Episode 7: Hail Storm pt 2
Nat
"Bene, sto andando al festival della carne, torno per le otto, ti voglio bene." disse Haz, baciandomi una guancia ed io alzai lo sguardo dal mio lavoro di scrittura, per trovarlo vestito con una felpa oversize con il cappuccio, prima che camminasse verso la porta principale.
"Perciò, non ci vai con Talie?" chiesi, guardando il suo corpo irrigidirsi e fermarsi alla porta, le mani strette sulla maniglia prima di riprendersi.
"No." disse casualmente e, senza guardarsi indietro, aprì la porta e uscì di casa senza un'altra parola.
Io aspettai sul divano, picchiettando le dita pazientemente contro il mio taccuino per qualche minuto, prima di alzarmi dal divano al suono del clacson dall'esterno, lanciai il taccuino e la matita sui cuscini e afferrai velocemente la giacca, la borsa e le chiavi.
"A tutto gas!" annunciai una volta uscita di casa e nell'auto di Harry, dove mi aspettava, entrambi vestiti di nero e mi allacciai emozionata la cintura mentre lui mi lanciò un'occhiata.
"Dove stiamo andando questa volta?" chiese, girandosi sul sedile per alzare un sopracciglio verso di me.
"Oh giusto, festival della carne. A tutto gas......." tagliai corto, colpendo il ginocchio di Harry, sollecitandolo a schiacciare il pedale dell'acceleratore e lui guardò la mia mano, prima di alzare lo sguardo su di me con un'espressione nera.
"Perciò è per questo che questi due sono qui?" iniziò Harry, indicando con il pollice oltre la sua spalla, verso Carlos e Bernie, vestiti di nero come noi, nei sedili posteriori e che si fermarono per fissarlo.
"Vedi come ci tratta? Niente rispetto, niente amore." disse Carlos, scuotendo la testa dopo qualche momento di silenzio.
"Amami padre dagli occhi verdi." disse Bernie, piazzando una sua grossa mano sulla spalla di Harry che iniziò a stropicciarsi la faccia per la frustrazione mentre io ghignavo accanto a lui, appoggiai un gomito contro la portiera dell'auto, prima che Carlos e Bernie iniziassero a cantilenare "padre dagli occhi verdi" dai sedili posteriori.
"Okay ho capito! Basta!" scattò Harry verso i due, facendoli trasalire sui loro sedili con gli occhi spalancati.
"Il paparino si è arrabbiato..." sussurrò Carlos a Bernie, entrambi continuando a fissare Harry che fece un gemito infastidito mentre loro ridacchiarono, dandosi il cinque.
"Ascolta, ho capito che vuoi spiare i nostri figli per assicurarti che stiano bene e se devo essere sincero, anche io sono un po' curioso, ma loro devono davvero venire con noi?" chiese Harry, ora rivolgendosi a me e facendo partire l'auto.
"Oh dai, sono degli utili alleati, vero ragazzi?" dissi, guardando dietro verso Carlos e Bernie che mi fissarono con espressioni completamente sprovvedute.
"Io so fischiare dalle narici del naso." disse Carlos.
"Io ho portato delle spille 'salva le piccole foche' da distribuire." sorrise Bernie, trascinando lo scatolone di spille sotto i suoi piedi.
Spostai lentamente lo sguardo da loro due, percependo gli occhi di Harry su di me con un'espressione da 'te l'avevo detto' sul volto e sbattei le palpebre verso la strada davanti a me.
"Beh, devi ammettere che ti sono mancati." dissi infine, facendo spallucce ed Harry ruotò gli occhi al cielo, continuando a guidare ma sorridendo molto leggermente, abbastanza per vederlo attraverso il riflesso del parabrezza, e ghignai.
"Chi vuole una spilla salva le piccole foche!" gridò Bernie dai sedili posteriori, alzando la scatola e agitandola nella sua presa, e tutti alzammo una mano per averne una, anche Harry.
"Chi vuole sentirmi fischiare dalle narici!"
Le mani di tutti, eccetto per quella di Carlos, si abbassarono immediatamente.
