Ricatto a Niels

"La cara Laura in abito bianco!"

-Vattene via.

Non sa chi sia stato a venirle dietro fino al bagno delle ragazze del terzo piano, non vuole saperlo, e soprattutto, non vuole parlare in questo momento.

- Astra, andiamo. - La voce è quella di Erik. C'era da aspettarselo.

-Ti supplico, lasciami in pace!- grida lei senza neanche voltarsi.
Preme la schiena contro il muro freddo al quale è appoggiata e sente le lacrime che iniziano ad uscirle dagli occhi. Cerca di trattenerle. Non deve piangere. E soprattutto, non deve lasciare che lui o chiunque altro la veda; sarebbe terribilmente imbarazzante.

-Ti capisco, davvero, ma...

-No, no che non capisci! Come ti sentiresti se tuo padre avesse fatto esperimenti su di te un paio di settimane dopo la tua nascita?

-Non aveva potuto fare altrimenti, era l'unico modo per prendere tempo. Ricordi? Aveva detto anche lui che non c'era un'altra soluzione.

-Avrebbe potuto aspettare! È un genio, Erik, e anche uno scienziato. Studiare la situazione e inventarsi qualcosa è il suo lavoro, non lo perdonerò mai per questo.

Pur non vedendolo lo sente avvicinarsi. Dapprima le posa delicatamente una mano sulla spalla, poi la stringe di colpo a sé, facendola sussultare.

-Va tutto bene, ok?- Solo allora la ragazza lascia che lacrimoni grossi quanto un'unghia le imbrattino le guance. Se solo riuscisse ad aprire bocca, l'unica cosa che ne uscirebbe sarebbe un fiume di ringraziamenti. Vorrebbe solo inondarlo di grazie, in questo momento lo sente come l'unica persona che le stia veramente vicino.

Ma in quel momento sentono la porta aprirsi. Erik la lascia poco a poco prima di girarsi. Lei si volta allo stesso modo.

-Astra. - Niels entra seguito da Tom, che si blocca al vedere lei così vicina a Erik.
-Saresti dovuta rimanere fino alla fine, sai?

-Per vedere cosa?- Astra si asciuga freneticamente la faccia, la sua espressione torna glaciale. - Il mio caro papà che parla di qualche altra diavoleria per cui ci ha usato e come cavia? No, grazie.

-In verità, Jeremy si scusava. Passa gli ultimi due minuti a chiederti di perdonarlo se un giorno avessi dovuto scoprire che ti era successo, anche da parte di Aelita. In un pezzetto, porge anche a me le scuse di mia madre.

La cosa ad Astra non fa né caldo né freddo, non ha problemi a dirlo; ma a queste parole le torna in mente che non sono l' unica vittima della situazione.

-Però tu non sembri molto sorpreso, Niels.

-In effetti- confessa. - Avevo intuito qualosa di strano dalla scorsa settimana. Ero andato in fabbrica da solo per auto-scannerizzarmi e immunizzarmi dal ritorno al passato come voi, e di nella sala di comando il supercomputer aveva rilevato qualcosa che negli avatar degli altri non c'era... una sorta di codice, anche se sottilmente diverso dal tuo: serve a disattivare le torri nel settore vulcano. O meglio, serviva, prima che la zia disintegrasse il supercomputer della Green Phoenix durante una colluttazione.

La spiegazione dissipa ogni dubbio della giovane dai capelli rosa, ma non scalfisce il suo risentimento nemmeno di striscio:

-Comunque sia, mio padre può tenersi le sue scuse per lui. Non ho intenzione di perdonarlo.

-Cugina, cerca di ragionare...

-Non mi pare che lui abbia ragionato quando ha deciso di inserirci dentro dei codici.

-Astra- conviene il biondo. - Forse dovresti ascoltarlo. Dopotutto ha ragione, secondo me. E poi, devi ammettere che Jeremy ci ha visto lungo nel farlo.

Astra gli scocca un'occhiata di fuoco:

-È così che la pensi? Non credo che saresti di quest' opinione al posto mi...

-Ragazzi! Non so di cosa stiate parlando ma non è il momento!- Marlene irrompe come una furia nel bagno, in braccio ha il portatile di Niels.

-Che succede?

-Non lo so, ma sentite?- I ragazzi per un istante tacciono tutti in modo da poter ascoltare l' apparecchio emettere un fastidioso bip. - Fa un rumore strano da qualche minuto!

Il moro le si avvicina e si reimpossessa del pc, aprendolo mentre si siede sul pavimento a gambe incrociate. Preme una serie di tasti mentre gli altri si radunano curiosi intorno a lui, e dopo alcuni secondi pronuncia il verdetto:

-Un attacco di XANA, che novità.

-Un'altra torre?- chiede Astra, esasperata e soprattutto amareggiata, ora che conosce il motivo che le consente di disattivarle.

