28. Il ghiaccio comincia a sciogliersi
" E poi cosa è successo? " chiese Eugenie, osservando con attenzione Harry.
" È morto in poche settimane " rispose Harry " e ho provato un grande dolore. Mi ha lasciato il suo appartamento e un po' di soldi, non molti, quello che ha potuto, ma mi sono ripromesso che avrei frequentato la scuola d'arte e l'avrei fatto per lui, per renderlo fiero di me anche se non c'era più.
Ho iniziato così a lavorare come modello per i vari atelier di pittori e mettevo via quel che potevo per coronare il mio sogno.
Solo che quel...quel quadro mi ha tarpato le ali e nessuno, dopo averlo visto, mi ha più voluto come modello.
Per un po' i soldi che avevo da parte sono bastati per vivere, poi, però, sono finiti.
Ho cercato lavoro ovunque, ogni tipo di impiego, ma venivo sempre riconosciuto e associato a quel quadro come....come una puttana e...e alla fine sono finito a fare quello.
Ho iniziato a frequentare cattive compagnie, ho perso la casa ai dadi e...e Louis mi ha trovato quando ormai credevo che per me fosse finita "
Eugenie si alzò, spostò la sedia accanto a lui e gli prese una mano.
" Sono sicura che adesso starai bene " mormorò " penso...penso che Louis abbia capito che ha sbagliato con te e..."
" Abbiamo sbagliato entrambi " la interruppe Harry " avevamo una relazione malsana...."
" Abbiamo sbagliato anche io e suo padre " disse la donna inaspettatamente " non avremmo dovuto imporgli una vita che non voleva "
I due vennero interrotti dalla porta che si apriva e da tre visetti identici che guardavano con timore.
Harry sorrise, aprì le braccia e le tre bambine gli si fiondarono addosso, riempiendogli il volto di baci.
Eugenie sorrise, si girò e incrociò gli occhi di suo figlio Louis fermo sulla soglia dell'altra porta, quella che dava sulla sala.
La donna si chiese da quanto fosse lì e sperò che lo fosse da abbastanza tempo, giusto quello sufficiente per aver sentito la storia di Harry.
Le tre bambine si accorsero anche loro della presenza del padre e subito si scostarono da Harry, rannicchiandosi fra loro.
Louis si schiarì la voce in imbarazzo e, rivolto a Harry, disse:
" Sono contento che tu stia meglio. Devo andare in ufficio per un po', ora, ma...ma tu...se...se vuoi, puoi stare con le bambine "
Detto questo uscì a grandi passi dalla cucina, accompagnato dagli occhi stupiti delle gemelle e dai sorrisi di Harry e di Eugenie.
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