Clueless about our love❤︎
𝙲𝚒𝚊𝚘 𝚊 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚒, 𝚖𝚒 𝚌𝚑𝚒𝚊𝚖𝚘 𝙰𝚛𝚒𝚊𝚗𝚗𝚊 𝚎 𝚜𝚝𝚘 𝚙𝚎𝚛 𝚛𝚊𝚌𝚌𝚘𝚗𝚝𝚊𝚛𝚟𝚒 𝚕'𝚎𝚟𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚑𝚊 𝚜𝚌𝚘𝚗𝚟𝚘𝚕𝚝𝚘 𝚕𝚊 𝚖𝚒𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊
𝙼𝚊 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚟𝚒 𝚏𝚊𝚛𝚘̀ 𝚞𝚗 𝚋𝚛𝚎𝚟𝚎 𝚛𝚒𝚊𝚜𝚜𝚞𝚗𝚝𝚘 𝚍𝚒 𝚌𝚘𝚜'𝚎̀ 𝚜𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊:
𝚂𝚘𝚗𝚘 𝚗𝚊𝚝𝚊 𝚒𝚗 𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊, 𝚎𝚛𝚘 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚊𝚖𝚋𝚒𝚗𝚊 𝚙𝚛𝚘𝚍𝚒𝚐𝚒𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝙸𝚀 𝚍𝚒 𝟸𝟸𝟶, 𝚌𝚒𝚘̀ 𝚖𝚒 𝚑𝚊 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚜𝚊𝚕𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚎𝚌𝚌𝚑𝚒 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚍𝚒 𝚜𝚌𝚞𝚘𝚕𝚊 𝚙𝚞𝚋𝚋𝚕𝚒𝚌𝚊 𝚍𝚊𝚝𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚜𝚝𝚞𝚍𝚒𝚊𝚟𝚘 𝚊 𝚌𝚊𝚜𝚊, 𝚊 𝟷𝟺 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚎𝚗𝚝𝚛𝚊𝚝𝚊 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚏𝚊𝚌𝚘𝚕𝚝𝚊̀ 𝚍𝚒 𝙼𝚎𝚍𝚒𝚌𝚒𝚗𝚊 𝚎 𝙲𝚑𝚒𝚛𝚞𝚛𝚐𝚒𝚊 𝚍𝚒 𝙱𝚘𝚕𝚘𝚐𝚗𝚊, 𝚘𝚛𝚊 𝚊 𝟷𝟾 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚊𝚕𝚒𝚣𝚣𝚊𝚗𝚍𝚊 𝚒𝚗 𝙲𝚑𝚒𝚛𝚞𝚛𝚐𝚒𝚊 𝚊𝚕 𝚝𝚎𝚛𝚣𝚘 𝚊𝚗𝚗𝚘, 𝚑𝚘 𝚐𝚒𝚊̀ 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚘 𝚒𝚗𝚝𝚎𝚛𝚟𝚎𝚗𝚝𝚘 𝚎𝚍 𝚎̀ 𝚜𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚞𝚗 𝚜𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚘, 𝚎 𝚐𝚛𝚊𝚣𝚒𝚎 𝚊 𝚚𝚞𝚎𝚕𝚕𝚘 𝚖𝚒 𝚑𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚊𝚗𝚍𝚊𝚛𝚎 𝚊 𝚌𝚘𝚗𝚌𝚕𝚞𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚊𝚕𝚒𝚣𝚣𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚒𝚗 𝙰𝚖𝚎𝚛𝚒𝚌𝚊 𝚊𝚕 𝚂𝚊𝚗 𝙹𝚘𝚜𝚎 𝙷𝚘𝚜𝚙𝚒𝚝𝚊𝚕, 𝚖𝚒 𝚑𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚎̀ 𝚞𝚗 𝚋𝚞𝚘𝚗 𝚘𝚜𝚙𝚎𝚍𝚊𝚕𝚎, 𝚙𝚎𝚛𝚌𝚒𝚘̀ 𝚖𝚒 𝚑𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚖𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚚𝚞𝚒
