Episode 2: Ballet Off

N/T

vi ricordo ancora una volta che questa è una traduzione e che ovviamente qualche parola, mi risulta difficile se non impossibile da tradurre. se avete consigli o dubbi scriveteli pure nei commenti che non esiterò a rispondervi perché c'è sempre da migliorare. vi ricordo anche che Haz utilizza un slang molto hip-hop come Nat che purtroppo mi risulta difficile tradurre letteralmente in italiano.

my nigga: 'amico mio' quando un rapper americano nero si rivolge ad un altro nero.

Detto questo, buona lettura xx

Haz nella gif sotto

***

Talie

"Ho deciso di fare danza classica perché mi piace tanto indossare questo bel tutù rosa. Mi fa sentire una principessa. Tu per cosa hai deciso di fare danza classica?" mi chiese una delle mie compagne di danza Penny, giocando con la sua pomposa uniforme rosa e sorridendo verso di me con interesse, facendomi staccare lo sguardo dal libro che stavo leggendo ed alzare la testa verso di lei.

"Ho deciso di fare danza classica nella speranza che neutralizzi la distanza che sento con mia madre che è sempre troppo occupata e disinteressata per tutto quello che mi riguarda, tranne che per la danza classica che praticava anche lei quando aveva 7 anni come me perciò immagino che questo sia solo un misero tentativo di sentirmi leggermente apprezzata, amata e al centro delle sue attenzioni quando mi sta intorno."

Guardai la mia mamma che era seduta con il resto dei genitori in fondo alla sala, parlando con enfasi al suo telefono nella sua gonna a tubino prima che catturassi il suo sguardo.

Le sorrisi e alzai i pollici e lei fece lo stesso, non avendo la minima idea di quello che avevo appena detto alla mia compagna.

Gli occhi di Penny si spalancarono, le sue sopracciglia si aggrottarono in leggera confusione. Poi mi accorsi del suo sguardo abbassarsi e ritornare sul suo vestito, sembrando in difficoltà a trovare una risposta.

"Oh um-"

"Hey, per caso vuoi fare coppia con me?" chiesi con un sorriso amichevole, chiudendo il libro e alzandomi in piedi, ricordando le istruzioni di Ms. Amber di trovare un partner nella classe per la gara di danza classica della prossima settimana.

"Oh uh, non posso io sono- io sono già in coppia con qualcun altro... mi dispiace." si scusò velocemente Penny, allontanandosi leggermente mentre il mio sorriso vacillava.

"Va bene, magari la prossima-"

Penny era già corsa via, saltellando verso Jordie attraverso la stanza urlando "Jordie! Jordie fai coppia con me!"

"Volta...." finì la frase, la parola mi uscì dalle labbra anche se lei non poteva più sentirmi e mi guardai intorno, realizzando che tutti i miei compagni di danza erano già accoppiati con qualcun altro mentre sorridevano e inventavano passi di danza.

Non mi importava fare coppia con qualcuno, in realtà mi piaceva stare da sola ma sapevo che la mia mamma non avrebbe approvato.

Fai amicizia diceva.

Diventa popolare si raccomandava.

Ma tipo.... i libri?

I libri sono dei buoni amici.

Tutti i miei compagni di classe si stavano ora accorgendo che ero da sola in un angolo della classe, fortunatamente la nostra insegnante Ms. Amber era impegnata a scegliere la musica per la prossima lezione ma potevo sentire gli occhi di tutti puntati su me e i miei palmi iniziarono a sudare, strinsi il grosso libro che avevo tra le braccia più vicino al petto per confortarmi.

E poi improvvisamente, proprio con la coda dell'occhio, intravidi una testa di capelli afro avvicinarsi.

"Come butta?" salutò Haz disinvolto, facendomi un cenno con testa prima di rimettersi il lecca lecca rosso che teneva nella mano ancora in bocca, infilando le sue piccole mani dentro le tasche della felpa oversize. Io inclinai la testa di lato e lo guardai confusa.

"Haz? Che cosa fai qui?" chiesi, sentendomi in qualche modo sollevata alla vista di un volto famigliare anche se Haz ed io ci conoscevamo a malapena perché era passato un anno dall'ultima volta che ci eravamo incontrati con i nostri genitori.

