CODE PHOENIX
Odd
-Ehi, dispari! Che ci fai tu qui?
La voce da cui sento pronunciare queste parole mi fa correre un brivido dietro la schiena, e mi fa molta piú paura dell'ultimo Krab con cui me la sto vedendo.
-La mocciosa?! Jeremy, che hai bevuto?
-Vacci piano, Odd- a rispondermi però è Aelita. - Qui accanto ho la madre!
-Lo ripeto: hai finito la bottiglia di vodka o di tequila?
-Ah, ma che schifo!- esclama disgustata - Preferisco i vini.
-Si possono bere a quindici anni?- chiede la marmocchia, avvicinandosi a me e facendomi scoppiare a ridere: ha i capelli raccolti in una coda e un completino a pezzo unico giallo a strisce nere, con due alette trasparenti sulla schiena, anche se credo che stiano lí senza utilità. Indossa dei guanti color vaniglia che partono dal gomito, con due spuntoni color carbone, probabilmente le sue armi.
-Credo siano quel che tua mamma ti ha messo per sbaglio nel biberon- commento. - Cavoli, che costume azzeccato: per una che ronza sempre intorno alle scatole degli altri è perfetto.
-Odd della Robbia, vero?- sento la voce di una donna dall'altra parte del supercomputer. - Sai, ho sentito parlare molto di te, anche se il piú delle volte non benissimo.
Dal tono non sembra arrabbiata, ma credo che sarà meglio starle alla larga per un po', dopo che sarò tornato.
Anche se non so chi sia peggio, tra Mama-Killer o l'altra persona che sento parlare:
-Tu guarda, ora questo è un parco giochi!- esclama beffarda Yumi alle mie spalle.
-Ciao, Therese- la saluta Ulrich con un ghigno. - Sai, non credo che questo posto sia adatto a te... permettici di riportarti a casa.
Alza la sciabola. Sta per lanciarla, ma io gli sparo un colpo che lo prende alla clavicola destra.
-Giú le mani dalla peste!- gli intimo.
-Ehi!- protesta lei, poi inizia a correre determinata in direzione della giapponese.
-Torna immediatamente qui!- le ordino, ma il Krab mi mette a tacere. Gli sparo un paio di colpi facendolo saltare in aria e mi lancio all'inseguimento della ragazzina, che ha quasi raggiunto Yumi. Quest'ultima fa un sorriso divertito, non fa nemmeno apparire i ventagli, tanto reputa scontato che la marmocchia farà fiasco.
Perciò quando Therese le pianta uno spuntone nella coscia non le rimane altro che cascare a terra dolorante.
Ulrich grida rabbioso e con uno scatto le sta davanti, la sciabola alzata sopra la sua testa. La bambina lo guarda, in faccia ora ha una maschera di terrore.
-Vittoria- la schernisce, prima di ritrovarsi una freccia nella schiena.
-Forse per noi- precisa una soddisfattissima Laura, pochi metri piú in là. Mentre io cerco ancora di realizzare cosa cavolo stia succedendo, Therese ne approfitta per devirtualizzare completamente Yumi.
-Cavoli, marmocchia, sei in gamba!- mi complimento.
-Il mio nome non è "marmocchia"!- sbotta irritata.
-E il mio non è "dispari", come la mettiamo?
-Sí che lo è!- ribatte lei. -Il significato di Odd è proprio que...
-Attenta!- le grido: Ulrich è tornato alla carica, ma Laura gli si getta addosso in un balzo, e i due rotolano nella polvere.
-Stronza!- la insulta questo mentre si rialza, puntandole contro le spade.
-Questo dovresti dirlo al tuo maestro, che mi deve due settimane della mia vita!
Ulrich sta per colpirla. Ma prima che possa muovere un solo altro muscolo e abbassare l'arma, il suo busto viene infilzato completamente da quella di William, che va a conficcarsi nel terreno, mentre Ulrich svanisce come la sua ragazza.
