Truth
Ormai fare le ore piccole per esaminare quel benedetto diario sta diventando un' abitudine: sono cinque giorni che Niels dorme poco e niente, che la sua vita si divide tra studio e visione di files e che l'unica sostanza onnipresente nel suocorpo è la pura, benedetta caffeina.
Nonostante ciò, è deciso ad andare avanti... almeno finché non scoprirà come ha fatto XANA a tornare. Perché ormai è chiaro che lo ha fatto, l'attacco dell' altro giorno era ovviamente suo, ma Astra non è Aelita: anche se sembra come in contatto psicologico con Lyoko -cosa che crede accada grazie al codice che anche lei , per qualche motivo, ha nella memoria- in realtà non sa nulla. Sua madre era un'esperta di programmi digitali quasi quanto Jeremy, accedeva alla memoria di XANA dalla Cupola Celeste, programmava software elaborati.
Astra... beh, lei è come se fosse sempre vissuta in un mondo tutto suo. Ama leggere, ascoltare musica, nuotare soprattutto, ma non si è mai interessata di informatica. Niels stesso ammette di non essere di certo ai livelli di Jeremy, però sua cugina lo straccia quanto ad inesperienza.
Ovviamente è a lui che toccherà tentare di colmare queste lacune. Certo, qualcun altro potrebbe avere un minimo di competenza... se dovesse scegliere a chi chiedere aiuto, Niels sarebbe propenso per Amy: lei è praticamente un genio in tutto, insegnarle almeno qualche nozione potrebbe essere facile. E poi anche zia Yumi è bravina coi computer, magari con un po' di fortuna i suoi cugini hanno preso da lei.
I suoi cugini...
Ha pensato piú volte a Erik e al fatto che forse potrebbe far loro comodo una persona in piú nel gruppo, specialmente se qualcuno dovesse restare ad aiutarlo alla fabbrica, ma è indeciso se rivelare all'ennesima persona quel segreto.
Opta per chiedere il parere del resto del gruppo, domani, quando avrà visto qualche altro filmato e potrà anche dire loro qualcosa di piú sui loro genitori.
*****
No, no, no, no, no...
Tom non è ancora pronto per ricevere la prima batosta dell' anno: la professoressa di tedesco non poteva fare il test... a maggio magari? E soprattutto, non poteva essere una delle solite insegnanti che non correggono i compiti e li lasciano a casa ad ammuffire per tre mesi, invece di riconsegnare il giorno dopo la sua sicura insufficienza? Insomma, dopotutto sono all'inizio del primo anno di liceo... non è normale, l'hanno conosciuta da nemmeno sette giorni.
Nemmeno avere quel pallone gonfiato di Erik con lui anche a lezione di lingua straniera mi è di consolazione: se di solito va malissimo in ogni idioma differente dal francese, col tedesco gioca in casa.
L'insegnante sfila tra i banchi, lo sguardo contrariato che viene modificato solo quando porge i fogli ai secchioni della classe. Purtroppo non è il caso di Tom:
-Della Robbia- lo chiama con tono di rimprovero.- Sai, vero, che i libri sono fatti per essere aperti e non per fare da soprammobile nella libreria di camera tua?
Lui abbassa lo sguardo, fissando la fotocopia piena di segni rossi praticamente sopra ogni parola che ha scritto e poi lo sposto sul voto: sette su venti. Arriccia il naso, pensando a come poter dire a sua madre di questo voto senza che lei lo rincorra con una padella per tutta casa.
Il suo umore sprofonda ancora di più quando vede la prof andare verso il banco di Erik, ma evidentemente la fortuna oggi sembra avermi fatto almeno un abbozzo di sorriso:
-Stern- continua la donna.- Nemmeno la tua verifica è andata come mi aspettavo. Sei riuscito a prendere la sufficienza per il rotto della cuffia. Vedi di non adagiarti sugli allori, la scuola media è finita ormai, e anche se avevi valutazioni eccellenti nella mia materia, ora dovrai metterti sotto se non vuoi un debito.
L'espressione di Erik è unica: Tom non l'ha mai visto prendere meno di sedici punti su venti in quella disciplina, e pagherebbe oro per immortalare in una foto quella faccia sbigottita.
