Episode 16: Birthmarked

Talie

Avevo sempre visto il sesso come atto con l'unico scopo della riproduzione, cioè, forse perché ho sempre guardato Animal Planet da quando ero bambina, osservando l'accoppiamento di rare creature nel loro habitat, ma sul serio, quello degli umani è nettamente superiore rispetto a quello di qualsiasi altro animale.

Se devo essere onesta non vado pazza per il contatto fisico, perciò tutto quel sudore, tenere qualcuno tra le braccia e tutto il resto, mi sembrava solo così.... eh per me.

"Non mi piace il contatto fisico, le parole sconce mi fanno ridere, il toccasi può essere spinto al minimo, voglio dire, tutto quello che tecnicamente bisogna fare è mettere il tuo pene nella mia vagina." iniziai, guardandomi nello specchio del bagno, studiando i miei lineamenti e il mio corpo nudo, sentendo Haz soffocare una risata dalla camera da letto.

"Sai, non dobbiamo per forza fare sesso Tals." rise Haz ed io mi voltai, coprendomi il petto con le braccia e guardando il mio didietro con le labbra strette, osservandomi.

Non sapevo neanche di avere un neo lì, huh.

"Anche se potresti perderti tutto il piacere, cioè non per vantarmi..." sentii dirgli in tono arrogante e ruotai gli occhi con un piccolo sorriso.

Haz era lontano dall'essere uno scopaiolo ma aveva i suoi momenti a volte.

"Sai ho sempre ricevuto complimenti da tutte le ragazze e tipo 'oh Haz sei fantastico, dieci su dieci, penetrami di nuovo papi-" continuò ed io ghignai alle sue parole, uscendo dal bagno ed entrai nella camera da letto dove lui si stava già spogliando, prima di bloccarsi con i pantaloni tra le mani quando mi vide.

Ammetto che questa era la prima volta che Haz mi vedeva nuda e viceversa, certo, entrambi eravamo accidentalmente entrati in camera o in bagno quando l'altro si stava cambiando ma quelle erano solo veloci occhiate.

Il corpo del mio migliore amico si irrigidì quando mi vide, i suoi occhi verde chiaro si spalancarono e la sua mandibola cadde quando guardò il mio corpo nudo, qualsiasi battuta stesse dicendo gli morì sulle labbra quando abbassai le mani dal mio petto, facendo spallucce.

"Io- wow.... tu- tu wow." deglutì Haz, lo sguardo fisso sul mio corpo come se ci fosse una forza magnetica e deglutì di nuovo, i pantaloni che stava tenendo quasi gli scivolarono dalle dita molli, prima di riprenderli velocemente quando iniziarono a cadergli dalla mano, buttando casualmente l'occhio sulle sue parti basse che coprì velocemente alla mia vista.

"Wow no-non hai perso tempo- cioè... uh.." spiattellò quando si guardò il pacco, prima di ritornare con lo sguardo su di me, il suo respiro irregolare e chiuse gli occhi per ricomporsi con un sorriso nervoso con fossette sul volto.

"Tu vuoi, tu vuoi il letto- cioè il letto è... il letto." iniziò, il suo petto si alzava e abbassava rapidamente, indicando il letto ed io risi per il suo comportamento.

"Vuoi che mi sdraio?" provai con un sorriso ed Haz annuì, sembrando distratto mentre continuava a fissarmi ed io camminai fino al materasso attraverso la camera, sdraiandomi sopra.

Ci fissammo per qualche minuto, Haz bloccato sul posto mentre io misi le mani sulla pancia.

"Perciò non facciamo..." iniziai, guardandomi intorno prima di vederlo scattare.

"Oh giusto, sì, giusto." disse, lanciando velocemente i suoi pantaloni e, in ogni altro momento, l'avrei preso in giro perché non l'avevo mai visto così rosso e imbarazzato, se non fosse per il suo pacco in bella vista che veniva verso di me.

Era enorme.

Più grande di qualsiasi altro pene che avevo visto in quei libri di anatomia!

"Oh cielo, non avvicinarti con quello!" dissi scioccata, sedendomi e indietreggiando sul letto e boccheggiai alla chiara durezza mentre Haz si fermò, lanciandomi un'occhiata.

Poi abbassò lo sguardo sul suo pacco e rialzò lo sguardo su di me.