"Pfft, come volete. Mandy pensa che sia sexy." brontolò, incrociando le braccia al petto ed affondando la schiena sul sedile mentre Bernie si fissava una spilletta sulla maglietta.
"Sì lei ha anche una fissazione per gli alluci, probabilmente è uno dei motivi per cui ti ha sposato." ribattei, alzando i piedi sul cruscotto solo perché Harry me li schiacciasse, afferrandomi le caviglie e facendomi abbassare le gambe.
"Yo questo spiega perché lei ama quella cosa che faccio con l'alluce quando siamo a letto-"
Girai la testa fulminando Carlos con lo sguardo con un'espressione gelida.
"Finisci la frase." dissi.
"Ohhhh... Si sta togliendo gli orecchini..." si intromise Bernie in tono di beffa ed io mi slacciai gli orecchini a cerchio mentre Carlos rimaneva immobile con gli occhi spalancati sul suo sedile.
"N-no non importa. No me gusta morire-"
"Fallo, finisci quella frase-"
"Ti prego rimettiti gli orecchini, ti prego-"
"Finisci la frase, non ti fermerò-"
"Harry aiutami! Cazzo ayúdame!" implorò Carlos, avvicinandosi e colpendo la spalla di Harry che mi guardò.
Io voltai la testa, i miei occhi si incatenarono a quelli verdi di Harry, prima che un ghigno con le fossette lentamente si facesse spazio sul suo bellissimo volto e tornò a guardare la strada.
"Apri il vano portaoggetti, e togli quei dannati piedi dal cruscotto." disse, spingendo giù ancora le mie gambe ed io ascoltai i suoi ordini, sperando segretamente ci fosse una pistola per Carlos, perché avevo detto a quel culo morto di non parlare mai delle sue esperienze a letto con mia sorella.
"Ohhh mio dio... tartufi al biscotto ricoperti di cioccolato, ma non dovevi..." esclamai in pura gioia quando mi accorsi della costosa confezione di dolci dentro il piccolo vano portaoggetti, ne presi uno e guardai Harry accanto a me con gli occhi spalancati.
"Mangia pure, avevo intenzione di darteli domani ma-"
Abbracciai Harry, interrompendolo e facendolo sterzare un poco per la sorpresa e sorrisi, chiudendo gli occhi e stringendo la sua alta figura, prima di allontanarmi.
"Grazie." dissi, colpendo giocosamente il suo mento con il mio pugno ed Harry trattenne per un momento il respiro, il suo pomo d'Adamo fece su e giù e poi semplicemente annuì, evitando i miei occhi e stringendo la presa sul volante.
"Fanculo Aaron." tossì improvvisamente Carlos sul suo pugno, facendo gelare me ed Harry.
"Uh... cosa?" chiesi, voltandomi lentamente con il tartufo al cioccolato in bocca mentre Carlos giocherellava con le dita in maniera innocente.
"Oh niente, ho solo un po' di influenza." disse Carlos con una leggera risata, facendo finta di niente ed io aggrottai le sopracciglia verso di lui, prima di ritornare a guardare la strada.
"Oh già, ho sentito che gira una brutta influenza stagionale quest'anno, penso di starmi ammalando -fanculo Cynthia- anche io, phew." disse Bernie, starnutendo in modo drammatico e dicendo qualcosa tra le mani, prima accigliarsi e scuotere la testa, come se avesse appena fatto lo starnuto più forte di sempre.
Da un pezzo Harry si era irrigidito come una statua mentre io lentamente sprofondavo nel mio sedile, la bocca piena di tartufi. Con la coda dell'occhio potevo vedere il rossore sulle guance di Harry, mentre fissava intensamente la strada di fronte a noi.
Io avevo la pelle più scura per riuscire a notare qualche pigmento di rossore, ma la mia faccia era incandescente in questo preciso istante?
Sì, sì lo era.
"Vero, hey ricordi quella volta in cui quella pollastra ti ha regalato dei tartufi e poi avete scopato ad oltranza?" Carlos chiese casualmente a Bernie dai sedili posteriori ed Harry tossì, muovendosi a disagio sul sedile mentre io deglutii un cioccolatino che mi si era fermato in gola.