"Siete carine con le code di cavallo." disse Haz con voce affascinante quando Penny e Jordie ci camminarono accanto, facendo balbettare a Penny un piccolo "g-grazie" prima che le due ragazze ridacchiassero, lanciando occhiate alle loro spalle per guardare Haz che ghignava ancora una volta.

"Mia mamma ti ha visto dalla finestra della sala da ballo mentre stavamo camminando verso il supermercato e ora sta parlando con la tua." spiegò Haz, indicandomi con la testa la sua mamma e la mia che stavano parlando in fondo alla sala ed io comparai la gonna a tubino di mia mamma e i tacchi alti ai pantaloni da basket di Nat, canottiera e scarpe sportive.

Haz fece un verso di impazienza con la lingua.

"Cavolo, lo sa che c'è il Muppet Show tra un'ora, non si scherza con me e il Muppet Show. Non si scherza con quel legame." sospirò Haz mentre abbassavo lo sguardo verso di lui visto che ero qualche centimetro più alta e lui scosse la testa.

"Guardi ancora quel programma?" domandai con un sopracciglio alzato.

"Non giudicare, Elmo è mio amico. Voglio dire sì delle ragazze carine in tutù sono qui ma gli amici prima delle donne." scrollò le spalle, un silenzio imbarazzante cadde su di noi mentre lui si guardava intorno.

"Aspetta, pensavo al buco nella recinzione del cortile-"

"Hey dov'è il tuo partner?" improvvisamente mi chiese, interrompendomi e mi accigliai verso di lui.

"Oh, veramente non ce l'ho immagino-"

"Aw beh è proprio un peccato vero?" una voce alta e altezzosa risuonò dietro di noi, sia io che Haz ci voltammo per trovare Quinn, una delle mie compagne di danza e i ricci dei suoi capelli rossi. Incrociò le braccia al petto e le sue amiche dietro di lei, la imitarono.

"Si può sapere chi sei..." Haz disse con un sopracciglio alzato, dando alla ragazza un'occhiata sfacciata mentre io facevo una smorfia.

"Ms. Amber ha chiaramente detto che solo le persone con un partner possono precipitare alla gara perciò immagino che voglia dire che tu non puoi farlo." disse Quinn, ignorando Haz e le sue amiche dissero un piccolo "già" nasale in accordo da dietro.

"Partecipare." provai a correggere in maniera educata riaggiustandomi gli occhiali.

"Cosa?" scattò verso di me.

"Tu hai detto precipitare, che significa cadere da notevole altezza con rapidità e violenza, spesso con conseguenze disastrose o fatali, credo che intendessi partecipare-"

"Non importa quello che ho detto, tu hai capito che cosa intendevo, e ancora non hai un partner." Quinn sbuffò con impazienza, lanciando un'occhiata a me e poi al libro, facendo apparire un lento e cinico sorriso sul suo viso da bambolina.

"Che significa," disse lei inclinando la testa, imitando la mia voce prima di colpire la copertina del libro tra le mie braccia, persi goffamente la presa facendolo cadere sul pavimento e lei sorrise.

"Che non puoi fare la gara di danza." concluse con un sorrisetto soddisfatto e mi accucciai per recuperare il mio libro, ma Haz fu più veloce e lo sollevò dal pavimento, spolverandolo con una mano.

"Diamine, cosa ti avrà mai fatto questo libro." disse, guardandola e Quinn ruotò gli occhi mentre lui mi ridava il libro, facendo comparire un piccolo sorriso di apprezzamento nel mio viso.

"Penso che sarebbe meglio per tutti se tu lasciassi la classe, voglio dire, tutto quello che hai fatto è stato nasconderti in un angolo e leggere come una pazzoide." Quinn sogghignò ed io mi strinsi nelle braccia, abbassando lo sguardo sui miei piedi.

Haz schioccò la lingua di nuovo.

"Oh diavolo no- tu le permetti di parlarti in questo modo?" si intromise, spingendomi per un braccio mentre io alzavo lo sguardo sulla sua espressione sbigottita, poi guardai Quinn con quel suo ghigno stampato in faccia e aggrottai le sopracciglia per la rabbia.

"No." dichiarai con voce forte, perdendo leggermente la presa sul libro mentre il mio temperamento cresceva sempre più, fissando le sue fastidiose guance rosee.