"Intendi il mio cazzo?" affermò con un piccolo ghigno.

"Sì tu sei tipo un toro all'attacco. Ma tipo, invece di due corna, solo una- una molto grande, una grande e lunga tra le tue gambe!" spiattellai, non riuscendo a spostare lo sguardo da quel punto. Gli occhi di Haz si spalancarono considerevolmente, prima di lasciar cadere la testa all'indietro, scoppiando a ridere.

"Mi uccidi Tals." ridacchiò, sorridendo e avvicinandosi al letto. Il calore che emanava la sua pelle, riuscivo a sentirlo sulla mia e arrossii quando prese il mio viso tra le sue grandi mani, dandomi un dolce bacio che io approfondii, tirando Haz più vicino, il suo corpo nudo ora sopra il mio prima di staccarci.

C'era uno sguardo negli occhi di Haz che non avevo mai visto prima, i nostri volti erano così vicini che potevo vedergli le lunghe ciglia di cui ero sempre stata gelosa mentre lui mi fissava dall'alto.

"Talie..." disse con voce roca, respirando un po' pesantemente e il mio sguardo finì sulle sue labbra piene.

"Haz..." ribattei nello stesso tono caldo con un ghigno da presa in giro.

"Io-io sono, in realtà in totale blackout... tipo, non riesco a muovermi. Io sono così- sono così nervoso- questa è la tua prima volta e- e tu sei incredibilmente bella ed io ce l'ho durissimo, io non-" confessò Haz con gli occhi spalancati, sembrando in difficoltà su che cosa fare. Sorrisi sotto di lui, incorniciando il suo viso arrossato nelle mie mani.

"Ti conduco io allora." dissi in tono rassicurante anche se ero io la vergine della situazione e lui fece un piccolo sospiro contento quando le nostre labbra si incontrarono di nuovo, stringendomi a sé.

Ora che ripenso a quel momento, perdere la verginità con il mio migliore amico alle Hawaii è stata una delle cose che mi ricorderò e che amerò per sempre.

Perché è stata con lui, è stata con Haz.

"Aspetta scusa, qual era la domanda?" chiesi attraverso il telefono, sentendo la mia amica Herinda sospirare per la mia mancanza di attenzione.

"Ti ho chiesto com'è andata alle Hawaii." ripeté con una piccola risata e la mia bocca formò una piccola 'O', realizzando il motivo per cui stessi sognando ad occhi aperti la prima volta insieme ad Haz in quell'hotel.

"Uh, sì è stato divertente. Sai, una normale vacanza... Sono felice di essere tornata a casa ad essere sincera." sospirai contenta, appoggiandomi contro la testiera del letto. Continuai a sfogliare il libro che stavo leggendo ed Haz mi guardò da oltre la sua spalla con gli occhi mezzi chiusi, voltandosi con un sorriso pigro.

"Già, è bello essere a casa." concordò con voce roca, portando le braccia toniche intorno al mio corpo nudo nascosto sotto le lenzuola e spingendomi contro di lui, accoccolando la faccia sul mio collo, facendomi stringere le spalle in alto per i brividi che aveva e inalò lentamente.

"Va bene, ti aggiorno con quello che ti sei persa quando ci vediamo lunedì prossimo e ti presto anche i miei appunti." disse Herlinda e Haz iniziò a sfogliare le pagine del grosso libro sulle mie cosce prima che potessi finire di leggere, facendomi schiaffeggiare la sua mano e facendolo ridacchiare, continuando a tenere la testa sulla mia spalla.

"Oh lo faresti? Dio sarebbe fantastico grazie. Mi salvi la vita giuro." le dissi in apprezzamento e Haz incastrò le nostre gambe sotto le coperte, facendomi abbassare lo sguardo e sorridergli, solo per ricevere un'occhiolino giocoso in risposta.

"Quando vuoi, ci vediamo." disse lei e la salutai prima di riattaccare, gettando il telefono di fronte a me e tornando a concentrarmi sul libro.

"Talie, fai quella cosa che mi piace." fece le fusa Haz nel mio orecchio, le sue calde labbra strofinarono il lato del mio collo ed io sollevai il libro, schiarendomi la voce.

