23 maggio 2019
📍Principato di Monaco
🎧Gucci flip flops- Bhad Bhabi ft. Lil Yachty
È da un paio di giorni che sono tornata e per mia fortuna non ho ancora visto Charles, sarà da qualche parte con Chantalle e poco mi importa in questo momento. Sono stata in compagnia di Lewis e dei suoi cagnolini che mi hanno fatto le festa non appena mi hanno vista, Lewis e io stiamo passeggiando per Monaco mentre tengo Roscoe al guinzaglio.
«Cosa metterai al gala di domani sera?» domanda Lewis, mentre Coco si ferma a fare i suoi bisogni, spalanco gli occhi e per non far notare a Lewis che sono impreparata rispondo:«Indosserò il vestito rosso, quello dell'Australia»
Lewis si volta verso di me e questa scena starebbe proprio bene nel film Il diavolo veste Prada, abbassa gli occhiali da sole e mi guarda da sopra di essi.
«Tu stai seriamente dicendo che vorresti riutilizzare il vestito rosso?! Sei impazzita, mia cara! A quanto pare non conosci a fondo la moda! Ti serve un vestito nuovo, un abito all'ultimo grido. Credo proprio di poterti di dare una mano, ma evitiamo il rosso ok?» dice Lewis con fare da esperto, decido di fidarmi ma prima di proseguire gli faccio una domanda.
«Cosa avete tutti contro il rosso? Cate mi ha detto di non scegliere il rosso per il mio primo appuntamento e ora tu mi dici di non usare il rosso per andare a un semplice gala!» domando guardando l'inglese che ha ripreso a camminare.
«Innanzitutto, il rosso è un colore che attira troppo l'attenzione. In più è il colore della Ferrari, io non lo sopporto ma sono gusti personali. Ora andiamo!»esclama l'inglese, mi prende sottobraccio e ci incamminiamo nella direzione da lui indicata. Entriamo in una boutique che non ho mai visto, ma all'interno di essa ci sono diverse marche molto conosciute, tra cui Stella McCartney e Coco Chanel.
«Buongiorno, chi di voi ha bisogno di un aiuto?» domanda la commessa avvicinandosi a noi, Lewis mi da una piccola spinta e mi trovo davanti alla donna che mi sorride fin troppo per i miei gusti.
Inizio a girovagare per la boutique, un paio di abiti neri e uno color rosa pallido mi attirano molto e decido di andare a provarli, la commessa si infila nel camerino e mi aiuta a indossare l'abito.
Il primo ha una gonna ampia e lo scollo a V, guardandomi allo specchio non mi trovo a mio agio e urlo a Lewis:«Sembro una balena! Questo no!»
«Bianchi, esci o ti buco una gomma» mi avverte Lewis dall'altra parte della porta, alzo gli occhi al cielo e mi metto davanti agli occhi dell'inglese. Mi squadra per un attimo e poi scuote la testa dicendo:«È troppo ampio, devi camminare normalmente non come se fossi sotto tortura. Il prossimo!»
Entro nuovamente nel camerino e indosso il secondo abito, un tubino nero lungo fino al ginocchio. Nemmeno in questo mi sento a mio agio e perciò non esco dal camerino, dicendo a Lewis che non riesco a infilarlo e in questo momento sono sicura che l'inglese ha lanciato uno sbuffo degno dei suoi due cagnolini.
Il terzo abito è quello color rosa pallido, la gonna lunga e leggera mi calza a pennello e il corpetto è fantastico. È smanicato, sono presenti dei ricami che richiamano dei fiori e qualche strass che luccica quando viene colpito dalla luce, sussurro wow e mi sento veramente bella con questo abito.
Esco dal camerino con un sorriso a trentadue denti, Lewis mi guarda e fa un sorrisetto:«Ti piace, vero?»
«Lo adoro. L'unica cosa che non mi convince è il colore. È come se avessi l'abito incollato alla pelle» dico guardandomi allo specchio e toccando leggermente l'abito, è talmente bello e perfetto che ho paura di romperlo solamente toccandolo.
«Abbiamo lo stesso abito ma di colore diverso, è color lilla. Se vuole, può provarlo» annuncia la commessa e non esito a risponderle di sì.
Non appena esco dal camerino con il nuovo abito addosso, mi sento definitivamente pronta ad affrontare la serata di domani.
«Ti sta una meraviglia, è bellissimo. Will rimarrà a bocca aperta e prega solo che tutto vada bene» risponde l'inglese mentre io scuoto la testa, con un sorriso dipinto sul viso. Lewis sa il mio piano e ha detto che è un'idea più che valida, usciamo dal negozio e dato che è quasi ora di cena, decidiamo di mangiare assieme.
