Tour desactivée

Niels non sa se essere più sorpreso di vedere qui sua cugina o del fatto che sia arrivata con Steve Dunbar accanto. Continua a fissare entrambi basito, senza spiccicare parola per quella che sembra un'infinità, incurante persino del fatto che Marlene se la stia vedendo con un giardiniere apparentemente posseduto.

Amy si guarda intorno con aria spaventata, le labbra tremanti a causa delle parole che non riesce a dire, probabilmente per lo stupore dovuto al ritrovarsi in un laboratorio da fantascienza. Il ragazzo invece, nonostante anch'egli non possa rimanere impassibile di fronte al luogo in cui è capitato, mantiene comunque un'aria composta: l'unica cosa che esprime sconcerto sono gli occhi chiari come diamanti, spalancati e in continuo movimento per osservare avidamente ogni dettaglio della stanza.

-Amy? Steve?! Che cavolo ci fate voi due qua?- domanda infine il ragazzo, certo che se Marlene non fosse impegnata a cercare di far crollare l'uomo, armata solo di un vecchio bastone di legno, farebbe lo stesso.

-Vorrei chiedervelo io! Vi stavo solo cercando, ero preoccupata perché non tornavate! Non immaginavo che sotto ci fosse... questo!- dal tono sembra che Amy li stia rimproverando, come se il supercomputer fosse un loro segreto da chissà quanto.

-Credimi, non lo pensavamo nemmeno noi, fino a un'ora fa- è il  modo di Niels per dirle che ne erano. ignari quanto lei.
-Ma... lui che è venuto a fare?- tenta di non risultare scortese, ma crede che lo shock di esserseli ritrovati davanti all'improvviso lo renda alquanto ostico.

Steve sbuffa:

-Te lo chiedi anche tu, Ishiyama? Eccoti la storia: la tua amabile cuginetta mi ha praticamente implorato di scortarla per i lunghissimi e senz' altro letali duecento metri che separano questo postaccio dal Kadic, e per evitare di starla ancora a sentire ho preferito accontentarla- risponde sarcastico.

-Andiamo- protesta Amy. - Non ingigantire la cosa.

-Non la sto ingigantendo, uso solo parole leggermente tendenti all'accrescitivo- la corregge lui con un filo di presa in giro nella voce.

-Appunto!

-Niels?- Lui ricorda all'improvviso di avere un'altra cugina in una situazione poco piacevole.

-Astra?- la chiama, facendo sicuramente la figura del matto che parla da solo, visto che essendo di profilo non si nota l'auricolare.

-Ehm... non so cosa tu abbia da fare, ma qui io sarei leggermente nei guai, ho un cubo gigante alle calcagna!- lo rimprovera con affanno. - In queste condizioni è impossibile che riesca a raggiungere la torre rossa!

-Lo so. Ma forse riesco ad aiutarti. - Il moro fissa maliziosamente Amy e Steve.
Probabilmente lo prenderanno per un matto e dovrà rivelar loro tutto. Sa che ciò gli renderà definitivamente impossibile spegnere oggi il supercomputer, ma la situazione non può aggravarsi ancora.

-Si può sapere perché ci guardi come se fossi una ragazzina che non ha la sua rivista sconcia da tre settimane e ha trovato qualcuno su cui sfogare le sue voglie represse?- chiede atono Steve. Il volto di Niels ritorna serio e scocciato al commento.

-Non ho molto tempo per spiegarvelo... Questo supercomputer contiene un mondo virtuale chiamato Lyoko, e Astra ora ne è all'interno. Ci si arriva tramite degli scanner al piano di sotto. Probabilmente avrete notato che il nostro... ospite è un po' strano... beh, secondo noi è a causa di una torre che si trova su Lyoko che, non sappiamo perché, ha cambiato colore da bianca a rossa. No, non chiedetemi come abbiamo scoperto tutto questo o come Astra sia arrivata là, perché se ve lo dicessi perderemmo mezz'ora che non possiamo permetterci. Fatto sta che ora lei è stata attaccata da degli strani mostri, e siccome vuole provare a raggiungere la torre per farla tornare normale ciò glielo impedirebbe sicuramente. Prima c'era Tom a darle una mano, ma una di quelle creature ha azzerato i punti vita di cui ogni persona a Lyoko è provvista e ora è stato devirtualizzato. Nonostante lei abbia un potere abbastanza utile, non può farcela da sola... voi la aiutereste?

-Niels, ma sei impazzito?! Che storia è mai questa?- sbotta la ragazzina dagli occhi a mandorla.