𝚁𝚒𝚐𝚞𝚊𝚛𝚍𝚘 𝚊𝚕𝚕𝚊 𝚖𝚒𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚜𝚎𝚗𝚝𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚊𝚕𝚎, 𝚋𝚎𝚑, 𝚗𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚍𝚒 𝚒𝚖𝚙𝚘𝚛𝚝𝚊𝚗𝚝𝚎; 𝚖𝚒 𝚑𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚜𝚙𝚎𝚣𝚣𝚊𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝟸 𝚟𝚘𝚕𝚝𝚎, 𝚙𝚎𝚛 𝚏𝚘𝚛𝚝𝚞𝚗𝚊 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚞𝚗 𝚌𝚑𝚒𝚛𝚞𝚛𝚐𝚘! 𝙴 𝚜𝚘𝚗𝚘 𝚛𝚒𝚞𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊 𝚊 𝚛𝚒𝚌𝚘𝚖𝚙𝚘𝚛𝚛𝚎 𝚒 𝚙𝚎𝚣𝚣𝚎𝚝𝚝𝚒, 𝚍𝚊 𝚊𝚕𝚕𝚘𝚛𝚊 𝚑𝚘 𝚍𝚎𝚌𝚒𝚜𝚘 𝚍𝚒 𝚜𝚎𝚙𝚙𝚎𝚕𝚕𝚒𝚛𝚕𝚘, 𝚚𝚞𝚎𝚕 𝚕𝚊𝚝𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚖𝚒𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊, 𝚎 𝚍𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚌𝚎𝚗𝚝𝚛𝚊𝚛𝚖𝚒 𝚜𝚞𝚕 𝚕𝚊𝚟𝚘𝚛𝚘.
Era un giorno come gli altri; mi sono alzata alle 6:00, mi sono lavata, mi sono vestita e ho fatto colazione, ho lavato i denti e ho risposto alla telefonata delle 6:30 in italia 21:30, della mia BFF Lucia.
Lucia è di 2 anni più grande di me e la prossima settimana farà i provini a Londra per entrare in una compagnia di ballo molto famosa di cui ovviamente non ricordo il nome.
Alle 7:00 ero arrivata al San Jose Hospital, e ho iniziato il turno alle 7:30.
"Good morning" (buongiorno) mi ha detto il mio miglior amico italo-americano Marco.
"Good morning, how are you?" (buongiorno, come stai?) gli ho chiesto, dopo avergli dato il caffè che gli porto tutte le mattine
"Sto bene grazie, comunque devo dire che la tua pronuncia sembra migliorata rispetto al mese scorso" Marco D'Angelo, è anche il mio "interprete" me lo hanno affiancato in caso non compredessi cosa dicono gli altri e in caso non mi ricordassi come si dice qualcosa in inglese.
Lui ha 19 anni ed è il figlio del primario di Chirurgia dell'ospedale, anche lui quando era piccolo ha studiato a casa e così anche Marco è riuscito a saltare diversi anni di scuola, andando all'università a 17 anni, si è laureato quest'anno in lingue straniere e l'anno prossimo inizierà a lavorare come insegnate in una scuola qui vicino.
