Ch. 7 - Get wrecked son
"No, tutto ma non trasferirti da me sei pazza?" scattò Harry per la frustrazione mentre io continuavo a ghignare.
"Non ti sto chiedendo di rimanere per tanto tempo, solo qualche giorno finché le tubature del mio appartamento non saranno riparate." feci spallucce, appoggiandomi contro il muro mentre i suoi occhi ricercavano il mio volto.
Bugia, le mie tubature funzionavano alla perfezione, era solo la mia storia che aveva un disperato bisogno di essere preparata.
"Ci siamo appena incontrati." mi derise Harry, incrociando le braccia al petto in tono di sfida.
"Lo sai, hai ragione hai ragione. Dimentica che te l'abbia chiesto." sorrisi, la mia voce calma e controllata mentre annuivo lentamente.
"Bene." ribatté Harry, osservandomi sospettoso dall'altro lato della stanza.
"Ora piegati a 90 gradi." domandai, spingendomi via dal muro e avvicinandomi a lui.
I suoi occhi verdi si aprirono e si chiusero un paio di volte sorpresi, lo shock chiaro sui suoi lineamenti prima di aggrottare le sopracciglia confuso.
"Scusami?"
"Se è troppo strano avermi a dormire a casa tua per qualche giorno allora voglio sculacciarti anche io." spiegai mentre Harry rimaneva immobile e mi fissava.
"Tu non, mi sculaccerai." ringhiò mentre gli giravo intorno lentamente come un avvoltoio pronto a tuffarsi sulla sua preda.
"Oh, divertente perché hai detto che avrei potuto chiedere qualunque cosa, e se non posso rimanere da te allora voglio sculacciarti, voglio dire, tu hai sculacciato me..." gli ricordai stuzzicandolo, facendogli stringere la mandibola per la rabbia, il suo intenso sguardo non lasciò mai il mio.
"Ora, piegati come un bravo ragazzo per mamma Nat." lo derisi, allungandomi e immediatamente afferrò il mio polso nella sua presa ferrea.
"Non mi sculaccerai." ripeté, avvicinandosi a me finché i nostri volti furono solo a qualche centimetro di distanza mentre lui continuava a tenermi il polso.
"Specialmente quando sembri il cugino cocainomane di Snoop Dog." concluse, i suoi occhi squadrarono il mio corpo su e giù.
"Certo fratello, lasciami prendere un grammo piccolo stronzo." mimai con la voce di Snoop Dog facendo stringere gli occhi ad Harry prima di lasciarmi andare il polso.
"Quindi cosa scegli riccio fritto?" ghignai, facendo un passo indietro e incrociando le braccia al petto trionfante.
"Sculacciagli il culo!" esclamarono Georgia e Bernie dal retro.
"Cosa!" disse Carlos tra il coro, tutto eccitato alzando un pugno.
"Sculacciagli il culo!"
"Cosa!"
"Sculacciagli il culo!"
++
"Qui c'è il programma per il bagno, non ti è permesso toccare niente delle cose personali di mia proprietà o cancellare le registrazioni di Desperate Housewives. Puoi mangiare il cibo della cucina e se non ti piace qualcosa peggio per te. Starai qui solo per tre giorni al massimo, dopo di che ti butterò fuori indipendentemente dalle tubature riparate o no." mi informò Harry con tono d'affari mentre mi fissava dall'altra parte della stanza, i miei occhi ricominciarono a scorrere la lista delle regole che aveva stampato e misi il borsone sul suo divano.
"Mi sento così ben accolta." disprezzai in modo drammatico, asciugando le finte lacrime mentre mi mettevo una mano sul cuore e gli sorridevo.
"Un'altra regola." disse Harry, continuando a guardarmi mentre giocava con uno degli anelli nelle sue dita affusolate.
"Non mi rompere le palle."
"Sissignore." dissi, raddrizzando la postura e facendo il saluto militare.
Lui ricambiò il mio saluto solo alzando gli occhi al cielo prima di lasciare il soggiorno.
"Quindi lascio le mie cose qui o-"
"Dormirai sul divano." la sua voce alta scattò dal corridoio.
"Sì mi sta bene ma con tutta la faccenda del programma per il bagno... quando scappa scappa amico." urlai, e non ricevendo risposta dopo qualche istante sospirai, sedendomi sul divano.
Tirai fuori il taccuino dove stavo scrivendo la mia storia, lo sfogliai fino alla pagina dove mi ero interrotta e presi una matita.
