descrizioni delle torture da infliggere a Brown.
"Vai, ci vediamo questa sera da Colton" annuisco e mi allontano di corsa, ricambio il saluto di Lisa fino a quando non la riesco più a vedere.
(COLTON)
Ho appena finito la visita per l'idoneità al trapianto, quando il medico ha detto che mi faranno sapere entro qualche giorno avrei voluto pregarlo di dirmi se secondo lui è possibile usarmi come donatore ma mi sono trattenuto e ho soltanto annuito per poi uscire dallo studio.
Oggi non devo tornare in centrale, Alan mi ha proibito di andarci dopo avermi trovato a dormire davanti alla scrivania questa mattina, ieri non sono tornato a casa perché sto facendo orari folli per star vicino ad Asher e contemporaneamente portare avanti le indagini sulle rapine anche se queste ultime hanno portato soltanto a vicoli ciechi.
"Colton" Martha, seduta su una sedia davanti alla camera di mio fratello, mi indica il posto accanto a lei.
Non sono ancora riuscito a farmi un'idea su di lei, indubbiamente ama molto suo figlio e non va d'accordo con nostro padre ma mi manca ancora un tassello fondamentale per capire che persona è.
"Ho appena finito la seconda fase, a giorni saprò i risultati, volevo salutare Asher e tornare a casa" mi concentro sul suo volto pallido e sulle occhiaie scure che circondano i suoi occhi , sembra fragile e spaventata e almeno dieci anni più vecchia dell'età che ha davvero.
"Con lui c'è la sua ragazza" ho conosciuto Cassidy ieri pomeriggio, una ragazza timida dai capelli ricci e rosso fuoco che si sono abbinati perfettamente alle sue guance quando li ho sorpresi a sbaciucchiarsi.
"Ho bisogno di dirti alcune cose, Colton" annuisco e mi siedo accanto a lei facendole cenno di continuare.
"Ho saputo della tua esistenza qualche giorno fa, è stato un amico di David a farsi scappare che tu saresti stato la soluzione alla malattia di Asher e io gli ho ordinato di cercarti, ti giuro su ciò che ho di più caro che non sapevo niente prima di dieci giorni fa" tiene lo sguardo fisso sul muro davanti a lei mentre le parole le escono dure intrise di rabbia.
"Mi drogavo e bevevo quando ho conosciuto David, ho scoperto di essere incinta e mi sono subito ripulita e dopo qualche mese anche lui è andato in riabilitazione poi ci siamo sposati ma fin da subito ho capito che non sarebbe stato un buon padre" stringo i pugni nel vano tentativo di placare il tumulto di emozioni negative che sento; mentre apro la bocca per dire qualcosa, Martha mi interrompe con un gesto della mano e riprende a parlare.
"Non è mai stato un padre presente, anche quando eravamo ancora sposati non tornava a casa per giorni e quando c'era ignorava Asher, era troppo concentrato su sé stesso; Asher ha sofferto parecchio di questo suo atteggiamento freddo e distaccato, credo sia imcapace di amare qualcun altro al di fuori di se stesso ed io sono arrivata a sperare che se ne andasse per non tornare mai più" posso capire perché lo sperasse, io ho vissito senza un padre ma mio fratello con un padre disinteressato che spariva e ricompariva a suo piacimento.
"Mi dispiace che tu non abbia avuto un padre, Colton ma non mi dispiace che tu non abbia avuto David Brown come padre, nessun bambino meriterebbe di averlo ed io mi sento tremendamente in colpa per aver fatto provare tutto questo a mio figlio, ricordo la delusione nei suoi occhi quando David lo ignorava o nom si presentava agli appuntamenti" oltre alle sue parole, ciò che mi colpisce di più di Martha è la dignità che mostra in questo momento; mi ha raccontato delle sue dipendenze, della vita con Brown e dei suoi sensi di colpa con la dignità che ha soltanto una persona che sa di essere riuscita a uscire da tutto questo schifo.
"Non sentirti in colpa, ti sei ripulita non appena hai scoperto di Asher, hai sposato suo padre credendo di fare la cosa giusta per lui e sempre per fare la cosa giusta ti sei allontanata da lui; hai cresciuto praticamente da sola un ragazzino fantastico nonostante tutte le difficoltà" ed è quello che penso, ha sempre cercato di fare ciò che pensava fosse meglio per mio fratello.
"Ho saputo quello che è successo a tua madre, mi dispiace che tu l'abbia persa ma sono più che certa che sarebbe fiera di suo figlio; stai salvando una vita, la vita della persona più cara che ho e di questo te ne sarò grata per sempre, se Asher diventerà almeno la metà dell'uomo che è suo fratello potrò dire di aver fatto un buon lavoro come madre " tutto mi aspettavo da questa donna tranne che queste parole, vorrei ringraziarla ma la voce è bloccata in gola, stretta in un nodo di commozione.
" Ora vai a casa, Lizzie mi ha detto che stai facendo orari assurdi al lavoro" eh già, se io all'inizio ero titubante su Martha, Lizzie non lo è mai stata, le è sembrata sempre un'ottima madre anche lei vittima di mio padre.
Una volta ripreso il possesso della voce ho ringraziato Martha e le ho lasciato il mio numero di telefono facendomi promettere di usarlo ad ogni evenienza, ho salutato Asher e Cassidy che stavano pomiciando come i due adolescenti che sono e sono andato dritto verso casa, desideroso di farmi una doccia, parlare al telefono qualche minuto con Lizzie e mettermi a dormire per le prossimo dieci ore.
Questi giorni sono stati un'altalena di emozioni contrastanti; passo dalla collera per mio padre alla felicità di avere un fratello, dalla tristezza della leucemia all'ansia di non essere compatibile.
Più di ogni altra cosa però sono speranzoso, Asher è un duro, scalerà questa montagna enorme che è la malattia con i denti e con le unghie e arriverà in cima.
È questo ciò che penso mentre apro la porta di casa e quando mi accorgo delle persone che ho davanti rimango per un secondo senza fiato.
Lizzie, sorridente e bella come sempre. Soraya, mia zia, con l'espressione di chi sa che avevo bisogno di loro. Mio zio Jay, con lo stesso sguardo fiero e paterno che mi accompagna da quando ero soltanto una ragazzino un po' sbruffone. E poi c'è cupcake, la mia sorellina dolce come un t-rex a stomaco vuoto.
C'è la mia famiglia.
Salveeee❤️
Prima di tutto... Chiedo perdono per l'assenza🙏🏼🙏🏼 e già che ci sono anche per gli errori ahah
Passata bene la Pasqua? Vi siete rimpinzati di cibo? Io si, cioccolato su cioccolato!
Torniamo alla storia, questo è un capitolo per capire un po' il background di Martha e la sua storia con quel bravissimo uomo😠 di David.
Colton ora ha un po' più le idee chiare sulla madre di suo fratello, il dubbio che lei se ne fosse fregata della sua esistenza è lecito ma a quanto pare non ne sapeva nulla!
E poi finalmente i Callaghan😍 o almeno una parte.... Abbiamo ritrovato Soraya e Jay e conosciuto Lisa detta cupcake!
Non so voi, ma io non vorrei essere nei panni di Brown se o quando si troverà faccia a faccia con Soraya!
E per quanto riguarda Lizzie e Colt e la loro notte di fuoco... Ci saranno sviluppi interessanti... 😏
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento o una stellina!⭐
E se vi va passate a dare un'occhiata alla mia intervista a soloamore06
Grazie ❤️❤️
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