Vuelta al pasado
"Anche a Parigi fa freddo per Amy e Astra..."
Questo posto non è normale, Amy ne è certa. Il labirinto che sta percorrendo è composto da blocchi blu tutti dello stesso, angosciante colore spento. Dà un senso di angoscia stare qui.
Fortunatamente, Niels ha detto che Jeremy ha probabilmente rimosso l'obbligo di trovare ed attivare un meccanismo chiamato chiave, perché crede proprio che, nervosa com'è, non l'avrebbe visto nemmeno in un mese. È riuscita ad uscire da dove si è persa ad una velocità letteralmente da record e ha trovato gli altri, o meglio, la loro versione virtuale: una graziosa fatina per Astra, un mago americano buffissimo per Tom, suo fratello vestito da ninja e Steve con una semplice tuta argento scuro.
I quattro la hanno implorata di aiutarli, ma non Amy non sapeva proprio come. Solo allora si è ricordata del flauto che aveva trovato nel fiocco del proprio abito aderente rosso e ha provato a suonarlo.
In risposta alle sue preghiere, quello strano strumento con sole tre note si è tramutato nelle armi che ha scoperto di possedere, che pur non essendo esattamente nel suo stile sono quel che ci voleva. Il bastone deve essere più un oggetto tattico, usato per ostacolare. Probabilmente Amy non userà mai la clava a scopo offensivo, ma per parare i colpi dovrebbe essere l'ideale. E la falce, finalmente: è perfetta per sconfiggere quelle strane creature di XANA, precisa e letale come dimostra il colpo appena inferto alla specie di mantide gigante che ha fatto esplodere.
-Ma è fantastico!- ringrazia la sua amica regalandole un sorriso- Ora possiamo andare a recuperare i dati alla Cupola!
-Cupola?- Amy alza un sopracciglio ricordando solo dopo di cosa stia parlando. - Ah, sì. Coraggio, andiamo!
-Ecco, stavo per dirvelo- dice il loro cugino, il tono allarmato.
-E' successo qualcosa?- domanda Erik alzando lo sguardo, come se potesse vederlo. Da quanto Amy sa, anche per lui oggi è la prima volta in un mondo virtuale, anche se deve ancora venire a conoscenza dei dettagli su come sia finito lì.
-Sta succedendo da quando XANA ha attaccato, se non te ne sei accorto: più tempo passa, e meno possibilità ho di riparare gli scanner... o meglio, la parte danneggiata. Qui vedo che la parte "biglietto di andata" è a posto. Ma quella "ritorno", ossia la componente che ricompone i nuclei genetici e...
-Sì, sì, abbiamo capito- lo blocca Tom.
-E qual è la via per la Cupola Celeste?- interviene Steve.
-Sempre dritti, svoltate al terzo corridoio a sinistra e di nuovo dritti. Dovreste arrivare dopo questo percorso.
I cinque seguono le indicazioni senza dire una parola fino ad un'apertura nel muro poco più grossa di quella attraverso cui Amy è passata per entrare nel labirinto una volta virtualizzata.
Il passo rallenta, mentre i ragazzi avanzano incerti verso il luogo che dovrebbe consentirgli di tornare una buona volta a casa.
Amy non riesce a trattenere un grido di stupore davanti allo spettacolo che ha davanti: si trovano in una sfera, ma molto più grande di quella specie di barattolo in cui erano prima, di un blu decisamente più scuro. Le pareti sono costellate di piccole schermate celesti, dove una serie di numeri dal significato incomprensibile si sussegue davanti ai nostri occhi. Una passerella lunga quattro o cinque metri, che si arresta all' improvviso su tutto ciò, è l'unica strada possibile da seguire ancora, ma sono solo in due fare ciò: Amy e Astra. La ragazza crede che per l'amica sia una specie di richiamo, forse esercitato dal fatto he dentro di sé ha come una parte di Lyoko.
Lei ha un motivo più umano per cercare di dare un'occhiata a quei numeri. Magari erano quelli i dati necessari a Niels, visto che non vede altre possibili soluzioni... finché, quando sono quasi al limite della passerella, una delle schermate spunta dal nulla davanti a loro.
