We' ll do our best

Aelita

All'uscita dalla torre Lyoko è tornata normale, ma non trovo nessuno.
-Ehi, Jeremy... ma dove sono William e Laura?- chiedo.

-Lasciamo perdere... - ribatte questo con un tono che usa solo in situazioni che, sono certa, non piacciono a nessuno
. - Poco prima che terminasse il processo che hai messo in atto, c'è stato un... un incidente. Una zona di terreno di circa sei metri quadri è sparita, facendoli precipitare...

-Nel mare digitale?

Non ho bisogno della conferma esplicita, però.

-Tu... tu puoi riportarli indietro, vero?

-In condizioni normali, col programma che mi ha anche consentito di liberare Ulrich e Yumi potrei farlo in qualche minuto.

-E ora in che condizioni siamo?- Di sicuro le mie, o meglio quelle dei miei nervi, non sono buone.

-Diciamo che abbiamo una bella gatta da pelare: la torre vulcano è attiva.

Non so quale imprecazione scegliere, tanto è lunga la lista che mi si forma in testa.

-Tuo padre sta tentando di convincere telefonicamente Anthea perché lasci tornare tua sorella al settore vulcano, ma non credo che gli sarà cosí facile...
Ti riporto indietro, tanto non serve che resti a Lyoko inutilmente.

-Aspetta, non c'è.... beh, un modo per portarmi al settore vulcano, insomma?

-Ma che dici? sai bene che l'unico mezzo che abbiamo è la Skid, e non posso certo spostarla dalla torre se non vogliamo mandare tutto a monte.

-Ma forse hai dimenticato un particolare- gli faccio presente.

-Sarebbe?

-Non dovevi aggiungere una Navskid?

-Intendi... no, non credo sia una buona idea: era solo un prototipo che non mi sono nemmeno preso la briga di finire, visto che probabilmente non ci servirà più.

-Ma potrei provare- insisto.

-Certo che sei testarda! Sai a quali rischi vai in contro? Se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai, Aelita, perciò devo dirti di no.

-Tra poco avrai altro di cui preoccuparti al posto della tua coscienza!- lo minaccio. - Credi che Marthine riuscirebbe ad aiutare Therese da sola? Sono nella tana del lupo, Jeremy, e i terroristi giocano in casa!

Sento un piccolo sbuffo, prima che riprenda a parlare:

-E va bene. Ma dovrai aspettare, voglio almeno aumentare le difese della navskid, in modo che regga di sicuro all'impatto col mare digitale senza il supporto della Skid. Intanto inserisco il codice Scipio.

-Sei il migliore, Jeremy!

-M- ma che dici, non...

-E sarebbe ancora meglio se evitassi la finta modestia- lo smaschero.

Yumi

Maledetti. Non riesco a trovare un'altra sola parola per descrivere la mente sadica che ha ideato ciò che ho davanti: otto robot con dei tratti somatici che ricordano quelli dei Block, ma molto più pericolosi a giudicare da come combattono. Odd è riuscito a farne fuori un paio in un impeto di rabbia dopo che ha scoperto che fine ha fatto la sua ragazza, ma dopo questo le cose non si sono messe granché bene per noi, visto che questi affari ci sparano in due alla volta ciascuno.

-Mi sa tanto che siamo nei guai- esclamo.

-E l'hai visto solo ora? Va bene che hai gli occhi a mandorla, ma...- mi risponde il gattone viola.

-Se lo ripeti un' altra sola volta mi schiero coi... cosi!- lo minaccio.

-E va bene, Benito. - Sono tentata di rifilargli seriamente un pugno nello stomaco -più in basso, in realtà-, se non fosse per uno di quegli odiosissimi esseri che mi spara a un piede. Dalla mia bocca fuoriesce un grido di dolore:

-Yumi!- mi chiama Ulrich preoccupato.

-Va tutto bene- sdrammatizzo con un misero gesto di mano.

Finalmente faccio fuori un altro robot, mutando il numero otto di un contatore immaginario in sette. Il samurai, dal canto suo, sta tentando di combinare qualcosa triplicandosi , ma pur facendo così i servitori della Green Phoenix restano comunque in vantaggio di due unità su di noi.

-Scudo!- urla Odd parando un raggio all' ultimo secondo, per poi attaccare - Colpo laser!

Un altro mostriciattolo emette un piccolo scoppio e inizia a fumare dalla testa, segno che è fuori uso, ma mentre mi guardo intorno per controllare la situazione mi rendo conto di una cosa:

-Ehm... ragazzi?- provo a dire.

-Si?- rispondono all' unisono.

-Quei tipi... dove sono?- Mi riferisco ai due scienziati che ci hanno sguinzagliato contro i robot, e che almeno per quel che ricordo erano nei dintorni.

-In effetti non li vedo da un po'- la dichiarazione di Ulrich non fa che aumentare i miei timori.

-Idem- si unisce l'altro.

-Cazzo.

-Perché dici così?

