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Yumi

La prima sensazione che provo quando mi rendo conto di dove sono è la nausea, poi iniziano i conati di vomito. Distinguo a fatica le pareti di uno scanner, e tento di ricordare cosa ci faccia in fabbrica, ma le uniche immagini che la mia memoria riesce a riprodurre sono quelle di me infuriata con Ulrich, lui che mi si avvicina, che mi bacia... È l'ultimo ricordo che ho, e comincio a tremare se penso a cosa può essere successo dopo.

Mi reggo al bordo metallico dello scanner. Inizio a sentire un rumore di passi, ma devo alzare la testa per vedere di chi si tratta: Jeremy e Odd li riconosco subito, ma stento a credere che accanto a loro vi sia Marthine.

-Che... che è successo?- boccheggio, mi manca l'aria.

-Lunga storia- risponde il buffone.

-Come avete fatto a sapere che ero a Lyoko?- chiedo, irremovibile: da quanto ricordo nessuno sapeva che ero da Ulrich.

-Perché tu e il tuo ragazzo avete tentato di ammazzarci una decina di volte negli ultimi quindici giorni, forse?

Dopo questa frase crollo definitivamente sulle ginocchia:

-Co- cosa? Io non...

Jeremy mi posa una mano sulla spalla, in una maniera che mi puzza di compassione.

-La mia teoria è che Ulrich ti abbia trasmesso qualcosa tramite un bacio, fatto sta che per due settimane siete stati entrambi controllati da XANA. È per questo che non ricordi.

-Non è possibile...- Mi prendo il viso tra le mani, poi scatto verso di lui. - Ulrich dov'è? Non mi dirai che è ancora...

Lui annuisce desolato:

-Ma William, Laura ed Aelita stanno tentando di riportarlo a casa- aggiunge per rassicurarmi. -Non temere, ho inserito un antivirus.

-Ma non serviva disattivare la torre vulcano? Come avete fatto senza codice Phoenix?

-Diciamo che ti sei persa un sacco di cose- spiega Marthine.

-E la tua presenza qui è inclusa nell'elenco...- borbotto, poi un giramento di testa mi mozza il respiro.

Mi sento svenire, dannazione...
Ma non posso farlo. Non se non ho la certezza che lui non è di nuovo qui.

Laura

Aelita ha maturalmente subito la vendetta del samurai in tutta la sua ferocia, ma per lo meno è riuscita a sistemare Yumi prima di soccombere.

Con il jetpack ho finalmente qualche possibilità di combattere contro Ulrich senza che faccia uno dei suoi scatti e mi trapassi con la sciabola nell' arco di un secondo, ragion per cui ovviamente sto sempre attenta a mantenermi ad un'altezza di minimo tre metri.
Gli lancio una freccia che schiva alzando una gamba.

-La fortuna non è dalla tua parte oggi?- mi provoca.

-Molto divertente, XANA!- alzo gli occhi al cielo, mentre William approfitta della sua distrazione per tentare di assestargli un colpo al petto, che purtroppo lui schiva.

-Non ci sperare!- grida il samurai, stavolta rabbioso.

-Arrenditi!- gli dico invece io. - Yumi è già stata sconfitta!

-Se lo credi sei proprio un'idiota. Tornerà da me, ne sono certo... Non saprebbe fare altrimenti.

-Non se sconfiggiamo anche te- replico scoccando l'ennesima freccia. Stavolta lo colpisco al fianco destro.

-Fanculo- impreca. - Non riuscirete mai a sconfiggerci! Per XANA!

Dopodiché si piega leggermente sulle ginocchia e si dà lo slancio verso l'alto nella mia direzione, sfoderando entrambe le katana.

Mi sembra di vivere in una moviola mentre mi scanso con il fianco per evitare la prima, ma quando vedo l'inclinazione e la direzione dell'altra, girata frontalmente verso la mia vita, capisco che non mi è possibile col lasso di tempo che mi rimane ridotto a pochi istanti.
I riflessi mi fanno agire prima di riuscire a pensare: spostando il peso su bacino e schiena, mi inclino pericolosamente all' indietro e alzo la gamba piú vicina alla spada, dandole un calcio mentre continuo il mio salto mortale a occhi chiusi.

Sento qualcosa di sottile ma resistente sbattermi contro il piede, poi un rumore sotto di me. Riapro le palpebre: la sciabola ha smesso ora di scivolare sul suolo desertico.
Ulrich riatterra con un tonfo poco piú in là:

-Dannata mocciosa- inveisce - Quanto credi di resistere, eh? Ci metterò una manciata di secondi a farti fuori!

Ma non si accorge della nuvola scura che gli sta dietro e che è appena ritornata ad essere un ragazzo in tuta nera:

-Se provi a toccarla- gli sento sussurrare. - Ti spezzo in due.

William si piega e ruota su sé stesso, sferrandogli un calcio laterale che manda il samurai gambe alľ aria e lo fa sbattere di schiena.

-Super fumo!- grida il moro ridiventando gas oscuro per allontanarsi, quando vede che il rivale si sta rialzando.
Purtroppo, pare che Ulrich abbia calcolato tutto, perché lancia la katana pochi istanti prima che lui torni umano, e lo centra in pieno.
Lasciandomi sola.
L'ex Guerriero mi guarda con una faccia strafottente e trionfante.