La fata fa un piccolo balzo all'indietro per la sorpresa, mentre Amy si limita ad arrestare di botto il passo.
-E' qui che dovremmo prendere i codici?- avanza il biondino.
-Sì, quello è il vero centro della Cupola. Un tempo era possibile sottrarre a XANA dati dalla memoria attraverso quell'interfaccia, ma ora che è fuggito da Lyoko...
-Lo sappiamo. Che dobbiamo fare?
-Qualcuno di voi deve semplicemente accedere ad internet e seguire passo passo tutte le mie indicazioni. Ma attenzione, il minimo errore e Dio solo sa se rivedrete mai il mondo reale, quindi mi serve qualcuno che se ne intenda. Amy, vorresti provare? Forse sei la più ferrata.
Lei esita un istante, prima che a parlare sia Astra:
-Non potrei farlo io?- propone a voce bassa, quasi se ne fosse pentita.
-Astra... tu non sei esattamente un asso in queste cose- tenta di farla ragionare il cugino.
-Mia madre ce l'ha fatta benissimo- insiste però lei.
-Tua madre era la figlia di un genio, aveva studiato con lui ed era...
-Stai forse dicendo che sono stupida?
-Ma che vai a pensare!
-Eppure dalle tue parole ho carpito questo significato.
-E ti sbagli. Non dico affatto che tu sia stupida, anzi! Sto solo dicendo che non hai... beh, Aelita ha appreso queste cose fin da piccola. Diciamo che non hai esperienza, senza offesa.
Lo sguardo della ragazza coi capelli rosa si rabbuia per un secondo, prima di riaccendersi più ostinato che mai:
-E quando mai potrò acquisirne senza provare?
-Ma non è il momento... dai, un giorno potrei darti qualche nozione se ti va- cerca di scendere a compromessi.
-Uff! di' un po' cugino, hai mai letto Harry Potter?
-Eh?! Sì, ma che cavolo c'entra ora un libro, per quanto bello, vecchio di decenni?
-Allora scommetto che conosci anche tu quello che accade nel quinto romanzo. La principale responsabile dei problemi è la Umbridge, no? E cosa fa? Tenta di inculcare ai ragazzi nozioni sterili, senza alcuna prova pratica di una materia in gran parte dinamica. Ma gli alunni non sono in grado di applicare quegli scarsissimi per non dire nulli insegnamenti, perciò Harry si vede costretto a istruirli lui stesso.
Per qualche secondo cala il silenzio.
-Non ha torto, Niels- mormora Amy. - Puoi cercare di insegnare quanto vuoi, ma se uno non sperimenta sul campo sarà inutile.
-E dimmi, proprio ora dovrebbe sperimentare? Vi ricordo che c'è in ballo la vostra vita qua!- scatta adirato lui.
-Dai- la difende Erik. - si tratta solo di seguire le tue istruzioni infondo- Persino una scimmia non avrebbe problemi, figuriamoci Astra! Magari ha preso dai suoi genitori.
-Non credo... ma sono disposto a concedervelo a due condizioni. La prima è che Amy la aiuterà, almeno stavolta. La seconda è che vi muoviate, maledizione, o bye bye scanner! Cavoli, non c' è più tempo per una riparazione completa... per il momento limitatevi a prender ciò che mi serve per riportarvi qua. Poi vedremo, va bene?
-Mi va benissimo che mi aiuti, e anche per i dati non ho obiezioni- acconsente la fata guardando Amy.
-E allora per la miseria, sbrigatevi se volete tornare a casa!
*****
in effetti, avere Amy accanto si è rivelato utile in ceti passaggi oer Astra, ma la ragazza che se si mettesse d'impegno qualcosa potrebbe impararla. Ora stanno aspettando che il download dei dati che servono a suo cugino sia terminato per potersi finalmente lasciare alle spalle quel labirinto e ritornare alle loro vite di sempre.
-Come va con gli scanner?- gli chiede lei impaziente, l'ansia che la divora come crede stia facendo con tutti gli altri.