-Provaci ancora, Stern- inizia a dire questo, con l'espressione affaticata per aver lanciato un oggetto del genere. - E ti assicuro che non eviterò di colpirti piú in basso.
-Beh, marmocchia- marco la parola, malvagio - Tu hai una torre da disattivare, e io un sacco di spiegazioni da ricevere! Va'!- la esorto.
Laura
Ancora non riesco a credere di essere stata tanto stupida. Farmi catturare cosí... meglio che non ci pensi. Se non si fossero accorti del clone, non oso inmaginare cos'altro sarebbe potuto accadermi. Ma grazie a Dio, sono riusciti a tirarmi fuori da quel posto...
Dopo il provvidenziale salvataggio di William mi sono ritrovata nella Skid, appena in tempo per sentire la voce di Aelita, che era arrivata al supercomputer. Ci ha spiegato che aveva trovato il codice Phoenix, ma senza dirci altro ci ha teletrasportati fuori dalla nave digitale e ci ha detto dove dirigerci.
Raggiunto il campo di battaglia siamo fortunatamente riusciti a sconfiggere Ulrich e...
-Scusate... ma perché Yumi combatteva contro di noi?- chiedo esterrefatta.
-Ah, giusto, tu non eri presente- mi risponde Odd. - Si è fatta fare il lavaggio del cervello da XANA. Quel maledetto ha sfruttato Ulrich.
-Se volete salvarli- interviene Aelita. - C'è un solo modo. Muovete le chiappe e portate Therese alla torre!
-Sí, mamma- scherza il gatto viola, ottenendo solo di farla innervosire ancor di piú:
-ODD!
-E va bene! Mocciosa, quella è la torre. - Le indica l'edificio tozzo a una trentina di metri da noi. - Su! Sciò, pussa via e muoviti!
La ragazzina indietreggia:
-Io non ci entro là da sola- si impone, puntando i piedi.
-Stammi a sentire...
-Basta!- grido. - La accompagno io, basta che risolviamo la faccenda. Andiamo, Therese, ma dobbiamo fare in fretta.
Nel giro di mezzo minuto siamo là davanti. Siccome lei esita, entro per prima. A quanto pare, come spiegava Jeremy, anche in caso di torre attiva le persone che non possiedono il codice PHOENIX possono accedervi. È in tutto e per tutto uguale alle torri di Lyoko, ma con meno schede numeriche.
Noto una piattaforma in alto:
-È là che devi andare- la informo con tono calmo.
-E come? Mica volo....
-Ascolta- inizia a spiegare Aelita, il tono leggermente piú pacato ora. - Mettiti al centro del pavimento e concentrati, ti verrà naturale!
-Dai- le dò manforte. - L'ho fatto persino io.
Ma lei scuote la testa.
Sbuffo, scocciata, e mi metto io in posizione.
Spicco un piccolo balzo, per darle l'esempio, ma mi ritrovo invece a levitare sempre piú in alto.
Therese mi corre incontro, fino a trovarsi due metri sotto di me.
-Ehi, non lasciarmi qua!- protesta.
Credo sia stato il fatto che mi stavo allontanando sempre di piú a spingerla a seguirmi, e ad alzarsi anche lei verso la piattaforma dove adempirà finalmente al suo compito.
Atterriamo su quest'ultima pochi secondi dopo,
Spuntata l'interfaccia, la piccola mi guarda confusa.
-Devi posare lí la mano.
Lei esegue, e compare poco dopo una scritta:
THERESE
CODE PHOENIX
Le schede numeriche iniziano a cadere tutte verso il basso.
-La torre è stata disattivata, Aelita! Puoi riportarci indietro!
Jeremy
Le Mante mi hanno fatto il culo un attimo prima che Hopper si dileguasse, per fortuna, ma gli effetti dell' essere crivellato di colpi laser si sentono eccome...
Esco mezzo intontito dallo scanner e trascino i piedi fino all'ascensore.
Salgo al piano superiore, dove mi aspetta il piú strano comitato di accoglienza che possa trovare: Odd è accanto a Marthine, seduta con la schiena appoggiata al muro. William è in una posizione simile, tiene un braccio attorno alla vera Laura, che si sta riprendendo da due settimane di cui credo preferirebbe non parlare.