"Good morning Claire, how are you?" (buongiorno Claire come stai?) ho chiesto alla mia amica specializzanda al primo anno, lei ha 25 anni, è molto più grande di me
"I'm ok thanks, And you?" (sto bene grazie e tu?) mi rispose la dottoressa Martin
"I'm fine thank you" (sto bene grazie) le ho risposto
"What we gonna do today?" (cosa facciamo oggi?) mi ha chiesto prendendo una cartella dal banco delle infermiere
"here we are, sorry we're late" (siamo qui, scusate il ritardo) dice Cody Andrews riferendosi a lui e a Allison Mckenzie, entrambi specializzandi al secondo anno
Ho fatto un gran respiro poi ho detto "Today two of us, are going to San Jose High School, and the other two will have an appendectomy" (oggi 2 di noi andranno alla San Jose High School, e gli altri 2 eseguiranno un'appendicectomia) ho detto, mi assalì poi il dubbio di essermi espressa male, perché sui volti dei miei amici apparì un espressione confusa
"Ehm, it's alright?" (Ehm, tutto apposto?) Ho chiesto
"Yeah, ehm,...who do what?" (Si ehm, chi fa cosa?) Mi ha chiesto Allison
"Take one of this" (prendi uno di questi) ho detto a Allison, mentre le porgevo una ciotola con dei biglietti
Ne ha preso uno e ha letto:"Appendectomy" (appendicectomia)
"Ok, ehm, Claire take one" (ok, Claire prendine uno) ho detto a Claire
Dopo averne pescato uno ha letto:"San Jose High School"
"Cody" ho detto mentre gli allungavo la ciotola
"Appendectomy" ha detto dopo aver preso uno dei due biglietti restanti
"Ok, so I go to the school with Claire" (ok, allora io vado alla scuola con Claire) ho detto concludendo la conversazione
Ci siamo salutati e ci siamo separati
Io Claire e Marco abbiamo preso la macchina di Claire e siamo andati verso quella scuola
Abbiamo cantato per all'incirca un'ora in macchina, io e Marco abbiamo fatto sei duetti, pensate che Claire a un semaforo rosso, si è girata e ci ha fatto un cuore con le mani dicendo:"Ari and Marco, Ari and Marco"
"Ma di che parli?! Pensa a guidare ahahaha" le ho detto ridendo, lei ha riso insieme a me anche se non credo avesse capito che avevo detto, in quanto a Marco lui era diventato rosso pomodoro e stava ridendo da prima che iniziassi io
"Here we are" (siamo arrivati) ha detto Claire prima di slacciarsi la cintura di sicurezza
Tutti siamo scesi dall'auto, e ci siamo diretti all'interno della scuola
Eravamo arrivati in aula "Guys they are the doctors that I was telling you about" (ragazzi questi sono i dottori di cui vi stavo parlando) dice quella che credo sia la professoressa, poi ci ha fatto un cenno con la testa per passarci la parola
"Good morning guys, my name is Arianna and I'm a surgeon" (Buongiorno ragazzi, il mio nome è Arianna e sono un chirurgo) ho detto chirurgo invece che specializzando in chirurgia, perché non me lo ricordavo, e non volevo fare brutta figura, però Marco era lì apposta no?
Gli studenti ci hanno fatto molte domande a cui abbiamo risposto
All'improvviso c'è stato un terremoto
Il pavimento sotto di noi è crollato
Però nell'atterraggio non ci siamo fatti male
Ero svenuta per la botta, ma ho sentito una voce che mi chiamava, quella di Marco, e sono riuscita ad aprire gli occhi
C'erano macerie ovunque
"Per fortuna stai bene!" Mi ha detto Marco sollevato
"Per fortuna tu stai bene!" Ripeto
Dopo non molto ci siamo alzati dal pavimento e siamo andati a cercare superstiti
"Guarda lì c'è qualcuno!" Ho esclamato vedendo un braccio
Mentre Marco spostava le macerie, io ho controllato il battito: era del tutto assente.
"Oh mio dio!" Ho detto presa dallo shock; non era per il fatto che fosse morto ma,....il braccio non aveva un corpo!
Marco era venuto subito ad abbracciarmi, che dolce!
