Ch. 33 - Another one

Harry lanciò la monetina ed io chiamai testa, lasciando vorticare il quarto di dollaro in aria prima che cadesse sul tappeto tra di noi che ci sporgemmo entrambi ansiosi.

"Com'è! E' testa! Sto io sopra sta notte!" festeggiai, alzando le mani in aria e facendo un "woo-hoo". Harry fece un grugnito di frustrazione, un sorriso sempre sul viso mentre appoggiava la schiena contro il divano sul soffice tappeto.

"Ti conviene cavalcarmi bene allora eh?" ghignò Harry, slacciandosi i jeans e calciando via le mutande ed io feci uno sbuffo, ruotando gli occhi al cielo.

"Arrogante per essere vergine." lo presi in giro prima di lasciare andare la maglia che mi copriva il petto ed Harry arrossì, il ghigno sempre intatto ed alzò una mano, un preservativo tra l'indice e il medio ed io mi avvicinai a lui.

"Hai capito l'arrogantello qua." feci un cenno con la testa e lui alzò gli occhi al cielo prima di avvicinarsi e pizzicarmi un capezzolo, facendomi strillare per la sorpresa prima che gli prendessi anche io un capezzolo. Lasciò cadere il preservativo ed iniziammo a schiaffeggiarci le mani a vicenda cercando di pizzicare l'altro.

"Sono sensibili cazzo." scattò Harry, cercando di trattenere una risata e mi afferrò i polsi per tenermi mentre mi posizionavo tra le sue gambe, sporgendomi e premendo le labbra sulle sue e piazzando una mano sul suo ampio petto, spingendolo in basso sui cuscini del divano posizionati nel pavimento.

"Anche i miei." informai e lui lasciò le mani dai miei polsi e le mise sul mio seno, il tocco gentile mentre faceva scorrere i pollici sui miei capezzoli e mi baciò una guancia.

"Scusa." si scusò, tirandomi più vicino per farmi mettere a cavalcioni su di lui e abbassò la testa per sfiorare con le labbra il mio petto e poi lentamente salire sul mio collo facendomi trattenere il fiato alla sensazione.

Io sorrisi, accarezzando la pelle calda del suo petto, giù il suo stomaco tonico prima di afferrare la sua durezza attraverso i boxer. Lui socchiuse gli occhi e portò la testa all'indietro, un leggero grugnito lasciò le sue labbra e sollevò i fianchi verso la mia mano.

"Natalie..." sussurrò ed io lasciai baci a bocca aperta sul suo collo, continuando a massaggiarlo lentamente, amando il modo in cui praticamente gemeva il mio nome con voce profonda e roca mentre mi afferrava la vita.

Io poi iniziai a canticchiare una canzone nella mia testa che mi ricordava di quella situazione, le mie labbra scesero ancora sulla sua pelle, il cuore mi batteva all'impazzata e realizzai quanto grosso fosse Harry sotto il mio palmo.

La mia presa venne improvvisamente fermata quando Harry mi afferrò il polso, l'altra sua mano prese a pugno i miei capelli prima di tirarmi gentilmente all'indietro, facendomi staccare le labbra dal suo collo e i suoi occhi si spalancarono per guardarmi.

"Ti conviene non star canticchiando la canzone che penso tu stia canticchiando..." minacciò Harry a tono basso, gli occhi verde scuro scattarono sulle mie labbra e continuò a tenermi i capelli nella sua presa, il mio intero corpo fremette ed io ghignai.

"Like a virgin... (come un vergine)" cantai ed Harry mi lasciò andare ed io alzai gli occhi al cielo, un sorriso infastidito ma giocoso sul viso ed io rimisi le mani sul suo petto, tracciando i suoi tatuaggi.

"Ti odio."

"Touched for the very first time. (toccato per la prima volta)" continuai a cantare, recuperando il preservativo dal pavimento, dondolandoglielo davanti e ondeggiando da una parte all'altra sulle sue cosce mentre lui mi sorrideva.

"Like a virgin... when your heart beats- (come un vergine... quando il tuo cuore batte-)" il mio cantare venne interrotto quando Harry mi strappò il piccolo involucro dalla mano, aprendolo con i denti mentre mi spostavo da sopra di lui quando alzò i fianchi dal pavimento per togliersi i boxer.

Il pop rende fottutamente impazienti.

Rimasi letteralmente senza parole per la lunghezza esposta di Harry, dura e fiera contro il suo stomaco mentre io pregavo silenziosamente.