Ma a lasciarmi basito è Neatah: la custode mi sorride dolcemente, mentre io mi domando cosa cavolo ci faccia qui, e perché nessuno sembri poi farci caso.
-Allora...- rompe il ghiaccio la donna - Jeremy, giusto?
Mi porge la mano, che stringo, esistante e ancora diffidente.
-Credo che ormai ci conosciamo, Neatah, non c' è bisogno di queste...
Lei mi interrompe con un sorriso:
-Anthea Schaeffer, molto piacere.
Mi blocco e divento una statua, incapace di balbettare anche soltanto mezza parola,
-Wow, Einstein, certo che non è un buon inizio, questo primo incontro con tua suocera- commenta Odd. - Ma ora... credo che lei ci debba delle spiegazioni, Ne... Anthea- si corregge.
Questa annuisce mestamente:
-E sia. Dopotutto, è vostro diritto sapere, visto quello che avete passato.
Odd
-Mi sta dicendo che nella mar... in Therese- ritratto immediatamente. - Avevano immesso il codice proprio affinché non lo trovassimo, e che vi siete ritrovate in questo posto per caso?.
Dire che sono incredulo, dopo aver sentito tutta questa storia, è un eufemismo.
-Proprio cosí... pensavo di stare qui un anno, forse due, come al solito. Ma quando ho appreso che mia figlia era viva, ho capito che forse potevo dare una svolta alla mia vita. Per questo mi sono intrufolata qui, quando mia figlia mi ha riferito della fabbrica- dice a mo' di scusa.
-E mi dica, Anthea- interviene Jeremy, lo sguardo accigliato e due dita sul lato degli occhiali come per sollevarli, posizione che assume quando si trasforma in un detective. - Come intendeva darla, questa svolta alla sua vita?
-Volevo informazioni su mio marito- spiega calma. - Avevo comunque intenzione di recuperare Aelita, in un modo nell'altro, dopo che avessi trovato la maniera di liberarmi della Green Phoenix. Come sapete, ero obbligata a contattarli.
-In che senso obbligata?- continua lui con l'interrogatorio.
-Avrete provato senza successo a rintracciare il codice Phoenix, credo. Beh, questo valeva anche per loro, anche se non ci crederete. I terroristi avevano meno dati di quelli di mio marito, all'epoca. Il rintracciamento di un codice non gli era possibile. Ma potevano comunque agire su Therese.- Indica con un cenno del capo la bambina, che sta dormendo in un angolo: evidentemente piú si è piccoli, piú un viaggio simile stanca.- È come un profilo di quel vostro sito... facebook. Puoi visitare un profilo, non sai dove sia effettivamente, ma puoi scrivergli sul diario.
-Capisco. Se sarà possibile, tenterò di aggiustare la cosa.
-A proposito di mio padre, Jeremy- Aelita ha in volto una speranza che raramente ho visto. - Ora non puoi rintracciarlo?
Einstein scatta in piedi come una molla e si fionda al computer:
-Giusto, l'avevo quasi scordato! Dammi il tempo di controllare se il download di dati deve ricominciare da capo o no...
Credo che nemmeno io ci metterei piú di due minuti, eppure lui sta seduto sulla sua poltrona per quella cbe sembra un' eternità. Controllo l'orologio al polso di Anthea: è passato un quarto d' ora.
-Einstein, stai piantando le radici là sopra?- commento impaziente.
-Un attimo...- preme un tasto del cui significato sono ignaro.
-Posso sapere anche io che combini?- domanda la Principessa, ora col solito nervosismo.
-Corri in sala scanner a vedere, piuttosto!
Non credo siano necessarie spiegazioni!
Ma scommetto che molti di voi si staranno chiedendo "quando cavolo tornano Yumi e Ulrich?!" E saranno anche incavolati con me per questo...
Confidate in Einstein, la zia vi lascia qui per ora!
Kincha007
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