Einstein all'opera, finalmente!

Jeremy

Quando i serpenti mi hanno assediato ero in camera mia per prendere un libro, non me ne sono quasi nemmeno accorto, tanto sanno essere silenziosi. In nemmeno due minuti mi sono ritrovato circondato da decine di creature striscianti che mi impedivano ogni movimento verso la porta; suppongo che l'intento fosse di complicare le cose ai ragazzi, visto che nonostante la bravura Yumi non è proprio un asso al computer: a parte i comandi principali, già se deve andare oltre il programmare i veicoli le cose per lei non sono molto semplici...

Comunque sia, XANA è riuscito nell'intento: non solo non potevo muovermi, ma per sicurezza sono anche stato morso, e ora sono accovacciato a terra, con una ferita al braccio che mi ha provocato un serpente che era strisciato sulla scrivania a mia insaputa e che brucia maledettamente.

Non conosco di preciso la razza di questi rettili, anche se dai tratti credo siano di specie acquatica. Conoscendo XANA, è impossibile che non li abbia inviati nelle fogne.

Il mio telefono squilla. Con uno sforzo, allungo il braccio sano fino alla tasca e rispondo.

- Pronto, Jeremy? - la voce è di Yumi.

- Sí? - mormoro io.

- Senti... qui abbiamo due problemi: Laura ha sfasciato l'overwing schiantandosi contro una roccia, è caduta dall'overboard quando Odd ha provato a darle un passaggio e con l'overbike sbanda in continuazione, e Aelita non riesce a portarla! Come faccio?

- Riprogramma l'overwing. Ci vorranno un paio di minuti, ma Aelita sa guidarlo bene, fai in modo che stia lei davanti... l'altro problema?

- I serpenti sono qui, e Ulrich è stato morso, non è nemmeno in condizione di camminare.

- Siamo in due, allora, anche se io sono stato ferito al braccio - mi lamento.

- Hanno morso anche te? Dirò ad Aelita di sbrigarsi visto che stai male anche...

- No! - grido. - Non accennare minimamente a me. Deve restare concentrata e questo la allarmerebbe. Intesi?

- Ma...

- Niente ma!

- Uff, come ti par... ah!

- Yumi, che hai? Non mi dire che hanno morso anche te!

- No, fortunatamente no, ma ci sono andati vicino! Devo andare Jeremy, non posso tenere troppo a lungo una mano impegnata, qui ne arrivano a decine! Ma forse posso aiutarti. Ci sono molti serpenti?

- Una decina.

- Le cose si complicano! Devo andare Jeremy!

Yumi chiude senza ulteriori spiegazioni e io dò un'occhiata ai serpenti. Attualmente sembrerebbero innocui, ma appena muovo anche solo un arto iniziano a sibilare paurosamente. Non che possa farlo: il dolore al braccio diventa sempre piú forte, mi sento quasi svenire.
Resisti, andiamo...
Un unico pensiero mi tiene ancora sveglio: Aelita. Devo scusarmi. Devo chiarire con lei, sono stato un autentico idiota, e ho il dovere di dirglielo.

Yumi

Queste maledettissime serpi sembrano comparire dal nulla, solo un' attimo fa erano dieci, e ora ce ne sono due o tre in piú.

- Jeremy, mi deludi, ci tieni moltissimo al tuo computer ma un po' di manutenzione manco per l'anticamera del cervello ti passa di farla!

Aggiungo alla cassetta del pronto soccorso il tappare le fessure, e mi domando come se la stia passando Ulrich.
La fasciatura che ho fatto alla ferita non era quasi per niente stretta, perché so che deve fuoriuscire il sangue o il veleno rimarrà in corpo, dunque gliel'ho fatta solo per evitare infezioni, visto che il nostro amico Einstein qui lavora in mezzo a polvere e germi perché non si degna nemmeno di prendere in mano uno straccio.

Respingo un altro serpente col bastone e metto la cuffia col microfono per vedere come stanno gli altri.

- Ragazzi, tutto ok? - chiedo, mentre mi accovaccio sulla poltrona per non farmi mordere le gambe.

- Diciamo che poteva andare meglio, la torre è ancora circondata! E pare che i Block non finiscano mai qui - sospira Aelita.

- Laura è con te sull'overwing?

- Sí, anche se per farle mantenere l'equilibrio ce ne vuole.

Aggiungo anche "mezzo per Laura" alla lista di cose da far fare a Jeremy.

Jeremy!