"Non puoi parlarmi in questo modo-"

"Ay, ay ci penso io bambola." si intromise Haz, la sua piccola mano sospesa di fronte al mio petto come se dovesse fermarmi dall'avanzare e attaccare Quinn. Poi si diede un colpetto al naso con il pollice, lanciandole un'occhiataccia.

"Non puoi parlarle in quel modo." disse lui, fissando Quinn e indicando me.

"Già!" aggiunsi in accordo.

"Oh davvero, sennò che mi fai?" sfidò lei, incrociando il mio sguardo intenso e duro prima di fare un passo in avanti e mettere la faccia così vicina alla mia che potevo vederle le lentiggini sul naso.

"Pazzoide." aggiunse.

"Oh queste sono parole da azzuffata, queste sono parole da azzuffata!" esclamò Haz, saltando su e giù rapidamente accanto a me come una pallina rimbalzante e la mia rabbia iniziò a diventare incontrollabile.

Misi il libro da parte prima di togliermi il piccolo tutù rosa, restando in calzamaglia prima di passarlo ad Haz, tenendo sempre gli occhi fissi su Quinn.

"Haz per favore tieni il mio tutù." dissi, scrocchiando il collo da una parte e poi dall'altra facendo impallidire la faccia di Quinn e i suoi occhi si spalancarono ancora di più.

"Oooooh la ragazza bianca si è tolta il tutù, oh iniziamo a fare sul serio in questa classe di danza classica." Haz ululò accanto a me con gli occhi grandi ed eccitati, prendendo ubbidientemente il mio vestito nelle sue mani prima di afferrare l'elastico intorno al mio polso, sfilarlo, allargarlo e rilasciarlo per poi mettersi dietro di me.

"Aspetta, abbassati un po' bambola." lo sentii ordinare, e seguii le sue istruzioni mentre continuavo a lanciare occhiatacce verso Quinn, prima di sentire le piccole mani di Haz lisciare i miei capelli ricci da dietro, snodando i grovigli per poi raccogliere i miei capelli in uno stretto chignon.

"Bene, adesso puoi farle il culo." disse con un cenno di approvazione, alzando i pollici nella mia direzione e guardando tra me e Quinn. Presi un respiro profondo, strinsi e rilasciai le mani mentre mi preparavo, entrambe ci fissavamo, sfidando l'altra a parlare per prima mentre dei gruppi di compagni di danza classica iniziarono a circondarci.

"Lo sai che cosa sei Quinn," iniziai con voce tenace, puntandole un dito contro e lei strinse gli occhi verso di me, la frotta di bambini di sette anni ci guardava con espressioni rapite.

"Tu sei una grande e grossa arpia." dichiarai, mantenendo il tono deciso mentre la folla esplose in alti cori di 'oooohhh'.

"Lo so quello che sei tu ma io cosa sono?" rispose Quinn.

"Non posso dirtelo perché potresti piangere." scattai, facendo urlare tutti i bambini come giovani babbuini saltando su e giù per la mia risposta che avevo in realtà trovato e letto in un libro.

"Bene bene si accettano scommesse! Fate la vostra puntata! Io punto tre monete, due caramelle gommose, e un Mars su Quinn e due lecca lecca, cinque smarties, un elastico per i capelli, e un pacchetto di gomme alla frutta su Talie, chi è il prossimo? Non voglio vedere nessuna mentina del dentista qui!" annunciò Haz, andando in giro tra la folla e le ragazzine alzarono tutte le loro puntate in aria, scommettendo elastici, caramelle, e anche braccialetti dell'amicizia mentre Haz raccoglieva tutto con eleganza, con un'espressione d'affari e di soddisfazione sul volto.

"Ottimo sì, marshmallows ricoperti di cioccolato su Quinn, ti vedo, ti vedo, oh una barretta al burro d'arachidi sulla mia bella Tals, è questo di cui parlavo, continuiamo così, continuiamo così." disse Haz mentre le ballerine gli passavano i loro oggetti e caramelle.

"Per l'ultima volta Patricia, nessuno vuole il tuo porta apparecchio bavoso okay, per chi mi hai preso." disse improvvisamente, maneggiando con cautela il contenitore dell'apparecchio e la ragazza in fondo al gruppo abbassò la testa per la vergogna.