Nicole ora stava nella crudele e ombrosa casa di Henry, due personalità contrastanti sotto lo stesso tetto causavano loro molta tensione sessuale perciò si ritrovano a fare del sesso sconvolgente e carico di rabbia poi scoprono di amarsi a vicenda alla fottuta fine.
Odiavo scrivere questa roba... veramente.
"Andiamo." disse Harry, entrando in soggiorno senza maglietta. Indossava solo un paio di pantaloncini sportivi, scarpe da corsa, un capellino al rovescio sulla testa con un asciugamano appoggiato sopra la spalla e una bottiglietta d'acqua nell'altra mano.
"Sembri atletico." sorrisi, alzando il pollice della mano.
"Sto andando in palestra e non ti lascerò qui da sola." scattò, camminando verso l'ingresso e aspettando che mi alzassi.
"Aww... ti preoccupi-"
"Non voglio che rubi le mie cose." mi interruppe con uno sbuffo ed io rimisi il taccuino e la matita nella borsa.
L'avevo immaginato.
"Vieni." disse, aprendo la porta e facendo un cenno con la testa per dirmi di seguirlo.
"Come vuoi tu amiicoo!" gridai dal divano, la mia risata si interruppe quando realizzai che Carlos e Ralph non erano al mio fianco per darmi il cinque.
Harry mi guardò dalla porta, uno sguardo esasperato sul volto prima di scuotere la testa e camminare fuori dalla porta con un rauco "Andiamo."
++
"Ricordati che mi hai confessato come una puttanella che in realtà non ti importa se ti infastidisco." commentai mentre Harry colpiva furiosamente il sacco da boxe appeso al soffitto.
Colpì più forte l'oggetto, pugno dopo pugno, fissandolo con odio e ferocia, lasciandomi intuire che stesse immaginando la mia faccia su di esso.
"Hit it with a left, hit it with a right." cantai, girandogli intorno mentre la sua mandibola si serrava per la rabbia, la pelle abbronzata scintillava con uno strato di sudore mentre i muscoli delle sue braccia si flettevano ogni volta che tirava un pugno.
"Ima knock the pussy out like fight night." rappai prima di sobbalzare al suono del sacco da boxe che colpiva il pavimento della palestra e il forte colpo echeggiò attraverso tutta la stanza.
Mi voltai per trovare davanti a me la schiena di Harry e lui che guardava in basso l'oggetto rotto sul pavimento, le sue spalle che si alzavano e abbassavano mentre ansimava piano.
Alzai lo sguardo e realizzai che la catena che reggeva il sacco da boxe era arrugginita, prima di tornare a guardare Harry che si voltò per fare lo stesso.
"Potresti solo stare zitta per un secondo." mi ringhiò, il suo corpo in tensione mentre io alzavo le mani in segno di resa e mi avvicinavo.
Alzai un mio pugno per colpirgli lo stomaco ma lui catturò la mia mano prima che potessi toccarlo e mi lanciò un'occhiataccia.
"La tua difesa va bene ma devi lavorare di più sui tuoi colpi."
consigliai e la sua presa si strinse sul mio pugno mentre stringeva i denti.
"Posso assicurartelo, so battere più che bene." ghignò subito, i miei occhi si strinsero per il doppio significato (la scrittrice usa la parola pound che significa sia colpire che scopare forte).
"Sei ubriaco fradicio bello!" urlai, piegandogli le braccia in una dolorosa inclinazione prima di saltare e avvolgere le mie gambe intorno alla sua vita e spingerlo sul pavimento come un campione mondiale di wrestling.
Dopo poche ore lotta e wrestling uno contro l'altro nella palestra vuota, ritornammo al suo appartamento, entrambi pieni di lividi e con i muscoli doloranti.
"Io prendo la doccia." Harry ed io dichiarammo all'unisono una volta che entrammo nel suo appartamento, entrambi ci fermammo per le parole dell'altro prima di fissare entrambi la porta aperta del bagno dall'altra parte dell'ingresso.
Immediatamente ci spingemmo a vicenda, io tiravo gomitate sullo stomaco di Harry mentre con le sue grandi mani mi spingeva la testa.
Saltai sulla sua schiena sudata senza maglietta, provocandogli un grugnito e cadde sulle sue ginocchia mentre avvolgevo un braccio intorno al suo collo e gli facevo il gratta-testa, sfregando il mio pugno contro i suoi capelli ricci.
