22|Chiacchiere a cuore aperto

Ringrazio babu_zeero per avermi aiutata con i cocktail, altrimenti non avrei saputo che fare!
Tivibi💕

28 luglio 2019
📍Hockenheim, Germania

🎧City lights- Avicii

La Red Bull è in festa, è la prima gara che Max vince sul bagnato e il pilota olandese è entusiasta, tra i presenti ci sono anche Sebastian, che Max ha invitato per festeggiare la sua straordinaria rimonta, e Daniel, che è venuto con noi per lasciarsi alle spalle il guasto che lo ha portato al ritiro.
Il locale è un posto molto carino, è arredato come i pub americani che si vedono nei film e l'intero locale è diviso in due parti. Da una parte c'è la zona bar, dove c'è il bancone per ordinare i cocktail e poco distante una zona piena di divanetti rotondi dove ci si può sedere a gustare il drink ordinato.
Dall'altra parte c'è una pista da ballo con DJ set, la musica a tutto volume si sentiva già fuori dal locale e la zona da ballo è piena di giovani tedeschi che ballano e di meccanici Red Bull che festeggiano.
Raggiungo i tre piloti che sono al bancone per ordinare i loro drink, i tre mi accolgono con un caloroso saluto e poco dopo il barman si avvicina per prendere i nostri ordini.
«Per me un margarita» afferma Max, l'australiano segue ed esordisce:«Io prendo un cuba libre»
«Un daiquiri alla fragola, grazie» sorrido al barman e l'ultimo a ordinare è Sebastian:«Per me del whisky»
Il barman prepara quattro bicchieri differenti davanti a noi e afferra bottiglie che si assomigliano tra di loro.
«Allora Seb, com'è andare a podio dopo essere partito dalla ventesima posizione, qui a casa tua?» domando mentre il barman si muove da una parte all'altra del bancone, il tedesco fa un sorriso enorme ed esclama:«Ci si sente da Dio!»
Ridiamo tutti e quattro insieme, i nostri cocktail sono pronti pochi minuti dopo e ci sediamo ai tavoli, mi trovo tra l'australiano e il tedesco mentre Max siede accanto a Daniel.

Il mio Daiquiri è delizioso e rimaniamo in silenzio ad ascoltare la musica, Max rompe il ghiaccio dicendo:«Io ho voglia di ballare, Emilie vieni con me?»
Scuoto la testa ma l'olandese mi afferra entrambe le mani e mi costringe ad alzarmi per dirigerci verso la pista da ballo. Lascio il mio drink sul tavolo e mi alzo controvoglia, la pista è piena di giovani presumibilmente dell'età mia e di Max che ballano sul ritmo di canzoni che non ho mai sentito prima, l'alcol contenuto nel drink sta lentamente entrando in circolo nel mio corpo e mi sento trasportata da una leggera sensazione di euforia, mi viene voglia di ballare e inspiegabilmente sorrido.
Max si lancia in un ballo composto da mosse strane imparate sicuramente da Daniel, l'australiano ci raggiunge poco dopo e iniziamo a ballare in modo osceno ma nessuno si cura delle nostre mosse dato che la maggior parte dei giovani è impegnata a strusciarsi l'uno contro l'altro o a sorseggiare drink superalcolici. Poco dopo ci ritroviamo a ridere e torniamo al divanetto dove eravamo seduti poco prima, Seb ci guarda divertito e butta giù l'ultima parte di whisky rimasta nel suo bicchiere, dò un sorso al mio drink e mi godo il sapore dell'alcol e della fragola scendermi giù per la gola.

Daniel giocherella con la sua cannuccia ed esordisce:«Ho una cosa da dirvi, dato che vi considero i miei amici più importanti ho deciso che sarete i primi a saperlo»
Mi sporgo in avanti, incuriosita, e Max ridacchia dicendo:«È la serata delle confessioni? Come mai nessuno me l'ha detto?» Seb lancia uno sguardo fulmineo all'olandese che si zittisce all'istante.
«Mi sono fidanzato!» esclama Daniel e spalanco gli occhi, credevo che Daniel fosse uno spirito libero, uno di quelli che non desidera qualcuno che lo freni dal fare ciò che vuole! L'australiano mi sembrava una persona indipendente ma ora scopro che tutte le mie convinzioni in realtà non erano vere.
Max sbatte le ciglia un paio di volte e alla fine fa un verso di sorpresa dicendo:«Finalmente hai trovato qualcuna che ti sopporta! Parlaci un po' di lei, insomma com'è?»
L'australiano ha l'aria sognante quando parla della ragazza in questione, Jessica, a quanto dice è una donna di trent'anni con dei tratti asiatici come gli occhi leggermente a mandorla e il viso lungo e stretto, dalla descrizione di Daniel sembra una persona simpatica e amante dell'avventura proprio come l'australiano.
Sono contenta che Daniel abbia trovato qualcuna con cui trascorrere il suo tempo e a cui dedicare il suo amore, anche se credo sia troppo presto chiamarlo in questo modo.