Sentiamo un telefono squillare; era il cellulare di Marco suo padre lo stava chiamando
"Dad?" (Papà?) Ha detto Marco
"Are you ok?! Where are you?!" (Stai bene?! Dove sei?!) Gli ha detto preoccupato
"I'm ok dad, and I'm in the school" (Sto bene papà, sono nella scuola) gli ha risposto
"It's half an hour that we are searching you!" (È mezz'ora che vi cerchiamo) Gli ha comunicato
"Ma il terremoto non è stato 10 minuti fa?" Ho chiesto
"Non proprio, io ci ho messo venti minuti a trovarti" mi ha raccontato Marco
Ancora non capisco ma al momento non credo sia importante
"Have you seen Arianna?" (Hai visto Arianna?) Gli ha chiesto suo padre
"Yes dad, she's here with me" (sì papà, lei è qui con me) Gli ha risposto Marco
"Ok, hold on, we are coming!" (Ok resistete, stiamo arrivando) Gli ha detto suo padre prima che la chiamata si interrompesse
Subito dopo c'è stata un'altra scossa, alcuni pezzi del "tetto" ci sono caduti addosso
"Stai bene?" Ho chiesto a Marco
"Credo di sì, tu?" Mi ha risposto
"Credo di sì" Ho risposto
"Non vedo il telefono" ha detto
"Non si vede niente" l'ho corretto
"Dovremo aspettare i soccorsi" commento
L'ho sentito ridacchiare e poi ha iniziato a dire "Sai oggi mi è passata tutta la vita davanti"
"Anche a me" ho ammesso, facendo quella che dovrebbe essere una risata
"Tutto ciò mi ha fatto riflettere e.." ha detto
"E?" Ho chiesto
"La vita è una, ed è breve" ha continuato
"Sì, hai ragione, quindi?" Gli ho chiesto
"Arianna è dal primo momento che ci siamo incontrati che mi sono innamorato.....di te" ha concluso
"Marco....ti amo" ho detto
"Ti amo anch'io" mi ha detto
Le nostre mani poi si sono intrecciate
"Aspetta! Meglio non muoversi!" Ho detto preoccupata
"Giusto, perché c'è una possibilità su un milione che siamo feriti senza sentire dolore" ha detto, non capivo se era ironico o se era serio, senza guardarlo in faccia non riuscivo a determinarlo
"Ho trovato il telefono!" Ho esclamato, poi ho acceso la torcia e.... Ho fatto bene a dire di non muoversi
"Cavolo! Vedi che avevo ragione!" Ho detto, mezza soddisfatta e mezza agitata
"Ma cos-?....Ari guarda" mi ha detto indicandomi
"Non ora, devo visitarti la gamba" ho detto, aveva la gamba sinistra trafitta da una specie di "tubo" metallico
"Ma non mi fa nemmeno male! Guarda te stessa piuttosto!" Ha ribattuto come se stessi per morire
"Aspetta, hai detto che non la senti? Marco sono seria la senti o no?" Gli ho chiesto con l'ansia che saliva
"Si la sento tranquilla, e mi fa anche male ma, non è importante! Guarda il tuo fianco sinistro!" Mi ha detto insistendo
"Una specie ti tubo metallico ti ha trapassato la gamba è ancora qui, non penso che lo toglierò, perché potrebbe dare il via a una emorragia incontrollata, e potresti morire dissanguato, per cui non la toglierò" ho comunicato a Marco
"Per quanto sia felice che riesci a calmare l'ansia provocata dalla situazione parlando di "cose da medici" ora controlla il tuo fianco sinistro!" Mi ha detto quasi urlando verso la fine
"E va bene" ho esclamato
ho guardato il mio fianco sinistro
Avevo pure io uno di quei tubi metallici, mi stava trapassando il fianco
"Quanto ti fa male da uno a dieci?" Mi ha chiesto
