Nouveau territoire

In un primo momento, a causa del mal di mare Tom non si era affatto accorto che ci fosse qualcosa di strano. Nota solo in un secondo momento dove si trovino.
L'acqua del mare digitale è viola, cosí come viola è il suolo di quel luogo luogo. A differenza del settore montagna però, al posto di pietruzze e macigni, dal terreno spunta qualcosa di molto piú spettacolare: cristalli. Decine, centinaia di minerali virtuali, di un viola dalle sfumature rosate. Cristalli creano i sentieri, cristalli danno vita ad anfratti perfetti per nascondersi: un luogo che con Lyoko non ha nulla a che vedere.
-Settore cristallo?- dice Niels.

-Mh-mh- gli risponde Astra, il tono vago.
L'unica oltre a Tom e Steve che pare notare qualcosa di strano è Marlene:

-Ma Niels, non dovevamo entrare in una Replica di Lyoko? Io non ci vedo nulla di simile.

-Credimi, se sapessi qualcosa te lo direi di certo. L'unico indizio utile viene dal diario di Jeremy.

-E sarebbe...?

-I Guerrieri Lyoko hanno vissuto un'esperienza identica una volta: credevano di aver localizzato una Replica in un supercomputer infettato da XANA e si sono ritrovati in un settore del tutto differente, una landa di vulcani. Hanno scoperto solo dopo che in realtà non era stato lui a creare quel mondo: il supercomputer apparteneva alla Green Phoenix. L'unica cosa appartenente al virus erano delle torri, che usava per attaccare la Terra come faceva con quelle su Lyoko.

-Quindi, stai dicendo che c'è qualcuno qui che ha creato un altro settore?- interviene Amy.

-Beh... da quel che vedo, sí. Ma non so chi sia questa persona.

-Non hai un modo per localizzare il supercomputer o cose simili?
Tom avverte amico schioccare la lingua:

-L'unica soluzione sarebbe inviarvi sul posto. Ma sfortunatamente non so come fare, devo prenderci un po' la mano. Magari tra un paio di giorni, XANA permettendo, potremo tornare e provarci. Perché intanto non scendete e fate un giro?

I ragazzi acconsentono.

-Perfetto, datemi un secondo... trasferimento Steve! Trasferimento Marlene!- Niels prende una piccola pausa. - Trasferimento Tom! Trasferimento Astra!

Tom percepisce improvvisamente il  corpo scomporsi per appena un istante, prima di ritrovarsi coi piedi sul suolo violaceo del nuovo settore. Nota qua e là, incastonate nel terreno, delle piccole gemme viola. Chi ha creato questo posto deve aver badato anche al piú piccolo dettaglio.

-Ehi, e io?- chiede Amy.

-Beh... non potresti scendere in teoria, cugina. Se la Skid non viene attraccata ad una torre, credo proprio che dovrai restare lì dentro. Mi spiace.

Amy non protesta.
-Ragazzi, che ne dite di dividervi? Per sicurezza è meglio se un paio di voi restano alla nave.

-Ma non dovrebbero esserci mostri- obbietta Marlene.

-Meglio non rischiare.

-E va bene. Chi va in esplorazione?- Dal suo sguardo Tom sa benissimo che vuole essere una dei fortunati. Decide di lasciarla vincere per stavolta:

-Va', ti cedo il mio posto oggi.

-Sí!- esulta la strega. - Fratellone, ti ho già detto che ti adoro?

-Non ci allarghiamo troppo, microbo.

-Ehi, microbo a...

-Ok, basta- li zittisce secca Astra, a cui probabilmente l'incazzatura passerà davvero molto difficilmente. - Io vado con Marley, chi altro resta qui? Steve, tu vieni?
Lui scuote la testa e si avvicina a Tom.

-Niels, manda solo un veicolo per Marlene. Io volerò da sola.

Davanti alla bionda si materializza l'overbike, la moto che un tempo era di Ulrich. Marlene monta in sella e Astra si alza in volo sulle ali; dopo poco entrambe spariscono, inghiottite dal labirinto di cristalli.

