Il ritorno di XANA
Aelita
Una torre attiva... non so se spaventarmi, come sarebbe logico fare, o esserne rincuorata. Probabilmente lo sono già. Sono abituata a lottare contro XANA.
Io non sono come Yumi o il resto dei miei amici. Non ho una vita normale da sognare per il semplice fatto che la mia vita normale non lo è mai stata. I soli ricordi vicini a questa definizione, che tento di lasciarmi sfuggire il meno possibile, sono quelli dei dieci anni vissuti proprio assieme a mio padre nella casa nel parco, l'Hermitage.
È per questa ragione che non cerco accannitamente fuori da Lyoko qualcosa del genere: la mia speranza di recuperarla si trova proprio in questo mondo tanto bizzarro.
- Ok, Jeremy, portami subito là - esclamo. Il mio corpo si dissolve velocemente in una nuvoletta azzurra di pixel. Contemporaneamente, inizia subito a riformarsi tra gli anfratti e i massi violacei del settore montagna, davanti allo sguardo preoccupato e sorpreso di Yumi e Ulrich.
- Le coordinate della torre sono 130° ovest e 24° sud. Cercate di fare in fretta o gli spettri di XANA potrebbero arrivare alla fabbrica - ci informa Jeremy senza perdere tempo.
Penso anche che potrebbero andarci di mezzo Odd e William, ma ora come ora non ne parlo; bisogna agire, e preoccuparsi non migliora le cose. Avevo quasi dimenticato questa parte del pacchetto: quella includente ansia, timore e paura. Paura, sí, quella che non possiamo mostrare quasi mai per non soccombere.
Perciò apro le ali senza esitare e seguo Yumi e Ulrich, che sono partiti pochi secondi prima di me, senza dare a vedere il mio nervosismo.
Il percorso verso la torre attiva, uno dei classici sentieri di roccia sospesi nel vuoto che sono presenti in questa parte di Lyoko, è stranamente calmo. Per un momento mi viene da pensare che XANA potrebbe essere addirittura troppo debole per proteggerlo. L'istante successivo, la mia speranza va in frantumi.
Yumi
Davanti alla torre ci sono, a occhio e croce, una decina di Block e tre Krab, in vigile attesa. Ci nascondiamo dietro un masso, perché se iniziassero ad attaccare tutti insieme ora la battaglia finirebbe molto presto. Sono sconcertata: non ho mai visto così tanti mostri in una volta. Non ho davvero idea di come potremmo cavarcela in tre.
- Allora... qual è il piano? Perché ne abbiamo uno, vero? - bisbiglio preoccupata.
- Spiacente, non contare su di me - dice Ulrich. - Non riesco ancora a credere ai miei occhi, quel numero di creature è impressionante.
- Io avrei un'idea, ma voi dovrete darmi tempo dopo - interviene Aelita più seria che mai.
- Spara - la incito: ogni trovata, di qualunque genere o livello di follia, ora è bene accetta.
- Potrei creare dei cloni identici a noi, in modo che attacchino, e voi li coglierete di sorpresa cosí da eliminarne almeno buona parte. Ma dopo mi servirà qualche minuto per riprendermi e non vi potrò aiutare, quindi dovrete evitare che mi devirtualizzino. Per voi va bene?
- Sempre detto che di Einstein ne abbiamo due - si complimenta Ulrich. - Io ci sto! Yumi?
- E lo chiedi anche?
Ci appostiamo, nascosti da diversi macigni, dietro a due o tre mostri ciascuno, e vediamo comparire davanti alle creature un'Aelita che corre, un Ulrich con le sciabole sguainate e una me che ha già i ventagli in mano, perfettamente identici ma decisamente meno letali della versione originale. Manovrarli in modo che combattano sarebbe troppo per la mia amica, ma la possibilità di sfoltire quell'orda di nemici è già una gran fortuna.
- A pensarci bene, avrei potuto usare da subito i miei poteri, cosí Aelita sarebbe ancora in forze... ma si può rimediare, triplicazione! - sussurra scherzoso il samurai, dopodiché si concentra e me ne appaiono altri due davanti agli occhi.
- Giustamente, uno solo non bastava...
Do un'occhiata veloce ai cloni di Aelita: si stanno limitando a schivare i raggi laser dei mostri, in attesa che interveniamo.
- Ehi, Ulrich, credo che dobbiamo agire ora!