Aveva anche in mente di tirare il cellulare fuori e fare uno scatto veloce, ma il complimento della professoressa ad una ragazza lo distrae:
-Pichon, a quanto pare gli insegnanti delle medie non mentivano; vedo che hai conseguito risultati eccellenti: diciannove.
Pichon...
Il ragazzo ci mette una frazione di secondo a ricordare a chi appartenga questo cognome.
Hervé Pichon era un ex allievo del Kadic che conosceva anche suo padre e che, se non erra, aveva sposato Elisabeth, la professoressa di Marlene, anche se hanno divorziato subito dopo.
Non saprebbe dire però se la ragazza che ha appena ricevuto il complimento sia sua figlia: i lunghi capelli castani raccolti in due code -come quelle di Astra ma molto più gonfie- non può averli presi né dalla madre né dal padre, che da quel che Tom ha visto le rare volte che li ha incrociati, li hanno nero come carbone... anche se in effetti gli occhi castani, dal taglio affilato come pochi, potrebbero ricondurre facilmente a Sissi Delmas, nonostante la giovane non abbia la stessa espressione snob stampata in faccia.
-Erik!- bisbiglia senza successo- Erik!
Il ragazzo ha la faccia di chi vorrebbe incendiare qualcuno con la forza del pensiero, e con quel volto sta fissando la povera ragazza:
-Smettila di rosicare e rispondi, Stern!
Lui sembra come uscire da un sogno:
-Eh? Cosa c'è?
-Sai qual è il suo nome?- Tom indica la testolina castana.- Se non sbaglio è nell'altra sezione.
Un tempo al Kadic durante le ore di lingue gli studenti che non avevano scelto quella materia erano liberi per il resto dell' ora, da quel che racconta Odd. Ora qualche genio ha deciso di eliminare quei sessanta minuti di pacchia e di sdoppiare le classi per la seconda lingua straniera per la gioia di decine si studenti che magari avevano altre cose più importanti da fare... come conquistare una certa ragazzina di troisième che guarda caso ha un buco proprio coincidente con una lezione di tedesco il mercoledì e il venerdì. Ma guarda il lato positivo Tom, anche Erik perderà una preziosa occasione.
-E che ne so!- sbotta evidentemente infastidito.- Non mi interessa nemmeno conoscerlo, il suo nome!
-Ah, l' invidia, è una brutta bestia...
-Taci!
-Io credo che dobbiate tacere entrambi, Stern e della Robbia- interviene adirata la prof dalla cattedra- Ma siccome vedo che dovete calmare i bollenti spiriti, mi sa che qualche minuto fuori dall'aula vi sarà d'aiuto: uscite, prego.
Tom si alza inviperito e prende la porta, seguito dal compagno di classe.
-Sarai contento ora- se la prende lui.
-Se tu non avessi risposto in quel modo forse saremmo ancora in classe!- si difende. Improvvisamnte qualcosa nella sua tasca vibra. Tiro fuori il cellulare:
-Niels? Tempismo perfetto, se avessi telefonato due secondi prima mi avrebbero beccato in classe col cellulare acceso! Dimmi.
- Mi spiegherai dopo... ora c'è un' emergenza: qualche sera fa ho creato uno scanner seguendo i programmi di Jeremy, visto che pare che abbia lasciato tutte le istruzioni contro XANA nel diario. Lo scanner serve a captare le torri attive, e ne ha segnalata una! Dobbiamo correre a Lyoko, subito!
-Ehm...- esita.- Ok, arrivo, dammi due minuti e sono là.
Chiudo la teleonata e faccio per incamminarmi verso l' uscita della scuola, ma il mio compagno mi afferra per un braccio:
-Dov' è che dovresti andare, scusa?
-Erik, non è il momento, si tratta di una cosa molto importante- tento invano di fargli capire.
-Sai, vero, che posso dire tranquillamente alla professoressa che te la sei svignata?
-Mi stai minacciando?
-Ti sto solo chiedendo una spiegazione, semplicemente non mi sta bene che la gente esca da scuola in questo modo e infranga le regole senza motivo.
Tom passeggia nervosamente avanti e indietro per circa due metri, senza rispondere.