"Le ostriche possono cambiare sesso molteplici volte durante la loro vita. Questi molluschi nascono con un organo sessuale che può produrre sia liquido seminale sia uova. Nonostante ogni talvolta possano produrre o solo sperma o solo uova, hanno l'abilità di cambiare quello che producono." lessi dal mio libro degli animali che Haz mi aveva regalato l'anno scorso e lui finse di gemere di piacere affianco a me, facendomi ridere e lo spinsi via.

"Sono venuto bella, amo quando mi butti tutti questi fatti addosso." gemette in modo scherzoso ed io scossi la testa, lasciandogli un bacio a stampo. Continuai la mia lettura a voce alta mentre lui mi ascoltava con un piccolo sorriso, prima di sentire entrambi il suono della porta principale al piano terra aprirsi e chiudersi.

"Comunque non riesco a credere che abbiamo comprato così tante banane ad un prezzo così scontato." sentii la voce emozionata di Nat affermare.

"È perché erano tutte ammaccate Nat." rispose mio padre apatico.

"Puoi fare il pane alle banane ammaccate e alle noci?"

Il corpo mio e di Haz si irrigidì al suono dei nostri genitori in casa e ci scambiammo uno sguardo con gli occhi sbarrati, prima di scendere velocemente dal letto e iniziare a raccattare tutti i nostri vestiti gettati sul pavimento, come dei bambini sotto una piñata aperta.

"Porca puttana cosa ci fanno qui così presto?" sussurrò agitato Haz mentre entrambi afferravamo i nostri pezzi di abbigliamento dal pavimento, provando a sistemare il letto allo stesso tempo, gettando le lenzuola disseminate e spiegazzate sopra il materasso; Haz sprimacciò vigorosamente i cuscini ed io lisciai le coperte.

"Hey mini me, Harry farà un pane con le noci e le banane con i controcazzi!" urlò Nat e il rumore dei loro passi diretti al piano di sopra, fece bloccare me ed Haz, ci guardammo un istante prima di riprendere silenziosamente ad andare in panico, andando dieci volte più veloce e lanciando i vestiti in aria.

"Aspetta! Aspetta Haz non trovo il mio reggiseno-" iniziai allarmata con le mutandine e i pantaloni già addosso, prima di guardare Haz e bloccarmi quando vidi il mio reggiseno rosa sul suo petto e lui mi imitò.

"Cosa?" domandò non capendo perché lo stessi guardando ed abbassai lo sguardo sul suo petto, i suoi occhi seguirono la mia direzione e la sua bocca formò una piccola 'O' alla realizzazione.

"Oh giusto..."

"Perché diavolo ti sei messo il mio reggiseno?"

"Sai com'è tutto quello a cui stavo pensando era coprimi il corpo nudo e questo era disponibile no?" disse esasperato, slacciandolo velocemente e lanciandomelo in faccia con un ghigno, facendomi ridere mentre gli lanciavo la sua maglia.

"Continui a offenderli con quel nomignolo." sentii la voce di mio padre dire mentre i loro passi salivano le scale. Haz ed io sbarrammo gli occhi quando un pensiero ci balenò nella testa. Guardai il cestino nell'angolo della stanza, il preservativo gettato era ancora lì e saltai su un piede solo, provando ad infilare l'altra gamba nella tuta, facendo segno freneticamente ad Haz di occuparsene.

"Perché sono così tranquilli?" la voce di Nat echeggiò attraverso il corridoio, facendo andare me e Haz ancora più nel panico. Prese il preservativo di lattice bagnato dal cestino, tenendolo a distanza mentre ci parlavamo con rabbia.

"Che cazzo dovrei fare con questo?"

"Non lo so! Non volteggiarlo in giro!"

"Oh vuoi provare a tenerlo tu?"

Improvvisamente la maniglia porta della mia camera si mosse ed Haz ed io scattammo alla velocità della luce verso il letto, spaparanzatoci sopra. Vidi Haz infilare il preservativo usato dietro ad uno dei miei cuscini e trattenni un conato di vomito.

"Bello giù dal mio letto!" sussurrai, spingendolo e facendolo cadere con il sedere sul pavimento.

"Ma mi sdraio sempre sul tuo letto!" si difese Haz irritato e mi fermai a pensarci, prima che la porta iniziasse ad aprirsi.