Detto questo, esco allo scoperto e lancio un ventaglio contro il Krab che mi sta davanti: centrato in pieno sul marchio di XANA, simbolo di Lyoko e loro punto debole, che ha in fronte. Scompare in un'esplosione di pixel e interiora virtuali e lascia intravedere un suo simile, che nel giro di pochi secondi fa la stessa fine. Anche i tre samurai non se la stanno cavando male: uno ha appena distrutto due Block, e l'altro, presumibilmente il vero Ulrich, sta girando intorno a un Krab per confonderlo, in modo che uno dei due "amici" possa colpirlo mentre è debole. Non mi accorgo però che un altro cubo mi è arrivato davanti, e sta caricando un colpo.
Davvero un ottimo lavoro, Yumi.
Mi prenderei a schiaffi da sola per la mia imprudenza. Non potevo permettermi di essere avventata e lo sapevo bene, eppure sono riuscita a farmi fregare come una perfetta idiota. Incapace di reagire, posso solo prepararmi al dolore che proverò a breve, quando un colpo del Block mi rispedirà agli scanner.
- Yumi! - È uno degli Ulrich a parlare. Non faccio in tempo a vedere molto; cin uno scatto fulmineo si para davanti al Block poco prima che spari, e scompare, colpito in pieno petto. Anche gli altri due guerrieri spariscono con lui.
Era quello vero.
William
Afferro tutto ciò che posso dei miei quaderni e libri sul banco ed esco come un fulmine dall'aula di storia. Mi metto a correre in direzione del tombino nel parco e scendo nelle fogne. Avanzo nel dedalo di corridoi umidi e maleodoranti il più velocemente possibile, cercando di non badare alla puzza proveniente dalle acque limacciose che ogni giorno percorrono quei luoghi.
Torno a respirare un'aria definibile tale nel giro di qualche minuto, dopo essere riemerso dalle fognature, nei pressi della fabbrica. Entro.
Scendo in ascensore fino alla stanza dove è Jeremy, che dopo avermi guardato torna a fissare il monitor con fare nervoso:
- Ah, William, meno male! - fa un cenno con la mano, non so se per saluto o per dirmi di andare - Non sapevo come fare, ci serve aiuto! - nel mio stomaco, poco sotto i polmoni, si crea un peso. Non so se la sgradevolissima sensazione che mi attanaglia sia rabbia, semplice nervosismo o, come mi duole credere, terrore.
- Quindi... XANA è tornato? - cerco di avere un tono il piú normale possibile per mascherare il fatto che dentro sto tremando come una foglia.
- Purtroppo sí. E come se non bastasse, si è anche rimesso in forze con una velocità impressionante: Yumi e Aelita sono sole su Lyoko e c'è una torre attiva. Vai agli scanner, presto!
Sinceramente, anche se sono mesi che gli altri mi hanno riaccolto nel gruppo - non senza che Yumi protestasse vivacemente -, sono tornato una sola volta nel mondo virtuale un po' di tempo fa, per accertarci definitivamente che XANA fosse stato distrutto. Tuttavia, l' idea di rincontrare lo Schifozoa e di farmi possedere un' altra volta continua ad essere qualcosa che preferisco di gran lunga evitare.
Scendo in sala scanner tramite la scaletta a pochi metri da Jeremy; uno dei cilindri metallici si apre, lasciando cascare a terra Ulrich piegato in due con una mano sullo stomaco.
- Cosa è stato? - gli chiedo io. Non credo che iniziare la conversazione con "Ciao, come stai?" al momento sia la cosa più appropriata: tanto vale saltare i convenevoli.
- Block - risponde appena - Ne sono rimasti cinque o sei ancora e Aelita non può lottare, Yumi è praticamente sola. Vai! - mi incita. Ovviamente, il primo pensiero di Ulrich va a Yumi. Non me lo faccio ripetere ed entro, nascondendo una smorfia al tedesco, nello stesso tubo gigante, che si chiude.
- Trasferimento William! - inizia a dire Jeremy-Scanner William! Virtualizzazione!
Aelita
Ho ancora il fiatone, ma sentendo Yumi che si butta a terra e grida deduco che la situazione è alquanto critica, dunque decido di intervenire. A fatica, mi alzo e guardo come è messa la situazione: cinque Block sono alle costole della mia amica, che corre stremata, lanciando le armi praticamente alla cieca.
Creo un campo energetico con la mano e lo lancio al mostro che le sta piú vicino, distruggendolo e dando a lei un po' di vantaggio.