-È stata la mia stessa reazione, ma credimi, è tutto vero. E se non portate Astra alla torre, credo che andremo per le lunghe con lui. - Indica l'uomo, come impazzito, che però fortunatamente sembra in uno dei suoi momenti no.

-Niels, a proposito!- interviene la biondina, evidentemente affaticata dopo un combattimento praticamente quasi ininterrotto. - Non abbiamo delle corde qui?! Perché sinceramente è una grande rottura dover pensare a tenere fermo questo tipo continuamente!

-Non preoccuparti, sorellina, il Grande Tom salverà la situazione... come sempre!- La testa del ragazzo riemerge dalla scaletta.

-Come va?- chiede Niels.

-Potrebbe andare meglio, ma anche peggio- confessa.

-Cugino!- nonostante la voce passi attraverso l' apparecchio acustico Astra rischia di bucare al ragazzo un timpano. - Non so come fare!

-Ragazzi, dovete raggiungerla a Lyoko, o ne andrà della sicurezza di tutti. Chi si offre per dare una mano?

-Io!- grida Marlene - Vi scongiuro, non ce la faccio piú!
Lui annuisce, consapevole che ormai ha esaurito le forze per combattere in questo mondo. Amy, invece, è piuttosto esitante:

-È ... pericoloso?

-Ma chi me lo ha fatto fare...- sbuffa Steve, prima che qualcunpossa rispondere.- Vado io. Almeno se la tua assurda storiella non fosse totalmente inventata, i capricci di Amanda saranno serviti a qualcosa.

-Amy!- lo corregge lei. - Niels, dico sul serio, è pericoloso?

-Beh, sicuramente non sarà tutto rose e fiori ma se anche ti ferissero, torneresti sulla terra come Tom- replica lui. - Vuoi andare?

Lei ci pensa un attimo, poi scuote freneticamente la testa:

-Darò una mano a qui, la mamma mi ha insegnato un po' di arti marziali- afferma. Niels sa che non è affatto per aiutare che resta, dato che Amy è un disastro nel corpo a corpo, ma non replica: Steve e Marlene dovrebbero essere un aiuto valido contro un singolo mostro.

- Come vuoi - dice la bionda- Steve, noi due sbrighiamoci!
I due si calano giù per la botola.

*****

Entrare negli scanner quando sono attivi dà un po' di timore a Marlene. La sala è pervasa da sibili che sembrano provenire direttamente dalle pareti di metallo, fischi acuti e irritanti che perforano i timpani.

Devs entrare però. Ormai ha preso una decisione e Astra dipende da essa. Inoltre, pensando al mondo virtuale la paura viene sostituita da un' improvvisa e piacevolissima scarica di emozione che la spinge ad avanzare.

Marlene si infila dentro il cilindro più vicino alla scaletta e Steve prende quello di fronte al suo. Improvvisamente le porte si chiudono con uno sbuffo:

-Ok, ci sto prendendo la mano in fondo...- sente mormorare Niels. - Avvio il processo di scanner! Trasferimento Marlene! Trasferimento Steve! Quale tasto era? Ah, sì... Scanner Marlene! Scanner Steve! Virtualizzazione!

Se prima una strana forza la aveva sollevata di qualche centimetro da terra, una folata di vento improvvisa le dà la sensazione di andare ancora più in alto, agitandole i capelli e solleticandole il collo. Dopo essere stata investita da un fascio di luce, la ragazza avverte il corpo che... si scompone. La sensazione non dura quasi nemmeno un istante.

Dopo una frazione di secondo ecco che si riforma, e non appena gli occhi si materializzano capisce di essere in una valle ghiacciata, una banchisa disseminata di rocce, azzurrine come lo strano ghiaccio virtuale che sembra esistere a Lyoko. La cosa più strana che prova è senz'altro quella di non avere ossigeno, ma nel giro di pochi secondi capisce che in questo bizzarro universo è come se non ce ne fosse il bisogno.

Poi scorge Steve: indossa una tuta argentata, a pezzo unico, che termina in un paio di stivali scuri come la pece in tinta coi i suoi capelli. Tutto l'abito è percorso da venature nerastre e a tratti azzurrine, come scintille elettriche. A parte questo, però, il suo aspetto è totalmente invariato. Marlene pensa  che anche a lei devono essersi trasformati i vestiti e guarda in basso, rigirandosi da tutte le parti per osservare il vestitino viola terminante in una gonnellina che a malapena copre le cosce, stretta da un fiocco verde. Porta degli stivali del medesimo colore e viola è anche il mantello, lungo quanto l'abito. Nota una collana dorata a forma di stella e la osservo, portando una delle mani guantate verso essa.