Cavolo, avevo completamente scordato la questione! Prendo il cellulare e digito un numero.

- Sí?...- mugugna una voce dall'altro capo del telefono.

- William, sono io, Yumi!

- So leggere i nomi sullo schermo... che cosa c'è? Ho trentasette e mezzo, non è giornata.

- Senti, so che stai mal... Trentasette e mezzo? Voi uomini siete di carta velina, diamine!

- Se hai chiamato per prendermi in giro, posso tornare a dormire? - ribatte con la vitalità di un sasso.

-No, principessa cagionevole! XANA ha attaccato, Jeremy è prigioniero nella sua stanza e sta male. Molto peggio di te!

- Che gli è successo? - assume un tono preoccupato, a dispetto del mio sarcasmo

- Serpenti - rispondo. - Sono posseduti, e non credo di poter gestire molto la situazione, per lo meno se è qui mi aiuterà un po'! William devo chiudere. Ti prego, a Jeremy serve aiuto!

Riattacco e spingo uno dei rettili via, ma gli altri mi fanno indietreggiare fino a mettermi spalle al muro. Tento di allontanarli ancora, ma ormai mi stanno accerchiando
Sento il metallo delle porte dell'ascensore bloccare il mio passo, convinta di essere ormai al capolinea, e mi preparo psicologicamente al dolore.

Poi, d'un tratto, dietro di me avverto il vuoto.

Casco all'indietro, atterrando in parte su qualcosa di morbido e  massaggiandomi un gomito. Le porte intanto si richiudono, sbarrando fuori i rettili che mi assediavano.

- Ehi, potevi almeno non cadermi addosso.

- Ulrich, si può sapere che diamine fai?! - Sono ancora sbalordita. Il tedesco si smuove leggermente per liberarsi del mio peso, dopo che gli sono precipitata sulle gambe. - Ti avevo detto di startene in disparte.

-E io ti avevo detto che non ti sarebbe stato facile liberarti di me- sghignazza.
Non riesco a evitare, nonostante tutto, di fare un mezzo sorriso. Questo ragazzo, mi dico, è assolutamente un idiota. Ma forse proprio per questo gli voglio così bene.

-Non sperare di passarla liscia.

- Sí, va bene, va bene... - dice noncurante, e un po' sofferente. - Ora intanto fai un salto sopra, di sicuro troverai qualcosa di piú utile di quello... - indica il bastone. Dall'espressione di Ulrich mi rendo conto che non resta molto tempo prima che collassi.

Sospiro e premo il bottone. Devo fare in fretta.

William

Yumi non poteva scegliere un momento peggiore per chiedermi di alzarmi? Non credo. Mentre mi vesto in quattro e quattr'otto, avverto dei capogiri e delle fitte che mi fanno sentire come se mi avessero accoltellato le cervella.

Jeremy sta male, tento di autoconvincermi, Einstein sta male e sta rischiando la pelle. 
Inoltre, la richiesta di Yumi sembrava disperata. Probabilmente lei stessa desidera andare su Lyoko a porre fine all'attacco il prima possibile.

Con un giramento di testa e la faccia in fiamme, faccio uno sforzo immane e riesco a lasciare la stanza.

Mi avvicino a quella che credo la camera di Jeremy. Non odo nemmeno un suono. Se devo pensare al peggio, come XANA mi ha abituato a fare, devo dedurre che il mio amico stia male sul serio.

Opto per una soluzione istintiva e irruenta. Vado nello stanzino delle scope e ne prendo una, la piú grande. Dopodiché, torno davanti alla porta chiusa, facendo artenzione a non cascare per i giramenti di testa.

Ok, William, al tre: uno... du... oh, al diavolo.

Spalanco la porta.

I serpenti saranno nove o dieci, tutti con il maledetto simbolo di XANA negli occhi, simbolo che- ancora mi pento di essere stato cosí stupido- quel virus mi ha fatto restare sulla fronte per mesi di cui non ricordo nulla, ma in cui sono certo di aver fatto del male ai miei amici.

Il mio compagno è accucciato sotto la sua scrivania, si regge il braccio destro con fare dolorante, e scorgo sulla manica del maglione azzurro una chiazza vermiglia.

- Serve aiuto, Jeremy? - abbozzo un sorriso.

- Ma... non stavi male? - chiede con voce debolissima.

- Beh, tu stai peggio, vedo. Yumi mi ha chiesto di portarti via.

- Mh... - il suo sguardo guizza all'improvviso - Attento!