"Già, penso che il modo migliore per mostrare di aver apprezzato il gesto a qualcuno sia fare sesso, scaricare chiunque ci sia stato prima, e poi sposarsi a vicenda. Ancora." dichiarò Bernie in un discorso informativo.
"Wow. Delicato." commentò Carlos, dando qualche pacca alla schiena di Bernie.
"Hey Nat..." dissero improvvisamente i due all'unisono in tono gioioso ed accesi velocemente la radio con gli occhi sbarrati e ansiosi, per evitare qualsiasi cosa avessero intenzione di chiedermi ed Harry fece un piccolo sospiro di sollievo accanto a me.
Ed è stato lì che Mariah Carey con Always be my Baby iniziò.
You'll always be a part of me, I'm part of you indefinitely, Boy don't you know you can't escape me, Ooh darling 'cause you'll always be my baby, la sua voce melodiosa echeggiò attraverso l'auto ed Harry ed io ci irrigidimmo nei nostri sedili.
"Ohhh questa è la mia ragazza! Amo Mariah!" applaudì Carlos.
Fu Harry questa volta a cambiare velocemente stazione, assicurandosi di non guardarmi ed i nostri corpi si rilassarono solo per un momento prima dell'arrivo di un'altra hit di Mariah.
When you left I lost a part of me
It's still so hard to believe
Come back baby, please
"Cause we belong together!" cantarono insieme Carlos e Bernie da dietro, sorridendo con gli occhi chiusi, le braccia allungate verso la spalla dell'altro, facendo chiudere gli occhi ad Harry e respirare profondamente, appena arrivati al festival e parcheggiato l'auto in un posto vuoto.
"Dovevi proprio farli venire?" disse Harry, aprendo gli occhi per guardarmi ed io sbattei le palpebre verso di lui, facendogli un sorriso debole, prima di alzare la scatola mezza vuota di cioccolatini di fronte a lui.
"Tartufo?"
++
"Cosa significa che non riesci a trovarli?" chiesi attraverso il cellulare e sentii Carlos e Bernie continuare a bisticciare in linea.
"Bernie è un fottuto ciccione e sta occupando tutto lo spazio in questo minuscolo posto per il culo della ruota panoramica." piagnucolò Carlos e sentii Bernie fare un verso di scherno in sottofondo mentre io ed Harry ci facevamo spazio tra folla di amanti della carne, assicurandoci di non farci scoprire, e feci una capriola arrivando dietro ad un cestino.
"Puoi smetterla?" disse Harry per la centesima volta da quando eravamo arrivati, fissandomi dall'alto nella mia posizione accucciata dietro la spazzatura ed alzai lo sguardo verso di lui.
"Sto cercando di non attirare l'attenzione." gli sussurrai, non volendo che mio figlio scoprisse che stavo spiando lui e Talie.
"Beh in realtà stai attirando l'attenzione." informò Harry, infilandosi le mani nelle tasche dei jeans.
"Cosa? Come?" chiesi confusa.
"Perché nessuno rotola e si nasconde dietro ai cestini." ribadì lui, facendomi alzare lo sguardo per realizzare che, la maggior parte delle persone in piedi intorno a noi, mi stesse fissando con delle espressioni stranite sui volti.
"Huh," dissi sottovoce, prima di ignorare gli sguardi e lanciai un'occhiata ad Harry, facendogli segno di abbassarsi e unirsi a me.
"Forza," esortai, guardandomi di nuovo attorno ed Harry sospirò, abbassando la testa e pizzicandosi il ponte del naso, mormorando qualcosa a se stesso sottovoce.
Dopo qualche contemplazione, sollevò infine le braccia, abbassandosi lentamente a terra, facendo la capriola e rotolando verso di me, solo per sbattere la testa contro al cestino, calcolando male la distanza ed io ridacchiai.
