Episode 20: Taking A Wee
Talie
Camminavo lungo la navata, il mio braccio legato a braccetto con quello di Harry e familiari e amici si voltarono dalle loro sedie, sorridendo e tenendo in alto le videocamere quando ci videro arrivare mentre io ghignavo ad Haz alla fine della navata, che sorrise in un elegante smoking nero.
Con la coda dell'occhio vidi Anne già tamponarsi con un fazzolettino gli occhi bagnati, tirando su con il naso e sorridendo verso di noi. Guardai poi dall'altro lato dove Carlos e Georgia erano seduti, Georgia mi mandò un bacio, appoggiandosi le mani sul cuore con un sorriso mentre Carlos ghignò e fece un cenno con la testa, sollevando lentamente la mano con il pollice alzato.
Poi mi voltai verso Harry, mio padre, che non mostrava interesse a nessun altro se non a Nat, i suoi occhi puntati verso la donna sorridente che lo stava aspettando all'altare nel suo abito da sposa bianco.
Salutai con la mano Nat che mi salutò di rimando, arricciando il naso giocosamente e le passai la mano di Harry, facendo un passo indietro e unendomi ad Haz. Lui estrasse la fotocamera, scattando foto ai suoi genitori che si stavano finalmente risposando proprio davanti ai nostri occhi dopo tutti questi anni separati.
"Scusate, dovevo fare pipì." si scusò Harry con profonda voce inglese carismatica, riaggiustandosi lo smoking, facendo a Nat un ghigno con fossette e Bernie si schiarì la gola tra di loro, leccandosi il pollice per iniziare a sfogliare la bibbia nella sua mano.
"Dopo aver svuotato la vescica, che possa iniziare lo spettacolo. Dov'eravamo?" annunciò Bernie con una risata panciuta e Nat ed Harry si guardarono a vicenda, prima che Nat aprisse la mano, le loro vecchie fedi sul palmo e diede la sua ad Harry.
"Oh giusto, abbiamo il vuoi tu eccetera eccetera prendere eccetera eccetera per essere tuo bla bla cliché bla marito barra pappone." disse Bernie, leggendo nel piccolo libro di pelle marrone nelle sue mani e tutti fecero una leggera risata, guardando in anticipo Nat prendere la mano di Harry, infilando la fede nel suo dito ed Harry arrossì.
"Talie, psst, bambola." improvvisamente Haz mi diede un colpetto con la spalla in un sussurrò urgente ed io guardai verso di lui.
"Cosa?" chiesi in confusione, non volendo spostare i miei occhi dalla scena commovente di fronte a me e Nat disse il suo "lo voglio".
"Talie, o ti sei pisciata addosso o ti si sono proprio rotte le acque." sussurrò velocemente Haz, facendomi scattare lo sguardo verso i suoi occhi spalancati prima che lui gesticolasse in basso, facendomi abbassare lo sguardo per trovare un gocciolamento di liquido che mi scendeva dalle gambe sotto il mio stomaco protendente.
"Cazzo, vabbè fai finta di niente." borbottai, sporgendomi più vicino ad Haz che stava visibilmente dando di matto al contrario di me mentre continuavamo a guardare Harry e Nat fare le loro promesse.
"Ma sta per uscire-"
"Ho capito, aspetta e basta."
"Aspettare? Aspettare cosa che il bambino spunta fuori-"
L'intera stanza improvvisamente eruttò in forti grida e urla, interrompendo il bisticcio mio e di Haz e vedemmo Nat e Harry baciarsi, sorridendo anche se le loro labbra erano unite mentre tutti applaudivano in celebrazione.
"Aww..." canzonai, piazzandomi le mani sul cuore.
"Talieee..." sibilò Haz accanto a me in chiara preoccupazione ed io gli diedi una pacchetta sulla guancia in modo supponente.
"Aspetta, guardiamoli baciarsi un'altra volta-"
"Talie! Si sono rotte le acque?" esclamò Nat, spingendo via Harry e guardando a bocca aperta tra le mie gambe con gli occhi spalancati ed Haz annuì freneticamente accanto a me.
