Una piccola impicciona

Yumi

È solo un giorno che sono in quest'odiosa situazione, eppure la Terra mi manca da morire. Persino per ricevere uno scherzo da mio fratello Hiroki pagherei oro!
So che Jeremy progetterà un mio clone, quindi non dovrei preoccuparmi visto che ha fatto proggressi enormi, ma per uno ben fatto ci vogliono due giorni. E se per fregare Delmas basta una chiamata con un programma che modifica le voci, simulando quella di mio padre, per la mia famiglia non so come faremo. In questo momento invidio i miei amici: stando in collegio non dovrebbero preoccuparsene. Dio se sono fortunati, Odd, Aelita, Jeremy, Ulrich...

Ulrich.
La nostra situazione mi sembra piú irreversibile che mai in questo momento, eppure per cambiarla non so che arriverei a fare. Mi ero ripromessa si parlargliene un giorno, ma per colpa di XANA non so se uscirò mai da questo dannato affare.
Quando lo Schifozoa mi ha lasciata, i miei ventagli sono spariti e ho sentito un vuoto sulla fronte: anche le placche di metallo erano scomparse, segno che ho perso tutti i miei poteri. Ora sono inoffensiva: un pericolo in meno per XANA, un grattacapo in piú per i miei amici.
Per evitare i mostri, mi sono subito rifugiata nella torre con ripetitore del settore deserto: almeno lí, con un'interfaccia connessa ad internet, ho qualcosa da fare...

Sto proprio navigando in rete per trovare qualcosa da da guardare quando all'improvviso, mi compare davanti la faccia di Aelita. Faccio un balzo indietro per lo spavento.

-Ma che?! Aelita, che fai?

-Ho pensato che un po' di compagnia non ti dispiacesse- mi saluta sorridendo. -Sto usando lo stesso programma che Jeremy adoperava con me quando vivevo a Lyoko, fortunatamente funziona anche con te!

-Beh grazie... ma dovrebbero essere le undici da voi, secondo ciò che dice qui...

-Sí, ma sono in camera di Jeremy per aiutarlo col tuo clone. Sai, si sta un po' deprimendo...- Quest'ultima frase la dice sussurrando, per non farsi sentire.

-Come?

-È convinto che sia colpa sua se sei lí.

-Fammici parlare- dico contrariata, incrociando le braccia. Dopo un paio di secondi la faccia assonnata del mio amico mi compare di fronte.

-Beh, ciao...- mormora.

-Andiamo, non fare quella faccia da funerale!

-Ma se è cosí che sto! Come ti sentiresti se per colpa tua un tuo amico fosse bloccato a Lyoko?

-Di certo non come se mi fosse morto il cane- replico, anche se quando per errore lui è capitato in una situazione simile a causa mia, non stavo molto bene. -Andiamo, Jeremy, non farla tanto grave. Non sono mica morta!

-Lo sai, vero, che non è solo questo il problema?

-Che intendi?- chiedo perplessa.

-Forse è meglio se te lo spiego io. - Aelita subentra sullo schermo. -Jeremy... non avevi un programma da finire?

Lui sembra capire qualcosa e si dilegua.

-Qual è l'altro problema?- domando ancora.

-Beh...- abbassa lo sguardo -Piú o meno tutti stiamo male per quanto ti è successo... ma a star peggio sono William e Ulrich.

Come sospettavo.
Mi batto una mano in fronte.

-Che hanno combinato?

-William è abbastanza incazzato, dovevi vedere la reazione che ha avuto in fabbrica... E Ulrich non esce dalla sua stanza da ore. Non ha neanche cenato, e Odd dice che è caduto in una delle sue "depressioni".

Alzo gli occhi al cielo.

-Ma perché tutte oggi?- dico scocciata.

-Me lo chiedo anche io... Yumi, devo andare, tra mezz'ora tornerò in camera e voglio fare il piú possibile per il clone in questo tempo! Buonanotte!

-Buonanotte, Aelita- cerco di sorridere, anche se non ci riesco poi molto, visto ciò che ho appena sentito.

Aelita

Il giorno dopo, qualcuno è di umore ancora peggiore.

-Ehi- mi saluta Odd indifferente, in cortile.