"Perché stai ridendo? Cosa c'è di divertente?" chiese Bernie attraverso il cellulare ed Harry si stropicciò il viso per la frustrazione, lanciandomi un'occhiataccia mentre io ridevo, puntandogli il dito contro.
"Harry ha sbattuto la testa contro un cestino mentre faceva la capriola." dissi loro ridacchiando, prima che ci fosse una pausa dall'altra parte della linea.
Carlos e Bernie poi iniziarono a sganasciarsi con me, con risate di beffa attraverso il telefono, nemmeno domandando le dinamiche della situazione ed Harry strinse gli occhi verso di me, afferrò il dispositivo nella mia mano e chiuse bruscamente la chiamata.
"Come hanno fatto quei due a salire nella ruota panoramica? Dovrebbe essere chiusa." chiese Harry, il suo corpo si irrigidì quando alzai una mano per toccare e sentire la sua testa, assicurandomi che non ci fosse un bernoccolo.
"Carlos conosce un ragazzo, loro due sono gli unici lì sopra per aiutarmi a sorvegliare l'intero festival, ma ancora non hanno visto i ragazzi." spiegai in tono distratto, ora concentrandomi sulla testa di Harry e percepii i suoi occhi fissare intensamente il mio volto.
"Hey, stai bene? Sei sicuro di non avere un ematoma o altro vero?" chiesi preoccupata, incontrando il suo sguardo, solo per trovarlo a guardarmi con così tanta emozione, dietro quegli occhi verde giada. Poi afferrò gentilmente il mio polso, abbassandomi lentamente la mano che era sulla sua testa, senza spostare lo sguardo.
"Sto bene." disse semplicemente con voce dolce, entrambi ancora a fissare gli occhi dell'altro, prima che sentissi il suo pollice accarezzare teneramente il tatuaggio con il nome di Olivia, continuando a tenere il mio polso.
"Volete che vi leggo il futuro?" un'alta acuta voce nasale chiese improvvisamente accanto a noi, ed immediatamente io ed Harry spingemmo via le nostre mani e guardammo verso il turbante dalla stampa leopardata della donna in uno stand della fortuna a pochi metri da noi.
"Sul serio? Legge il futuro ad un festival della carne?" sbuffò Harry mentre io mi domandavo se era gratis oppure no.
Il sorriso amichevole della donna scomparve immediatamente e lanciò un'occhiataccia ad Harry, incrociando le sue lunghe unghie smaltate di rosso sul suo tavolo.
"Voi vi tenete la mano dietro un cestino, ma non vi ho chiesto nulla a riguardo." ribatté verso di lui in tono impassibile, prima di tornare velocemente a sfoderare il tipico sorriso per il pubblico.
"Forza, vi dirò entrambe le vostre sorti gratis-" prima che potesse finire la sua offerta, io saltai improvvisamente in piedi e andai da lei, sedendomi in una delle sedie di fronte allo stand e facendola sorridere.
Harry mi seguì in maniera scontrosa, mostrando quanto pensasse che fosse uno spreco di tempo e si buttò sulla sedia accanto a me, appoggiando la schiena e incrociando le braccia toniche sul petto, brontolando sottovoce.
"Ah, amori passati vedo... voi due avete una vibrazione molto positiva uno verso nell'altra." iniziò la donna, guardandoci con un'espressione concentrata ed Harry ruotò gli occhi al cielo.
"Potrei dire anche io la stessa cosa." schernì Harry, un'espressione poco entusiasta sul volto mentre allo stesso tempo io dicevo "yo abbiamo una vibrazione," con un sorriso suggestionato e stupito sul viso.
"Una credente e un non credente, molto molto interessante. Il mio nome è Elanna, mani per favore." ordinò con un sorriso eccitato, allungando le sue mani per le nostre ed io misi le mie mentre Harry rimase immobile.
Lo spinsi, facendogli voltare la testa lentamente per stringere gli occhi verso di me, prima di allungare le mani anche lui, entrambi i nostri palmi verso l'alto ed Elanna li osservò.
"Oh mio oh mio..." disse lei, guardando tra il mio palmo e quello di Harry con un'espressione intrigata.