"Oh... Cosa fai allora lì torna su, torna su!" esortai silenziosamente, facendo segno di muoversi ed Haz riprese posto accanto a me proprio mentre la porta si aprì del tutto. Un secondo prima che mio padre e Nat entrassero nella stanza, misi un libro tra di noi e iniziammo a fissarlo intensamente, come se fossimo concentrati nella lettura.

"Voi ragazzi siete incredibilmente tranquilli qui, dov'è la droga?" fu la prima cosa che chiese Nat con un ghigno furbo, osservandoci mentre mio padre, dietro di lei, si guardava attorno come per scansionare la mia camera e assicurarsi veramente che non ci fosse della marijuana nascosta.

"Stiamo solo leggendo." io ed Haz informammo in tono casuale, alzando entrambi innocentemente lo sguardo dal libro verso i nostri genitori fermi sulla porta.

Poi Nat e papà si guardarono, scambiandosi uno sguardo strano, prima di ritornare ad osservarci di nuovo.

"Beh guarda là Nat, non mi stupisco che siano così impegnati a leggere," iniziò mio padre con un tono gioioso non curante, spostando il peso su un piede e incrociando le braccia al petto, dando un colpetto con la spalla a Nat.

"Avrei dei problemi anche io se stessi leggendo un libro al contrario." disse lui, facendo ghignare Nat e si guardarono di nuovo con un'espressione sospettosa sul volto.

Haz voltò lentamente il libro nella posizione corretta nella mia mano ed io mi schiarii la gola imbarazzata.

"Ha, hai così ragione." risi nervosamente, guardando uno stupido punto nel libro aperto e mio padre si appoggiò contro lo stipite della porta con un sopracciglio alzato mentre Nat arricciò le labbra, stringendo gli occhi tra me ed Haz.

Un improvviso silenzio cadde nella stanza, io ed Haz guardavamo i nostri genitori mentre loro ci fissavano di rimando, la tensione innegabile nell'aria.

"Vi teniamo d'occhio.." disse mio padre con voce profonda, indicandosi gli occhi con due dita per poi puntarci, camminando all'indietro fuori dalla stanza insieme a Nat.

"Oh e tenete questa porta aperta." aggiunse lui velocemente prima che Nat facesse scoppiare la gomma nella sua bocca, dandoci un'occhiata con i suoi occhi scrutatori marroni.

"Mhmm..." fece eco lei in accordo, prima di uscire entrambi, senza toglierci gli occhi di dosso.

Quando sentimmo i loro passi scendere al piano di sotto, io ed Haz ci lasciammo andare in sospiro di sollievo, sprofondando contro i cuscini e rilassandoci.

Credeteci o no, questa non era neanche la cosa più strana successa questa settimana con i nostri genitori.

Come se, da quando eravamo tornati dalla nostra vacanza, ci fosse qualcosa di diverso tra noi quattro.

Voglio dire, potrei giurare di aver visto mio padre baciare il sedere di Nat mentre stavo camminando in corridoio passando davanti alla cucina.

E neanche un bacio sul sedere giocoso, ma più di attrazione sessuale e strizzata possessiva annessa.

Immediatamente mi fermai sui miei passi, tornando indietro e sbirciando con la testa in cucina con gli occhi spalancati.

"Nat, hai dei pilucchi sul sedere." mio padre informò in tono educato, strofinando gentilmente il suo didietro con la mano, diversamente da come pensavo di aver visto precedentemente, e Nat sorrise.

"Grazie Harry." disse lei, entrambi suonando un po' troppo formali, prima di guardarmi.

"Oh hey Talie!" salutarono entrambi nello stesso tono ed io aggrottai le sopracciglia, guardando tra i loro sorrisi, prima di camminare via lentamente.

E non dimentichiamo cosa successe l'altro giorno quando stavo cercando Nat per chiederle della sua crema al cocco per regalargliela a Natale, che era alle porte.

Certo, avevo intenzione di regalarle più di una crema per il corpo, ma ci stavo ancora lavorando.

"Hey Nat, di che marca è la crema al cocco che usi?" chiesi bussando alla porta del bagno ma aprendola in ogni caso, trovando Nat nella vasca da bagno circondata da bolle, il suo corpo rigido e perfettamente dritto. Sembrava che l'acqua all'interno della vasca potesse straboccare da un momento all'altro e lei mi fece un sorriso rigido.

