Spedizione interrotta
Ulrich
Alle parole di Jeremy, il gruppo tace. Colgo la frustrazione e lo sconcerto nello sguardo di chiunque, e non ne sono sorpreso. Io stesso non sono affatto felice di sapere che in questo posto XANA possa renderci la vita ancora più complicata.
Come se mi leggesse nella mente, Yumi mi mette una mano sulla spalla. Con gli occhi sta probabilmente cercando di trasmettermi un po' di calma e positività.
-In qualche modo ce la caveremo- afferma a mezza voce, accennando un sorriso.
Annuisco. Sono ancora piuttosto scettico sulla questione, ma mi rincuora sentire queste parole proprio da lei.
- Fossi in voi comincerei l'esplorazione - suggerisce Einstein.
- Propongo di dividerci - dico. - Un gruppo da due e uno da tre. Se siete d'accordo, io resto qui alla Skid.
Nessuno ha obiezioni alla mia proposta. In effetti, l'ultima volta riconosco di aver fatto un lavoro egregio a salvare il capolavoro di Jeremy e Aelita da un mostro alto una ventina di metri, per cui credo che chiunque sia abbastanza soddisfatto da volermi nuovamente a guardia della nave digitale.
-Chi altro si offre?- domanda Laura.
-Se volete rimango io.- A parlare all'unisono sovrapponendo le loro voci sono state la persona che più desidererei qui e quella che forse vorrei a mille chilometri da me. Yumi e William si guardano con un lieve sussulto per la sorpresa di aver detto la stessa frase e io prego che dei due possibili scenari la vita mi riservi quello che spero.
- Situazione strana- mormora Aelita. - Ma tre persone alla Skid potrebbero non essere necessarie e magari faremmo meglio ad andare più numerosi in ricognizione, in caso ci attaccassero.
-Potrei restar...- Yumi sta tentando per la seconda volta di proporsi, quando sentiamo la voce di Jeremy.
-Magari mandare le ragazze sarebbe più utile visto che hanno tutte armi che permettono copertura a lungo raggio e potrebbero esplorare da distanze più sicure.
-Ulrich?- Lo sguardo di Yumi lo sento trapassarmi da un estremo all'altro come un fendente delle mie katana. Dovrei effettivamente dire la mia alla proposta di Jeremy. Il problema è uno: in questo preciso istante non mi viene in mente una motivazione credibile che lo contraddica. Qualsiasi cosa io possa affermare suonerebbe come un biascicato elenco di scuse che celerebbero male il mio unico scopo, ossia passare un paio di minuti da solo con lei e chiarire, magari, anche i malintesi delle ultime settimane.
Per tale motivo, esito senza dir nulla un istante di troppo, l'istante che basta a Jeremy per riprendere la parola.
-Magari per stavolta è meglio così- rincara la dose lui mentre dentro di me vorrei spararmi. - Non possiamo sapere che cosa si aggiri in questo settore, meglio se voi tre ragazze fate un giro ad alta quota in modo da esporvi meno ad attacchi da terra.
-Va bene.- Gli occhi sottili di Yumi, gli stessi che pochi minuti fa stavano cercando di tirarmi su il morale pur essendo lei stessa sconfortata, ora mi paiono più taglienti dei ventagli che usa per combattere. Per la seconda volta, desidero farmi fuori da solo.
In un silenzio tombale le tre guerriere vedono materializzarsi l'overwing. Una strana luce azzurra investe Laura, che si ritrova l'istante dopo con addosso uno strano zainetto argentato e una collana a forma di fiamma che le cinge il collo. Noto che lo zaino ha dei mini reattori alla base.
-Laura, come ti spiegavo, ti basta premere uno dei pulsanti dietro la collana per fare gas o per scendere in basso. Conserverai una mano libera e non dovrai pilotare niente... quindi spero che almeno stavolta non ci siano incidenti di proporzioni bibliche.
