5|«TOMBOLA!»

25 dicembre 2018
📍Principato di Monaco

🎧Let me go- Hailee Steinfeld

Natale è sempre stata la mia festività preferita, mi piace sentire il calore dei parenti, mi piace lo scambio dei regali ma soprattutto mi piace giocare a tombola e vincere. Negli ultimi cinque anni, la famiglia Bianchi ha sempre vinto un panettone e una bottiglia di champagne. Che ci possiamo fare se siamo fortunati?

La mattina di Natale mi sveglio, aprendo gli occhi lentamente e noto che Charles sta ancora dormendo, volgo uno sguardo all'orologio situato alle sue spalle e noto che sono già le otto e mezzo. Esco dal sacco a pelo e mi dirigo verso la cucina, ogni volta Jules si svegliava presto per preparare le crêpes alla Nutella e la mattinata iniziava in modo felice con quelle delizie.
Dopo aver dosato gli ingredienti, mescolo l'impasto e metto la padella sul fuoco, mentre attendo che la padella si scaldi sento Charles che si gira nel sacco a pelo. Temo di averlo svegliato con il mio fare da facocero...

«Ma che buon profumino!» esordisce entrando nella stanza. Ok, nota per me, ricordarmi di fare meno rumore.
«Ehi, scusami se ti ho svegliato. Ogni tanto ho la grazia di un elefante in una cristalleria!» rido versando l'impasto nella padella che inizia immediatamente a sfrigolare. Mi risponde con un "non fa nulla" e inizia ad apparecchiare la tavola, poco dopo anche Isabel fa il suo ingresso in cucina e mi tiene lo sguardo puntato addosso mentre giro la crêpes come una vera chef, per la prima volta nella mia vita.

A tavola, io e Isabel discutiamo delle portate che serviremo e di come apparecchiare la tavola, subito dopo siamo tutti riuniti sotto l'albero per scartare i regali come facciamo da sempre.
«Isabel, questo è per te» dico passandole la scatola contenente il regalo, sono sicura che lo amerà. Ogni anno Chantalle regala a Isabel dei profumi, con delle fragranze che non le piacciono e la povera donna è costretta a finire le boccette il più in fretta possibile.
«Grazie Emilie! È un regalo fantastico!» strilla lei abbracciandomi, il regalo è un'antica copia di Madame Bovary, il suo romanzo preferito.

Isabel si dirige verso camera sua per lasciare il libro, nel frattempo Charles ridacchia:«Dove l'hai trovato?»
«Un amico» rispondo facendo spallucce, Charles si sporge in avanti per prendere una borsetta della gioielleria più famosa del Principato e me la porge. L'avevo vista la sera prima, ma credevo che fosse il regalo per Chantalle, faccio un sorriso, allungo la mano, apro il pacchetto e ne estraggo una scatolina.
La apro con un gesto secco e non appena vedo il contenuto, mi salgono le lacrime agli occhi dalla felicità.

Il contenuto è un bracciale d'argento con tre piccoli caschi, quello di Charles con il numero 16, quello di Jules con il numero 17 e il mio con il numero 18. Non me lo sarei mai aspettata e in questo momento mi sento la ragazza più felice sulla faccia della Terra, lo abbraccio e gli sussurro all'orecchio:«È il regalo più bello che potessi farmi, grazie»
Lo sento sorridere e stringermi più forte, quasi avesse paura di perdermi un'altra volta...
Sciolgo l'abbraccio e afferro il mio regalo per Charles dicendo:«Da parte mia e di Antonio Fuoco»

Il regalo che abbiamo pensato io e Antonio è molto imbarazzante, dopo la seconda gara di Abu Dhabi ho dato sfogo alla mia vena artistica e così ho disegnato una renna strabica che fa una linguaccia. Antonio si è avvicinato e ha detto:«Non so perché ma mi sembra di vedere Charles, tu che ne pensi?»
Avevo inclinato la testa e avevo risposto:«Sai che hai ragione? Ci starebbe bene su un maglione natalizio, quelli che prudono, hai presente?»
«Che dici di farglielo come regalo di Natale?» aveva esclamato lui, colto da un lampo di genio, così avevo chiesto alla mia vicina di casa se riusciva a realizzare il bozzetto che avevo fatto.