"Hey tesoro, uh sai, solo quello normale di Bath and Body works." informò lei con una leggera risata che sembrava un po' nervosa, grattandosi un lato della testa e continuò a sorridermi mentre io alzavo un sopracciglio nella sua direzione.

"Bene, figo... Hey, sai dov'è mio padre? Devo chiedergli che cosa vuole per Natale." chiesi fermandomi di nuovo sull'uscio, poco prima di andarmene e gli occhi di Nat si spalancarono prima di ricomporsi.

"No, io mi sto solo... rilassando qui in vasca..." fece spallucce, schiarendosi la gola e giocando con l'acqua, radunando tutte le bolle in un punto ed io annuii lentamente.

"Okay, beh se lo vedi digli che lo sto cercando okay?" chiesi e Nat alzò i pollici, il sorriso nervoso ancora incollato al viso e le scoccai un ultimo sguardo prolungato prima di uscire, chiudendo la porta dietro di me.

Come dicevo, strano.


++


Nat

"Deve essere Haz, quel ragazzo probabilmente si è fatto un tatuaggio o un piercing di cui ancora non sappiamo." dissi facendo lo shampoo ai capelli morbidi marroni di Harry e lui appoggiò la testa insaponata contro la mia spalla, alzando lo sguardo per ghignarmi, il suo corpo tra le mie gambe, entrambi seduti nella stessa direzione nella vasca da bagno e lui giocosamente allungò un braccio, strattonando uno dei miei ricci bagnati.

"Potrebbe essere Talie, probabilmente ha ucciso qualcuno." ridacchiò, i suoi occhi verdi si chiusero sotto il mio tocco quando cominciai a massaggiargli la testa e inclinò la testa all'indietro, arricciando le labbra per le mie, facendomi sorridere e abbassare la testa per dargli un dolce bacio a stampo.

"Ti amo." disse Harry aprendo gli occhi per guardarmi con ammirazione ed io corrucciai il viso in maniera spiritosa.

"Ti amo anche io-"

"Hey Nat, di che marca è la crema per il corpo che usi?"

"Esci da qui cazzo," sussurrai ad Harry in panico, immergendogli immediatamente la testa in acqua al suono della voce di Talie, facendolo gorgogliare un piccolo "aspetta" prima che fosse totalmente sommerso dalle bolle, proprio quando Talie entrò nel bagno.

E poi mi misi in posa casualmente, sorridendole con la postura tesa e lei mi lanciò una strana occhiata.

Fingendo un comportamento normale, continuai a sorriderle e rispondendo alle sue domande mentre Harry mi pizzicava le gambe, gorgogliando e facendomi spostare le bolle sopra a dove era nascosto sott'acqua.

"Okay, beh se lo vedi puoi dirgli che lo sto cercando okay?" chiese lanciandomi un'ultima occhiata ed io annuii, alzando i pollici e fingendo di tornare a rilassarmi nella vasca da bagno, guardandola chiudere la porta.

Harry riemerse dall'acqua il secondo in cui sua figlia uscì dal bagno ed io mi appoggiai come prima, guardandolo ansimare e togliersi il sapone dal viso con un'espressione paziente.

"Yo, tua figlia ti sta cercando." gli dissi una volta che recuperò abbastanza aria nei polmoni, facendogli sbattere le palpebre verso di me infastidito ed io ghignai.

"Pensi di essere simpatica..." affermò con un ghigno sadico, schioccandosi il collo lato per lato, ruotando le spalle e d'un tratto afferrò la mia caviglia, tirandola e facendomi affondare ulteriormente nell'acqua, quasi ad avere tutta la testa sommersa, prima che mi aggrappassi al bordo.

Harry rise, provando a schizzarmi ancora acqua in faccia quando mi alzai, tossendo e accigliandomi verso di lui, prima di iniziare una battaglia di acqua nella vasca.

"Cose da ragazze: quando il mio lui prova ad annegarmi nella vasca da bagno." ridacchiai, sbattendo le ciglia velocemente, fingendo di incantarmi a guardarlo ed Harry sbuffò.

"Sai, sono molto più romantico di così." ghignò in tono dolce, sporgendosi in avanti e dandomi un veloce bacio prima di alzarsi in piedi, afferrando l'asciugamano più vicino e uscendo dalla vasca, facendomi sprofondare nell'acqua mentre controllavo i suoi glutei.