Delle ragazze passano accanto al nostro tavolo e Max si sofferma a osservare un particolare del loro fisico, Seb gli dà un colpetto sul braccio e l'olandese sobbalza al suo tocco.
«C'è qualcosa che devi dirci Max?» domanda Daniel osservando attentamente l'ex compagno di squadra, il numero trentatré sbuffa e incrocia le braccia al petto, affermo:«Se c'è qualcosa di cui vuoi liberarti, dillo adesso. Di noi ti puoi fidare»
Max inarca un sopracciglio come per dire secondo te sono così stupido? e dico:«Cerchio della fiducia» mentre faccio un gesto circolare con la mano per indicare noi quattro seduti sul divanetto, l'olandese riflette e alla fine esprime:«Ultimamente io e Dilara stiamo avendo qualche discussione, se mai non dovesse andare a buon fine questa relazione è meglio che inizi a vedere che cosa offre il mercato»
Il mio viso si contorce in un espressione di disgusto e replico all'olandese:«E tu vai a vedere il mercato tedesco mentre rischi di perderla? Quella ragazza è come un azione che vale milioni! Sei proprio uno stupido Max, prova a salvare qualcosa anche se non ce la farai mai! Provaci lo stesso, non devo dirti tutto io!»
«La francesina ha ragione» afferma Daniel e lentamente mi volto verso di lui, domando nel tono più dolce che trovo:«Vuoi un pugno in faccia per avermi chiamata francesina? Perché sono molto propensa a farlo»

Daniel si scusa immediatamente e faccio un sorrisetto mentre l'australiano mi mette un braccio sulle spalle, voglio bene a Daniel ed è po' come se dopo la morte di Jules avesse preso il suo posto assieme a Charles.
«Ma tu e Sebastian non avete delle novità da comunicarci?» chiede l'olandese indicando me e il tedesco che immediatamente impallidisce, segno che sta nascondendo qualcosa.
Gli rivolgiamo tutti gli sguardi addosso e prendo un altro sorso del mio Daiquiri che è quasi finito, Sebastian domanda in tono isterico:«La volete piantare?! Non ho nulla da dire, tutto qui!»
«Ne sei proprio sicuro?» domanda l'australiano facendo un sorrisetto e appoggiando il viso nel palmo della mano, Seb fa uno sbuffo e lo intimo con lo sguardo di proseguire.
«Non ditelo a nessuno e se qualcuno vi chiede qualcosa, fate finta di non saper niente» sussurra Sebastian anche se la musica copre le sue parole rendendole udibili solo a noi tre.
«Hannah è incinta, quindi diventerò papà per la terza volta! Spero solo che sia un maschio, mi piacerebbe vedere un piccolo me correre per casa» ridacchia Sebastian prendendo in mano il suo bicchiere e picchiettarlo leggermente sul tavolo, sul viso di Max si apre un grande sorriso e credo che sia così per tutti. Quando si annuncia l'arrivo di un nuovo membro in famiglia è sempre una bella esperienza, sta per nascere una nuova vita ed è un momento indimenticabile quando la creaturina che per nove mesi è rimasta al buio, finalmente vede la luce ed emette un vagito, come per dire eccomi, sono pronto a vivere.

«Seb, sarò la madrina di tuoi figlio, farò crescere quel pargolo meglio di Kimi!» esclamo sorridendo, Seb scuote la testa mentre Daniel inizia a dire che anche lui vuole fare da padrino e il pilota tedesco ci promette che non appena prenderà una decisione ci avvertirà. I tre rivolgono lo sguardo verso di me e mi intimano a parlare, vogliono che io dica qualcosa ma scuoto la testa anche se ho una marea di parole che vorrei dire ma non so come farlo. Daniel fa cenno al barista di portarci qualcos'altro e il ragazzo che prima era dietro al bancone ci porta dei bicchierini contenenti della vodka o che so io e ne butto giù uno al volo.
Max fa una risata e imita il mio gesto, poco dopo ci troviamo tutti e quattro a ridere, raccontiamo degli aneddoti imbarazzanti di quando eravamo bambini, Seb ricorda le figuracce fatte in classe quando era un bambino, Daniel riporta alla memoria alcuni scherzi che faceva ai suoi amici e a sua sorella durante il primo di aprile. Max narra di quando lui e sua sorella sono andati al lago e l'olandese ha spinto Victoria nel lago in un gesto di ripicca dato che la bionda aveva rubato un pezzo di merenda al fratellino, io racconto di quando con Jules passavo la notte dì Halloween a fare baldoria per Monaco e passavo a casa di alcuni amici per prendere più caramelle possibili, una volta ho spaventato la mia vicina di casa, la signora Pauline, con il mio costume da Pennywise. Le avevo fatto prendere un bello spavento, Paulina aveva lanciato il secchio di caramelle in aria ed erano cadute tutte sotto il suo sguardo spaventato.