"Oh beh allora tu sei cool! Constipated Overrated Out of style Loser! (stitica sopravvalutata perdente fuori moda)" ridacchiò Quinn, formando una L con la mano sinistra e portandosela sulla fronte, facendomi corrucciare per la rabbia.

"Sì beh tu sei ancora più cool!" urlai verso di lei arrabbiata nera.

"Tu sei cool all'infinito!"

"Tu sei cool all'infinito più uno!"

"Aww.. vedo che state andando tutti d'accordo." la voce di Ms. Amber improvvisamente si aggiunse, facendo girare tutte le teste compresa la mia e quella di Quinn verso la nostra insegnante che sorrise verso di noi con le mani giunte mentre qualcuno mormorava "povera stupida" da in fondo alla folla.

Penso sia stato Haz ad aver detto l'ultima parte.

"Ms. Amber! Non hai detto che se vogliamo fare la gara della prossima settimana dobbiamo essere in coppia? Talie non ha un partner!" informò immediatamente Quinn, prendendo il controllo della situazione e mi puntò il dito contro mentre Haz la guardava, i due si fissarono poi lui mimò con le labbra "chi fa la spia non è figlio di Maria" con espressione fredda, facendole lentamente abbassare la mano che stava usando per indicarmi.

"Talie tesoro, è vero?" chiese Ms. Amber, accucciandosi e mettendo le mani sulle ginocchia, rivolgendomi tutta la sua attenzione mentre io sbattevo gli occhi verso di lei, l'intera classe ora mi fissava.

Aprii la bocca per confermare le accuse di Quinn ma improvvisamente Haz si fece avanti, arrivò in piedi accanto a me e sollevò un braccio, passandomelo sulle spalle, mettendosi lentamente in punta di piedi per via della differenza di altezza per poi fare un cenno con la testa alla maestra.

"Io sono il suo partner." annunciò Haz con un sorriso orgoglioso, la mia testa si voltò velocemente nella sua direzione alle sue parole e delle espressioni scioccate si fecero spazio sul volto di tutti i presenti incluso quello dell'insegnante.

"Tu? Tu vuoi partecipare alla gara di danza classica?" Ms. Amber ripeté incredula ed io abbassai lo sguardo su Haz, un'espressione sicura e tranquilla sul suo viso.

"Già."

"Aye mamma," urlò improvvisamente Haz, voltandosi verso Nat che, in fondo alla sala, stava ancora parlando con la mia mamma prima che lei gli facesse un cenno con la testa.

"Voglio fare la ballerina." annunciò attraverso la sala senza un minimo di imbarazzo o vergogna nella voce, di fronte a tutti, e un'espressione inorridita apparve sul volto di mia mamma mentre Nat si accigliò verso suo figlio.

"Okay." disse la mamma di Haz facendo spallucce e un sorriso complice.

Haz poi tornò a guardare Ms. Amber mentre Quinn stava praticamente fulminando la nostra maestra e poi lanciò un'occhiataccia ad Haz che sorrise.

"Okay." lui ripeté con tono deciso, spostando lo sguardo dall'insegnante a Quinn con un sopracciglio alzato, poi si tolse il lecca lecca dalla bocca, prese la mano di Quinn e piazzò sul suo palmo l'appiccicosa caramella prima che lei potesse protestare e con un ultimo sorriso soddisfatto, mi trascinò via.


++


"Hai iscritto nostro figlio a che cosa!?" il papà di Haz esclamò, fissando Nat mentre Haz ed io guardavamo i suoi genitori litigare dalla sua casa sull'albero, con il mento appoggiato al davanzale della piccola finestra.

"Danza classica, voleva farlo. Non vedo quale sia il problema." ripeté Nat tranquilla, infilando le mani nei pantaloni corti, dondolandosi sui talloni con espressione annoiata.

"Il problema!?" esclamò il padre di Haz in faccia a Nat che si asciugò le gocce di saliva dalla guancia e lo fulminò con un'occhiataccia.

"Il problema qui è che nostro figlio non giocherà a basket, rugby, no nemmeno a calcio. Lui farà danza classica, danza classica! Mio figlio farà danza classica, dovresti trovare un problema in questa frase!" continuò a sbraitare, la vena del collo era evidente e Nat continuò a fissarlo, incrociando le braccia al petto prima di alzare le mani in aria.