Faccio appena in tempo a colpire una serpe in testa, sembra stordita a dovere!

- Che specie è? Sono letali? - domando.

- No, ma il veleno agisce dolorosamente. Credo di stare per...

Svenire? Cascando con la testa di lato ha reso perfettamente il concetto, anche senza parole.

I serpenti si concentrano su di me.

La testa mi pulsa e credo che potrei far compagnia al mio amico, ma devo resistere: che direbbe Yumi? E poi, anche se sopravvivessi a lei credo che a farmi fuori sarebbe Aelita.

Colpisco un rettile, poi un altro e un altro ancora: nel giro di cinque minuti sono tutti morti o sistemati per bene. Mi siedo un attimo sul letto a riprendere fiato, dopodiché mi alzo e mi carico Jeremy sulle spalle.

- Coraggio, Einstein - gli dico. - Alla fabbrica potrai dormire quanto vuoi, dopo che avrai aiutato gli altri!

Laura

Vedo le porte dello scanner che si aprono lentamente, ma un dolore atroce allo stomaco fa sì che mi ci vogliano un paio di minuti per alzarmi. Batto un pugno sul suolo metallico: il colpo che mi ha rispedita sulla Terra non l'ho proprio visto arrivare e mi detesto per essere stata così incauta, proprio ora che siamo in pochi a poter scortare Aelita.
Sento la voce di Yumi dal piano superiore:

- Laura, sono tornata solo ora! Come stanno i ragazzi su Lyoko?

- Potrebbe andare meglio. Se ci fosse una terza persona forse arriverebbero alla torre in poco tempo, ma...

- Allora non devono preoccuparsi. William è all'entrata della fabbrica, ha portato qui Jeremy, non appena potrà lo manderò a Lyoko! Tu intanto potresti farmi un favore?

- Che ti serve? - chiedo

- Che tu venga qui! Questi affari non finiscono più, e Ulrich non può aiutarmi dato che è stato morso. Mi serve una mano e sei l'unica che può darmela attualmente!

- Arrivo, posso prendere la scaletta che collega le stanze per fare prima?

- Ah, ma ti sembra il caso di chiedere una cosa del genere? A me basta che arrivi! - grida.

Vado alla scala metallica e inizio a salire lentamente.
Prendo un respiro. Un solo piolo e dovrò vedermela con quei cosi.
Coraggio, Laura, devi farlo. Per Yumi. Per i tuoi amici... o almeno perché vuoi che diventino tali.

William

Alla fabbrica, io e Jeremy siamo arrivati in modo rocambolesco e assolutamente indecente, con me che l'ho trasportato caricandolo di peso in spalla e saltando le serpi come avrei saltato un ostacolo agli allenamenti di atletica. Una volta nell'edificio chiamo l'ascensore, ma quando questo arriva e si apre non mi aspetto certo ciò che vedo: Ulrich è steso a terra, quasi nelle condizioni di Jeremy. Su una gamba noto una fasciatura di fortuna, fatta con un pezzo di stoffa nera. Non mi chiedo nemmeno di chi sia la maglia. Non è il momento giusto per la gelosia, mi sarei detto qualche settimana fa, ma la verità è che mi sono scoperto a non provare più quel sentimento da un po'. Per quanto io possa essere determinato in amore, so anche riconoscere quando una sfida è persa in partenza e credo che sotto sotto ormai io abbia cominciato ad affrancarmi da quel che provo per Yumi.

- William... ma non stavi male? - Ha la voce ridotta a un sussurro.

- Da che pulpito arriva la predica. Da quanto ti hanno morso?

- Non ricordo... sarà stato mezz'ora fa. So solo che ogni secondo brucia di più! E lui? - indica Jeremy. - Sta così da più di me se è crollato, vero?

- Calcolando che credo sia il primo ad essere stato attaccato, sì. Il problema è sapere se il veleno è letale o no. Yumi è di sotto? Come sta?

- Cocciuta come al solito: volevo darle una mano, ma mi ha chiuso in ascensore. Ho avuto le forze necessarie per aiutarla a sfuggire ai serpenti una volta, ma non credo che me ne siano rimaste ancora... molte.

La testa gli si inclina di lato, ma non lo scuoto, so che ormai non servirebbe. Poso Jeremy accanto a Ulrich e premo il secondo tasto, iniziando a scendere verso la stanza del supercomputer.