Appena prova a sfiorarla, però, questa brilla e una delle cinque punte si allunga, fino a trasformarla in una bacchetta. Il laccetto che la assicurava al suo collo svanisce magicamente, rendendola così un perfetto strumento da fiaba.

-Forte... - mormora affascinata- Anche il tuo costume non è male, Steve!
Il ragazzo fa spallucce:

-A me sembrano cosplay, anche se il tuo amico sostiene che Astra abbia un potere interessante.

-Ma come cosplay? Il mio è un semplice vestito. Certo, ho una bacchetta magica, ma...

-Se avessi l' intelligenza di guardare sopra la tua testa, forse...
Marlene alza lo sguardo e nota finalmente la falda larghissima di un cappello. Tasta sopra il capo con le mani e nota che è a punta, e anche piuttosto grande.

-Ehi, ma sono una strega!- commenta. Non ne è per niente dispiaciuta però: le sono sempre piaciute le streghe, ancor più se hanno quei costumi simpatici e carini che sono tipici anche degli anime e dei manga.

-Non l'avrei mai detto.

-Ragazzi- li sgrida Niels. - Se non ricordo male siete là per un motivo preciso!
I due smettono immediatamente di parlare:

-Astra dov'è?

-Aspetta, dammi il tempo di individuarla... eccola. Non è molto lontana, se andate sempre dritti e poi per circa venti metri a destra dovreste trovarla.

I ragazzi iniziano a correre. Marlene si guarda intorno: tutto blu, azzurro. Tutto uniforme, anche il colore dei massi. Un cielo scuro come la notte, quasi a calare su di noi per inghiottirci.

Seguono le indicazioni di Niels solo per metà, dato che è la sua amica poi a travolgerci letteralmente, nel tentativo di scappare ad un mostro che piú che paura fa ridere.

-Un cubo? Seriamente?- La ragazza tenta di mettere a fuoco e strofina ripetutamente gli occhi, perché una forma geometrica che attacca la tua migliore amica, vestita da fata turchese, mentre lei cerca di alzarsi in volo su due ali spuntate da chissà dove non è proprio una cosa che si vede tutti i giorni.

-Astra!- la chiama, ma non risolve granché in questo modo.
Ok, calma, cosa puoi fare?

Generalmente le idee di Marlene non sono mai un granché, ma prova a prendere tempo.
-Ehi tu, razza di dado da brodo troppo cresciuto! Lasciala stare!

Gli punta contro la bacchetta con slancio, nel tentativo di risultare più autoritaria e distrarlo con la sua voce, e succede una cosa che sperava, in fondo in fondo, ma che non aveva pensato accadesse: da questa fuoriesce un raggio laser, di un colore giallo fluorescente, che nel giro di una frazione di secondo si abbatte sul mostro, precisamente in un cerchio bianco che ha al centro di ogni faccia, e che contiene l'occhio stilizzato che ha visto in fabbrica.

La creatura si sbilancia all'indietro a causa dell'impatto, fa qualche giro ruotando sulle zampette arancioni ed esplode. I resti schizzano dappertutto ma si dissolvono pochi secondi dopo, come nei videogiochi.

-Marley... grazie. E anche a te, Steve, sono contenta di rivederti - mormora Astra, abbozzando un sorriso che poi diventa un gridolino esultante. - Ora possiamo raggiungere la torre rossa!

Astra indica col capo un edificio poco distante: un cilindro bianco, molto alto e ricordante una specie di candela, che emana una fumata scarlatta.

-Sicura?- si intromette Steve, lo sguardo fisso verso un punto indefinito. - Io non vorrei rovinarvi la festa, ma credo che loro ne abbiano tutta l'intenzione.

"Loro" sono due strani animaletti che non Marlene non riesce a classificare in una specie animale esatta: sono di un beige scuro,e si reggono si reggono anche loro su zampette rachitiche, come il cubo di poco fa, ma le loro sono grigie. Addosso hanno il solito occhio. Su tutti questi strani esseri è come se costituisse un volto.

-Eh no, adesso basta! La mia pazienza ha pur sempre un limite!- esclama la ragazza dai capelli rosa. Cavoli, quando si arrabbia è capace di essere peggio di me...

Astra chiude le mani a pugno e le stringe così forte da farle diventare bianche sulla parte superiore. Sbuffa e pesta un piede a terra... costringendo la strega a fare un salto. Ad un tratto dal suolo sbucano degli spuntoni ghiacciati, che  formano una specie di scudo attorno a loro, mentre i mostriciattoli iniziano a sparare . Nemmeno lei però sembra in grado di spiegarsi quanto ha appena fatto, dalla faccia sbalordita che ha.
-Ma come...