L'arciera bionda sorride soddisfatta.
-Non temere, come quando l'ho testato, sono fiduciosa.
Sono le uniche parole che sento prima che le tre spariscano dalla vista mia e di William in pochi minuti. Mi maledico da solo. Altro che Laura: il più grosso incidente qua l'ha causato la mia ignavia.
Dò le spalle a William, senza proferire parola e muovendomi a passi brevi e lenti, quasi ciondolando come farebbe Odd per i corridoi del collegio.
-Sei loquace- mi sento dire dopo un po'.
-Sarcasmo spicciolo- lo rimbecco con tono acido. - E scusa, ma non sono in vena di subirlo, oggi.
Il rumore di scarpe sul suolo lavico mi avvisa che il mio compagno si sta dirigendo verso di me, cosa che mi porta a cercare di allontanarmi, ma non faccio in tempo a farlo che William mi afferra con decisione un braccio.
-Senti un po', non riversare su di me il malumore per le tue decisioni adesso.
Mi volto infastidito, agitando il braccio per liberarmi da quel contatto assolutamente indesiderato.
-Non capisco cosa tu intenda e se non l'hai ancora inteso, William, non mi va di parlare.
-Se desideravi restare da solo con Yumi, invece che con me, potevi dirlo benissimo prima. Sei rimasto in silenzio e ora siamo qui. Ma di certo sono l'ultimo che merita di farne le spese. Mi sono già visto piovere addosso abbastanza colpe negli ultimi mesi per tollerare anche questo.
-Senti un po'... mi spieghi per quale motivo dovrei renderti conto dei miei problemi?- domando, al limite dell'esasperazione. -Siamo qui a sorvegliare la Skid, non a prendere il tè delle cinque. E di sicuro non accetto consigli su Yumi da te.
William sospira alzando gli occhi verso il cielo scarlatto e pieno di nuvole di fumo di questo strano settore.
-Ulrich, credevo fossi un caso disperato, ma non fino a questo punto. Non so a che livello tu abbia scelto di estraniarti dalla realtà, ma se non te ne fossi accorto, sono settimane che non provo a interagire co Yumi in quel modo. E vuoi saperne il motivo? Perché quello che si accorge molto facilmente di tutto quel che gli accade intorno sono io. Ho capito che ormai non valeva la pena investire tempo in una battaglia persa in partenza.
Il mio sguardo si assottiglia e squadro il ragazzo che mi sta davanti come se avessi di fronte un drago a due teste.
-Quindi mi staresti dicendo che Yumi non ti interessa più?
-Ti sto dicendo che è lampante che a lei non interessi io. Posseggo un minimo di amor proprio, il giusto per sapere che mollare la presa era la scelta migliore. Se anche tu ne possiedi un po', eviterai di farmi spiegare oltre. Datti una mossa, Ulrich, te lo dico per il tuo bene come se parlassi con un mio amico, anche se probabilmente tu non mi consideri tale.
Rivolgo al guerriero in tuta nera un'espressione seria e irremovibile, come se i miei lineamenti fossero solidificati al pari della lava fredda che calpesto.
-Sono sorpreso dalla tua arrendevolezza, ma comunque sia, questa confessione non ha senso. Tra me e Yumi non c'è niente. Non ci sarà mai niente. Ha fatto la sua scelta, siamo amici. E io ho fatto la mia.
-Yumi ha deciso, magari è vero. Ma sulla seconda parte, menti. Tu non hai mai compiuto alcuna scelta, Ulrich. Ne hai subita una, e continui a non compierne di tue, finendo per perderla ogni volta di più.
Laura
Prenderci la mano con un jetpack, nonostante il mio scetticismo, si sta rivelando inaspettatamente più semplice che guidare gli altri mezzi a disposizione del resto dei miei compagni. Mi divertirebbe quasi levitare a mezz'aria in mezzo ai cieli fumosi di questo settore, se non fossimo costrette a viaggiare ad alta quota per evitare che i mostri di XANA ci attacchino da terra.