Come diamine spiego che sto andando a salvare il mondo su un universo virtuale cercando di portare la ragazza che ci piace in una torre rossa perché scacci un virus informatico?
-Beh... non è facile da dire a parole...
-In questo caso...- Fa il gesto di bussare alla porta.- Oh, ma vai pure!
Lo ucciderbbei. Di solito Erik non ha questo atteggiamento bastardo, si può sapere che ha? L'unica cosa che viene in mente a Tom è che, se ha intuito che se c'entra Niels, deve aver pensato che sia implicata anche sua cugina. Doppio problema, anche se questo non conta tanto quanto il primo.
-Credo che me ne pentirò per il resto dei miei giorni...
Solitamente Tom se ne sarebbe fregato e sarebbe corso via come un fulmine, ma data la serietà della faccenda -e il fatto che nelle prime due settimane di scuola lo hanno già cacciato dall'aula tre volte e mandato per una in presidenza, quindi un' altra bravata in un arco di tempo così corto gli costerebbe una sospensione- non ha scelta.
- Per farti capire qualcosa dovrai venire con me, muoviti!
-Ehi, aspetta, non...
Stavolta è lui ad afferrargli il braccio e a trascinarlo fuori dal Kadic, prima nel cortile e poi per la strada che porta all'edificio abbandonato dove custodiscono quello che è senz'altro il più grande segreto che un gruppetto di adolescenti possa avere.
Durante il tragitto però, Tom nota qualcosa di diverso... sarà perché improvvisamente è sparita quasi tutta l'umidità. Il sole è spuntato fra le nuvole, e in questi giorni non ha fatto nemmeno caso alle pozzanghere che evaporavano.
-Si può sapere che architettate?- domanda ansimante Erik, col fiatone dovuto alla corsa che è stato costretto a fare.
-Volevi una spiegazione? Stai per averla!- grida lui di rimando.
Lo porta fino all' ascensore e premo direttamente il pulsante che porta in sala scanner:
-Allora, te lo riassumo in pochi secondi: mia sorella e Niels hanno trovato un supercomputer e lo hanno riacceso. Abbiamo scoperto dal diario di Jeremy Belpois che erano stati i nostri genitori a spegnerlo più di vent' anni fa dopo aver combattuto contro un' entità tecnolgica di nome XANA che attiva delle specie di torri su un mondo virtuale chiamato Lyoko, dentro al supercomputer. Attivando le torri è in grado di manovrare l' elettricità, il meteo, gli oggetti e le persone sulla Terra. Un tempo a disattivare le torri era un codice contenuto dentro Aelita, che non so come ora è finito dentro Astra...
-Astra?- ripete incredulo il castano- E che cosa le succ...
-Tranquillizzati, diamine! Lei sta benissimo. Però, pare che XANA sia tornato attivo, e ha attaccato il nsotro mondo pochi giorni fa. E ora c'è una nuova minaccia in corso, perciò dobbiamo disattivare la torre!
Le porte dell' ascensore si aprono, rivelando la camera illuminata e le tre colonne metalliche vuote.
-Tom?- sento la voce di Niels- Ci sei?
-Cu- cugino?- chiama invece Stern.
-Erik? Che cavolo ci fai tu qua?!
-Me lo chiedo anche io...- Scocca a Tom un'occhiataccia.
-Sentite, lo spiegherò io dopo ok?- prende la parola lui- Niels, chi c'è su Lyoko ora?
-Amy è qui con me a cercare di darmi una mano, mentre Steve è con Astra: siamo riusciti a convincerlo ad aiutarci!- dice quasi esultante.- Marlene è rimasta a coprirci a scuola.
-Ok. Ora li raggiungo! Tu che fai?- chiede Tom al castano.
-Ecco, ehm...- Erik sembra indeciso, poi annuisce fermamente.- Vengo con te. Non ho ancora capito cosa sia tutta questa storia, ma se vi serve aiuto sono disposto a fornirvelo. Niels, spedisci anche me in questo... Lyoko, o come si chiama.
-Ricevuto- acconsente l'altro con tono neutrale- Presto, agli scanner, così avvio la procedura di virtualizzazione! Ci sto prendendo la mano, sa...
-Ok, lo sapiamo! Ma fallo in fretta.