Parte un nuovo giro di confessioni e di risate senza senso causate dall'alcol, Seb racconta delle volte in cui sua madre lo rincorreva perché non voleva che andasse sul suo kart. Daniel ci racconta di quando è uscito con la sua prima ragazza e all'epoca portava l'apparecchio, Max ci dice di quando ha cercato di chiedere di uscire a Dilara, racconta di come si è preparato in modo maniacale per evitare di fare brutta figura. Inutile dire che stiamo pur sempre parlando di Max Verstappen, alla fine si era solo dimenticato le chiavi della macchina al primo appuntamento con Dilara ed è dovuto tornare a prenderle. Ora è il mio turno, non so cosa dire ma devo dire qualcosa e dato che tutti hanno fatto le proprie confessioni credo proprio che ora sia il momento in cui dica io qualcosa che nessuno sa.
«Sono andata a letto con Will» confesso e afferro un bicchierino, deglutisco il contenuto e attendo che qualcuno riprenda la conversazione, Max ha gli occhi spalancati e il bicchiere è a mezz'aria, Daniel ha la stessa espressione di Max e Sebastian fissa il tavolino con un espressione perplessa.
«Ragazza mia, tu sei completamente fuori di testa!» esclama Max e a questo punto sbotto:«Nessuno si fa mai gli affari propri, mi sono sempre tutti addosso chiedendomi se tra me e Charles ci sia qualcosa. Non li sopporto più, perché non si fanno i cazzi loro? Semplicemente perché nel mondo esiste la sindrome del C.M.M!»

Probabilmente sono ubriaca e l'alcol mi fa dire cose strane, come ad esempio la sindrome del C.M.M, inventata da me e Charles l'ultimo anno di superiori.
«Permettimi di fare una domanda Emilie, cosa diavolo è la sindrome del C.M.M?» domanda Sebastian e sono costretta a rispondere:«È una cosa che abbiamo inventato io e Charles, starebbe a significare "cazzi miei mai" è un acronimo»
I tre scoppiano a ridere e per un momento mi sento meno in imbarazzo, ma l'idea di aver fatto sapere ai tre piloti che io e Will abbiamo approfondito la nostra relazione mi fa sprofondare nell'imbarazzo, vorrei solo avere una buca dove potermi nascondere e non farmi vedere per un po'. Il resto della serata trascorre tra risate e altri bicchierini pieni di tequila, a fine serata faccio fatica a reggermi in piedi ma con un po' di forza di volontà riesco a camminare. Al contrario di me, Max non riesce a muove un passo di conseguenza i due uomini sono obbligati a sorreggerlo e portarlo al taxi, l'olandese ride, visibilmente ubriaco, ed esclama:«Non ho più i piedi!»
Daniel risponde:«Non è che non hai più i piedi, idiota. I piedi li hai, ma hai dimenticato come si usano!»
Dopo questa battuta mi piego in due e scoppio a ridere, salgo sul taxi e mi siedo davanti, l'autista ci accompagna fino all'hotel e mi rintano in camera mia, mi copro con il lenzuolo e mi addormento come un sasso.

29 luglio 2019
📍Hockenheim, Germania

La mattina dopo, vengo svegliata da qualcuno che bussa alla mia porta e mi tolgo il lenzuolo di dosso, non appena poso un piede a terra un dolore mi pervade tutto il corpo. Mi appoggio alla parete e mi trascino verso la porta, ho un'idea di chi possa bussare alla mia porta ma non ne sono totalmente sicura.
L'immagine di Charles compare sulla soglia della porta e il monegasco fa un sorriso non appena nota che ho due occhiaie profonde che mi fanno sembrare un cucciolo di panda in attesa della sua dose di bambù da mangiare, il pilota numero sedici ha un vassoio in mano e non posso crederci che mi abbia portato la colazione in camera. Il mio stomaco reclama cibo e una volta seduta mi avvento sui croissant ancora caldi alla crema, ho talmente fame che mangerei un elefante intero, proprio come un cagnolino nel film della Disney la carica dei 101.
«Vacci piano, Emilie. Finirai per ingozzarti» ridacchia Charles mentre bevo un sorso di tè caldo dalla tazza, faccio spallucce e afferro un'altra brioches stavolta alla marmellata di lamponi.
«Ancora una gara e poi saremo in vacanza» afferma il monegasco entusiasta, faccio un verso di assenso e mi pulisco gli angoli della bocca dalle briciole. Ringrazio Charles per avermi portato la colazione in camera e lui risponde con:«Nessun problema, so che non saresti riuscita a scendere le scale dopo la serata di ieri, insomma hai bevuto»

Gli dò ragione ma non faccio in tempo a chiedergli come fa a sapere che ho bevuto perché il monegasco mi interrompe a metà frase e mi intima di andare a cambiarmi immediatamente dato che tra poco abbiamo il volo per dirigerci a Budapest, partiamo immediatamente perché abbiamo voglia di visitare la maggior parte dei monumenti, come il palazzo del parlamento e la ruota panoramica, posta in una piccola piazzetta. Non vedo l'ora di addentare un kürtőskalács, un rotolo di cannella e chi l'ha provato mi assicura che è buonissimo e va mangiato appena caldo. Mi chiudo in bagno e mi faccio una doccia gelida per darmi una svegliata, poco dopo sto chiudendo la valigia e sto controllando di non aver dimenticato nulla. Prendo le chiavi, la valigia e mi dirigo con Charles verso l'aeroporto con direzione Budapest.

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