"Zero" ho risposto, sinceramente non so che espressione fare
"È vicino al rene sinistro, potrebbe averlo danneggiato, ma sinceramente non so cosa pensare, e non mi viene in mente un motivo per cui non senta male, escluderei la analgesia congenita, perché ieri quando mi sono tagliata con la carta il dolore l'ho sentito e-" sono stata interrotta da Marco che mi ha baciato, è stato bellissimo
"E questo cosa vuol dire?" Ho chiesto
"Vuol dire che ti amo, e che spero che vorrai essere la mia ragazza" ha detto facendo gli occhi da cucciolo che adoro
Lo ribacio "E questo che vuol dire?" mi ha chiesto ridacchiando
"Vuol dire che ti amo, e vuol dire sì" gli ho risposto sorridendo e ribaciandolo ancora
Quando ci stacchiamo però, inizio a sentire i suoni un po' ovattati e a vedere un po' sfuocato, poi chiudo gli occhi
Sento un: bip, bip, bip, bip, bip
C'è odore di ammoniaca e di cloro
Sento una luce non molto intensa arrivarmi sugli occhi
Allora decido di aprirli
Sono in una stanza d'ospedale
"Dov'è Marco?" Ho pensato
Mi sono guardata il fianco: ciò che lo trapassava prima non c'era più
"Ari! How are you!?" (Ari! Come stai?!) Mi ha detto la dottoressa Mckenzie
"Not so bad thanks, and you? And Claire? And Marco?" (Non troppo male grazie, e tu? E Claire? E Marco?) Le ho chiesto
"I'm fine thanks, Claire is ok, and she's in radiology for her left arm, and Marco is in the operating room but I don't know how is he" (sto bene grazie, Claire sta bene, è in radiologia per il suo braccio sinistro, Marco è in sala operatoria, ma non so come sta)Mi ha raccontato
"Can I see him?" (Posso vederlo?) Ho chiesto
"Um....." non mi ha risposto subito, ciò voleva dire che la potevo convincere
"Please" (per favore) ho detto facendo gli occhi dolci
"Ok, you can, but if you feel even a little pain in your left side, we're going back to bed immediately" (va bene, puoi, ma se ti senti anche solo un po' di dolore al fianco sinistro torni subito a letto) ha detto sospirando ma sorridendo
"Thanks!" (Grazie!) Le ho detto abbracciandola
Siamo andate in quella specie di "palco" che sta sopra le sale operatorie dell'ospedale, quelle in cui i medici che non fanno parte dell'equip posso assistere all'operazione senza intralciare i chirurghi
Vedere Marco in sala operatoria è stato strano e potrei aggiungere difficile anche se sono stata io a voler venire qui
"I've done it!" (Ho finito) Ho sentito dire allo strutturato sorridendo
Poco dopo si inizia a sentire: bibibibibibibibibibibibibibibibibibibibiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Mi è sembrato di star avendo un infarto sentendo quel suono
Sono caduta sulle ginocchia e mi sono seduta a terra con le lacrime agli occhi, Allison mi ha subito abbracciata
Hanno iniziato la rianimazione
Non si riprendeva
Hanno continuato, ma non rispondeva
Stavo perdendo le speranze, quando ho sentito: bip, bip, bip, bip, bip
Un sorriso mi ha illuminato il viso
"He's alive!" (È vivo) Ha detto un'infermiera
C'è stato un applauso generale, poi Allison mi ha riportato a letto
"When I can see him?" (Quando posso vederlo?) Le ho chiesto prima che se ne andasse dalla stanza