-Allora, Lauretta... vuoi cercare di resistere e farmi incazzare o mi lasci fare in fretta il mio lavoro? Se non opponi resistenza prometto che ci andrò piano, ma a te la scelta.

William

Quando compaio nello scanner la prima cosa che faccio è prendere a pugni il pavimento sotto di me. Dovevo essere più svelto, più preciso. Non dovevo assolutamente lasciare che mi devirtualizzassero. Non sono preoccupato per il fatto che Ulrich potrebbe non tornare a casa oggi, ma piú che altro perché non ho idea di ciò che potrebbe fare a Laura.

Dopo la faccenda della Green Phoenix so di sentirmi un po' iperprotettivo, ma non posso fare a meno di pensare che potrebbe riaccaderle una cosa del genere in qualunque momento. Ho lasciato che restasse in quel posto per settimane, il senso di colpa mi erode ancora.

Fortunatamente, ci pensa una figura vestita di nero da capo a piedi a farmi dimenticare per un attimo le preoccupazioni.

-Yumi!

La mia amica è appoggiata al muro della stanza, una mano premuta in fronte con espressione sofferente. Le vado vicino:

-Come stai?- chiedo.

-Da schifo- mugugna, poi aumenta la pressione su una tempia.

-Dovresti riposare- le suggerisco, ma lei mi ignora e mi porge un'altra domanda.

-È vero che sono stata controllata da XANA?

Abbasso lo sguardo:

-Per circa due settimane, sí.

-Non... non ricordo niente- esala.

-È normale- la rassicuro. - Anche io ho una sorta di buco nella memoria relativo a quel periodo.

Lei non risponde però, si limita a scivolare con la schiena lungo la parete, fino a toccare terra col sedere... ma resta sveglia. Una persona normale sarebbe già svenuta.
All'improvviso, capisco tutto.
Yumi non può dormire. Né potrà fare nulla finché Ulrich non sarà a casa.
Jeremy scende improvvisamente dalla scaletta:

-Oh, no, William! E ora come faremo? Non credo che Laura sia in grado di devirtualizzare Ulrich da sola!

-Grazie, Capitan Ovvio.

-Modera i toni- mi ordina. - Credi che io non stia cercando un modo per uscire da questa situazione? Forse con un mezzo, oppure con...

-Jeremy- gli ricordo. - La soluzione è una sola. E non devi sforzarti per arrivarci.

Laura

Sto scappando come un coniglio scapperebbe da una volpe da forse dieci minuti, ma a me sembra mezza giornata. E non credo che resisterò ancora molto: Ulrichi mi ha devitualizzato il jetpack e anche se sono riuscita a riavere la faretra premendo sullo zaffiro del mio fermaglio, mi è comunque toccato andare a piedi.

Se solo potessi... un momento! Stupida di una Gauthier, tu puoi eccome!
Mi fermo di botto:

-Finalmente ti arrendi!- esulta il samurai. - Vuoi dire le tue ultime parole?- mi prende in giro.

-Sai, in verità ne ho solo una- confesso.

-Sí? E sarebbe?

-Teletrasporto!- urlo ricomparendogli dietro la schiena e spedendolo a terra con un calcio nel sedere. Lui rotola nella polvere e io mi avvicino cautamente incoccando una freccia:

-Vuoi dire le tue ultime parole?- gli rifaccio il verso.
Peccato che ora sia lui a imitare me:

-Sí... Triplicazione!

Scandisce ogni lettera mentre si rialza fulmineamente in piedi, e mi trovo accerchiata da tre Ulrich sogghignanti.
Ne faccio fuori uno con una freccia, ma sfortunatamente non era quello vero.

-Merda- impreco.

-Non serve inveire, quando ormai hai perso- replica con la faccia di uno che sa di avere già la vittoria in tasca.
Improvvisamente però un altro clone viene fatto fuori da un oggetto roteante e sento una voce chiamarmi da lontano, probabilmente dietro una delle rocce a cui siamo vicini:

-Adesso, Laura!
Jeremy.
Non me lo faccio ripetere due volte: approfittando della sua confusione, colpisco con una freccia il centro esatto dello stomaco del samurai, che finalmente torna a casa.

Yumi

Non... ce la faccio...
No, Ishiyama, mi dico. Tu non puoi ancora mollare.
Ma cosa posso fare, se la vista mi si annebbia terribilmente ogni secondo che passa e per quanto mi gira la testa mi par di stare su una giostra?

-Yumi...- Aelita mi è venuta accanto poco fa. - William ha ragione, dovresti riposare un po'.

A fatica muovo una mano come per scacciare l'idea:

-Scordatelo. Non...
Le porte di tutti e tre gli scanner si spalancano: Jeremy e Laura hanno un'espressione affaticata, ma compiaciuta, e mentre escono si danno il cinque.

Ma è al terzo tubo che volgo lo sguardo: tra i sibili e gli sbuffi tipici dei motori, odo il respiro corto di una figura che si materializza poco a poco.
E quando la distinguo, solo allora inclino la testa, esausta.

Mi avete pregata, implorata di farli tornare...
Ed ecco Romeo e Giulietta di nuovo a casa!

Ora... *occhi da cucciolo* lo date un bicchiere di spumante anche alla zietta?
Kincha007

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