"Sai, questa non è neanche la prima volta che ti vedo completamente nudo ma diamine." sussurrai ed Harry ridacchiò, srotolando il preservativo lungo il suo grosso membro mentre cercavo di non iperventilare.

Il ragazzo sembrava stare bene.

"Vieni qui." gracchiò Harry, facendomi segno di avvicinarmi ed io gattonai sopra di lui, la sua erezione che mi toccava l'interno coscia. Piazzò le mani sulla mia vita prima di farle lentamente scivolare all'elastico dei miei pantaloncini neri.

"Puoi, puoi pizzicarmi?" deglutì Harry, la voce profonda e senza fiato mentre tracciavo con le dita le sue clavicole, facendomi alzare la fronte verso di lui.

"E' una sorta di fantasia sessuale?" squittii facendo alzare gli occhi al cielo ad Harry prima che mi portasse una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio mentre l'altra mano scivolò nella parte davanti dei miei pantaloncini, facendomi squittire quando sentii la punta delle sue dita toccarmi lì.

Inarcai la schiena, cercando disperatamente più pressione mentre Harry continuava a scorrere le lunghe dita sulle labbra, prendendomi in giro e gemetti impaziente per lui che facesse qualcosa, qualsiasi cosa mentre mi guardava con occhi languidi.

"Ti ho chiesto di pizzicarmi perché ho queste continue fantasie su di te," alzò la testa Harry, strofinando il mio clitoride, facendomi tremare le gambe mentre le sue labbra sfiorarono contro il lato del mio orecchio.

"Fantasie, perfino sogni di averti così, a gemere il mio nome, provocandoti piacere così." gracchiò Harry al mio orecchio, infilando finalmente un dito dentro il mio calore ed io feci un piagnucolio di piacere, aggrappandomi alle sue spalle mentre lui iniziava a pompare dentro e fuori di me, i muscoli delle sue braccia contratti mentre mi faceva i ditalini ed io nascosi il viso nel suo collo.

"Harry..." sussurrai, muovendo i fianchi, cercando di cavalcare la sua mano mentre lui ridacchiava alla mia reazione prima di aggiungere un altro dito.

"Un altro." gracchiò Harry, con l'accento inglese mentre mimava la voce di Dj Khalef mentre continuava a pompare le dita dentro e fuori di me.

"Oh mio dio..." mugugnai nel suo collo, mezza in esasperazione per la sua battuta e mezza in puro piacere mentre una sensazione di bruciore iniziava a nascere alla bocca del mio stomaco, facendolo ridere.

Saltai leggermente quando sentii il suo pollice strofinare il mio clitoride mentre continuava a infilare le dita dentro e fuori facendomi afferrare il suo polso, togliere via la sua mano e sfilarmi i pantaloncini mentre lui sbatteva le palpebre verso di me sorpreso.

"Ti ho- ti ho fatto male?" deglutì Harry, le guance rosse ed io piazzai una mano sulle sue spalle e in sospeso sulla sua durezza.

"No. Ho bisogno di averti proprio qui, proprio ora." ringhiai, perdendo il controllo mentre portavo le mie labbra sulle sue in un bacio passionante e bisognoso, facendolo mugugnare nella mia bocca e sentii la punta della sua lunghezza strofinare contro i miei punti bassi, facendo irrigidire entrambi.

"Sei sicuro di questo vero? Ho bisogno che lo dici Harry." gli dissi, togliendomi dai suoi fianchi per guardarlo, il suo volto rosso egli occhi verde scuro di desiderio quando mi prese per la vita.

Stavo per prendere la verginità di questo uomo ma solo se lo voleva anche lui, volevo il suo consenso prima, avevo bisogno di sapere che fosse al cento per cento positivo e che lo volesse quando lo volessi io.

"Sì Nat. Ti voglio." disse Harry, gli occhi non lasciarono mai i miei ed io feci un sospiro di solievo, togliendo una ciocca di capelli via dal suo viso ed infine mi abbassai per lui.

Lo sentii riempirmi completamente, le mie mura si tirarono e i nostri respiri diventarono affannosi mentre portavo la testa all'indietro alla sensazione di lui dentro di me.

"Porca merda bello, sei così, così grosso, cavolo, santo dio." mormorai, sbattendo le palpebre al soffitto cercando di concentrarmi mentre Harry lasciava leggeri gemiti.