"Non importa, questo è il vostro giorno ragazzi io vado all'ospedale e ci potete venire a trovare dopo-"
"Col cazzo." Harry e Nat dissero all'unisono, guardando e sorridendo.
"Va bene, ascoltate tutti! Le acque di Talie si sono appena rotte perciò noi ci prendiamo una pausa dal matrimonio e andiamo all'ospedale! Chi è con me!?" annunciò Nat nella sua calda voce forte, schioccando le dita e indicando la porta mentre tutti si alzarono in piedi e gioirono.
"Vuoi aiutare la madre di tuo figlio ad entrare in auto?" Harry affermò, alzando un sopracciglio verso Haz e sia mio padre che il papà del mio bambino mi presero a braccetto da entrambi i lati ed Haz ghignò, prima di guardarmi.
"Pronto quando lo sei tu riccioli d'oro."
++
"Voglio tenerla io adesso, è il mio turno." insistette Harry con irritazione, cercando di prendere la bambina fasciata in rosa dalle braccia di Nat mentre lei faceva da scudo dalle sue mani preganti, entrambi ancora vestiti con i loro abiti del matrimonio.
Cynthia alzò lo sguardo dal suo cellulare, avendo già avuto il suo turno con la bambina e sorrise verso Harry e Nat, prima di abbassare di nuovo lo sguardo sul suo dispositivo.
"Diavolo no, tu l'hai tenuta per quasi mezz'ora. E' ancora il mio turno." protestò Nat in tono di difesa, un'espressione sfacciata scolpita sul suo volto mentre stringeva i suoi occhi marroni verso suo marito che faceva lo stesso in risposta.
"Talie, Haz, non mi dà la bambina." si lamentò Harry con un cenno della testa mentre guardava tra di noi nel letto dell'ospedale, Haz disteso accanto a me, tenendomi la mano. Nat alzò il dito medio verso Harry quando lui le diede la schiena, continuando a cullare la mia piccola bambina.
Io feci spallucce.
"Non posso aiutarti." dissi in tono neutrale e Haz rise alla vista dell'espressione frustrata di Harry.
"Dammi il dannato fottuto bambino Nat." scatto lui, avvicinandosi ancora.
"Scusa, a lei piaccio più io." disse Nat con voce altezzosa, mantenendo gli occhi sulla bambina addormentata, i piccoli ricci castani assomigliavano a quelli di Haz e la pelle marrone chiaro era morbida al tatto.
"Oh risparmiatelo, sta solo dormendo, fidati se sapesse di essere in braccio alla stessa donna che ha quasi fatto la schiacciata dentro il canestro con Haz quando era piccolo, non sarebbe così pacifica adesso." dichiarò Harry con i denti stretti e gli occhi di Haz si spalancarono alle parole del padre.
"Cos'hai detto!?" esclamò Haz e guardò madre in assoluta incredulità, prima che lei alzasse l'indice verso di lui.
"E' successo una volta! Una sola!" si difese velocemente.
"Okay la tengo io adesso." parlò Harry, perdendo il suo temperamento e Nat alzò la gamba, piazzando il tacco bianco sul suo petto coperto dallo smoking, provando a tenerlo lontano mentre aveva mia figlia tra le braccia.
"Col cavolo che lo fai."
"Giuro su dio Nat non costringermi a farti lo sparticulo anche quando sei vestita da sposa."
"Col cavolo che lo fai."
"Abbassa la voce la bambina sta dormendo!"
"Tu abbassa la fottuta voce-"
Poi mia figlia fece un piccolo e adorabile starnuto, tirando su con il naso e scuotendo un poco la testa, gli occhietti ancora chiusi si strinsero ancora più, prima di rilassarsi e continuare a dormire.
Harry e Nat si bloccarono.