"C'è molto in serbo per voi, molto." informò, facendomi sporgere in avanti con interesse mentre Harry borbottò un piccolo "ti pareva" sottovoce, spostando lo sguardo con irritazione.
"Le cose non sono sempre come sembrano, quello che immagini non sarà quello che avrai." avvisò, rivolgendo la sua affermazione a me, accarezzando la mia mano mentre Harry la derideva.
"Originale." commentò in tono sarcastico ed Elanna rivolse l'attenzione su di lui, ma non infastidita dalle sue parole, e guardò la sua mano.
Provai a guardare anche io la mano, non capendo che diamine avesse da fissare e lei tracciò le linea del suo palmo.
"Tre B per te." disse improvvisamente ad Harry, ed io e lui ci scambiammo uno sguardo confuso.
"Scusa, tre cosa per cosa?" chiese Harry con le sopracciglia aggrottate ed io inclinai la testa di lato.
"Io avevo un codice d'abbigliamento al liceo che parlava delle tre B. No seni (breasts), no sederi (butts), no pance (bellies) in mostra, è quello?" chiesi, guardando come sia Elanna ed Harry mi fissarono con la stessa espressione da 'ma che cazzo', facendomi sprofondare.
"Oppure no..." iniziai, muovendomi a disagio nella sedia, poi lei tornò a guardare la mano di Harry.
"Tre B." ripeté Elanna, portando tre dita in aria e guardando tra me ed Harry.
"Voglia. (quella della pelle, birthmark)" disse, il primo dito si abbassò e gli altri due rimasero dritti.
"Sangue. (blood)" un altro dito si abbassò.
"Bambino. (baby)" concluse, l'ultima parola mi confuse sul serio ed io ed Harry ci accigliammo verso di lei.
"Un bambino... intendi come... un bambino?" precisò Harry e la donna annuì.
"Un bambino in entrambi i vostri destini per essere precisa." confermò annuendo ed io aggrottai le sopracciglia verso di lei.
Un altro bambino... ma Aaron ed io facevamo raramente sesso... tipo mai, voglio dire, lui nemmeno aveva tempo per Haz, figurarsi se facevo un altro bambino con lui.
Guardai Harry che sembrava disorientato quanto me, aprì la bocca per dire qualcosa ma ci ripensò e la richiuse.
Forse lui e Cynthia lo stavano aspettando...
Il pensiero mi rendeva felice, ma allo stesso tempo mi faceva stare così male e spostai lo sguardo, deglutendo.
Ci fu un improvviso trambusto nel mezzo del festival, canti di protesta viaggiavano nell'aria ed Harry ed io ci voltammo al suono della disputa.
"La protesta dei vegetariani." dissi alla realizzazione, incatenando gli occhi con quelli di Harry, prima che entrambi ci alzassimo dalle nostre sedie.
"Beh, grazie per la sincera perdita di tempo, vorrei dire che è stato un piacere ma immagino che non ti bevi tutte le stronzate che ti raccontano perciò..." disse Harry, facendo ad Elanna un sorriso finto ed io spalancai gli occhi con la bocca aperta.
"Bello," lo chiamai sottovoce in tono di rimprovero, muovendo il braccio, prima di voltarmi verso di lei con uno sguardo di scuse.
"Grazie per i nostri destini gratis!" le dissi ed Harry ed io iniziammo ad allontanarci, salutando mentre lei si portava le mani dietro la testa, appoggiando la schiena sulla sedia con un sorriso furbo, e poi tornai a guardare di fronte a me.
"Arrivederci Nat e Harry! E buona fortuna!" sentimmo lei urlare, le sue parole ci fecero bloccare con gli occhi spalancati e ci guardammo una con l'altro.
"Come ha fatto..." iniziò lui in voce cauta, entrambi guardando indietro, solo per trovare Elanna sparita.
"Non pensi che..." dissi in tono sospettoso, fissando lo stand vuoto, confusa, ed Harry sbatté le palpebre con gli occhi spalancati.
"Che cosa state fissando voi due?" chiese improvvisamente Elanna, facendoci sobbalzare per la sorpresa della sua apparizione e l'improvvisa vicinanza.