*****

Astra e Marlene procedono lentamente, nonostante la moto e le ali: quel posto è cosí incantevole che sarebbe uno spreco non godersene appieno la bellezza. La ragazza osserva più volte di sfuggita il proprio riflesso nella superficie violacea dei cristalli, mentre si addentra sempre di più tra i sentieri sconnessi del nuovo settore. La sua amica invece guarda dritto davanti a sé, girando la testa solo quando curva, per ricordarsi la strada e non perdersi.

-Ehi...- mormora attenzione a un certo punto.

-Cosa c'è, Marley?

-Volevo sapere se andasse tutto bene. Non sono il tipo da impicciarmi degli affari degli altri, ma tu e Tom mi sembrate...

-Non ho voglia di parlarne, ti prego. Ho già detto a lui tutto quel che c'era da dire, Marlene, e ti pregherei di non farmi la predica solo perché è tuo fratello.

Lei ferma la moto:

-Astra, sai benissimo che non lo farei mai: se Tom commette uno sbaglio sono la prima a dirglielo. Ma vorrei capire proprio questo: che ti ha detto?

-Ho detto che non ne voglio parlare- ripete la fata, forse a voce un po' troppo alta.
-Scusa- aggiunge subito dopo. - Ma meno tocco l'argomento, meglio sarà. Davvero, mi spiace. Magari tra un paio di giorni.

-Mh- Astra capisce subito che la questione non è finita lì. Marlene sa  prenderla molto male quando vuole. Non che le importi: non è certamente lei a decidere quando parlare di una cosa e quando no. E di certo non accetterà di farsi rimproverare solo perché è sua amica, Tom poteva pensarci prima di dire quelle stupidaggini.

Mio padre aveva ragione, certo, come no! E allora perché non legalizzare gli esperimenti sugli umani, già che ci siamo? Ma per favore!

Tenta di focalizzarsi su dove sono.
Il settore cristallo, Astra, il settore cristallo. Pensa a goderti questo spettacolo e a nient'altro, si ripete.
Involontariamente, rivolge un pensiero a Erik: è un peccato che a causa di una stupida influenza si stia perdendo tutto ciò, visto che nemmeno sa se mai avranno l'opportunità di tornarvi. Senza quasi accorgersene le labbra della ragazza si increspano in un sorrisetto.

Almeno lui capisce quel che prova, non fa pressioni inutili per cercare di cambiare forzatamente la sua opinione. Se solo tutti gli altri fossero così... non capisce perché nessuno comprendq il suo punto di vista. Ah, ma certo. Dimenticava, loro non sono stati usati come contenitore per un codice informatico. La sciocca il fatto che nemmeno Niels sembri comprendere.
Ma gli altri non possono capire quel che non vivono sulla loro pelle. Non vede nemmeno perché continuare a sprecare tempo cercando di convincerli.

***** *****

-Ragazzi, per carità, fate un po' di silenzio!- ironizza Tom. È da quando Astra e sua sorella se ne sono andate che nessuno dice una parola, fatta eccezione per i borbottii di Niels che controlla il supercomputer.

-Non credo sia l' occasione per chiacchierare- ribatte Steve, serio. A volte quel ragazzo sembra di pietra. Di pietra come i suoi occhi, che non volge mai verso qualcuno se non per squadrarlo con disapprovazione. Il mago non osa pensare come deve essersi sentita la povera Amy nel chiedergli un favore.

-Ma  si chiacchiera soprattutto per passare il tempo! E mi pare che ne abbiamo a bizzeffe, di tempo, qui.

-Parla pure con Stern se vuoi. Fate pure con comodo, io mi limiterò a tenere gli occhi aperti. Sai, è per questo che siamo qui, se l'hai dimenticato.

-Ma che tipo!- mormora Tom. - In effetti, Amy, com'è il tempo lassù in cima?

-Che spiritoso- risponde questa.

-E va bene, vedo che oggi è giornata! Almeno c'è una bella vista, no?