Mi guarda e interpreto il suo debole sorriso come un grazie, ma è presto per ringraziare: ce n'è ancora un bel po', di lavoro da svolgere, qui.
Si gira, e ha il tempo di colpire un altro Block con un ventaglio, mentre la imito lanciando una sfera rosa.
Rimangono solo due cubi da eliminare, perciò le chiedo:
- Ci pensi tu, se mi avvio verso la torre?
Annuisce, e inizio a correre piú veloce che posso... che purtroppo, non è molto: sono ancora piuttosto debole, e anche se aprissi le ali non migliorerei di tanto la situazione.
- Aelita, sbrigati, non li tratterrò per... - Yumi non fa in tempo a finire la frase che si ritrova devirtualizzata, e io sono sola. Sola e nella merda, se volgiamo essere più dettagliati.
Impreco sottovoce, mentre continuo a muovere le gambe come un automa e i Block si dirigono verso di me, pronti a finire il lavoro. Sono ormai a pochi passi, e sto iniziando a rassegnarmi pregando che l' attacco sferrato da XANA possa essere sopportato altre dodici ore per consetirmi di tornare su Lyoko, quando vedo una nuvola di fumo nero, una spada che si solleva, e un mostro, il piú vicino, sparire.
- Serve una mano? - scherza William.
Odd
Tre ore. Tre noiosissime, pallose ore di punizione, in biblioteca, con Jim.
Mi chiedo, perché proprio a me?! Perché l'unico professore di ginnastica di tutta la Francia che non fa altro che raccontare della sua vita privata dovevo averlo io?
Sento aprire la porta: lui che rientra dal bagno, dopo venti minuti buoni credo. Mi viene davanti e mi fissa, poi fa un cenno del capo, verso l'entrata.
- Come? Ma, Jim, è passata appena un' ora e mezza.
Lui ripete il gesto, e non me lo faccio dire un' altra volta: un'opportunità del genere quando mi ricapiterà più?
Esco quasi saltellando dalla gioia, e mi dirigo in camera, aspettandomi di trovarci Ulrich che gioca con un qualche videogame o che fa i compiti, ma è tutto vuoto.
Dimenticavo, Ulrich è andato a Lyoko.
Proprio in quel momento squilla il cellulare.
- Sí?
- Odd, sono Jeremy!
- Che c' è, Einstein, devo venire alla fabbrica?
- No, tutt'altro! Devi trovare lo spettro o la persona posseduta da XANA!
- Come sai che non è infiltrato in un qualche apparecchio elettronico e basta?
- Non credere che me ne sia stato con le mani in mano in questi mesi... ah, ma non è questo il punto! Devi trovare chi sta usando XANA! Ma non sei in punizione? Come puoi avere il telefono? Ti avevo chiamato solo per fare un tentativo ma non credevo che...
- Lo so, lo so, è strano, ma Jim deve aver bevuto qualcosa, mi ha lasciato andare! Forse aveva un impegno.
- ODD! - cazzo, Jeremy, sai che ho dei timpani?
- Ehi, ehi, calma Einstein, cosa c'è?
- Devi fermarlo!
- Jim? Ma...
- Ti ha lasciato andare perché era XANA! Il suo obbiettivo è la fabbrica! Sicuramente sta venendo qui ora, corri!
- Ok, ricevuto, la fabbrica quel pallone gonfiato la vedrà col cannocchiale! Così avrò anche il modo di vendicarmi, mi dico sghignazzando.
Mi precipito come un fulmine fuori dal dormitorio e corro al parco. Inizialmente non vedo nessuno, ma distinguere quel ciccione vestito di rosso in mezzo agli alberi non è un'impresa.
- Ehi, tu, razza di babbo natale mal sbarbato e ritinto! - lo chiamo - Sai, credo che io e te abbiamo un conto in sospeso! Che ne dici di regolarlo? - gli corro davanti per bloccargli la strada. Lui alza un braccio, che si illumina di verde fluorescente: scariche elettriche.
Faccio appena in tempo a spostare la testa prima che mi prenda in pieno, e a sferrargli un cazzotto in quell' ammasso di gelatina che ha sull'addome e sul ventre. Purtroppo per me, sembra che posseduto da XANA Jim non abbia acciacchi: il mio pugno sortisce lo stesso effetto che avrebbe contro un peluche, e lui non tarda ad afferrarmi per la gola e sollevarmi mentre scalcio freneticamente con le gambe.
Oh, cazzo.