-Male, come dovrebbe andare? Piuttosto, a che punto siete con lo scaricamento dei dati di riparazione?
-Novantacinque per cento!- gongola Tom dando un' occhiata. - Era ora cavolo!
Astra attende col fiato sospeso che la barra del caricamento sia totalmente riempita.
-Grande!- dice Niels appena ricevuta la notifica. - Ora dovete darmi qualche minuto, il tempo di installare il programma e di materializzarvi. Ho avvisato Marlene e mi darà una mano. Saremo assenti per un po', devo recarmi in sala scanner per ultimare il tutto. Non combinate guai, ok?
-Sì, mamma!- sbuffa ironico il mago. Poco dopo, i cinque sentono di nuovo una voce dall' auricolare, stavolta femminile:
-Ragazzi, sono Marlene, state bene?
-Siamo stati senza tata-Ishiyama per una manciata di minuti e già tornate a sorvegliarci?- commenta Steve.
-Con voi non si sa mai- la butta sull'ironico lei per non iniziare una possibile discussione- Oh, io devo andare! Niels è tornato, presto potrete essere di nuovo a casa!
Difatti, dopo un po' di tramestio, Astra torna a udire la voce del cugino:
-Ho finito! Posso procedere! Vediamo, da chi inizio... materializzazione Steve!
Lui inizia a scomporsi in una manciata di pixel azzurri che si disperdono e spariscono poco dopo, finché non rimane che una specie di scheletro visuale destinato a dissolversi anche esso in un paio di istanti, come è successo con Tom la prima volta.
-Materializzazione Erik! Materializzazione Amy!
La mora fa una faccia sorpresa prima che anche la sua bocca scompaia, assieme al fratello.
-Materializzazione Tom! Materializzazione Astra!
Si torna a casa.
*****
Anche se in momenti diversi, la sensazione di sfinimento e la stanchezza allucinante sono stati sintomi uguali per tutti i ragazzi, da Tom che si tiene piegato in due con una mano sul ventre ad Erik ed Amy che si massaggiano le tempie. Steve tenta di non dare a vedere l'emicrania che lo attanaglia, mentre Astra decide di provare a reggersi di nuovo in piedi. Ha un capogiro. Che sia stata colpa dello scanner semi rotto? Si appunta mentalmente di chiedere a Niels delle spiegazioni, mentre si rialza che deve ancora appoggiarsi alle pareti del cilindro metallico per non cadere.
-Cavoli...- si lamenta la ragazzina dagli occhi a mandorla uscendo da un' altra di queste. - Se questo è il viaggio di ritorno, credo che eviterò di tornare là d'ora in poi.
-No, di solito è diverso- replica il biondo. - L'altra volta mi sono sentito scombussolato, ma mai così male! Niels, non è che ne sai qualcosa?
Ecco, alla fine Tom l'ha anticipata. Ovviamente ad Astra non importa, vuole solo avere delle spiegazioni, perciò si limita ad avviarsi con passo strascicato in ascensore: di salire una scala in quelle condizioni non se ne parla, e sembra che anche gli altri concordo con lei in questo visto che la seguono senza fiatare.
Giunti al piano superiore, trovano ad attenderli i due ragazzi che non sono stati a Lyoko, la prima solo impaziente di riabbracciarli e il secondo buio in viso e chino sul computer.
-Che faccia che hai- gli dice Erik.- Ci sono brutte notizie?
-Sì- si limita a rispondere questo tenendo lo sguardo sempre fisso sul monitor, le sopracciglia aggrottate. Vedendo poi che anche gli altri desiderano capirci qualcosa, gli indica la schermata rossa e lampeggiante che si è aperta su questo.
-Vedete? Questa indica che gli scanner sono rotti. E anche se i dati per ripararli fossero recuperabili su Lyoko, io non saprei come mandarvici: ve la siete cavata per il rotto della cuffia ad uscirne.
-E... e con XANA? Come lo contrasteremo senza Lyoko?- esita la ragazza coi capelli rosa.
-Non lo so- risponde brusco lui Aspetta, una soluzione ci sarebbe... ma è da utilizzare solo in casi estremi.