Passa una mano sulla superficie di uno dei pezzi di ghiaccio, che è trasparente e non azzurro come quello della banchisa in cui ci troviamo. Questo sembra essere vero, come nel mondo reale: al suo tocco si scioglie, mentre Astra ritrae sorpresa la mano bagnata. Fa un sorrisetto:

-Che pensi di fare?- le chiede Marlene.

-Beh... fai due più due: se sono in grado di controllare il ghiaccio e l' acqua è ghiaccio, solo non allo stato solido...
Lei capisce al volo e la osserva tendere il braccio in direzione dello spuntone: l'arto le trema leggermente e assume delle sfumature celesti, mentre Marlene vede tutto ciò che ha creato poco fa diventare man mano più liquido e perdere compattezza, finché davanti a loro vi sono solo litri e litri di acqua limpida.

La fatina, che sembra averci preso gusto, con un movimento secco investe una delle creature prima che possa tentare di colpirla solo un'altra volta, e mentre questa viene inondata tramuta di nuovo la massa in ghiaccio, congelandola del tutto sotto lo sguardo stupefatto dell'amica e di Steve.

-Ma è una forza totale!- si complimenta- Al confronto, la mia è un' arma completamente inutile.

-Non dire così, Marley!- tenta di consolarla mei. - È davvero forte anche la tua bacchetta.
Marlene sorride . Ok, forse l'ha detto apposta per avere dei complimenti. Ma tanto, che c'è di male?

-Volete smettere di spettegolare sul vostro equipaggiamento? Per quanto sia bello, vi ricordo che abbiamo ancora uno di quei rompiscatole da sistemare!- esclama esasperato il ragazzo.

-Secondo me ci invidi solo perché non hai nulla- lo prende in giro Marlene, ma lui non sembra prendersela particolarmente.

-Ehi, ha ragione- nota Astra. - Steve, non hai qualche arma?
Il moro scrolla le spalle, poi si piega ed estrae qualcosa da uno degli stivali neri: un bastoncino argentato:

-Questa potremmo considerarla tale?

-Ehm...- mormora la strega.- Ma aspetta, non è un bottoncino quello al centro?

Evidentemente non lo aveva visto perché era rivolto verso le ragazze, ma quando rigira l'asticella scorge il piccolo pulsante e non ci pensa un secondo a premerlo. Improvvisamente la bacchetta si allunga. In un paio di secondi, al posto di una delle due estremità si materializza una punta affilata. Una lancia.

-Ora sì, che possiamo!- scherza la ragazza. Dal canto suo Steve rimane impassibile e la scaglia con precisione verso il mostriciattolo, a circa due metri, centrandolo in pieno e facendolo saltare in aria come il cubo gigante.

-Lavoro splendido, ragazzi, vedo i mostri sparire dal monitor - si congratula Niels. - Ma ora, la torre rossa! Qui Tom sta avendo delle difficoltà, il giardiniere pare essere più in forma di prima e nonostante l'aiuto di Amy tra poco non ce la faremo più.

-Giusto!- afferma Marlene. I tre iniziano a correre e in un paio di minuti raggiungono l'edificio, Durante il cammino non li ha ostacolati nessun altro affarino strano; forse, constata lei, per oggi sono esauriti. Da vicino nota la base del cilindro gigante. È nera, simile a un groviglio di radici... e non ci sono porte. Bella fregatura.
-Scusate, e noi come dovremmo entrarci, qua dentro?

-Non preoccuparti- spiega tranquilla Astra- Basta toccare la parte scura e quella si incresperà come l'acqua, lasciandoti passare.

-Ok!- annuisce lei entusiasta di questo nuovo metodo di accesso. La strega si allontana di qualche metro e prende la rincorsa, eccitata come una bambina, e... la botta in testa le strappa un grido lacerante di dolore. Marlrne rimbalza a terra col sedere più volte prima di fermarsi, il capo che pulsa maledettamente e la costringe a massaggiarlo ripetutamente con la mano.
-Sbaglio o sarei dovuta entrare?!
La sua amica però non è meno sorpresa:

-Io e Tom ce l'abbiamo fatta senza problemi... Steve, vuoi provare?
Il moro si avvicina a passo spedito e appoggia la mano sulla base della torre: nemmeno con lui succede nulla.