I ristoranti sono tutti pieni, perciò optiamo per un posto in cui gli altolocati non andrebbero mai, al Mc Donald.
Che la gente ci creda o no, anche a Montecarlo esiste la catena americana di fast food che fa gola a tutti.
«Mi riassumi un secondo il tuo piano per domani?» domanda Lewis dopo che abbiamo preso le nostre ordinazioni, ci sediamo a un tavolo e inizio a ricordargli ciò che gli ho detto un paio di ore prima.
«C'è già un problema, non ho ancora detto a Charles che Will sarà al gala. Non uccidermi ma alle prove libere di oggi non ci siamo parlati e questo piano sta già andando in fumo... me lo sento» dico portandomi una mano tra i capelli. Lewis guarda alle mie spalle ed esordisce dicendo:«Perché non dirlo ora a Charles? Almeno hai risolto il problema»
Lo guardo storto e chiedo:«Cosa dovrei fare? Andare sotto casa sua e dirgli "Charles, sai chi mi accompagnerà al gala? Will, il ragazzo che odi tanto"?» Con un cenno della testa, l'inglese indica qualcosa alle mie spalle.
«No, cara. È appena entrato» afferma Lewis facendo un sorrisetto, per fortuna che ho la schiena rivolta verso il banco delle ordinazioni ma sfortunatamente non posso vedere se Charles è in compagnia di Chantalle.
«C'è anche Chantalle, non è cosi?» domando e l'inglese annuisce, alzo gli occhi al cielo e attendo l'occasione giusta per poter parlare con Charles, non ho idea di come fare e se Chantalle si intromette non andrà a finire bene.
Proprio quando meno me l'aspetto, Coco e Roscoe iniziano ad abbaiare verso Charles forse perché l'hanno riconosciuto e spalanco gli occhi, non era così che volevo iniziare ma grazie a quelle due pallette di pelo ho modo di iniziare la conversazione.
«Ehi! Guarda un po' chi si vede» esclama Charles dirigendosi verso di noi, Chantalle è rimasta in disparte e non si avvicina.
«Non è un problema se la tua ragazza viene qui, Coco e Roscoe non mordono!» ride Lewis mentre il monegasco fa un sorrisetto, quanti vorrei che i tuoi cani mordessero Lewis...
«È allergica ai peli dei cani, altrimenti continua a starnutire e non la smette più» ridacchia Charles, si siede accanto a me e io mi sposto per fargli un po' di spazio. È la prima volta che non so come comportarmi in presenza di Charles e sto in silenzio mentre i due conversano, ad un tratto Lewis interrompe il mio silenzio dicendo:«Io devo andare in bagno»
L'inglese si alza e mi lascia sola con Charles, mi volto verso il monegasco e affermo:«Charles ho una cosa da dirti»
Il pilota numero sedici mi guarda attento e mi sento come se sotto di me possa aprirsi una voragine che mi risucchierebbe fino al centro della Terra. Prendo un respiro ed esordisco:«Will verrà con me al gala. Dato che saremo di sicuro allo stesso tavolo, volevo chiederti di comportarti da persona normale ma soprattutto se volessi conoscere meglio Will»
«Cosa mi stai chiedendo, esattamente?» domanda Charles, mi mordo l'interno della guancia e spiego che semplicemente deve parlare con Will, per conoscerlo meglio e gli assicuro che tutti i pensieri negativi che ha su di lui verranno abbattuti.
Charles annuisce anche se non sembra molto convinto, sento cigolare una porta e il monegasco si accorge che forse ha passato troppo tempo con me e Chantalle lo sta aspettando impaziente. Come faccio a dirlo? Il suo atteggiamento sembra dire allontanati da lei o non sai cosa faccio e non voglio che faccia scenate, ne ho sopportate abbastanza.
Charles mi saluta e mi lascia un bacio sulla guancia, Lewis ritorna al tavolo e con lui arrivano anche i nostri panini, il mio al pollo chiede solo di essere mangiato e lo faccio senza esitazione.
«Alla fine?» chiede l'inglese e faccio cenno di si con la testa, rispondo un l'ha presa bene e Coco mi guarda mentre addento nuovamente il mio panino.
24 maggio 2019
📍Principato di Monaco
Will è arrivato stamattina ed è da tutta la mattinata che siamo accoccolati sul divano a guardare How I meet your mother, ci stiamo spaccando dalle risate ed è una delle migliori cose che io possa fare prima di dovermi preparare per il gala. Mi attendono trucco e parrucco prima di fare il mio ingresso davanti ai personaggi più influenti del mondo televisivo.