Quando le porte si aprono, Yumi e Laura, bastoni in mano, stanno massacrando le serpi, che però continuano ad entrare a frotte da una fessura nel muro, non dando loro un secondo di tregua. Appena mi vede, mi grida:

- William! Jeremy come sta?

- Svenuto - rispondo - Mi spiace, credo non sarà d'aiuto. Ma ora almeno è al sicuro, in ascensore.

- E Ulrich?

-Ha fatto la stessa identica fine appena un minuto fa.

La giapponese si incupisce alla mia risposta, correndo alla poltrona e indossando l'auricolare.
-Aelita, come procede?

- Male - sento il tono ovattato della mia amica risponderle. - Qui non riusciamo ad ammazzare un solo mostro! E voi?

- Va anche peggio! Senti, Jeremy mi ha detto di non dirtelo perché ti saresti preoccupata, ma devo farlo. Sia lui che Ulrich sono privi di sensi per via dei morsi che hanno ricevuto. 

- Cosa?! Razza di idiota, avrebbe dovuto dirmelo eccome! Ma almeno sai se il veleno è...

A quel punto Laura urla:

- No Aelita, non è mortale! Ma io non vorrei essere al loro posto, se la specie è quella che penso io, per espellere quella sostanza ci vogliono almeno venti ore!

Sento un sospiro dall' altro capo del microfono, poi Aelita dice:

- Yumi, io e Odd comunque non possiamo farcela da soli. Anche se non credo di stare per dirlo... devi lasciare a Laura i comandi, purtroppo.

- Ehi! - si lamenta lei. - Che vuol dire " purtroppo"?

- Non è il momento. - la interrompe Yumi. - Aelita, non credo ce ne sia bisogno, dammi un minuto e William sarà lì. Coraggio- si rivolge a me. - Vai agli scanner, svelto!

Per fortuna, nel mondo virtuale nessuno si aspettava il mio arrivo improvviso. Probabilmente, XANA avrà pensato che non saremmo riusciti a spedire un'altra persona a Lyoko, perché in due, io e Aelita riusciamo in fretta a sbarazzarci dei mostri rimasti, che non si sono quasi accorti del mio arrivo. 
Lasciarmi alle spalle questo posto dopo aver visto la torre tornare bianca non mi è mai parso tanto bello.

Tre giorni dopo l'attacco

Ulrich

Nella stanza del supercomputer tutto pare calmo, eccetto per il fatto che non sono abituato a vedere tutti noi qui. Succede raramente, visto che spesso il gruppo si divide in chi va su Lyoko e chi resta a salvare la pellaccia di Jeremy. Oggi è stato lui a convocarci tutti qui, annunciando che aveva importanti novità che necessitavano di essere comunicate al gruppo al completo.

- Bene, ci siamo tutti, vedo - comincia a parlare Einstein, tranquillissimo e compiaciuto.- Allora, vorrei darvi la buona notizia: ho elaborato un piano che dovrebbe permetterci di sconfiggere XANA una volta per tutte.

- Stai scherzando? - chiedo, e vedo che le espressioni di tutti sono uguali alla mia, persino Aelita sembra estranea a ogni cosa.

- Affatto - continua lui. - Se mi permettete, spiegherò ogni cosa per bene. Dunque, noi sappiamo che XANA non può essere ucciso come abbiamo fatto in passato, a causa del progetto Ashes. Però, tale progetto è valido se e solo se XANA rimane nel computer della Green Phoenix. Ed è questo che voglio creare: un virus capace di intrappolarlo nel nostro supercomputer, come era prima che rubasse ad Aelita la chiave di Lyoko. Che ve ne pare?

- Che potevamo mai aspettarci, da te, scusa? - commenta Odd sarcastico - Allora, quando si comincia?

- Beh, per elaborare il virus mi ci vorranno un paio di giorni, se lavorassi anche la notte ovvio. Poi dovremmo aspettare un attacco, visto che in quel momento XANA è anche su Lyoko, precisamente nelle torri. Basterà che Aelita inserisca il virus, chiamiamolo... ehm, Odd, un nome? - esorta il biondo, schioccando le dita.

- Potremmo chiamarlo Wind, il vento che spazza via la cenere.

- E Wind sia!

- Preparati XANA, credo che ti servirà presto un paravento d'acciaio - sghignazza il mio migliore amico.

Beh, sembra che il nostro "amato" virus sia nella merda.

Nella foto c' è l' attore che interpreta Odd, anche se ho già detto che per me è un insulto al nostro caro buffone. Nel prossimo capitolo ci sarà il 2.0!

Kincha007

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