-E questo non sarebbe un caso estremo?- li interrompe Marlene scoccando al moro un'occhiata di fuoco- Che avresti in mente?
-Il ritorno al passato: sarà come se la giornata di oggi non fosse mai trascorsa, ma nel mondo virtuale non ci saranno cambiamenti, quindi la torre non si sarà attivata e l'acqua non avrà danneggiato gli scanner. Noi saremo gli unici a sapere di ciò; le persone scannerizzate sono immuni al processo.
-Frena- lo blocca Tom- Dovremmo beccarci di nuovo una strigliata dalla prof di tedesco?
-Se non vuoi beccarti un cazzotto da tua sorella è meglio che tu taccia- lo minaccia la ragazza- È una cosa seria!
-Quindi, posso avviare la procedura?- chiede di nuovo Niels.
-Per me è ok.
-Io non ho problemi- concorda Erik. Le ragazze annuiscono una dopo l'altra.
-E sia: ritorno al passato, ora!
(TRE GIORNI DOPO)
I ragazzi si sistemano come possono, tra i posti sul letto e il pavimento. Niels li ha di nuovo chiamati in camera sua dopo il pranzo, tutti e sei, per raccontare loro gli ultimi video del diario dello zio.
-Allora, finalmente hai finito quel benedetto coso!- si rallegra Erik prendendo posto per terra, dopo che la sorella gli ha rubato quello sul materasso.
-Sì, possiamo dire di sì. Devo ancora riguardare molti punti se voglio migliorare con la programmazione, e ne ho un grosso bisogno in queste circostanze. Comunque, voi siete qui per la storia- ricorda loro il moro dalla sedia di fronte alla scrivania col pc.
-Comincia, allora!- sorride Marlene.
-Con piacere... dunque, alla fine i Guerrieri sono riusciti a salvare William e a distruggere XANA, grazie all' apparente sacrificio di Franz Hopper per dare al supercomputer l' energia necessaria per permettere a sua figlia di immettere un programma multi-agente. Dopo questo i nostri genitori si sono goduti però solo una manciata di mesi di calma: XANA era tornato. E anche mio nonno, che è apparso in sogno ad Aelita non so come per avvisarla. I ragazzi hanno riacceso il supercomputer e hanno ricominciato la routine, ma con lo scomodo particolare di Ashes: un progetto usato dalla Green Phoenix, che aveva deciso di allearsi con XANA. Grazie ad Ashes, che in inglese vuol dire "ceneri", il virus non poteva essere distrutto se residente nel loro supercomputer perché appunto ogni volta sarebbe rinato, come la fenice da cui l'organizzazione prende il nome. Jeremy aveva messo a punto, per contrastarlo, Wind; il virus di cui si era persa una parte quando abbiamo riacceso tutto. Ricordate?- il ragazzo fa una pausa mentre gli altri gli rivolgono un cenno di assenso- Ebbene, quest' ultimo avrebbe imprigionato XANA nel computer della fabbrica, per poter annullare Ashes. Aveva elaborato anche Lock, la parte persa... e ho appreso che è per questo che si è risvegliato: quel sottoprogramma rendeva inefficaci i suoi poteri e perdendolo... traete le vostre conclusioni.
-Hanno immesso Wind e fine della storia o c'è altro? - sbadiglia Tom.
-C'è molto altro. Tanto per cominciare, il fatto che XANA abbia rubato Wind ai Guerrieri. Tramite lo Schifozoa lo ha poi immesso in Yumi, ma a sacrificarsi e a far spostare il programma su di sé è stato... Ulrich. No! Fermi- previene Niels prima che facciano domande.- Mio zio non accenna a questioni sentimentali nel suo diario. Beh... dopo questo, i ragazzi stavano mettendo a punto un nuovo programma denominato Wind2.0, ma è saltato fuori il problema del settore vulcano, ovvero la meno evoluta Lyoko della Green Phoenix, creata con alcuni dati sottratti a Franz Hopper prima della fuga. Questo conteneva delle normali torri, ovvero il "bagaglio" che XANA si era portato dietro quando si era trasferito là. E poi, la torre vulcano: un edificio leggermente più basso e tozzo di quelli che conosciamo. Attivandola, i terroristi hanno reso impossibile l'immissione sia di un antivirus per Ulrich di Wind2.0 e di un programma per far tornare sulla terra Waldo, imprigionato a Lyoko, ma la torre vulcano non si disattivava con il codice Lyoko non essendo normale.