"No, mm-mm, no non tirerai fuori la questione di essere maschio, bello mio, mi stai facendo incazzare e stai facendo un dramma per una cosa così banale, però non ti sei posto il problema quando ti sei fatto la manicure la scorsa settimana-"

"Per la centesima volta, mi danno fastidio le pellicine se non le curo! Ma la danza classica- stai cercando di far diventare nostro figlio gay o altro?" il papà di Haz scattò, digrignando i denti mentre Nat si accigliò con gli occhi spalancati.

Il papà di Haz doveva aver detto qualcosa di molto brutto perché non avevo mai visto la mamma di Haz così furiosa.

"Oh quindi se lo fosse sarebbe la cosa peggiore in assoluto per te, non è vero? Piccolo ignorante pezzo di-"

Non riuscii a sentire il resto di quello che stava dicendo Nat perché Haz velocemente piazzò le mani sulle mie orecchie, isolandomi dai rumori dell'esterno e lo guardai sorridere. Ritornai poi a seguire i suoi genitori che litigavano, il suo papà fece qualche passo indietro e Nat gettò le braccia in aria, muovendo le mani velocemente con un'espressione arrabbiata sul volto.

Finì con il papà di Haz che entrò infuriato in casa, dalle sue labbra uscì qualcosa come "Puck you" penso prima di scomparire dentro casa e Nat rimase lì sul cortile sotto di noi, il suo petto si alzava e abbassava in modo esagerato e arrabbiato poi scosse la testa e fece irruzione anche lei dentro casa.

"Mi dispiace per questo." disse Haz, togliendomi le mani dalle orecchie prima di appoggiarsi all'indietro con i gomiti.

"Non importa, la mia mamma e il mio papà litigano quasi ogni giorno perciò ci sono abituata anche io." cercai di rassicurarlo, entrambi ci scambiammo un sorriso per qualche secondo poi lentamente spostammo lo sguardo, non sapendo più che altro dire.

"Grazie per esserti offerto di fare il mio partner Haz, è stato molto gentile da parte tua." parlai infine, spostandomi con il sedere e guardandolo.

"Quando vuoi, io ci sono." disse, portandosi trionfante un pugno contro il petto prima di baciarlo e puntarlo verso di me mentre io ridevo.

"Hey, ho qualcosa da mostrarti e mi fido solo di te per questa cosa, mi prometti che non lo dici a nessuno?" disse Haz improvvisamente, guardandosi intorno sospettoso anche se c'eravamo solo nella casa sull'albero.

"Oh no Haz," iniziai con un'espressione scioccata quando vidi l'espressione seria sul volto, preparandomi al peggio.

"I tuoi capelli afro sono finti?" chiesi per pura curiosità sotto voce con un piccolo broncio di delusione sulla faccia e mi avvicinai per toccare i suoi morbidi capelli. 

"No um... sono tutto naturale? Bella perché me lo chiedi, per favore." sbuffò con una smorfia scherzosa, facendomi spostare subito le mani con gli occhi spalancati.

"Allora, possiamo tornare a quello che ti ho chiesto?" chiese, strofinandosi le piccole mani tra di loro, impazientemente.

Io annuii, avvicinandomi e aprendo il mio zainetto, rovistandoci dentro prima di estrarre il grosso libro che avevo portato da casa.

"A cosa ti serve questo?" chiesi infine.

Haz si guardò intorno prima di portare lo sguardo su di me.

"Non devi dare di matto per questo. Stai calma okay... calma." avvertì lui, un'espressione rilassata sul viso prima di sentire improvvisamente un piccolo starnazzare dai suoi fitti capelli ricci.

Spalancai la bocca alla vista del piccolo anatroccolo, sbucato lentamente dai capelli afro di Haz mentre entrambi mi guardavano impassibili.

"Bene ora calma." Haz disse, alzando la mano quando vide i miei occhi sbarrati e sbalorditi.

L'anatroccolo fece quack di nuovo.

"Posso, posso tenerlo ti prego." chiesi, stringendo le spalle provando a contenere la mia emozione e Haz sorrise, prendendo l'anatroccolo e mettendolo sulla mia mano, lasciandolo accoccolare con le piume sui miei palmi mentre io lo accarezzavo.