"Tu sei fottutamente psicopatica!" ribollì Harry, provando a farmi cadere mentre i nostri corpi rotolavano da mobilio a mobilio.
"E tu sei un Daddy da far schifo!" urlai, facendo irrigidire il corpo di Harry che mi fissò a bocca aperta, ovviamente preso alla sprovvista, così saltai via dalla sua schiena e scattai verso il bagno approfittando del suo stato di shock.
Chiusi la porta sbattendola dietro di me, chiudendola subito a chiave quando lui iniziò a colpire violentemente contro il legno imprecando il mio nome.
"Natalie esci." ringhiò Harry con tono minaccioso dall'altra parte.
"Sono nuda..." canzonai togliendomi i vestiti bagnati di sudore.
Ci fu silenzio per qualche istante prima che lo sentissi sbuffare infastidito.
"Non mi interessa, mi faccio la doccia prima io." disse facendomi ghignare mentre aprivo l'acqua della doccia.
"Scusa non riesco a sentirti." risi facendolo imprecare e quando colpì ancora la porta, io entrai nella doccia.
Nuova scoperta su Harry Styles.
Pensavo che avrebbe profumato di menta o che dipendesse dalla menta visto che è praticamente come tutti i cattivi ragazzi sono descritti profumare nelle storie, come se non ci fosse altro odore nel mondo.
Ma fidatevi, sono rimasta sorpresa come voi quando ho trovato lo shampoo all'aroma di vaniglia nella sua doccia, ecco perché ha sempre un profumo così... dolce.
Dopo venti minuti buoni uscii dal bagno con i miei capelli afro asciutti all'aroma di vaniglia e un asciugamano avvolto intorno al mio corpo.
Mi immobilizzai scioccata all'uscio della porta aperta, i miei occhi si spalancarono quando vidi Harry completamente nudo appoggiato contro il muro, arrabbiato con le braccia incrociate al petto, neanche preoccupandosi di coprire la sua nudità frontale mentre mi fissava.
"Diamiineee!" esclamai, mordendomi un pugno mentre lo fissavo con sguardo inebetito di fronte alla sua virilità.
"Avevo caldo." fece spallucce, un piccolo ghigno si formò sulle sue labbra per la mia reazione.
"Sì avevi caldo." risi, ancora guardando le sue parti basse scioccata prima di schiarirmi la gola e tornare a guardare lui.
Non cercare un righello per misurarlo, non cercare un righello per misurarlo.
"Vedo che sono tornati i tuoi capelli afro." notò avvicinandosi, facendomi fare automaticamente un passo indietro.
"E vedo, che quello è fuori." deglutii, indicando il suo pacco.
Sì quello era solo... era in libertà.
"Lo so, non hai smesso di esaminarmi per tutto questo tempo." mi derise Harry, il suo corpo ancora scintillante di sudore ed io provai a spostare il mio sguardo dai suoi addominali tonici.
"Okay sai di essere un bel ragazzo, se fossi nuda, tu staresti facendo la stessa cosa perché sono gli ormoni." mi difesi velocemente, i miei occhi marroni incatenati ai suoi verdi e inarcò le labbra divertito.
"Non essere troppo presuntuosa." mi derise, allontanandosi da me e spingendomi per sorpassarmi diretto verso il bagno.
"Harry."
"Cos-" iniziò Harry con tono irritato prima che lasciassi cadere l'asciugamano dal mio corpo, lasciando la stoffa cadere sul pavimento, facendogli spalancare gli occhi e la bocca si aprì per l'eccitazione.
Feci una risata trionfante per la sua reazione, abbassò il viso quando realizzò che l'avevo fregato prima che i suoi occhi scorressero fino al mio volto per lanciarmi un'occhiataccia.
"Ti ho fregato con il secondo asciugamano!" lo presi in giro, schioccando le dita davanti al suo naso e indicando in basso sul secondo asciugamano che stavo indossando e che copriva ancora il mio corpo da lui.
Proprio così, questa stronza ha indossato due asciugamani.
"Non ti stavo guardando." tagliò corto in tono freddo di difesa, stringendo le mani in pugni stretti e serrando la mandibola, guardandomi male.
"Non ho mai detto che l'hai fatto.." lo stuzzicai prima di fare qualche passo all'indietro lentamente nel corridoio, continuando a schioccare le dita e sussurrando "Non sarai mai bravo quando me" me ne andai.
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