"Aww...." dissero insieme inclinando leggermente la testa, la loro rabbia scomparve visibilmente mentre si stringevano più vicini per sbirciare la loro prima nipotina con sorrisi amorevoli di ammirazione sui volti.
"Hey, non ti dispiace se andiamo a far visita a Rick con la bambina quando usciamo da qui, vero?" chiesi ad Haz, voltando la testa verso di lui e lui mi pizzicò il naso.
"Certo che no." rispose semplicemente, dandomi un piccolo bacio a stampo ed io sorrisi, sapendo che Haz era ancora a disagio con Rick, come tutti d'altronde, ma volevo sul serio farlo.
Dopo tutto quello che era successo nove mesi fa, gli avevo offerto l'aiuto di cui aveva bisogno, perché voleva solo una famiglia.
Era attualmente ricoverato nell'ospedale locale per disturbi mentali e si stava riprendendo gradualmente.
"Hey, voi due avete già trovato un nome per questo zuccherino?" chiese Harry raggiante mentre faceva scivolare il lungo indice sul piccolo pugno arricciato di mia figlia.
"Certo." dicemmo io e Haz, scambiandoci uno sguardo, prima di rivolgerci a Nat e Harry che continuavano a guardare con amore la nostra bambina.
"L'abbiamo chiamata Olivia."
Quell'ultima frase echeggiò e rimase nell'aria mentre le teste di Harry e Nat scattarono per la sorpresa, il contorno delle loro figure sfumò in un bianco ancora più sbiadito mentre caldi sorrisi di cuore e incredulità apparivano sui loro volti, il colore dei loro lineamenti e dell'ambiente, che li circondava, si affievolì, finché tutto divenne una monotona ombra di grigio e la voce di Talie, della sua ultima frase, continuò a risuonare a distanza.
I punti di vista dei due e del bambino poi diventarono offuscati, la stanza dell'ospedale si sciolse, le loro figure si allontanarono, finché la visione del futuro collassò completamente, prima che venissi riportata al presente di nuovo.
Una mano.
Sbattei le palpebre diverse volte in stato confusionale. L'odore della carne, il suono delle voci e dello sfrigolio del cibo mi riempì le orecchie, prima di realizzare che stavo ancora guardando il palmo di qualcuno nella mia mano.
Oh certo, non il palmo di chiunque.
Alzai infine lo sguardo, i miei occhi si incatenarono a due paia di occhi verdi curiosi e spalancati, incorniciati dietro ad un grande e spesso paio di occhiali ed osservai la Talie adolescente di quindici anni seduta di fronte a me.
"Perciò... hai visto il mio futuro?" chiese, aggrottando le folte sopracciglia ed io lasciai andare la sua mano con un piccolo sorriso consapevole.
Per essere più precisa io ho visto il tuo passato, presente, e futuro attraverso il tuo punto di vista volevo dire, ma mantenni le labbra strette in una linea ferrea.
"Solo ricorda le tre B dolcezza," iniziai, appoggiando il mio gomito sul tavolo dello stand e alzando la mia mano.
"Sangue (blood), voglia (birthmark), bambino (baby)" dissi, alzando tre dita ad ogni parola mentre lei si accigliava verso di me confusa.
"Cosa...?" parlò con voce lenta e incerta, ritraendo la sua mano dalla mia in modo previdente, prima che schioccassi le dita e la indicassi.
"E ricorda, la pistola è finta." avvisai, sentendomi in dovere di dirglielo, solo perché la ragazzina mi lasciasse uno sguardo.
"Io non capisco-"
"Ripeti che la pistola è finta!" scattai in urgenza, facendola sobbalzare nella sua sedia.
"La pistola è finta!" ripeté con un urlo spaventato, dandomi uno sguardo impaurito ed si riaggiustò gli occhiali sul ponte del naso mentre io mi rilassavo sulla sedia.
"Uh- la protesta dei vegetariani sembra abbastanza movimentata lì perciò io devo- io devo andare, per vedere che succede." balbettò, alzandosi in piedi goffamente, facendo stridere la sedia, prima di inciampare, si riaggiustò la sua maglietta 'io amo la carne' e si allontanò dal mio stand.