"When he wakes up I call you, now sleep!" (Quando si sveglia ti chiamo ora dormi!) Mi ha detto prima di abbassare le luci e uscire
Ho chiuso gli occhi e ho provato a dormire
Ho aperto gli occhi
"Oh guarda, Maddie capita proprio a fagiolo!" Ho pensato prima di chiamare l'infermiera
"Hey Ari, how are you?" (Hey Ari, come stai?) Mi ha chiesto
"I'm ok thanks, and you?" (Sto bene grazie, e tu?) Le ho chiesto
"I'm fine thanks" (sto bene grazie) mi ha risposto
"Do you know how many hours I slept?" (Sai quante ore ho dormito?) Le ho chiesto
"Five hours" (5 ore) mi ha risposto
"Thank you" (grazie) le ho detto
"You're welcome" (prego) mi ha risposto per poi andarsene
"Devo andare da Marco" ho pensato
Mi sono alzata e ho cercato la sua stanza
L'ho trovata in poco tempo, dato che conosco l'ospedale
Era lì nel letto, guardava la finestra
Prima di entrare bussai alla porta, che era aperta e trasparente
"Vieni" mi ha detto con un sorriso facendomi un cenno con la mano sul letto
Sono andata da lui e mi sono seduta
"Come stai?" Gli ho chiesto
"Bene ora che ci sei tu" mi ha risposto
"Ho avuto paura che non ti svegliassi più" gli ho detto per poi abbracciarlo
"Hey sono qui, comunque anche tu mi hai fatto prendere un colpo quando mentre eravamo intrappolati, sembravi....morta" ha detto, con l'ultima parola gli è scesa una lacrima
"Era morta" ha detto la voce del primario di chirurgia nonché anche padre di Marco
In quel momento rimasi un attimo bloccata, ero morta e non lo sapevo?
"Ok ho metabolizzato" ho pensato
"Buongiorno" ho detto al primario di chirurgia
"Che ci fai qui? Sai ci abbiamo messo tanta fatica e tempo per ricucirti" mi ha detto
"Sono solo venuta a vedere come sta Marco" ho risposto
"Prima di svenire Marco mi ha detto che ora state insieme" ha detto facendo un sorriso quasi invisibile
"Già" ho risposto soltanto
"Ok, se fra 10 minuti la dottoressa Mckenzie non ti trova in stanza dovremo trattenerti più allungo in ospedale" ha detto prima di uscire
Gli ho sorriso, poi mi sono girata verso Marco e ci siamo baciati, poi dato che non volevo rimanere perennemente in ospedale sono dovuta tornare a letto
𝙳𝚘𝚙𝚘 𝚝𝚛𝚎 𝚊𝚗𝚗𝚒 𝚌𝚒 𝚜𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚜𝚙𝚘𝚜𝚊𝚝𝚒 𝚎 𝚘𝚛𝚊 𝚜𝚝𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚊𝚗𝚍𝚘 𝚍𝚒 𝚙𝚛𝚘𝚟𝚊𝚛𝚎 𝚊𝚍 𝚊𝚟𝚎𝚛𝚎 𝚏𝚒𝚐𝚕𝚒, 𝚍𝚒𝚛𝚎𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚖𝚒 𝚑𝚊 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚞𝚗 𝚜𝚘𝚛𝚛𝚒𝚜𝚘 𝚊 𝚝𝚛𝚎𝚗𝚝𝚊𝚍𝚞𝚎 𝚍𝚎𝚗𝚝𝚒, 𝚎 𝚚𝚞𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊 𝚖𝚒 𝚑𝚊 𝚏𝚊𝚝𝚝𝚘 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊𝚛𝚎 𝚒𝚍𝚎𝚊 𝚜𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚜𝚎𝚗𝚝𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚊𝚕𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚊 𝚛𝚒𝚝𝚎𝚗𝚎𝚟𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚗𝚎𝚌𝚎𝚜𝚜𝚊𝚛𝚒𝚊. 𝙸𝚕 𝚛𝚊𝚌𝚌𝚘𝚗𝚝𝚘 𝚌𝚊𝚛𝚒 𝚊𝚖𝚒𝚌𝚒 𝚏𝚒𝚗𝚒𝚜𝚌𝚎 𝚚𝚞𝚒, 𝚌𝚒 𝚟𝚎𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚛𝚎𝚜𝚝𝚘<3
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Spero vi sia piaciuta e tranquilli presto (per la vostra gioia🥲) arriveranno altre storie💕✨
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