Alzai una gamba dalla vasca e diedi un calcio al suo sedere sodo facendo voltare Harry con un sopracciglio alzato, un ghigno con fossette gioioso sul viso mentre continuava ad asciugarsi.

"Lo sai che hai questa piccola voglia sulla chiappa sinistra vero?" commentai, appoggiando un lato del viso sul braccio piegato piazzato sul bordo della vasca ed Harry camminò per chiudere a chiave la porta del bagno, prima di tornare da me e afferrare un nuovo asciugamano.

"Sì? Ti piace huh, non dicevi una volta che assomigliava ad un pinguino?" notò, facendo segno di uscire dalla vasca ed io seguii i suoi ordini, rabbrividendo e stringendo le braccia attorno al mio corpo nudo, prima che avvolgesse l'asciugamano pulito intorno a me, baciandomi una guancia.

"Un pinguino deformato, in realtà. L'avevo chiamato Earl." corressi, restando in piedi e lasciandolo asciugarmi con una leggera risata. Poi portò l'asciugamano sopra i miei capelli bagnati, sfregando vigorosamente come faceva sempre, la mia testa andava rapidamente da parte a parte e chiusi gli occhi, aggrottando la faccia.

"Sai non è sempre stata lì, è spuntata durante l'adolescenza." informò Harry, schiacciandomi la faccia prima di far cadere l'asciugamano dalla mia testa, i miei capelli afro immediatamente esplosero e raggiunsero il cielo ed io sbattei le palpebre rapidamente come un cucciolo stordito.

Non mi erano più piaciute così tanto le voglie dopo che quella nel braccio di Todd si era sviluppata in qualcosa di canceroso.

Adesso stava bene, ma da quel momento, l'unica voglia che trovavo carina era quella di Harry, e fortunatamente, non gli aveva causato niente di male.

"Muah, muy perfecto." disse Harry con un cenno di approvazione, baciandosi la punta delle dita come un artista compiaciuto che ha appena finito un'opera d'arte, prima di dare dei colpetti ai ricci afro con affetto.

Io casualmente allungai una mano e  diedi dei colpetti al suo cazzo con affetto in risposta e ghignammo uno con l'altro, prima di essere tirata in un suo abbraccio.

"Ma', con chi stai parlando lì dentro?" chiese improvvisamente la voce di Haz attraverso la porta ed Harry ed io ci irrigidimmo uno nelle braccia dell'altro.

"Um.. Dio." replicai, ricevendo da Harry un'espressione esasperata e i miei occhi si spalancarono prima di fare spallucce.

"Wow..." disse Haz dall'altra parte.

"Dio di sicuro suona un sacco come Harr-"

"Dio mi sta anche dicendo di pestarti il culo se ti trovo ancora qui fuori quando esco dal bagno." lo interruppi, facendo calare un silenzio tombale dall'altra parte della porta.

Non avevo mai sentito correre così veloce, scivolare e quasi cadere sul legno piastrellato del pavimento, prima di continuare a fuggire giù per le scale, come Haz aveva appena fatto alla mia minaccia in quell'esatto momento.


++


Tutti e quattro stavamo cenando insieme e passai a Talie la pasta al pesto preparata Harry, che mi guardava attraverso il tavolo mentre mangiava lentamente con un ghigno furbo e seducente sul viso.

I ragazzi continuavano a parlare e sentii un piccolo discreto "psst.." da Harry.

"Cosa?" mimai con un sopracciglio aggrottato, guardandolo attentamente quando si sporse verso di me, facendomi fare lo stesso, per sentire meglio.

"Perché le tue gambe sono così pelose?" chiese a bassa voce, una curiosa espressione sul viso e lo guardai accigliata, stringendo poi gli occhi verso di lui.

"Mi sono depilata ieri, di cosa stai parlando?" sussurrai in risposta e lui sbatté le palpebre verso di me.

"Ma posso sentire le tue gambe ora, ed è tutto peloso." informò Harry ancora poco convinto ed io provai a trattenere uno sbuffò.

"Le mie gambe sono incrociate sulla sedia bello." informai, facendogli spalancare gli occhi verdi ed Haz si irrigidì improvvisamente accanto a me.