-No, stavolta è diverso- replica Niels senza staccare gli occhi dallo schermo. - L'attacco è al settore 5. Al Nucleo di Lyoko. Il che è ancora peggio, in un certo senso.

Non c'è più biogno che Nis spieghi molto sul mondo virtuale: almeno su quello, non hanno nulla da imparare. Sanno perfettamente che no Nucleo uguale no Lyoko, e no Lyoko uguale addio missione a sua volta. E addio missione... meglio che non scoprano cosa significhi quello.

-Marlene, chiama Amy e Steve e di' loro che c'è bisogno di aiuto alla fabbrica. Dobiamo andare ora, o sarà troppo tardi.

-Aspetta- dice Erik. - Meglio che io resti. Devo inventarmi qualcosa coi miei, mia sorella oggi sarebbe dovuta ritornare a casa dopo il pranzo. Dopotutto siete in cinque su Lyoko, no?

-E va bene- concede Niels.- Ma se dovessi riuscire a svignartela dopo aver coperto Amy, cerca di venire a dare una mano, ok? Con XANA la prudenza non è mai troppa, da quel che ho visto.

-Ricevuto!

Erik esce dalla porta asieme alla biondina mentre Astra, Niels e Tom iniziano ad avviarsi verso l'entrata del Kadic.

*****

-Trasferimento Amy! Trasferimento Marlene! Trasferimento Steve! Scanner Amy! Scanner Marlene! Scanner Steve! Virtualizzazione!

Dopo la consueta folata d'aria, Steve si ritrova nella stanza d'ingresso dell'orribile labirinto infernale noto come settore 5. Sarà anche stato solo tre volte qui su Lyoko, ma sa per certo che non gli piace per nulla quel posto.
È come se potesse annusare il pericolo a chilometri di distanza nonostante l'assenza dell'aria e dell'olfatto, come se avvertisse qualcosa di pericoloso ad ogni angolo. Inoltre, il blu gli dà sui nervi
Altro che colore rilassante.

Probabilmente l'ha ereditata da sua madre, la sensazione di dover stare sempre all'erta. Di certo, William se ne sarebbe fregato e sarebbe corso a far fuori qualche mostro come l'irresponsabile che è sempre stato. Dopo tutti questi anni, Steve si è abituato al suo carattere, per quanto odioso possa essere.

Dopo che Astra li ha raggiunti assieme a Tom, i ragazzi iniziano a correre fino a superare il labirinto, stavolta senza incontrare grosse difficoltà. Evidentemente, tutte le forse disponibili XANA le ha radunate al Nucleo. Anche della Robbia, in uno dei suoi momenti lucidi, sembra notarlo:

-Niels! Non avevi parlato di strani abitanti del settore 5 a forma di lucertola una volta? Creeper, no?

-Ops! Mi sono dimenticato di dirvelo- si scusa Ishiyama. - In pratica, con lo spostamento di tutti i suoi dati piú importanti al settore vulcano, XANA ha perso pezzi: i Creeper, residenti solo di Cartagine, sono stati... cancellati, ecco. Non so molto, Jeremy non riferisce altri dettagli su questo. Non credo nemmeno gli importasse sapere perché si sono ritrovati una rogna in meno.

Ogni tanto, Steve deve ammettere che questo ragazzo tira fuori un barlume di decenza e di buon senso, arrivando persino a fargli credere che non tutti nella sua famiglia sappiano rompere le scatole come la sua cara cuginetta, che adesso gli sta camminando accanto mentre attraversano l'entrata della Cupola.

-Da qui dovete per forza usare un veicolo per accedere al Nucleo. Astra, se vuoi puoi volare con le ali, anzi, ritengo sia la cosa migliore: cosí, lascerai agli altri piú spazio sui mezzi.

La fata annuisce e inizia a sbattere le alette verdi fino a prenderci la mano e staccarsi dal suolo. Pochi secondi dopo, accanto agli altri
si materializzano lo strano monopattino grigio dell'ultima volta e una moto ad una sola ruota, anch'essa fluttuante a pochi centimetri da terra. Di comune accordo, a Steve tocca salire con la piccola rompiscatole su quest'ultima mentre Tom salta sull'overwing, imitato da sua sorella, che si pone alla guida.

Improvvisamente, nella parete blu scuro di fronte a loro qualcosa cambia.

-Ehm, Niels?- lo chiama la streghetta. - Sbaglio o il muro si sta... gonfiando?

Non avrebbe saputo dirlo meglio: è come se la superficie fosse fatta di acqua che ribolle, ma al contrario di questa i rigonfiamenti del muro non scoppiano come le bollicine. Dal loro interno fuoriescono tre animali che Steve non ha mai visto prima, almeno dal vivo: delle mante. Sul dorso hanno il simbolo di XANA. Con un grido agghiacciante che gli ricorda lo stridere di un' aquila iniziano a volare verso di loro.