"Gesù Cristo come hai fatto..." iniziò Harry, piazzandosi una mano sul cuore ed io provai a riprendere fiato mentre lei ci guardava.
"Cosa? Voi due non siete mica gli unici che vogliono vedere la disputa." disse lei con un sopracciglio alzato, dandoci un'ultima occhiata persistente, prima di sorridere e camminare via, il suo piccolo corpo scomparve nella folla di persone e noi restammo a fissare il punto in cui era sparita.
"Non riavrò più il mio futuro con te." disse Harry improvvisamente, voltando la testa verso di me ed io feci un piccolo respiro tra le labbra strette, strofinandomi in imbarazzo il retro del collo, non sapendo cos'altro dire, e così, camminammo verso la folla di amanti della carne e vegetariani protestanti.
"Vedi Haz o Talie da qualche parte?" chiesi, guardando entrambi gli schieramenti urlanti, da una parte tenevano le forchette e le salsicce mentre dall'altra i manifesti e i cartelloni.
"No, tutto quello che so è che sono tutti vestiti in modo decisamente stupido." disse Harry, indicando le persone, gli amanti della carne indossavano magliette rosse con la scritta 'amo la carne' e i cappelli ad hot dog mentre, dall'altra parte, le persone erano vestite con una maglietta verde con la stampa 'amore per l'insalata' e copricapi ricavati dal guscio dell'anguria.
"Giuro che hanno preso le cose più inappropriate da mettersi in testa." dissi, spostando il peso su un piede e piazzando le mani sui fianchi pensierosa mentre Harry semplicemente annuiva accanto a me.
E poi, dai due gruppi di persone opposti urlanti, finalmente sentimmo le loro voci farsi strada.
"Talie!"
"Haz!"
"Talie!"
Le due voci distinte provenivano dai due lati opposti, la folla cominciò a tranquillizzarsi mentre i due iniziavano a spingere e sorpassare, uno dei due attraverso il mare di amanti della carne e l'altro attraverso il gruppo di vegetariani protestatori.
Infine, proprio nello spazio vuoto tra i due mucchi, Haz e Talie sbucarono fuori, fissandosi con gli occhi spalancati e sorpresi mentre Harry ed io rimanemmo a bocca aperta.
"Non ci credo cazzo." disse Harry sottovoce scioccato.
Haz era sbucato dal gruppo dei vegetariani con addosso la maglietta verde sull'insalata e il copricapo di anguria sulla testa, Talie invece era uscita dalla folla di amanti della carne, indossando la maglia 'amo la carne' e il cappello a hot dog e si guardavano uno con l'altra.
Sorrisi divertiti iniziarono a crescere nei volti dei nostri ragazzi, prima che iniziassero a ridere.
"Sembri stupido." disse Talie, tenendosi lo stomaco e indicando il copricapo di Haz e lui rise insieme a lei.
"Io? Sei tu quella con un cappello a hot dog in testa." indicò lui, ridacchiando e si sorrisero a vicenda, sbattendo le palpebre con espressioni riconoscenti, prima di abbracciarsi.
"Mi dispiace." disse Talie, premendo il viso contro l'ampio petto di Haz e lui avvolse le braccia intorno a lei, appoggiando il mento sopra il suo cappello a hot dog con un sorriso.
"Dispiace anche a me." disse lui con sincerità, accarezzandole la schiena prima di staccarsi, si sorrisero e si tolsero i rispettivi cappelli.
"Lo sai, in realtà mia mamma fa dei buoni maccheroni al formaggio con la carne. Potremmo accordarci su quelli, che ne dici bambola?" chiese Haz, allungando casualmente un braccio intorno alle spalle di Talie che annuì con un sorriso.
"Ci sto." disse lei, entrambi si scambiarono un ghigno furbo, prima di iniziare a camminare via.
"A me piacciono i maccheroni al formaggio!" qualcuno acclamò dal gruppo degli amanti della carne, facendo voltare Haz e Talie.