Tom ed Erik prendono posto in due scanner, subito dopo le porte si chiudono.
-Trasferimento Tom! Trasferimento Erik! Scanner Tom! Scanner Erik! Virtualizzazione!
****
Lyoko...
Non so se ci siano altri territori, ma a prima cosa con cui lo Erik lo identifica è una vasta distesa di terra color ocra, costellata qua e là da rocce di una tonalità più scura di quella del suolo, che arrivano anche a formare montagne e canyon., nella quale all'inizio gli sembra di non respirare visto che non sento l'aria. Fortunatamente la sensazione dura solo un paio di secondi prima che il ragazzo si renda conto che non è indispensabile per sopravvivere.
-Benvenuti in quello che mio zio chiama settore deserto! Da quel che vedo qui, la torre attiva è... a cinquanta gradi a sud e settantatré a ovest: non è molta strada da dove siete voi.
-Dove sono gli altri?- domandano lui e Tom quasi all' unisono. Erik è certo che anche lui intendeva soprattutto chiedere dove sia Astra.
-Vedi quell' insieme di rocce frastagliate e grigie? Dovrebbe essere a meno di cento metri da voi.
-Sì- afferma Tom.
-Ecco stanno avendo non poche difficoltà con dei mostri chiamati Tarantule... credo che dovreste aiutarli!
-Con queste?- commenta sarcasticamente tirando fuori dalla tasca delle piccole sfere bianche- Non è affatto giusto che mia sorella abbia una bacchetta spara laser, Astra controlli l'acqua e Steve possieda una lancia mentre io ho... questa robaccia!
-Aspetta, stai dicendo che siamo armati?- chiede Erik.
-Teoricamente sì, anche se non definirei affatto armi dei botti di Capodanno!- protesta lui. Solo ora fa caso al vestito che indossa lui: sembrerebbe una sorta di mago, il mantello e il cilindro decorati con l'effige della bandiera americana come lo smoking. Erik, a quanto pare, veste con un completo a pezzo unico in stile orientale, stretto leggermente in vita da una cintura scura. Le scarpe, sempre della stessa tonalità, sembrano attaccate al costume.
-Ehm, è un ninja?
-Sì, anche se non so che equipaggiamento potrei mai avere...- risponde con curiosità.
Improvvisamente nota che la parte superiore dell'abito, che sembra una specie di giacchetta unita al pantalone larghissimo, nasconde sotto la stoffa qualcosa di appuntito. Vi fruga con la mano e ne tira fuori un oggetto circolare al centro ma pieno di punte affilate nella parte più esterna.Shuriken. A un attento esame Erik scopre di possederne tre.
-Forte!- esclama il maghetto ammirato- E ancora una volta l' ingiu...
-Tom!- lo riprende un infuriatissimo Niels.- Abbiamo capito tutti che non ti piace il tuo costume, ma almeno cerca di usare quel che hai per aiutare se non vuoi che ti riporti sulla Terra e ti faccia fronteggiare XANA nel mondo reale!
Il biondo sembra capire e la sua faccia ritorna seria:
-Ricevuto... a proposito, che cosa ha scatenato l' attivazione della torre?
-Beh, diciamo solo che ha asciugato il suolo dopo questa settimana di diluvi: non hai notato che non c'era una sola pozzanghera in giro?
Sinceramente non ci ho fatto molto caso, visto che Tom mi ha portato qui di fretta e con la forza.
-Era per quello! Ha raccolto le acque per usarle?
-Amy dice che nemmeno al pianterreno sembra esserci nulla. Ed è questo che mi preoccupa non poco: se inizia a colare acqua dal soffitto, ciò significa che probabilmente XANA mira ai sistemi e ai circuiti che si trovano all' interno, cavolo!
-Merda- inveisce Tom.- Erik, raggiungiamo gli altri e muoviamoci a disattivare questa benedetta torre!
-Ok!- risponde lui.
I ragazzi iniziano a correre in direzione delle pietre indicate da Niels, e il biondo ha l'idea geniale di fare un'entrata di scena a dir poco fenomenale: con un paio di falcate si porta più avanti di circa cinque metri rispetto a Erik e lancia con uno scatto due delle palline biancastre verso i ragazzi. Istantaneamente nell'area circostante si diffonde un fumo denso che non consente di vedere niente. Nonostante non ci sia il senso dell'olfatto Erik porta istintivamente una mano davanti alla bocca.