Antonio mi ha chiesto di filmare la reazione di Charles e così tiro fuori il cellulare e punto la telecamera verso di lui, la sua reazione è fantastica. Il monegasco continua ad aprire e chiudere la bocca per dire qualcosa, ma tutto quello che riesce a produrre è una risata.
«Allora, ti piace?» domando facendo finta di star controllando dei messaggi, Charles ride e commenta:«È uno scherzo per caso?»
«Charles, è Natale, non il pesce d'aprile» rispondo e lo avverto che all'interno della borsa c'è anche il bozzetto.

«Ringrazia Antonio per lo splendido regalo!» ridacchio mentre lui mostra il dito medio alla telecamera.

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Il pranzo trascorre nel migliore dei modi con la nostra famiglia mentre ridiamo ricordando i tempi passati, dopo aver sparecchiato iniziamo a preparare l'occorrente per giocare a tombola. Io, mamma e papà siamo agguerriti, fieri di portare avanti la tradizione di famiglia.
Gloria prende in mano il sacchetto e inizia a scuoterlo, successivamente estrae il numero.
«47!» annuncia e occupo la casella con un pezzo di cartoncino colorato, sarà una partita molto divertente!

Durante questo gioco è stata istituita la regola di avvertire gli altri partecipanti che manca un numero per fare tombola. Sia a me che a Charles mancano due numeri e uno di questi è uguale.
«73!»estrae Gloria ed è proprio il numero che io e Charles abbiamo in comune, infatti strilliamo all'unisono:«UNO!»
Il tavolo scoppia in una risata generale mentre Gloria continua imperterrita a scuotere il sacchetto, prego che esca il numero 18, l'ultimo rimasto sulla griglia quasi completa. Il mio numero.

«19!» esclama lei e faccio uno sbuffo mentre Charles segna sull'altra schedina il numero estratto.
«E il prossimo numero è...»dice Gloria e nel frattempo tamburello le dita sul tavolo.
«18!» strilla e grido a pieni polmoni:«TOMBOLA!»
La madre di Charles prende il premio che quest'anno consiste in una scatola di cioccolatini di vari gusti, come da rituale scatto la foto con il premio e riordino il tavolo.

26 dicembre 2018
📍Principato di Monaco

Ieri sera sono tornata a casa tardissimo e questa mattina mi sono accorta di aver lasciato il mio beauty case a casa di Charles, così mi trovo di nuovo davanti alla porta di casa LeClerc a disturbare di prima mattina, dato che tra poco ho il volo per l'Olanda. Victoria mi ha chiesto di passare con lei, Max, Cate e Pierre gli ultimi giorni dell'anno per poi festeggiare come dei matti la sera del 31 dicembre.

Suono il campanello e non appena la porta si apre inizio a parlare a raffica:«Charles, ho dimenticato il beauty case ieri sera e ora vado di fretta. Scusami se ti ho svegliato»
Ho parlato talmente veloce e senza nemmeno guardare la porta che non mi sono accorta che davanti a me non c'è Charles, ma Chantalle.
«Guarda un po' chi si vede... ti concedo trenta secondi» sputa acida, facendomi entrare in casa.
Mi dirigo verso il bagno e non mi degno di bussare alla porta chiusa, Charles si sta lavando i denti ed è senza maglietta.

«Buongiorno Emilie» bofonchia con lo spazzolino in bocca e gli angoli della bocca sporchi dentifricio.
«Scusami, credo che quello sia mio. Vado di fretta» borbotto e mi sporgo per afferrare l'oggetto di mia proprietà.
«Dove vai?» domanda confuso, rispondo che Max e Victoria mi aspettano in Olanda per festeggiare l'anno nuovo.
«Tornerò in tempo per la presentazione a Maranello, ci vediamo lì» dico, accorgendomi di star sforando nel tempo che Chantalle mi ha dato a disposizione. Se oso farlo, non so se arriverò in Olanda tutta intera, o meglio... non so se arriverò in Olanda!

«Aspetta, ma per il tuo compleanno?» chiede e spalanco gli occhi. Porca miseria! Compio gli anni il 13 di febbraio, festeggio il mio compleanno sempre e solo con Charles, è una tradizione che trasportiamo tra le tante che abbiamo.
«Ci penseremo più tardi, ora devo andare» mi scuso e mi butto alla velocità della luce fuori dalla porta d'ingresso, lasciandolo lì senza ulteriori informazioni.

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