"Certo, ieri quando sono andato al parco con mia mamma mi guardavo intorno e improvvisamente, un anatroccolo mi seguiva. Si chiama Lil Biggie. Nessun altro sa di lui tranne te perciò dobbiamo tenere un profilo basso. Non so come nutrirlo e non penso che gli piaccia la pizza avanzata." spiegò Haz, sorseggiando rumorosamente il suo succo di frutta ed io appoggiai Lil Biggie sul pavimento, lasciandolo sculettare lì intorno, per poi trascinare il mio grosso libro degli animali sulle mie cosce.

Andai sulla sezione che riguardava gli uccelli, trovando infine la pagina sulle anatre. Nel frattempo Haz sistemò Lil Biggie di nuovo tra i suoi capelli, lasciando accoccolare l'anatroccolo che fece un piccolo quack contento, poi Haz si sporse verso il libro con interesse.

"Le anatre non hanno denti dunque si nutrono di... frutta, ortaggi, verdure verdi o piccoli insetti e vermi." lessi lentamente e a voce alta, seguendo con l'indice le parole della pagina che leggevo.

"Io ho la frutta" disse Haz.

"Io ho frutta, ortaggi e verdure verdi a casa. Il mio papà ne compra un sacco, gli piacciono questo genere di cose." informai con un sorriso emozionato e alzai lo sguardo verso il piccolo anatroccolo.

"Va bene Ms. ho frutta e verdura, puoi aiutarmi con Lil Biggie." mi propose Haz con un sorriso ed io annuii.

"Iniziamo con il dargli qualcosa da mangiare." proposi e concordammo entrambi. Haz lasciò Lil Biggie sui suoi capelli afro e scendemmo dalla casa sull'albero. Entrammo dentro casa e Nat ci salutò, seduta sopra l'isola della cucina, un'espressione concentrata sul volto mentre si guardava i capelli afro attraverso un piccolo specchio portatile di fronte a lei, cercando di vedersi i capelli sulla nuca, con un paio di forbici da parrucchieri e una ciocca tra le dita.

"Tuo padre è uscito ma dimentica quello che ha detto. Farò il tifo per voi alla gara di danza della prossima settimana." disse Nat quando ci vide entrare, in difficoltà per tagliare qualche riccio dietro la testa e Haz andò subito a rovistare nel loro frigo.

"Sì fantastico, abbiamo qualche cavolo?" chiese Haz, non sembrando per niente interessato alla storia di suo padre e Nat lo guardò.

"Cavolo? Ma tu odi la verdura." disse la mamma di Haz e lui incontrò il suo sguardo.

"Mamma, la danza classica ti cambia." disse con tono serio e drammatico e poi mi ricordai di una cosa.

"Io ho un cavolo a casa! Torno subito." esclamai emozionata, appoggiando il mio libro sopra il bancone della cucina prima di uscire dalla stanza verso la porta principale.

"Aspetta Talie tesoro dove stai andando?" chiese Nat, saltando giù dall'isola e seguendomi mentre io aprivo la porta, voltandomi verso di lei.

"Il cavolo!" sorrisi prima di chiudere la porta e uscire, feci veloci passi verso casa mia a poche abitazioni di distanza.

Mi ricordo ancora quando il mio papà e la mamma di Haz hanno scoperto che vivevano nello stesso quartiere, il mio papà aveva fatto una risata amara che non era sembrata per niente una risata e quando eravamo tornati a casa aveva iniziato a sbattere la fronte contro la porta principale.

Haz mi aveva detto che quando l'aveva scoperto invece la sua mamma, aveva fatto quei strani sibili respiratori, sorridendo molto ampiamente prima di sprofondare la faccia sul divano.

Bussai alla porta principale quando raggiunsi la mia casa, sapendo che il mio papà era a casa ma non la mia mamma visto che lavorava sempre nei fine settimana, anche se era estate.

Papà aprì la porta, spuntò un sorriso sorpreso sui suoi lineamenti quando mi vide all'ingresso e abbassò lo sguardo verso di me con gli occhi spalancati.