"Okay ciao..." sorrisi, sventolando la mano verso di lei e lei fece lo stesso, prima di intrufolarsi tra la folla di persone.
Sospirai, ringraziando per il meraviglioso futuro che quella ragazza aveva in serbo mentre controllavo le mie lunghe unghie rosse. Guardai le persone al festival della carne passare il mio stand della veggenza, finché d'un tratto sentii due voci familiari accanto a me.
Due voci che avevo sentito moltissime volte nel passato, presente e futuro di Talie.
Voltai la testa, trovando niente meno che Nat ed Harry accucciati dietro ad un cestino, fissandosi uno negli occhi dell'altro, le loro mani una sopra a quella dell'altro e ghignai.
Quanto erano carini.
"Volete che vi leggo il futuro?" parlai, facendo separare le loro mani velocemente e mi rivolsero la loro attenzione con sorpresa, un'espressione intrigata sul volto di Nat e una irritata su quello di Harry.
"Sul serio? Legge il futuro ad un festival della carne?" l'uomo inglese mi sfidò inarcando in modo giudizioso il suo sopracciglio.
Il mio sorriso scomparve.
"Voi vi tenete la mano dietro un cestino, ma non vi ho chiesto nulla a riguardo." ribattei a tono con un'espressione impassibile prima di sfoderare il mio sorriso smagliate di nuovo.
"Forza, vi dirò entrambe le vostri sorti gratis-" offrii, volendo sapere di più riguardo questi due dalla visione che avevo avuto sulla vita di Talie.
Prima che potessi anche solo finire la mia frase, Nat si alzò velocemente da dietro il cestino e prese posto di fronte a me con un sorriso eccitato, Harry con riluttanza la seguii e fece lo stesso, brontolando sottovoce.
"Ah, amori passati vedo... voi due avete una vibrazione molto positiva uno verso l'altra." pensai, guardando tra i due, il mio sguardo si posò brevemente sui loro tatuaggi sul polso uguali con il nome di Olivia ed Harry ruotò gli occhi al cielo mentre Nat separò le labbra in stupore per la mia affermazione.
"Potrei dire anche io la stessa cosa." riprese Harry mentre Nat si voltava verso di lui con un piccolo e divertito "yo abbiamo una vibrazione," che lasciò la sua bocca.
"Una credente e un non credente, molto molto interessante. Il mio nome è Elanna, mani per favore." mi presentai, prima di allungare le mani per i loro palmi, Nat immediatamente mi diede il suo e fece un cenno del capo ad Harry, che esitante fece lo stesso.
Mi concentrai maggiormente sul palmo di Nat, sporgendomi in avanti con interesse mentre il mio sguardo scorreva sulle linee della sua mano, vedendo il suo passato, presente e futuro improvvisamente passarmi davanti agli occhi dal suo punto di vita ed inalai pesantemente per tutti i punti di svolta nella vita sua e di Harry.
"Oh mio oh mio..." mormorai a me stessa, scuotendo la testa, sentendomi come se avessi appena visto un film, o meglio letto un libro, su questi due e sulle loro esperienze insieme mentre Nat e Harry continuavano a guardarmi.
Alzai infine lo sguardo, un lento sorriso strisciò sul mio viso alla vista di entrambe le loro espressioni, intrigata e curiosa, totalmente ignari al fatto che stavano andando incontro a così tanto nei prossimi quattro anni.
"C'è molto in serbo per voi, molto."
Fine.
***
N/T: Elanna è l'autrice Chingyonce
abbiamo visto la sua visione dei personaggi (Nat e Talie) nel loro punto di vista. boom, un genio!
ringrazio l'autrice che mi ha permesso di tradurre questa storia e ringrazio voi; un grazie speciale a quelle che hanno seguito la storia a pari passo, ma anche a quelle che verranno♥
chissà forse inizierò una nuova traduzione...
un bacio enorme xx
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top