Sto riflettendo anche sulla possibilità che gli Hornet ci raggiungano perfino qui, tentando di studiare eventuali piani con anticipo, quando Yumi e Aelita rallentano all'improvviso.
Non ho bisogno di chiedere il perché, dato che poco dopo lo vedo coi miei occhi: poco sotto di noi c'è un edificio di forma pressocché cilindrica, basso e tozzo. Scendendo per esaminarne le caratteristiche, noto che la struttura è percorsa da venature verticali vuote, simili a crepe crepe. La base sembra quella di una torre, anche se in pietra.
- Jeremy... cos' è? - chiede Aelita in un sussurro. -Ti ho inviato una visuale.
- Credi che se lo sapessi non lo direi? -sembra scioccato quanto noi. - Entrate, magari troverete altro! Questa storia è molto strana.
Spengo il jetpack e atterro lentamente, seguita da Yumi, mentre Aelita fa sparire le ali.
Siccome sono quella che arriva prima all'ingresso, penso di poter entrare, ma l'elfa mi ferma con una mano sulla spalla.
- Vado io - si limita a dire.
Yumi mi comunica con lo sguardo di lasciarla fare, per cui la osserviamo mentre si immerge nella superficie di pietra e vi sparisce tra increspature, come inghiottita da un guizzo d'acqua.
-Cosa pensi sia?- domando alla giapponese. Confesso di averlo fatto più per fare conversazione che per altro, visto che nessuno di noi ha chiaramente idea di cosa ci si pari davanti.
Stranamente, lei sembra in vena di parlare, ma la sua risposta non me l'aspettavo di certo.
-Lo scopriremo appena Aelita tornerà, spero. Intanto, ho notato che stai stringendo amicizia con William.
Sgrano gli occhi, sorpresa dall'allusione totalmente inaspettata.
-Abbiamo scambiato qualche parola e l'ho aiutato a ripassare per delle verifiche- rispondo, come se fosse la cosa più normale del mondo.
In effetti, sarebbe normale, non fosse per il fatto che si parla dello stesso ragazzo che, teoricamente, ho quasi gettato in pasto a un'intelligenza artificiale un paio di mesi fa.
-La cosa mi sorprende comunque- replica Yumi inarcando un sopracciglio.
-Vale lo stesso per me, se vuoi la verità. Non immaginavo potesse tornare a parlare con me in questo modo.
-William è il primo a conoscere l'importanza di dare un'altra possibilità alle persone.- Dopo questa frase, Yumi il volto di Yumi diventa di colpo una maschera di ghiaccio. -Io, però, conosco l'importanza del tenere d'occhio chi le riceve. Mi rapporterò con te come farei con chiunque, Laura, ma ti avviso. Se dovessi mai tornare a mettere in pericolo la vita di uno qualsiasi dei miei amici, XANA sarebbe l'ultima cosa di cui dovresti essere preoccupata. Mi sono spiegata?
Sbatto le palpebre, tentando di trovare le parole per risponderle che non ho mai avuto l'intenzione di fare del male a nessuno, che sono certa di non averla avuta neanche allora. Forse è una fortuna che Aelita esca dalla torre proprio in quel momento, interrompendo la conversazione.
- Jeremy, questo posto è strano.
- Puoi descrivermelo?- chiede lui.
- Sembra una torre, ma meno fornita delle schede che illuminano quelle di Lyoko... comunque, non sono riuscita a scoprire molto, i file che ti ho inviato vanno crackati, ci sono codici che non so trovare da sola. Credo che possa riuscirci solo tu.
- Ok, vedrò di... oh, dannazione! Ma tutte ora?!
- Che succede? - chiediamo io e Yumi.
- Una torre attiva, ecco che succede! Aelita, devi andare a Lyoko e in fretta. Credo che la spedizione vada rimandata!
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