"Dolcezza? Cosa ci fai qui così presto, eravamo d'accordo che ti venivo a prendere tra un'ora, avete fatto le prove per il balletto con-"

"Ciao papà." dissi, ignorando il resto delle sue parole e velocemente lo sorpassai, diretta in cucina, aprii il frigo e recuperai il grosso cavolo che avevamo comprato qualche giorno fa, prima di tornare indietro per uscire, dove lui era ancora in piedi e teneva la porta confuso.

"Ciao papà." dissi, stringendo il cavolo tra le braccia senza neanche guardarlo mentre lo sorpassavo e camminavo via, con l'ortaggio tra le braccia e marciando verso casa di Haz.

"Aspetta! Talie!" lo sentii chiamarmi da dietro ma io canticchiavo, continuando a camminare lungo il marciapiede.

La mamma di Haz aveva tenuto aperta la porta principale della sua casa per me ed entrai, accorgendomi ora che papà mi aveva seguito anche quando entrai nella loro cucina, trovando Nat seduta su uno sgabello, Haz a piedi nudi sopra il bancone che provava a tagliare i capelli afro della sua mamma e una canzone hip hop suonava forte dal telefono di Nat.

"Hai dato solo una spuntatina vero?" chiese Nat, alzando la voce sopra la musica cercando di guardare oltre le sue spalle, verso suo figlio.

"Uh...." disse Haz, abbassando lo sguardo verso la massa di capelli ricci di Nat della dimensione di una pallina di baseball nella sua mano.

"Okay intendi una spuntatina come una spuntatina o... una spuntatina come tagliare tutta la parte dietro dei capelli perché..." disse Haz a tal proposito e gli occhi di Nat si spalancarono.

"Ho preso il cavolo!" annunciai con gioia, alzando la tonda verdura verde mentre il mio papà salutava Nat.

"Hey, mia figlia è entrata, ha rubato il mio cibo e poi è scappata." spiegò, sedendosi e sistemando i gomiti sul bancone. Haz scese giù, trascinandomi in un angolo e con un sorriso emozionato iniziammo a rompere il cavolo, mettendo di nascosto dei pezzettini di cibo verde dentro il becco dell'anatroccolo che sbirciava dai capelli afro di Haz.

"Oh lei sta bene..." fece cenno Nat al mio papà, ancora palpeggiando i suoi capelli con attenzione e noi continuammo a dare da mangiare all'anatroccolo nascosto.

"Stai provando a tagliare i capelli?" il mio papà chiese con un sorriso con le fossette e guardò Nat, la felicità sui suoi lineamenti mentre lei analizzava i suoi capelli dallo specchio di fronte a lei.

"Già, Aaron avrebbe dovuto aiutarmi con la parte dietro ma abbiamo avuto una piccola discussione e lui mi ha sempre detto di andare dal parrucchiere..." fece spallucce, le sue braccia caddero ai lati e fece un piccolo sospiro.

"Beh, potrei farlo io." disse il mio papà, avvicinandosi al paio di forbici nella sua mano.

"Sai come tagliare i capelli afro?" chiesi io improvvisamente stupita mentre lo guardavo.

"Tu ti... tu ti ricordi ancora?" seguì poi Nat, un'espressione sorpreso sul suo volto prima che il mio papà afferrasse le forbici dalle sue mani e si posizionasse dietro di lei.

"Certo che lo so fare." disse il mio papà, facendomi una smorfia prima di abbassare lo sguardo sui capelli di Nat, fece scorrere le grandi mani attraverso i capelli e li pompò prima di sorridere.

"E certo che mi ricordo." aggiunse, i suoi occhi incontrarono quelli di Nat e si guardarono attraverso il riflesso dello specchio di fronte a loro poi entrambi spostarono lo sguardo con un sorriso sul volto.

"Yo perché avete tutti quell'espressione da deficienti in faccia." chiese Haz confuso, continuando a mettere pezzetti di cavolo nei suoi capelli prima che Nat gli lanciasse un'occhiataccia, si tolse una ciabatta per poi alzarla lentamente ed Haz impallidì di colpo.

"Mi dispiace! Ti voglio bene! Ti voglio bene!" disse, guardando la sua mamma con gli occhi spalancati e spaventati, mantenendo lo sguardo sull'infradito nella mano, prima di afferrarmi il polso, trascinandomi fuori sul cortine mentre il mio papà rideva.