"Hey Harry, perché continui a strofinare la gamba contro la mia sotto al tavolo- voglio dire, non è che non ne sia lusingato ma..." si intromise mio figlio, facendo impallidire Harry ed io scoppiai a ridere, coprendomi la bocca con la salvietta. Talie quasi si soffocò con l'acqua che stava bevendo, voltandosi anche lei verso suo padre mentre io gli mimavo "dolce", alzando i pollici.

"Papà c'è qualcosa che stai cercando di dirci?" iniziò Talie con un ghigno da presa in giro, ridendo con me ed Harry piazzò i gomiti sul tavolo, stropicciandosi la faccia bassa e facendo un gemito di frustrazione mentre io mi allungavo per l'acqua, provando a contenere l'isteria, accidentalmente rovesciando il bicchiere addosso ad Haz.

"Aw cacchio, grazie ma'." Haz immediatamente scattò in piedi, abbassando lo sguardo sul cavallo dei pantaloni inzuppato. Mi lanciò un'occhiataccia ed io gli passai un tovagliolo.

"Beh, ora sai come mi sono sentita quando si sono rotte le acque." ragionai, schioccando le dita e puntandolo e lui ridacchiò, scuotendo la testa.

"Ho dei pantaloni della tuta di sopra nella mia camera, puoi cambiarti con quelli." disse Harry, facendo un cenno della testa verso pantaloni bagnati di Haz.

"Grazie paparino." disse Haz, facendo strozzare Harry con il cibo e trattenere una risata a Talie, prima di lasciare la stanza.

"Hey, Natale sarà tra poche settimane e ancora non abbiamo fatto l'albero." parlò Talie, sottolineando il nostro dilemma ed Harry ed io sospirammo.

"Già siamo piuttosto indietro con quello," ammisi, portandomi altra pasta alla bocca.

"Avremo tutti i parenti che arriveranno presto per le vacanze, da entrambe le parti." spiegò Harry, scambiandosi uno sguardo con me, sapendo entrambi che nessuno delle nostre famiglie sapeva dei nostri recenti divorzi.

Il campanello della casa di Harry suonò facendo voltare la testa a tutti e tre verso la porta principale lungo il corridoio.

"Vado io." dissi, battendo sul tempo Harry e mi alzai dalla sedia, camminando a piedi nudi fino alla porta, prima di aprirla.

E in quel momento, sperai di aver lasciato andare Harry ad aprire perché vidi sua madre, in piedi nel portico con delle grandi valigie ammucchiate dietro di lei e sorrise.

"Dov'è la mia nipote preferita e la mia nuora!?" ghignò Anne con emozione, aprendo le braccia con un sorriso sul volto.

Ho sempre voluto sentire la mamma di Harry chiamarmi nuora.

"Come va eccomi!" celebrai, stringendola in un caldo abbraccio ed il suo corpo si irrigidì nelle mie braccia.

"Stavo parlando di Cynthia..." disse lei schiarendosi la voce. Mi allontanai un poco per trovarla a lanciarmi uno sguardo severo e poco divertito e sbattei lentamente le palpebre verso di lei.

"Oh, ha- giusto..." dissi imbarazzata sciogliendo l'abbraccio e lei strinse le labbra in una linea stretta, aspettando che la lasciassi mentre io feci qualche passo indietro dentro casa.

"Vedi, a proposito di questo..." dissi con un sorriso nervoso, prima di afferrare la porta e sbattergliela in faccia.

"Harry! Satana è qui!" urlai in allarme, correndo verso la sala da pranzo e lui fece uscire la testa nel corridoio.

"Mia mamma è qui?" chiese, ancora familiare a quel soprannome che avevo dato a sua madre ed afferrai il mio piatto di pasta, abbuffandosi per finirlo il più velocemente possibile.

"Va bene, vado a prendere Haz e poi ce la diamo a gambe." dissi, tracannando l'acqua mentre Harry e Talie si scambiavano uno sguardo, prima di dirigermi subito verso le scale.

"Aspetta un minuto, respira. Non andrai via solo perché mia madre è qui vero?" chiese Harry superandomi, assicurandosi di bloccarmi la strada piazzando le sue grandi mani sulle mie spalle tese ed io lo fissai.