«Cosa metterai stasera?» domanda Will dopo avermi dato un bacio tra i capelli, faccio un sorriso e gli rispondo:«Lo vedrai Will. Ti dico solo di indossare una cravatta color lilla, se non ce l'hai puoi trovarla al negozio di cravatte in fondo alla strada. Siamo attrezzati per ogni evenienza!»
Gli lascio un bacio sulla guancia e lui mi stringe a se mentre passano i titoli di coda, poi domanda:«Per quanto riguarda LeClerc?»
«Ci ho pensato io. L'ho già avvisato del fatto che ci sarai al gala e non voglio scenate da parte sua. Spero solo che mi abbia ascoltata» sospiro mentre appoggio la testa sul petto di Will che si alza e si abbassa regolarmente a ritmo del suo respiro.
«Lo spero anche io, ha qualcosa di strano quel ragazzo» ragiona afferrando il telecomando e spegnendo la televisione, mi alzo e mi dirigo verso il bancone della cucina per preparate il pranzo.
Poco dopo siamo seduti a tavola uno davanti all'altro, io mangio la mia amata e obbligatoria insalata di stagione mentre Will gusta un piatto di riso venere.
La sera arriva in poco tempo e milioni di personaggi famosi sfilano sul tappeto rosso, sono sull'entrata, indecisa sul modo in cui comportarmi mentre Will parla al telefono con sua madre dicendo che sta bene e che non deve preoccuparsi.
Vedo una Mercedes nera avvicinarsi e da questa scende Lewis Hamilton con un completo nero decorato con dei particolari color oro, Lewis viene nella mia direzione e il britannico esclama:«Tappeto rosso e si va in scena!»
«Tu sei entusiasta, io non so come comportarmi. Farò la figura dell'idiota...» sussurro e nel frattempo Will è ritornato, stringe la mano a Lewis e l'inglese posa nuovamente gli occhi su di me.
«Emilie andrà tutto bene, non preoccuparti e sii te stessa. Mettiti in posa, sorridi e rispondi alle domande» mi consiglia Lewis e mi faccio coraggio, infilo il mio braccio sotto quello di Will e mi incammino sul red carpet.
I flash mi accecano e Will si mette in disparte dopo che i giornalisti continuano a chiamarmi, continuano a domandarmi di cambiare posa ma non posso farne altre. Dall'altra parte del tappeto rosso, Lewis alza i pollici e mi fa intendere che sto andando bene.
«CHARLES! Una foto con Emilie, per favore!» strilla una fotografa, mi volto nella direzione alla ricerca di Charles e vedo che si sta dirigendo verso di me con passo sicuro, Chantalle è rimasta davanti alle macchine fotografiche. Piccola egocentrica! strillo dentro di me, Charles mi cinge il fianco e sento le gambe tremarmi, non solo per i tacchi che indosso ma anche perché sono davanti a migliaia di persone e centinaia di occhi digitali mentre Charles mi stringe a sè come se nulla fosse. Dicono che una foto vale più di mille parole e se ne capita quella sbagliata, sono fritta.
«Vi posizionate come dei partner in crimine? Schiena contro schiena! Come nei film» urla un giornalista in prima fila, faccio spallucce e ci mettiamo schiena contro schiena, le mani per formare una pistola e sul volto un piccolo sorrisetto alla James Bond. La sfilata di abiti sul tappeto rosso si conclude e una folla enorme si dirige verso l'interno di palazzo Grimaldi, Will si avvicina a me e seguiamo l'onda di gente. Ci sediamo al tavolo zeppo di piloti, tra cui sono presenti anche le rispettive metà. Sebastian e Hanna sono seduti vicini e sono molto carini, Kimi ha spronato più volte Sebastian affinché sposi Hanna ma il tedesco non ha ceduto e il rapporto tra i due rimane quello che è.
La cena trascorre in modo tranquillo, Will e Charles chiacchierano e ridono tra loro mentre io e Chantalle siamo rimaste in silenzio. Ho trovato buona compagnia in Minttu e Hanna con cui scambio chiacchiere e tengo un piccolo dibattito con Hanna riguardo ai criteri con cui definiamo se la vettura ha probabilità di vincere su un tracciato o meno.
All'improvviso, il principe Alberto si alza e richiama l'attenzione dei presenti:«Un attimo di attenzione, per favore. Come sapete, domenica avrà il via il Gran Premio e facciamo un augurio di buona fortuna a tutti i piloti, ma in particolare ai nostri due piloti. Charles LeClerc ed Emilie Bianchi venite qui che parliamo un po'!»
Non appena sento il mio nome, alzo la testa di scatto e in pochi secondi sono in piedi e mi sto dirigendo verso il palchetto su cui si trova il principe.