"E' meglio che controlli quella bocca." lo stuzzicò Nat mentre Haz fece scorrere velocemente la porta del cortile e la chiuse, lasciandoci fuori. Entrambi sorridemmo, schiacciando poi la faccia contro il vetro, verso i nostri genitori.

Non riuscivo a fare altro se non fissare il mio papà, era davvero felice.

Non l'avevo visto così felice o sorridere in quel modo, da tanto tempo.

Anche se Nat si distraeva con qualsiasi canzone stesse suonando, muovendo la testa afro, il mio papà sorrideva pazientemente, lisciandole i capelli con le mani e sforbiciando qualche riccio qui e lì e fissandola attraverso lo specchio.

E' bello vedere il mio papà felice per una volta tanto.

"E' bello vedere la mia mamma felice una volta tanto." disse improvvisamente Haz accanto a me come se mi avesse letto nel pensiero mentre guardavamo i nostri genitori.

Quando il mio papà finì di tagliare i capelli di Nat, i due arrivarono di fronte la porta di vetro, schiacciarono le loro facce vicino alle nostre e fecero delle espressioni stupide che io ed Haz copiammo.

Eravamo tutti felici.


++


La competizione di danza era stata fantastica.

Sia io che Haz ci rompemmo un osso provando a fare break dance e danza classica allo stesso tempo e arrivammo ultimi.

Ma fu la cosa più divertente mai fatta a scuola.

"Sono molto delusa da te." disse la mia mamma con un'espressione contrariata ed incrociò le braccia sul petto, scuotendo la testa prima di lasciare la stanza ed Haz ed io ci scambiammo un'occhiata dai nostri letti dell'ospedale.

"Cynthia mi stai prendendo in giro, nostra figlia si stava solo divertendo." il mio papà disse, seguendola ed io feci spallucce continuando a firmare l'ingessatura al braccio di Haz mentre lui decorava la sua scritta sull'ingessatura della mia gamba.

"Comunque è stata la miglior danza in assoluto." sorrisi verso Haz che annuii in accordo.

"Diavolo se lo è stata." sorrise, lanciando il pennarello indelebile sul comodino alla sua sinistra e ci riappoggiammo sui nostri cuscini, un silenzio confortante cadde su di noi.

"Sai una cosa Haz."

"Cosa?"

"Tu sei davvero forte." dissi, girando la testa per sorridergli.

"Sai una cosa Talie."

"Cosa?"

"Sei forte anche tu e da ora in avanti ti considero la mia ni-"

Nat si schiarì la gola, lanciando un cuscino sulla faccia di suo figlio mentre entrava nella stanza, interrompendo il resto della frase di Haz.

"Mamma cosa ho fatto!" esclamò Haz con un ghigno insolente e anche il mio papà entrò nella stanza, in piedi accanto a Nat che alzò un sopracciglio verso suo figlio.

"Che cosa stavi per dire?" testò, stringendo le labbra e lanciandogli un'occhiata da 'non provare nemmeno a pensare di ripetere quella frase'.

"Stavo per dire mordicchio (nibbler) perché noi abbiamo diviso un muffin al cioccolato dell'ospedale." si difese velocemente Haz con un'espressione innocente prima di guardarmi brevemente e mimare 'non è vero' con un ghigno furbo.

"Mhmm..." borbottò Nat, avvicinandosi e pizzicando giocosamente il naso di suo figlio, facendo ridere tutti.

"Hey," disse improvvisamente il mio papà, infilando le mani dalle tasche dei pantaloni e guardando verso la mamma di Haz.

"Io sono mai stato il tuo... sai... il tuo mordicchio?" chiese, dondolandosi sui piedi facendo accigliare Nat, un momento di silenzio cadde nella stanza mentre Haz ed io guardavamo tra i nostri genitori. Poi tutti e tre scoppiammo a ridere, gettando la testa all'indietro e stringendo gli occhi come in una crisi isterica mentre il mio papà iniziava a sembrare molto offeso.

Quando la risata di tutti si spense in modo graduale, Nat fece un piccolo sospiro felice, sorridendo e asciugandosi qualche lacrima ai lati degli occhi prima che tutti guardassimo il mio papà.

"No." dicemmo poi noi tre contemporaneamente con la faccia seria.

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