"Bello hai appena divorziato e poi io sono qui con te- lei pensa già che sono una sgualdrina. Cioè, se entra adesso e vede che praticamente condividiamo le case e i ragazzi, penserà che sono una sfascia famiglie." sibilai sottovoce per l'interesse di Talie che era ancora nell'altra stanza, respirando pesantemente quasi al punto di iperventilare mentre lui mi teneva ferma, guardandomi con un'espressione perplessa.

"Quando mai ti è importato di quello che pensano le persone?" chiese e rilassai le spalle in tensione.

"Mai, ma tua mamma è diversa, lei ti ha dato la vita, cioè, senza di lei io non ti avrei avuto. Sarebbe fantastico se le piacessi." ragionai con gli occhi sgranati ed Harry si accigliò sorpreso, come se preso alla sprovvista dalle mie parole, prima di tirarmi in un veloce abbraccio, la punta delle sue orecchie arrossì di un leggero rosa e sorrise.

"Ricordi quello che ti dicevo sempre, se mia mamma non vede quanto fantastica tu sia, allora ci perde lei." disse in tono genuino, tenendomi il mento e alzando il mio viso per guardarmi negli occhi, facendomi sorridere.

"Hai ragione." sospirai prima che un altro furioso bussare provenisse dalla porta principale.

"Qualcuno ha intenzione di farmi entrare!?" La voce ora impaziente chiese ed io sorpassai Harry sopra le scale per recuperare Haz.

"Woops devo andare." sussurrai, facendo ad Harry il gesto di pace e lui ruotò gli occhi al cielo mentre io iniziavo a salire le scale con veloci passi affrettati.

"Haz, qualsiasi cosa ti stia trattenendo così tanto, smettila di farti le seghe perché dobbiamo correre." dissi immediatamente quando vidi la luce accesa della camera di Harry dalla fessura della porta, aprendola per trovare mio figlio senza mutande, il culo scoperto ed Haz sobbalzò per la sorpresa.

"Gesù Ma'- che diavolo stai facendo?" urlò scioccato e provò a coprirsi il pisellino con i pantaloni e boxer puliti nelle sue mani.

"Ti prego, non è che non abbia mai visto il pene prima, chi pensi che ti cambiasse i pannolini- ma seriamente perché diavolo ti sei tolto i boxer?" chiesi, appoggiandomi contro la porta e lanciandogli un'occhiata e lui abbassò lo sguardo sui vestiti puliti nelle sue mani.

"Anche i miei boxer erano bagnati quando mi hai rovesciato l'acqua perciò-"

"Wow avevi intenzione di andare in giro senza mutande sotto la tuta huh." parlai con le labbra arricciate, dandogli un'occhiata critica quando lui incontrò il mio sguardo.

"Puoi tipo... andartene..." disse mio figlio, inclinando la testa e lanciandomi un'occhiataccia ed io risi.

"Va bene, ma solo per dire, non penso che Harry rivoglia quei pantaloni della tuta indietro." lo presi in giro, facendo per uscire e chiudere la porta quando mio figlio si voltò e il mio sguardo cadde di nuovo sul suo sedere, il mio intero corpo si irrigidì e mi bloccai sulla porta.

"Haz... quando ti... quando ti è spuntata quella?" chiesi con voce lenta e preoccupata e lui si voltò.

"Penso che la domanda qui sia perché stai ancora guardando il mio sedere-"

"Quando ti è spuntata quella voglia?" chiesi in tutta serietà ed Haz camminò verso il bagno dentro la stanza di Harry, realizzando che non me ne stavo andando, cambiandosi lì via dalla mia vista, mentre l'immagine della strana voglia sulla chiappa sinistra di mio figlio mi bruciava la testa.

E' davvero troppo simile... davvero troppo fottutamente simile a...

"Mi è spuntata durante l'adolescenza. Perché?" la voce di Haz arrivò dal bagno in tono interrogativo ed io inalai fortemente, granai gli occhi e mi sudarono le mani, annuendo lentamente con la testa anche se non poteva vedermi.

"Oh..... okay... ti aspetto giù." dissi in tono distaccato, chiudendo la porta della camera da letto di Harry con uno sguardo perso mentre la mia mente faticava a elaborare il tutto.

Deve essere una coincidenza, è impossibile che Haz sia di... sia di Harry.

E' impossibile.


***

N/T: preparatevi perché i prossimi capitoli sono delle bombe e, proprio per questo (haha), aspetterò un po' prima di pubblicarli... 

un bacio x

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