-Sono Mante volanti!- li informa Niels dall' auricolare.

-Ormai lo avevamo capito!- ribatte il mago stufato, per poi disfarsi del mantello e far apparire la frusta. Tira fuori dalla tasca dello smoking anche un paio di fumogeni, che lancia prontamente contro i mostri, colpendone uno che inizia a perdere quota e a precipitare verso il vuoto.

Steve vorrebbe aiutare, ma usare la lancia è improponibile, soprattutto con Amy che gli si aggrappa al petto come una cozza agli scogli, perciò si limito a scendere di quota con la moto. In compenso, Astra è appena riuscita a far saltare in aria un'altra Manta con un dardo di ghiaccio.

-Vuoi staccarti un attimo?- sbotta ad un certo punto verso la sua odiosa passeggera. - Tra poco mi romperai una costola a furia di starmi incollata così al torace!

-E se cadessi?- replica lei con il tono di chi sa di avere ragione e non intende mollare.
Ora basta, Stern, sono stufo.

-Sai? Credo che tra poco avrai un ottimo appiglio per non cadere.

-C-che?!- balbetta lei terrorizzata. Steve la ignora e aspetta il momento propizio. Sale nuovamente di quota a gran velocità, mentre Amy urla. Appena l'ultima creatura volante è abbastanza vicina, il ragazzo salta giù dal mezzo.

*****

Comincio a pensare di essere l' unica dotata di cervello pensante... ma si può essere più stupidi?!

-STEVE!- Amy urla finché i suoi polmoni virtuali glielo consentono. È appena atterrato sulla schiena della Manta, nella stessa posizione in cui starebbe un surfista che cavalca le onde:
-Dico, sei impazzito o cosa?!

-Mi ero stufato, tutto qui. Sei il peggior passeggero al mondo.

-Ok, sei impazzito!

-Può essere... ma mi sa che anche l'Overbike è sulla stessa strada, vista la tua ottima guida. Pensa a governare la moto, non a me.

La moto, in effetti, barcolla. Amy si precipita un po' piú avanti e poggia le mani sull'acceleratore, cercando di governare la traiettoria del mezzo col bacino. Il risultato, ovviamente, non è dei migliori. Inizia a sbandare a destra, oscillando pericolosamente con un brivido che le corre dietro la schiena.

-Ti detesto quando fai così!- inveisce contro il cavalcatore di Mante.

-Non chiedo di meglio.

Amy riesce per miracolo a raggiungere una strana apertura sul fondo della sfera che racchiude il settore, che si apre e chiude ritmicamente. La attraversa e scende dal trabiccolo infernale.

-Mai più!- annuncia col fiatone- Giuro che non salirò mai più su questo coso da sola!

È questione di minuti prima che la raggiungano anche Astra e Marlene. Steve e Tom tardano un po', ma alla fine sono pronti ad entrare in azione.

-Come si prospetta lo scontro, Niels?- domanda Amy al cugino.

-Abbastanza duro, direi: qui vedo sette mostri. E non vi ho detto la bella notizia.

-Ovvero?- Ormai cose del genere su Lyoko sono all' ordine del giorno.

-Finora ho dimenticato di dirvi che il Nucleo ha una barriera protettiva formata da due strati. Il primo è appena saltato.

-Perfetto - commenta la strega iniziando a correre e precedendoli nell'entrare.

La stanza non è larghissima, ma compensa enormemente in altezza: attaccate alle mura cilindriche ci sono centinaia di piattaforme che unite vanno a formare una specie di scala lungo tutto il perimetro esterno. Molto più in alto di loro, al centro della camera, c'è una sfera che brilla di luce azzurra. Attorno ad essa, Amy scorge delle creature che  attaccano la sfera crivellandola di colpi rossi provenienti da tutte le direzioni.

Non riesce a distinguere bene che tipo di mostri siano, ma tira fuori il flauto e lo trasforma in falce, iniziando a salire a grossi balzi i gradini.

-Amy, aspetta!- esclama la sua amica seguendola, la bacchetta impugnata. Man mano che salgono la ginnasta delinea i tratti di due Tarantule, tre Kankrelat e due Krab, che però non sembrano dare loro importanza mentre continuano il proprio lavoro.

-Ehi, zuppa di mare!- si rivolge Tom ai crostacei. - Sapete, è da un po' che non mangio pesce! Ragazzi, avete qualche condimento da suggerirmi?

-Ovviamente- gli regge il gioco la sorella. - Granchi leggermente scottati!

Marlene inizia a sparare al primo granchio una serie di laser dorati.

-Ma certo, però non scordiamo di togliere le ossa.- Il mago, con un fendente di frusta, trancia di netto le zampe del secondo.
-E l'antipasto è fatto! Qualcuno vuole dei crostini nel brodo?