Fa partire una scarica e io inizio a gemere mentre il dolore si propaga per tutto il mio corpo. Visto che il suo obbiettivo non sono io, si limita a darmene un' altra per evitare che disturbi ancora prima di lasciarmi cadere a terra, dove mi accascio.
Mentre si allontana, chiamo Jeremy, prendendo a fatica il telefonino:
- Ehi, Einstein, ti conviene bloccare l'ascensore.
- Che intendi?
-Mi spiace, ma non ho potuto trattenerlo per molto, sono fuori allenamento...
- Dannazione. Spero tu stia bene... comunque ci hai dato il tempo necessario per inviare William a dare una mano. E poi ho Ulrich qui con me, credo che fino a quando Aelita non disattiverà la torre non avrò problemi.
- Mh...- chiudo, senza piú la forza per muovere un muscolo ormai. Certo, Jeremy ha detto che non ci sono problemi, ma la rabbia resta.
Aelita
William ormai mi ha praticamente spianato la strada, perciò non ho problemi a raggiungere la torre. Poggio appena una mano sull'irregolare superficie ricordante un groviglio di radici nere, e questa si increspa senza problemi per lasciarmi entrare, come fa solo con me quando la torre è attiva. La attraverso come si attraversa uno specchio d'acqua e mi ritrovo sulla base circondata da schermate di files, quindi raggiungo il centro, il punto centrale dell'occhio di XANA disegnato sulla base. Prendo un bel respiro e faccio una cosa che mi è effettivamente mancata: inizio a salire levitando verso l'alto, fino a giungere alla piattaforma sospesa dove inserirò il codice.
Il pavimento su cui atterro illumina progressivamente i suoi cerchi concentrici, parti dello stesso disegno che c'è di sotto, e l'interfaccia virtuale mi appare davanti. Vi poggio il palmo, facendo comparire la solita scritta:
AELITA
CODE LYOKO
Tutte le schermate iniziano a crollare verso il vuoto, lasciando nella torre un buio pesto.
- Torre disattivata - dico, non so se a Jeremy o a me.
Yumi
Sono uscita dallo scanner da appena due minuti, quando Jeremy mi dice che ormai il guaio è risolto e Aelita e William ci raggiungono, riapparendo sulla terra tra gli sbuffi e i ronzii dei macchinari che si aprono.
Lei mi batte il cinque.
- Sei stata veramente brava - mi dice - Ah, naturalmente anche tu, William!
- Diciamo che senza orride meduse tra i piedi lavoro meglio - ehm... no, l'ironia non è il suo forte, di certo. Per fortuna qualcuno ci evita di dover reagire alla battuta:
- Ragazzi - ci chiama la voce di Jeremy dal piano di sopra - Lancio un ritorno al passato, o spostate voi Jim svenuto davanti l' ascensore?
- Meglio spostarlo, troppi ritorni al passato rafforzano XANA - suggerisco - Vado io a farlo.
- Bene, ti aiuterà Ulrich, cosí gli altri potranno riprendersi un po' dal viaggio - annuncia lui. Mi mordo la lingua. Sicuramente lo ha fatto apposta, il bastardo.
Saliamo sull'ascensore e arriviamo fino all' ingresso della fabbrica: Jim è crollato sul pavimento e Ulrich cerca di smuoverlo, ma sarebbe un'impresa impossibile per chiunque, da solo.
- William, vieni con me? - dice Aelita - Sai, Odd non è messo bene da quanto ha detto Jeremy.
Lui annuisce e si avviano, mentre la mia amica mi fa un sorrisetto.
Troppo tardi. Mi sono fatta fregare come una stupida. Scuoto la testa: si può sapere di che dovrei preoccuparmi? Ulrich è il mio migliore amico e niente piú, in fondo.
- Allora... lo prendo io per i piedi e tu per le braccia? - mi propone.
- Va bene, spera per te che i piedi non odorino come quelli di Odd, però! - scoppia a ridere - Ah, Ulrich...
-Sí?
- Eri tu quello che oggi si è messo davanti a me, vero?
- Che cosa te lo fa pensare?
- Gli altri tuoi cloni sono spariti con te, non sono cieca. Volevo solo dirti grazie.
- Non c'è da ringraziare - risponde - L'ho fatto con piacere.
Ciao! Nella foto c'è Yumi, siccome voglio mettere sia la versione virtuale che umana impiegherò due capitoli a persona.
Secondo voi Ulrich l' ha fatto da amico o...
Ah, ma leggete e attendete!
Kincha007
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top