Rimaniamo a parlare un pochino delle passate stagioni nella categorie minori e rispondiamo a qualche domanda proveniente dal pubblico, in un lasso di tempo breve siamo nuovamente tra i vari invitati e continuiamo a divertirci per il resto della serata. Mentre sono a braccetto con Will e stiamo per tornare a casa, Charles mi richiama e non appena mi volto vedo che è da solo. Chantalle si è volatilizzata, non la vedo da quando sono scesa dal palchetto e sono sicura che Charles vorrà chiedermi dei consigli su come risolvere la situazione.
«Posso rubartela un attimo?» domanda Charles, Will mi guarda negli occhi e annuisco dandogli in mano le chiavi del mio appartamento.
«Hai visto Chantalle?» chiede mentre ci dirigiamo lentamente verso il lungo mare, scuoto la testa e continuo a guardare dritto davanti a me. Arrivati alla spiaggia, chiedo al pilota numero sedici di aiutarmi a rimanere in piedi mentre mi tolgo i tacchi, quegli aggeggi infernali mi stanno mandando fuori di testa e non vedevo l'ora di toglierli.
«Credo che non abbia apprezzato la serata, forse c'erano troppe persone che non conosceva» ipotizza il monegasco, ma io penso di sapere come è andata veramente. La biondina non si sentiva presa in considerazione e di conseguenza ha deciso di svignarsela per non rimanere nell'angolino senza parlare con nessuno.
«Perché non hai provato a parlarle? Io ho provato a farlo con Will e devo dire che non è stata una brutta serata. Tu hai fatto tutto il contrario» dice Charles osservando il mare che si infrange contro la costa, prendo un respiro e ribatto:«Charles, non dire mai più che non ho provato a parlare con Chantalle. Ho tentato più volte a trovare un argomento di conversazione ma lei era troppo impegnata a guardare il suo cellulare o ignorarmi. Non è colpa mia. Per una dannata volta, apri gli occhi e renditi conto di come mi guarda, ha gli occhi carichi di rabbia. Rabbia che nei miei confronti non dovrebbe nemmeno provare perché io non le ho fatto nulla! Sii realista»
Sbuffo e sposto i capelli che mi stanno arrivando sulla faccia, imbrattata di sudore e trucco, scuoto la testa e affermo:«In questo periodo stiamo discutendo fin troppo e solo per motivi futili. È meglio se per un po' ognuno pensa a sè stesso»
Charles spalanca gli occhi e cerca di trovare il mio sguardo inutilmente, ridacchia e chiede:«Non stai dicendo sul serio, vero?»
Mi volto verso di lui, con volto inespressivo e gli domando:«Ti sembra che io stia scherzando? Sono stanca, Charles, tu non immagini quanto sia brutto vedere che non accetti il fatto che finalmente, dopo tanto tempo, io sia felice. Quando avrai finito di comportarti come un pilota di kart, chiamami. Per ora, non sarò più tanto disponibile per te»
Lui scuote la testa e in un sussurro mi chiede di non farlo, mi mordo l'interno della guancia e rispondo con un ormai l'ho già fatto. Gli passo accanto e nel frattempo, lui tenta di afferrarmi la mano come se fosse un'ancora di salvezza, mi scanso prima che possa farlo e mi dirigo verso il mio appartamento.
Sono stata crudele, non so cosa mi abbia spinto a farlo e in questo momento sono un misto di emozioni che non so definire. Arrivo al mio appartamento e per fortuna nascondo una copia delle mie chiavi sotto il pianerottolo così riesco a entrare in casa senza svegliare Will, che sta dormendo nel mio letto a una piazza e mezza.
Mi sfilo il vestito e indosso il pigiama, mi infilo sotto le coperte e appoggio la mia schiena contro il petto di Will, mi cinge i fianchi con le braccia e mi sento in pace con me stessa.
Proprio mentre sto per addormentarmi, il mio cellulare si illumina sul comodino. Lo afferro arrabbiata e noto che è un messaggio di Charles dove c'è scritto spero di non averti persa per sempre, buonanotte Emilie❤️. Sospiro e digito velocemente non mi hai persa per sempre, ho solo bisogno di tempo. Buonanotta Charles e buona fortuna per domani❤️. Spengo il cellulare e mi accoccolo tra le braccia di Will.
N/A
Sono pronta alla morte... scusatemi ma ci voleva un po' di pepe in questa storia!
Comunque attendo le vostre opinioni e se volete mandarmi minacce o altro potete farlo in privato!
Questo è l'abito scelto da Emilie
Che ne dite?
Ci vediamo con il prossimo capitolo e grazie per le sei mila visualizzazioni, siete speciali💕
All the love
-Lucrezia💕
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