" Dammi tutti i soldi che hai, dolcezza " sibilò accanto a Louis una voce gelida come la lama del coltello che sentiva alla gola.

Il ragazzo deglutì un paio di volte, tentò di divincolarsi, ma ricevette uno strattone e rifletté che, nelle sue condizioni, era meglio non reagire.

Mosse allora la mano per prendere le banconote che aveva in tasca, ma si bloccò quando udì una voce che ben conosceva.

" Lascialo stare, Paul " sussurrò Harry con tono sicuro " lo conosco e si trova qui perché mi ha seguito "

" E che cazzo vuole da te? " sbottò Paul in malo modo.

" Ci vado a letto " spiegò Harry con naturalezza " e mi avrà seguito perché avrà voglia di scopare "

Paul diede ancora un paio di strattoni a Louis e poi lo lasciò andare, abbandonando il vicolo.

" Perché mi hai seguito? " sibilò Harry una volta che furono soli.

" Volevo vedere dove andavi " spiegò Louis in enorme imbarazzo.

Harry rise con ironia e sbottò:

" Non farmi passare per scemo. Tu mi hai seguito per vedere se potevi rimediare la tua scopata "

" Ma perché devi sempre pensare che io ti voglia infilare il cazzo nel culo? " urlò Louis alterato.

" Perché è vero " commentò Harry " e perché il sesso è l'unica cosa che ci accomuna "

" No, ci accomuna anche l'amore per il disegno e per la pittura. Couture mi ha detto che ti piacerebbe frequentare una scuola d'arte, ma che non puoi permettertelo! " gridò Louis infervorato.

Harry strinse i pugni adirato e gli si scagliò contro, pronto a colpirlo, ma Louis riuscì a schivarlo e ad imprigionarlo contro il muro con il suo corpo.

Gli bloccò i polsi con le mani e lo guardò intensamente, trovando il suo viso, illuminato solo parzialmente dal lampione che si trovava all'inizio del vicolo, meravigliosamente attraente.

" Tu non sai niente di me " sibilò a denti stretti Harry, respirando pesantemente.

" Permettimi di conoscerti un po' " mormorò Louis sorridendo.

Un velo di malinconia sembrò offuscare gli occhi verdi di Harry, ma svanì subito e il solito sorriso malizioso increspò la sua bocca.

Si passò lentamente la lingua sulle labbra e Louis fu subito catturato da quel gesto quasi ipnotico.

Mollò la presa sui suoi polsi e il riccio ne approfittò per portare una mano al cavallo dei suoi pantaloni e stringere il rigonfiamento che già si stava formando al suo interno.

Louis emise un gemito e capitolò ancora una volta.