Ovviamente allude ai Block, che hanno iniziato ad accorgersi di non essere soli e hanno lasciato ai loro amici il Nucleo per venire a occuparsi di loro. O meglio, di Amy, che era la più vicina. I ragazzi si sono diretti verso le Tarantule, ed essendo stata troppo lenta si è lasciata accerchiare.

Dannazione.

La faccia dei cubi rivolta a lei inizia ad illuminarsi, ma stavolta non del solito rosso: il raggio che ancora stanno preparando è di colore blu. Visto che si trova praticamente al centro di un triangolo non ha speranza, ma decide comunque di provare a schivare. Un secondo dopo, i mostri sono tutti e tre fermi. Congelati.

-Amy- interviene Niels dall'auricolare. - Potrei sapere cosa cavolo hai fatto?

Lo sguardo di lei continua a posarsi alternatamente su tutti e tre i cubi per secondi che le paiono eterni. Alla fine, trova la forza di dire:

-Ma-magari lo sapessi... ho solo evitato i colpi. Pare che si siano rovinati l'un l'altro!

-Ma era statisticamente impossibile schivare un attacco del genere! A meno che...

-A meno che cosa?

-A meno che il tuo potere non sia questo.

-Un potenziamento dell'agilità?- ci riflette. - In effetti, ho fatto ginnastica ritmica per anni. E poi chi lo sa, potrebbe tornarmi molto uti...

Il grido di Marlene che viene devirtualizzata la interrompe. Amy decide di non riprendere la frase e corre direttamente verso la Tarantula che ha sparato, prima che i cubi si scongelino. Li lascerà volentieri ad Astra. Ma a preoccuparla era stato un altro urlo, simultaneo a quello della sua amica.

*****

La situazione tutto sommato non era poi così tragica, nonostante Marlene fuori gioco. I ragazzi potevano tranquillamente occuparsi di due mostri in quattro, se non fosse stato per... Una torre attiva contemporaneamente all'attacco al nucleo.

Non è stato necessario nemmeno il supercomputer per avvertire Niels: lo spettro deve essersi materializzato direttamente in fabbrica, e il superscanner ha cominciato a segnalarlo solo dopo che l'ha già scaraventato via dalla poltrona, mandandolo a sbattere contro il muro.

Nonostante la vista annebbiata dalla botta, riesce a distinguere i tratti della donna. Iolanda, l'infermiera sulla quarantina del Kadic- o meglio la sua copia poliforme- siede ora al supercomputer, lo sguardo famelico fisso sul monitor e le dita che si muovono ritmicamente sulla tastiera, quasi fosse una macchina.

La forza che Niels non ha, tuttavia, è quella di impedirglielo, poiché ogni secondo che passa si sente sempre piú intontito.

-Niels!- Marlene risale la scaletta dalla sala scanner. Gli corre accanto, preoccupata e lo fissa, quasi a cercare ferite che non troverà mai.

-Sto... sto bene- mente lui mentre massaggia la testa, sperando che il dolore passi in fretta. -Sono un osso duro.

-Ma per favore- mormora sarcastica lei. Si rivolge poi allo spettro- Giú le tue zampacce da quella tastiera!

Si lancia ala carica, spodestando la donna dalla poltrona. Nonostante il colpo, il ragazzo cerca di rimettersi in piedi per reimpossessarsi del computer, ma proprio mentre sta per farlo lo spettro richiama la sua attenzione. Niels si volta e desidera subito di non averlo mai fatto.

Nel giro di quache secondo in cui non è stato attento, Iolanda è riuscita a immobilizzare totalmente Marlene, che ora si ritrova stretta in una morsa con un braccio della creatura attorno al collo.

-No!- il grido risuona patetico, ma in un momento del genere non sa cos'altro fare. La cara Iolanda, invece, evidentemente sa cosa chiedere:

-Disattiva Wind- la voce è distorta, gracchiante. Non è affatto umana- Disattivalo, o giuro che faccio partire una scossa e la uccido con queste stesse mani.



Oggi non ho un granché da dire... se non che purtroppo non ho fatto in tempo a pubblicare prima. Mi spiace, cercherò di essere piú costante. È stata una vera fortuna poter aggiornare oggi, specialmente con la storia dell' attentato proprio in Francia di ieri.

Kincha007
Lo so, oggi sono piú seria del solito. Ma queste cose mi danno il voltastomaco, giuro. O meglio, queste "persone". (Non intendo in alcun modo riferirmi ai fedeli islamici. Tutto il contrario. Mi riferisco a quella gente che ne disonora a mio parere il credo attaccando gente innocente in nome di un dio pacifico, spargendo di contro sangue inutile)
E voi? Qual è la vostra opinione in proposito?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top