-Astra, siete entrati in un edificio del tutto uguale a questo?- domanda Marlene con un piccolo sospetto che man mano si ingigantisce e che la fatina conferma pochi secondi dopo:

-In effetti la fumata era bianca e non rossa- ammette. - Ma non è possibile, mia madre ce l'ha fatta... Un modo deve esserci, giusto?

*****

Mi rifiuto.
Non è possibile, la mamma è entrata in questa torre, e sicuramente una maniera per farlo c'è. Non può essere altrimenti, come avrebbe fatto a farla tornare bianca, sennò?

A passo lento e incerto, Astra si avvicina al cilindro bianco e posa la mano sulla parte nera, come ha fatto nella foresta. Chiude gli occhi e sospira.
Lasciami passare, chiede col pensiero, almeno me.

Poggia l'altra mano e finalmente inizia a vedere una piccola increspatura, che poi si allarga sempre più fino a inghiottire il suo braccio e successivamente l'intero corpo.
La fata non può fare a meno di sorridere e di esultare di gioia.
-Ce l' ho fatta! Cugino- gli comunica.- Ci sono riuscita, sono entrata.

-Ma è fantastico!- si congratula lui dall'auricolare. Astra percepisce il suo sollievo.

La torre è del tutto uguale a quella del settore foresta, anche se è ancora buia. La ragazza avanza; sul pavimento si accendono in successione le parti del simbolo a forma di occhio che sembra essere dappertutto in quello strano mondo.

Ma certo, deduce , prima ero caduta, quindi sono atterrata quasi al centro e l' interno si è illuminato senza che me ne accorgessi.
Arriva al centro e improvvisamente avverte come la necessità di sollevarsi. Guarda in alto: che fare?
Segui l' istinto, è la risposta che le arriva dalla coscienza.

È come se si sentisse un tutt'uno con questa torre, da quando è entrata. In effetti, lo sente da quando ha messo piede a Lyoko . Come se qualcosa di lei facesse parte di quel mondo.

E sia. Astra si lascia trasportare sempre più su da una strana forza che la conduce ad una piattaforma circolare più piccola della precedente ma pressoché identica, tranne per il fatto che è sospesa al centro della torre. Il marchio si accende anche lì, ma davanti a lei appare una strana schermata trasparente. Sopra, non c'è scritto nulla.
Stavolta nemmeno le sue sensazioni le dicono cosa fare.

-Ehm, Niels?- interpella il cugino sperando che lui possa trovare una risposta a questo strano fatto. - Qui è comparsa un' interfaccia vuota. Che devo fare?

-Vuota? Non so... prova semplicemente a toccarla, magari è come uno schermo in standby. Sempre meglio cercare di scoprire qualcosa che rimanere in questa situazione!

Astra decide di dargli ascolto e poggia un polpastrello sul bizzarro schermo. Inizia ad autodigitarsi una scritta:

ASTRA
CODE LYOKO

Ma che...
Prima che lei possa dire una sola parola, le piccole finestre azzurrine lungo e pareti della torre iniziano a cadere verso il vuoto.


Salve, nipoti, come va? Volevo introdurre un altro pezzetto, ma il capitolo poi sarebbe risultato troppo lungo e nonostante sapessi che per voi non avrebbe fatto differenza, beh, io non potevo stare tre ore a scrivere (mi spiace, ma la settimana prossima sarà una merda piena di compiti e interrogazioni, e anche impegni).
Eniwuei, il pezzetto tagliato comparirà all' inizio del prossimo capitolo, è una promessa ;)

Prima di salutarvi, vorrei chiedervi aiuto: mi serve gente brava a disegnare. Non chiedo dei piccoli Picasso per carità, ma se volete, potreste cercare di disegnare i personaggi di questa storia in stile Lyoko? (Magari prendendo spunto dai tratti dei genitori dei ragazzi in versione 3D)
Se volete potete spedirmi le immagini, a voi la scelta di colorarle o meno, sul mio profilo Instagram axdy_781 (si tenga presente che dei followers di Instagram non mi importa praticamente un cavolo, quindi non siete obbligati a seguirmi. Non so se sia necessario farlo per un messaggio diretto, ma il mio fine è un altro).
Se mi arrivassero disegni di più utenti ovviamente, non prenderei quelli di uno solo, potrei anche sceglierli tutti da persone diverse in base a quelli che sono venuti meglio.
Se vi va di aiutarmi, fatemelo sapere:)
Se vi servissero descrizioni di personaggi come Amy o che comunque non sono ancora andati su Lyoko, potete chiederle in chat (solo i vestiti, niente armi o poteri però)
Kincha007

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