"Anche a me!" un'altra persona urlò dalla parte dei vegetariani, che abbassarono lentamente i manifesti, all'unisono con gli amanti del festival, che abbassarono le forchette e i rotoli di carne.
"Figo. Maccheroni al formaggio per tutti a casa mia!" annunciò Haz, battendo le mani e facendole alzare a tutti mentre esultarono, togliendosi i cappelli, manifesti e carne, per poi seguire Haz e Talie.
Harry guardò il mio stato catatonico con espressione preoccupata.
"Pensi di riuscire a cucinare per così tante persone..." chiese Harry divertito ed io fissai la folla di persone, che seguivano i nostri ragazzi a casa, con un occhio traballante.
"Lo ucciderò." dissi con espressione seriosa, guardando Harry ridere, si infilò le mani nelle tasche e scosse la testa con un sorriso con le fossette mentre io feci un piccolo sospiro.
"Beh la cosa positiva è che i ragazzi hanno fatto pace." ammisi, felice di vederli di nuovo insieme ed Harry disse un piccolo "già" in accordo accanto a me.
"Hey, cosa pensi faranno quando scopriranno che non siamo a casa?" improvvisamente chiese Harry mentre guardavamo la folla lasciare il festival ed i miei occhi si spalancarono alle sue parole.
"Merda saliamo in macchina! In macchina!" esclamai, colpendogli il braccio e spintonandolo verso il parcheggio e lui rise mentre correvamo verso la sua auto in fretta e furia.
++
"Mi stai tradendo?"
Aaron ed io ci guardammo negli occhi, il mio sopracciglio si alzò mentre lui mi fissava.
"Aspetta aspetta aspetta, stai chiedendo a me, se sto tradendo te?" ribattei, lasciando momentaneamente da parte il mio lavoro di scrittura, mentre mio marito era in piedi con le mani sui fianchi.
"Sì, è esattamente quello che ti ho chiesto. Stai tutto il giorno con Harry e so della storia tra di voi. Non mi sta bene l'infedeltà e se c'è qualcosa che devi dirmi riguardo a quello che sta accadendo tra voi due, allora dimmelo adesso dritto in faccia." sbraitò Aaron, con un'espressione severa negli occhi azzurri ed io aggrottai le sopracciglia verso di lui, alzandomi lentamente dal divano, per trovarmi faccia a faccia con lui.
"Non ti sto tradendo né con Harry né con nessun altro. Per l'appunto, volevo chiederlo a te. Mi stai tradendo?" dissi, incrociando le braccia al petto e un'espressione scioccata si fece spazio sui suoi lineamenti.
"Io? Pensi che io ti stia tradendo?"
"Uh... yuh." dichiarai in tono ovvio.
"Tesoro sto lavorando, guardami, forza guardami." disse piazzando le mani sulle mie spalle ed afferrò il mio mento quando provai a spostare lo sguardo irritata, prima di far incontrare i nostri occhi.
"Giuro solennemente, non sto con nessun'altra se non mia moglie, cioè tu." disse, sporgendosi in avanti per baciarmi, facendomi ritrarre dalla sua presa.
"Ascolta, ho capito che sei impegnato e tutto, ma la fiducia non è l'unica cosa che va male tra noi due. Non trascorri mai del tempo con Haz." sbottai, più concentrata sulla relazione che aveva mio figlio con il padre ed Aaron mi diede un'occhiata.
"Oh andiamo! Non di nuovo, ti ho detto che sono molto impegnato e lo faccio anche per lui." si difese velocemente con un'espressione esasperata.
"E' quello che dici sempre, e lo sai che mi fa incazzare. Lavoro anche io ma lo trovo il tempo e indovina cosa, ogni volta che sei libero come oggi, tutto quello che vuoi è fare sesso. Oh hey Nat, vuoi fare una scopata, hey tesoro, sei sporcacciona oggi? Hai rotto il cazzo. Tu preferisci usare il tuo tempo libero per infilare il pene in un buco piuttosto che trascorrerlo con il tuo stesso figlio." dissi, puntando il mio indice contro il suo petto e lui mi lanciò un'occhiataccia.