"Um... Nat..."

"Cosa? Cosa?" respirai, cercando di sistemarmi su di lui e chiusi gli occhi, finalmente abituandomi alla sua grandezza ed inarcai la schiena.

"Solo la punta è dentro..."

"Mi stai prendendo per il culo!" non riuscii ad evitare di strillare ed abbassai la testa realizzando fosse vero.

Entrambi ridemmo leggermente prima di stringere la presa sulle sue spalle e abbassandomi completamente questa volta, cercando di reprimere il dolore e il piacere mentre Harry gemeva bassamente, avvolgendo le braccia intorno a me e tirandomi più vicina mentre nascondeva la faccia nell'incavo del mio collo, baciando la mia pelle bollente.

"Dio sei molto meglio della mia mano." sussurrò ed io cercai di non ridere mentre mai così lentamente ruotavo i fianchi contro i suoi mentre lui mi teneva vicino, il mio intero corpo formicolante e la mia pelle in fiamme di desiderio.

"Ci provo." scherzai, alzandomi leggermente prima di abbassarmi di nuovo, facendo gemere entrambi alla sensazione.

"Mi serve, mi serve una distrazione." mormorai, mordendomi un labbro e ansimando e guardai Harry, pregandolo silenziosamente di baciarmi o strofinarmi mentre cercavo di abituarmi alla sua grandezza.

"Giusto, una distrazione- oh cazzo." gemette Harry, lasciando cadere la testa all'indietro e il suo viso controrto dal piacere quando iniziai a dettare il ritmo per entrambi, alzando i fianchi lentamente prima di abbassarmi e prenderlo dentro mentre lui mugugnava il mio nome.

"Toc toc."

Fermai i miei movimenti, accigliandomi verso di lui mentre un sorriso confuso di formava sul mio viso.

"Cosa?" risi incredula, ancora respirando pesantemente mentre la presa di Harry sui miei fianchi si stringeva, le sue dita scavarono sulla mia pelle nel miglior modo e mi sollevò prima di portare i suoi fianchi in altro dal pavimento riempendomi, facendomi piagnucolare di piacere, aggrappandomi ai suoi capelli mentre lui faceva scorrere la lingua sul mio collo.

"Dovresti dire, chi è." gracchiò Harry, senza fiato mentre continuava ad alzare i fianchi, riempendomi con la sua lunghezza e tenendomi ferma sopra di lui mentre cercavo disperatamente di riprendere fiato.

"Merda okay, chi è?" squittii, schiudendo gli occhi, la bocca aperta di soddisfazione di lui che si muoveva dentro di me.

"Tofu."

"Tofu chi?"

"Tofuck you." disse Harry ed io piazzai le mani sul suo petto sudato e soffiai.

"Era terribile!" risi, la risata morì immediatamente sulle mie labbra quando Harry ci voltò in modo da stare sopra e portò le mie gambe intorno alla sua vita, entrando dentro di me senza pietà ed io urlai ed inarcai la schiena di piacere.

"Sei perfetta come sottomessa per me piccola." sussurrò gemendo mentre il mio corpo veniva spinto su e giù con il suo mentre presi a pugno la stoffa del soffice tappeto sotto di noi.

"Sottomessa." lo sbeffeggiai, cercando trattenere i gemiti e mi rimisi sopra, voltandoci di nuovo prima che portassi le mani giù e succhiassi la pelle del suo collo ed Harry gemette sotto di me.

Eccoci qua.

Iniziai a cavalcarlo, portando le mie mani e infilando le dita nei suoi capelli e lui mi prese il seno nei suoi palmi, non sembrando dispiaciuto dal mio nuovo controllo del suo corpo contro il mio e rimbalzai su di lui prima di strattonargli i capelli per guardarlo negli occhi mentre ghignavo alle sue guance rosse e alla mandibola rilassata.

"Chi è il sottomesso ora stronzo." sussurrai al suo orecchio, facendo tendere il suo intero corpo prima che ci voltasse con un ringhio.

Ci voltammo e rivoltammo come pancakes finché iniziammo praticamente a rotolare nel tappeto, gemendo e imprecando mentre litigavamo per avere il controllo.

"Oh mio dio, siamo troppo vicini al fuoco! Bello stiamo letteralmente rotolando verso il fuoco." strillai quando sentii il calore delle fiamme vicino ai nostri corpi ed Harry alzò lo sguardo, entrambi urlando per quanto vicini fossimo al fuoco.