-Bellissima. Anche se certi cristalli sono veramente alti e coprono gran parte della visuale. Non vedo molti sentieri da qui, non riesco nemmeno ad individuare Astra e Marley...

-A proposito! Niels, hai notizie di loro? Sono più di venti minuti che non si fanno vive.

-In verità no. Astra! Marlene!- le chiama questo. Passano altri due o tre minuti in cui anche il loro amico sembra sparito nel nulla.

-Perfetto, e sono tre...
Anche stavolta nessuno risponde.

***** *****

Marlene rischia di scoppiare. La tensione è davvero troppa stavolta. Non si aspettava di certo che Astra, di solito così pacata e con la testa fra le nuvole, avrebbe reagito così. Lei e suo fratello devono essersene detti di tutti i colori, per stare in questo modo. E sicuramente, se Astra non parla, Tom sarà ancora più restio a vuotare il sacco. Sono quasi come gemelli, lui e Marlene, quell'anno di differenza non è mai pesato loro molto. Ma Tom quando si tratta di queste cose difficilmente si apre, anche se si tratta della sua cara sorellina.

In realtà, oltre che curiosa Marlene è anche amareggiata. Astra non si era mai comportata così con lei. Da un po' di tempo, più precisamente da quando ha scoperto che cosa le ha fatto Jeremy quando era piccola, sembra essere arrabbiata col mondo. Lei la capisce, sì, ma fino a un certo punto. Alla fine non l'ha danneggiata in alcun modo. Il codice Lyoko era solo un modo per proteggerla, per proteggerli tutti, e soprattutto, suo padre ci ha visto giusto.

Niels non sembra avere battuto ciglio alla notizia, e Astra sembra esserne ancora più sconvolta. Niels. Marlene ha preso l'arrabbiatura di poco prima, nel mare digitale, come un buon segno. Ma sì, non potrebbe essere altrimenti. Se Niels non l'avesse perdonata, difficilmente si sarebbe preoccupato. E questo, per lei, vuol dire che hanno fatto pace, in un certo senso. Che lui è ancora suo amico.

A questo pensa, Marlene, mentre il suo riflesso si deforma e si scompone man mano che sfila davanti a cristalli dalle più svariate forme e dimensioni. E' talmente presa dal pensare a quell'amicizia che non si rende conto minimamente che qualcuno la sta chiamando a gran voce. Che quel qualcuno è proprio Niels.

-Marlene!- lei ne sente la voce solo dopo che Astra l'ha scossa, irritata e nervosa, per un braccio. Ma quel nervosismo, la streghetta lo attribuisce a qualcosa che non è il loro piccolo battibecco di poco prima. No, Astra stavolta è sorpresa, non furiosa. Certo, da come la guarda è chiaro che il suo non aver sentito l'ha urtata leggermente, ma quell' ansia è diversa.
Marlene ne comprende la causa quando la fata gliela indica, senza emettere un suono. È una causa abbastanza evidente in effetti. Impossibile da non capire stavolta, tanto è palese. Il motivo di tanta frenesia se ne sta lì, che domina su un piccolo pezzo di terreno non invaso dai cristalli, mentre sembra come piantare le radici nere che ha per base nel suolo tempestato di minerali. Si erge incurante, nei suoi circa dodici o quindici metri di altezza, come la più perfetta delle candele. A completare il disegno, in cima, una fumata bianca.

DAN DAN DAAAAAANNNN
I nostri amici hanno trovato proprio una torre! E così, XANA ha infettato anche questo supercomputer! Secondo voi il proprietario sa di questo piccolo problema, oppure ne è totalmente all' oscuro? Sarà un possibile alleato? Ma soprattutto, chi è?
Cercherò di aggiornare tra una settimana, ma non prometto nulla, anche se mi è ritornata l' ispirazione per qualche nuovo pezzo della storia!
Secondo voi, la situazione tra Tom, Marlene e Astra si stabilizzerà? E Steve diventerà più socievole di un rospo affetto da mutismo? (ok, me ne vado, me ne vado, calmi!)
Kincha007







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