Quando la coltre fumogena inizia a diradarsi scorge quello che identifica come Steve Dunbar, con addosso una tuta argento scuro. Sta impugnando una lancia, che brandisce contro una strana creatura dalla testa irregolare e liscia, il corpo marrone e verde chiaro e che spara laser dalle zampe anteriori. Su quella che normalmente dovrebbe essere una faccia c'è solo uno strano occhio stilizzato. Ma quel che desta l'intenzione di Erik è la ragazza che Steve sta cercando di difendere: Astra, vestita come una strana fata acquamarina, gli sta dietro intenta a ripararsi da un altro di quei cosi lanciando dei dardi di ghiaccio dalle mani.
-Tom!- lo chiama sollevata, poi nota anche lui.- Ehi, ma che fa qui Erik?!
-Te lo spiego dopo, ora credo vi serva una mano!- risponde Tom frettoloso.- Cavoli, certo che è scomodo...
Si riferisce al suo mantello, che troglie con fare teatrale, ma quando sta per gettarlo via, questo inizia ad avvolgersi su sé stesso e ad assottigliarsi, formando poi un' impugnatura: una frusta.
-Ah, sì! Ora si ragiona, cavolo!- grida gioioso il mago. Impugna la tanto bramata arma e inizia a colpire uno dei mostri, causandogli un taglio profondo sul simbolo in faccia. La creatura si agita freneticamente ed emette un verso agghiacciante e colmo di disperazione prima di esplodere in mille pezzi che si dissolvono quando toccano terra.
Per non essere da meno Erik afferra uno degli shuriken dall'interno della giacca e lo lancia all'altro essere, però, nonostante il colpo inferto alla pancia, questo continua a sparare. Ritenta mirando a dove Tom ha colpito il precedente e stavolta ottiene l'effetto desiderato.
-Perfetto!- si congratula Astra con entrambi.
-Ehm, non vorrei fare il guastafeste, ma abbiamo un enorme problema!- dice Niels disperato.
-Sputa il rospo, Ishiyama- lo incita Steve facendosi roteare la lancia tra le mani.
-Non ci ho capito moltissimo, ma l' essenziale è questo: l'acqua sembra essersi introdotta nei circuiti degli scanner e li ha danneggiati: non potete tornare indietro, sono fuori uso.
-C-che?!- balbetta il biondo- E se ci devirtualizzano?
-Devirtua-come?- gli faccio eco io.
-Succede quando i mostri ti colpiscono: torni tramite i macchinari sulla Terra- spiega la ragazza dai capelli rosa tentando di mascherare l'agitazione che attanaglia lei, come tutti.
-Mi spiace, ma credo che dobbiate cercare di evitarlo con ogni mezzo- continua il moro dal mondo reale, del quale già sento la mancanza.
-Ma è reversibile, questa cosa, vero?- domanda Steve.
-Credo, ma i dati che mi servono non sono a mia disposizione.
-E possiamo trovarli, no?- Il maghetto cerca di ritrovare la speranza.
-Cercando nella rete potremmo farcela, ma per avere un accesso completo, dopo aver disattivato la torre prima che XANA combini altri guai, penso che sia necessario esplorare il settore 5.
Esplorazione in arrivo! Ho fatto i salti mortali per pubblicare entro oggi (per chi legge anche la traduzione, scusate se mercoledì non ho aggiornato ma ho avuto degli imprevisti) ma non sarà più necessario: ho deciso di annullare il calendario. Fermi! Questo non vuol dire che non pubblicherò più, anzi, ma in vista della prossima uscita di una nuova storia (in realtà l' avevo eliminata tempo prima e ora tornerà disponibile, se volete fateci un salto quando la pubblicherò). Continuerò a cercare di aggiornare frequentemente, promesso ;)
Tra poco sarà anche disponibile il disegno di Astra che ho giudicato più carino, ma ho preso una decisione: andrò a cercare immagini manga su internet, un po' stile Diamante Nero.
Hasta luego, nipoti!
Kincha007
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