"Rotola indietro! Rotola indietro!" urlò Harry, abbracciandomi più vicina al suo petto ed io rotolai al centro del tappeto, entrambi respirando pesantemente finché lui non torno sopra.

Stavamo entrambi ridendo, le nostre gambe intorcolate insieme ed Harry mi tolse via una ciocca di capelli dal viso sudato, sorridendo verso di me prima di abbassarsi e baciarmi sulla punta del naso.

"Siamo come degli acrobati russi che fanno sesso." ridacchiai, lasciando una risata senza fiato e lui lentamente iniziò a muoversi di nuovo dentro me, appoggiando la fronte sulla mia ed io mi aggrappai ai suoi avambracci.

"Se rotolavamo dentro là allora staremmo facendo letteramente sesso di fuoco." scherzò Harry, gemendo leggermente ed io alzai i fianchi per incontrare i suoi e lui iniziò ad aumentare il ritmo.

"Fai schifo (you suck) nelle battute." mormorai, sorridendo ed Harry alzò la fronte prima di abbassarsi, le sue soffici labbra sul mio orecchio e si tolse da me, strofinando la punta contro le mie pieghe ed io ansimai alla sensazione.

"Penso di sapere chi altro succhierà (suck) stanotte," ringhiò Harry prima di entrare completamente la sua lunghezza dentro di me in una violenta spinta, toccando un punto dentro di me che nessuno aveva mai toccato prima ed io inarcai la schiena fuori dal tappeto e gemetti di piacere mentre il corpo di Harry rabbrividiva mentre si calmava dentro di me.

"Cosa..." sussurrò, alzando la testa per guardarmi dall'altro in pura meraviglia, il petto si alzava ed abbassava e gli occhi si scurirono.

"Cos'era quello?" chiese, bagnandosi le labbra con la lingua ed io lo guardai scioccata.

"Penso che hai trovato il mio punto G." ammisi incredula, sorpresa avessi abbastanza respiro nei miei polmoni per parlare prima che uno sguardo di lussuria e determinazione apparisse nei lineamenti di Harry prima che portasse una delle mie gambe sulla sua spalla e continuasse a spingere in quell'esatto punto.

Lo sentii crescere dentro di me mentre continuava a spingere, mentre io stringevo il morbido tappeto a pugno, piagnucolando il nome di Harry e arricciando le dita dei piedi.

Questa volta, non mi dispiacque che Harry avesse il controllo se doveva farmi sentire così bene.

"Guardami Nat," gemette Harry, il ritmo divenne più veloce e neanche avevo realizzato che i miei occhi fossero chiusi quando sentii la sua presa nel mio mento.

"Guardami piccola, guardami quando vieni." chiese Harry in tono di supplica ed io aprii gli occhi, i nostri sguardi fissi mentre il piacere ci avvolgeva ed arrivai al limite, urlando il nome di Harry.

Non spostammo mai i nostri sguardi mentre Harry dettava il ritmo, i muscoli flessi involontariamente mentre mi teneva il mento e finiva con un'ultima spinta, venendo nel preservativo mentre io stringevo le gambe intorno a lui che mi teneva tra le braccia quando venimmo insieme, il mio nome lasciò le sue labbra piene nel mentre.

Harry collassò sopra di me, entrambi i nostri respiri affannosi ed io sepellii la faccia nell'incavo del suo collo facendo appiccicare i suoi capelli castani al mio viso sudato mentre ansimavo leggermente e facevo scorrere le dita tra i suoi capelli in modo rilassante.

"Jolly good show ol' chap. (tipico slang british per dire bel lavoro, vecchio mio)" dissi, imitando l'accento britannico di Harry prima di alzare una mano e sculacciare il sedere di Harry facendolo mugugnare e mi morse leggermente il collo facendoci ridere entrambi.

"E' stato... è stato bello per te?" deglutii, sentendomi insicura e pregai mentalmente gli fosse piaciuta la sua prima volta.

Harry alzò la testa dal mio collo per guardarmi con un sorriso di ammirazione e mi baciò le guance.

"La migliore di sempre." disse, la voce rauca e lenta e mi guardò con occhi languidi.

"Sono stata la prima che tu abbia mai avuto." risi, alzando gli occhi al cielo e lui ridacchiò baciandomi a stampo.

"E non mi dispiacerebbe se rimanesse così."

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