-Perché scommetto che sono andati al supercomputer mentre approfittavano della nostra distrazione, genio...

-Ehi, non prendertela con me ora. Piuttosto, come facciamo?

-Nell'unico modo possibile, credo- interviene il suo migliore amico. - Voi cercate di coprirmi il più possibile, io vedo di raggiungerli col supersprint.

-Ulrich, sei...- non ho neanche il tempo di finire che lui se ne va in un lampo giallo. - Idiota! Un totale idiota, ecco cos'è!

-Beh...- Odd assume un'aria filosofica. - Dio li fa e poi li accoppia, quindi se fai tre più due...

Gli mollo uno schiaffo.

-Il risultato sono cinque dita tutte per la tua faccia, contento?

Jeremy

Sono ancora preoccupato per la faccenda di Aelita, ma siccome so che rischio davvero grosso ho preferito non contraddirla. Ho appena ultimato il caricamento dei dati per lo scudo della navskid, che mi permette di stare un po' più tranquillo, però nonostante tutto la paura rimane.

-Secondo lei reggerà?- chiedo a Franz Hopper mostrandogli il file.

-Se non subisce colpi, dovrebbe. Ma  credo non più di una volta- sentenzia.

-Beh, in ogni caso non c'è più tempo per rafforzarlo, e non ce ne sarebbe nemmeno la necessità se i nostri piani andassero a buon fine. Trasferimento Aelita! Ehi- mi rivolgo a lei. - Prudenza, ok?

-Va bene, mamma- scherza.

-Se quella vera sapesse cosa ti stiamo lasciando fare credo che non andrebbe per niente bene, invece...

-Lascia le battute a Odd, d'accordo?- mi supplica.

Sto per rispondere, ma Hopper mi intima di fare silenzio. Capisco che sta chiamando la moglie e inizio a incrociare le dita: so che Anthea è sempre stata contraria al fatto che la figlia tornasse nell'universo virtuale.

-Anthea?- inizia a parlare. La donna borbotta qualcosa che non comprendo dall' altro lato del telefono
- Sì, - continua lo scienziato. - In effetti un problemino c' lè. No, no, tranquilla, niente attacchi... ma due ragazzini sono in grave pericolo, e l'unica che può salvarli è Therese.

Sento la voce della custode crescere, segno che è evidentemente infuriata, e Franz cerca di calmarla.

-Ti prego, cerca di capirmi... se non porti la bambina qui e non lasci che disattivi la torre, i ragazzi non potranno tornare a casa! C'è un bug nel sistema... No, Jeremy non può risolvere la cosa, è questo il problema. No, nemmeno io ci riesco... Anthea, ascoltami bene: l'unica soluzione possibile è che Therese venga a darci una mano, non c'è altro modo. Si tratta di due studenti, hanno l'età di Aelita! Tu capisci che significa perdere un figlio, vero?

La faccia dell' uomo assume un'espressione sollevata dopo un'altra manciata di parole:

-Grazie- sussurra.- Grazie davvero, tesoro.

Si volta verso di me.
- Ha acconsentito a portare nostra figlia qui a condizione che non debba combattere da sola e che sia sul serio l'ultima volta, cosa che credo di poterle quasi assicurare. A proposito, come procedono le cose alla base della Green Phoenix?

-Non benissimo, - rispondo. - Due tali, Drake e Terence, hanno attivato una decina di robot contro i ragazzi e si sono dati alla macchia. Ulrich li sta seguendo, ma Yumi e Odd faticano un po' a tenere a bada sei mostri da soli.

-E mia figlia?

Controllo la mappa digitale:

-A quanto pare aveva ragione, la navskid ha retto, anche se le difese ora si sono abbassate. Ma data l'assenza di XANA e il fatto che la Green Phoenix è impegnata sulla terraferma, penso che non avrà problemi. - Lo scienziato mi guarda e sorride:

-Sai, credo saresti stato un ottimo allievo, se avessi continuato a insegnare al Kadic,- asserisce facendomi assumere una tonalità di colore facciale simile a quella di un tizzone ardente. A salvarmi ci pensa l'apertura delle porte dell'ascensore:

-Beh- comincia a chiedere seria la custode, a braccia conserte. - Cosa deve fare?

Indica con il capo la figlia, accanto a lei, che si aggrappa al suo braccio.

-Passa da quella scaletta accanto alla parete qui vicino, Therese- le indico. - Ed entra di nuovo in uno scanner. Dopotutto, l'hai già fatto no?- la ragazzina annuisce e scende i pioli metallici. Quando ho la conferma che uno dei macchinari è pieno, avvio la solita procedura:

-Trasferimento Therese! Scanner Therese! Virtualizzazione!

Beh, un millimetro piú lungo mi sembra...
Comuuunque...
Nipotini, credevate di esservi sbarazzati di me? Naaaah!
Sto solo ultimando una piccola sorpresuccia.
Ad ogni modo, meno tre capitoli alla fine della storia!
Kincha007

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