"Non so nemmeno perché ti chiedo una scopata comunque, a questo punto infilare il cazzo in buco qualsiasi sarebbe meglio che nel tuo, visto che non vuoi mai fare sesso! Mai! Quante volte l'abbiamo fatto durante il nostro matrimonio? Meno di cinque, posso dirlo forte!" disse Aaron, ora alzando la voce, facendomi ringraziare il cielo di non doverlo prendere a calci in culo, visto che Haz era a correre oggi.
"Perché mi fai sentire a disagio! Non lo capisci, non sono a mio agio con te ogni volta che facciamo sesso- voglio dire, non vuoi mai parlare dopo o se dico una barzelletta, tu ti fermi ed io solo- non ci trovo piacere o divertimento!" dissi, facendo spalancare i suoi occhi per la rabbia e mi fulminò con lo sguardo.
"Non è colpa mia se non riesci ad avere un fottuto orgasmo!"
"Um, veramente è colpa tua." mentii, sapendo che fosse per metà anche mia.
"Perché non fai la puttana in giro e lasci che Harry ti scopi allora! Mentre io posso andare ad infilare il pene in qualcosa di meglio!" scattò Aaron verso di me, avvicinandosi al mio viso ed io risi.
"Solo assicurati che non sia un temperamatite, non vorrei che diventasse ancora più piccolo." ribattei, guardando Aaron stringere le mani a pugno ai lati del corpo e mi girai per andarmene.
"Hey! Chi cazzo pensi di essere per parlarmi in questo modo!" disse, afferrandomi violentemente le braccia, le sue dita si conficcarono nella mia pelle, prendendomi alla sprovvista e mi voltai, il suo pugno diretto alla mia faccia.
Immediatamente lo afferrai di riflesso, bloccando il colpo.
Gli occhi di Aaron si spalancarono scioccati ed io strinsi il suo polso, il pugno a pochi centimentri di distanza dalla mia faccia e gli lanciai un'occhiataccia di fuoco, inclinando la testa di lato.
"La prossima volta che provi di nuovo a colpirmi," iniziai, stringendo più forte il suo polso e abbassandolo, facendogli digrignare i denti, umiliato e arrabbiato per il fatto che fossi io ad avere il controllo, e la sua mascella si strinse per la frustrazione.
"Assicurati di farlo, perché altrimenti," dissi, sporgendomi in avanti fino a che i nostri volti fossero solo a qualche centimetro di distanza e incatenando i nostri sguardi.
"Ti rompo il culo." dissi, infine lasciandolo andare, lanciandogli via la mano e togliendo l'altra via dal mio braccio. Piombai nell'altra stanza, con la mano immediatamente mi strofinai il braccio malandato ed abbassai lo sguardo per trovare lividi rossi sulla pelle per la sua presa ferrea.
Andai in bagno, chiudendo a chiave la porta, prima di piazzare la schiena contro il muro, presi qualche respiro profondo e scivolai sul pavimento, cercando di calmare il mio corpo per l'adrenalina in circolo.
E nonostante tutto quello che era successo intorno a me, ancora sentivo di aver dimenticato qualcosa....
++
"Pensi si siano dimenticati?" chiese Bernie e Carlos si accoccolò più vicino a lui, in cima alla ruota panoramica, il festival sotto di loro ora vuoto e abbandonato.
"Ma non mi dire, non sono ancora tornati in ventiquattro ore! Ora abbracciami, mi sto gelando le palle qui sopra." rabbrividì Carlos, abbracciandosi da solo e Bernie gli diede un'occhiata.
"Oh, indovina chi non si lamenta più del mio grasso ora? È anche quello che ha fatto cadere entrambi i nostri cellulari." ricordò Bernie e Carlos provò a piazzarsi un grosso braccio peloso di Bernie intorno al corpo tremante.
"Sta' zitto e abbracciami come un vero uomo."
***
N/T: arrivati a questo punto vorrei sapere le vostre teorie riguardo a ciò che ha detto la veggente! cosa vi aspettate????
alla prossima xx
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