-Ehilà- cerco di essere il piú allegra possibile, per evitare che l'aria si faccia ulteriormente pesante.
Ulrich, che non avevo visto perché dietro Odd, senza nemmeno salutare si siede a peso morto su una panchina.
-Beh, buongiorno anche a te!- ironizzo.

-La vuoi smettere? Non sono in vena di scherzare- ribatte.
-Scusa, ma oggi non è giornata- aggiunge poi, visibilmente in colpa.

-Come non lo era ieri, e nemmeno lo sarà domani...- commenta Odd, beccandosi la peggiore occhiata che io abbia mai visto.

-Va' al diavolo, Odd!

-Stiamo calmi, ehi...
Improvvisamente, una vocina mi chiama:

-Aelita!
La piccola Therese mi viene incontro.

-Ehi Principessa- dice il mio amico biondo. - Non sapevo facessi anche la babysitter.

-Oh, ma che dici... È la bambina di Neatah, la custode.

-Come ti chiami?- le chiede.

-Therese, e tu?

-Io sono Odd, Odd della Robbia!

Lei scoppia a ridere.

-Che c'è di tanto buffo nel mio nome?- chiede, inarcando un sopracciglio.

-Odd vuol dire "dispari"! Me lo ha detto ieri la professoressa!

Vengo contagiata dalla risata prima di chiedere:

-Sei al primo anno, vero Therese?

-Sí, farò undici anni tra un mese.
Prima che possa dirle altro, però, mi sento tirare un braccio.

-Oh, ciao Jere...

-Alla fabbrica, ora- bisbiglia.
Cerco immediatamente di staccarmi dalla bambina a sentire queste parole.

-Capisco... senti Therese, devo andare a fare una cosa. Ci vediamo dopo, ok?

-Ok...- dice, non molto convinta.

-Odd, Ulrich, venite con noi?

Il primo si alza, il secondo invece resta immobile come una statua.

-Ulrich?- ripeto -Potresti vedere Yumi, se vieni!

-Appunto- risponde secco.

-E va bene... Dio, che carattere!

Incominciamo ad avviarci verso il parco, fortunatamente alla prima ora il giovedí c'è un buco.
-XANA attacca?- chiedo.

-Fortunatamente no, ma- sbadiglia. -Ho lavorato un po', e ho finito il clone di Yumi.

-Hai lavorato un po'?- la mia espressione diventa inquisitrice -Jeremy, quanto hai dormito, stanotte?

-Un'oretta, credo, perché?

-Lo sapevo, sei un idiota! Potevi lavorarci a pranzo, no? Per solo mezza giornata di assenza, nessuno si sarebbe fatto domande su di lei.

-Non preoccuparti, stanotte avrò piú tempo per riposare.

-Lo spero, se non vuoi che ti metta a dormire con una cinquina in faccia! Ci servi sveglio, in caso di attacco.

-Va bene, va bene...- alza le mani in segno di resa. -Te lo assicuro!

Jeremy

Finiamo di calarci tutti e tre dal tombino, e ci incamminiamo nelle fogne. Ormai siamo abituati al perenne gocciolio delle acque limacciose sul pavimento e all'odore non proprio gradevole del luogo, ma non posso fare a meno di arricciare il naso. Abbiamo dovuto temporaneamente rimuovere monopattini e skateboard a causa di alcuni lavori, per fortuna durati un solo giorno, ma ci siamo dimenticati di riportarli, quindi andremo a piedi stavolta.
Mentre siamo circa a metà strada, sentiamo come un rumore, simile a uno dei tubi attaccati alle pareti che urta qualcosa.

-Che... che è stato?- chiede Aelita.

-Non preoccuparti, Principessa: sarà qualche topo, ce ne sono parecchi qui- risponde Odd.

-Mah...- sinceramente neanche io credo poi molto alla storia dei ratti, dato che camminano per terra e non sulle tubature, ma mi sforzo di convincermene e proseguo il cammino.
Arriviamo presto all'altro tombino, e iniziamo a risalire in silenzio la scaletta e avviarci verso la fabbrica e l'ascensore.
Quando questo si è già chiuso, sentiamo un altro rumore strano.

-Sono stati ancora i ratti, Odd?- stavolta Aelita ha una faccia impaurita, ma che allo stesso tempo pretende delle risposte.