-E che codice ci voleva?- domanda curiosa Astra.
-Il codice Phoenix ovviamente. E qui entrano in gioco mia madre e nostra nonna, Anthea. Ricordate che era stata sequestrata vent'anni prima dall' organizzazione? Beh, era incinta di Therese in quel periodo. Pare che i criminali abbiano lasciato che terminasse la gravidanza prima di spedirle nel supercomputer come ostaggi per Hopper, e che siano uscite solo dieci anni dopo quando lui è stato dato per morto. Hanno deciso di liberarle, ma alla condizione che Therese portasse dentro di sé il codice Phoenix e che la madre si spostasse frequentemente per sfuggire ad eventuali nemici. Ovviamente lei aveva accettato, ed era capitata per caso al Kadic come custode sotto la falsa identità di Neatah Amingway. Data una serie di indizi, i Guerrieri hanno scoperto la sua identità e sono riusciti a disattivare la torre vulcano e a salvare Ulrich e Yumi, che nel frattempo era caduta sotto il controllo di XANA a causa di una trappola. Tornato anche mio nonno sulla Terra, hanno usato Wind2.0 e distrutto il supercomputer della Green Phoenix in un attacco dove sono morti due scienziati, che si sono suicidati davanti ad Aelita e Odd lasciandoli entrambi piuttosto scossi, e anche il capo dei terroristi: Mago.
-Mago? Diffidate delle imitazioni, io sono l' unico e il solo!- si vanta il biondo
-L'unico e il solo idiota che interrompe sempre inutilmente, sì!- sbuffa Niels. - Ma avevo comunque finito: i nostri genitori hanno spento il supercomputer e fine della storia. Fino a...
-A cosa?- domanda Steve.
-C'è un ultimo filmato, datato circa tredici anni e mezzo fa. Ho preferito conservarlo e aprirlo con voi, ok? Ma fate silenzio. - Quest'ultima frase è misteriosamente pronunciata mentre Niels squadra Tom da capo a piedi.
-Ok, ok...- questo alza le mani e si mette in una posizione più comoda per vedere il video appena iniziato.
Davanti a loro c'è un uomo dall' aria giovanissima. È biondo, porta degli occhialetti alla Harry Potter sul naso, ma anche se il fisico è relativamente più robusto di quello del ragazzino comparso nelle altre parti di diario Astra non ha dubbi; quello è suo padre. Il genio inizia a parlare:
"Diario di Jeremy Belpois, venticinque gennaio 2015. È passato quasi un mese dalla nascita di mia figlia Astra, ma ho avuto l'idea di prendere una precauzione contro XANA, nonostante non sferri ormai un attacco da oltre un decennio e spero che continui così. Sento purtroppo che è solo la quiete prima della tempesta, e voglio prepararmi per tempo. Ormai né io, né Aelita e gli altri saremmo in grado di fare niente, perciò ho deciso di traslare altrove i codici, le armi che abbiamo per contrastarlo. Nonostante Aelita sia restia, ha acconsentito a trasferire dalla sua memoria a quella della bambina il codice Lyoko, e Therese ha fatto lo stesso con Niels. Ho riacceso tutto questo complesso, che non so se definire paradiso o inferno, tre giorni fa: nessuna attività su Lyoko. Ma sono comunque deciso a proseguire, non posso fare altrimenti. Mi prendo solo il tempo di registrare questo breve messaggio prima di iniziare a..."
La porta sbatte, l' ultima cosa ad averla attraversata sono stati due codini rosa.
No, non sono sparita! E non solo... nel prossimo capitolo vi prometto un enorme colpo di scena muahahah. Oggi... beh non ho molto da dire. Anche perché ho sonno XD
A bientôt nipoti!
Kincha007
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