-Dai, Aelita- le dico. -È una vecchia fabbrica in disuso da anni, e le porte sono aperte. Basta un colpo di vento per generare un chiasso tremendo, fidati! Vedrai che non è nulla.

-Eppure, ho il sospetto che ci sia qualcuno qui...- afferma mentre socchiude gli occhi verde smeraldo, che diventano come spilli.
Iniziamo a scendere e arriviamo alla stanza principale.

-Odd, puoi andare tu agli scanner a vedere se il clone è presentabile, per favore?- chiedo.

-Detto fatto, Einstein!
Inizia a scendere la scaletta e nel giro di pochi secondi sento il rumore dei piedi che sbattono per terra.
Aelita si siede alla poltrona prima di me:

-Voglio vedere come sta Yumi- spiega, e la lascio fare.
Inizia a digitare una serie di tasti che ho imparato a memoria tempo fa, quando su Lyoko viveva lei, e l'immagine della nostra amica giapponese ci compare davanti.

-Ciao, Aelita- la saluta. -Oh, ciao anche a te, Jeremy!- non sembra arrabbiata, ma questo non sminuisce il mio senso di colpa.

-Ehi Yumi! Come va?- chiede Aelita.

--Il solito. Beh, non ho poi molto da fare qui. Ho perfino imparato a scaricare film illegalmente... e voi?

-Siamo in fabbrica per il tuo clone, Jeremy è riuscito a finirlo prestissimo.

-Mi fa piacere! Siete solo voi due?

-No, Odd è di sotto per controllare la copia che esce dallo scanner.

-E gli altri?

-William aveva inglese e Laura doveva finire delle ricerche se non sbaglio.

-E... Ulrich?

-Ecco, lui... oggi non è stato molto bene, sai? Anche se voleva venire...

-Aelita, so che lo fai per me, ma non mentire. Non voleva vedermi, vero?- chiede triste.

Lei abbassa la testa. Non è mai stata brava con le bugie, tantomeno se ad ascoltarle è una persona a lei cara.

-Ehi, mi spiace interrompervi- le chiamo per cambiare argomento -Ma tra mezz'ora dobbiamo essere in classe, e tolto il tempo per il percorso da fare...

-Sí, Jeremy, capisco. Allora a dopo!- Yumi scompare.

-Bene, e ora...
Un grido di stupore ci interrompe.

-Ma... che cos'è questo?

La bambina che era prima con Aelita, quella con i capelli ricci e biondi e l' aria impertinente, ci sta davanti spaesata.

-Piuttosto vorrai dire che ci fai qui!- esclamo.

-Vi ho seguiti, mi pare ovvio- dice con nonchalance. -Ma mi spiegate dove sono?

-No, ovviamente! Ah, ci mancava solo questa! Odd!- gli urlo. -Mi sa che il clone dovrà aspettare!.

Scatto verso il supercomputer e digito una sequenza sulla tastiera -Ritorno al passato, ora!

(Quella sera, dopo il ritorno al passato)
Alla fine, Aelita aveva ragione quando diceva che qualcuno ci seguiva.
Fortunatanente, non è successo come con Laura e non si è avvicinata agli scanner, cosí ho potuto cancellarle i ricordi senza dover inserire nel ritorno al passato il programma che sono riuscito a creare per eliminare la memoria di chi è già stato virtualizzato...
Sento bussare.

-Avanti- dico con voce neutra.

La porta della mia stanza si socchiude lentamente, fino ad avere un' apertura abbastanza grande da lasciar scivolare all' interno la figura seria e stanca di Ulrich.

-Se sei venuto per accusarmi come ha implicitamente fatto William di quanto accaduto a Yumi non serve, mi sto già deprimendo di mio- lo avverto.

-Non ti sto accusando di niente- mi risponde. -Ma io e te dobbiamo parlare.

Chissà di cosa... comunque non riporterò il discorso che faranno per lasciarvi un altro po' col fiato sospeso.
Nella foto c' è Therese, so che sembra piccola per avere quasi undici anni, ma immaginatevela bassa, evcome certe ragazze che in prima media sembrano piú piccole (senza offendere nessuno eh) Mi dite se si vede?
Kincha007

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top