Ch. 30 - You just killed Bambi

"Io ti ho detto sinceramente tutto su cosa sento per te, mi sento stupido cazzo, e per tutto questo tempo eri sposata! Sposata!" aveva urlato Harry, la voce alta aveva echeggiato nell'ascensore, rendendola dieci volte più forte.

"Hai finito." avevo detto in modo calmo, le braccia incrociate sul petto mentre, appoggiata alla parete, sbattevo le palpebre verso di lui.

"No Nat. Non ho finito e sai cosa, ho bisogno di pensare. Ho bisogno che esci dalla stanza e voglio che mi lasci solo!" aveva dichiarato Harry, puntandomi il dito contro con gli occhi verde scuro colmi di pura rabbia.

"Ma non mi hai neanche lasciato spiegare cazzo!"

"No! Non voglio sentire niente ora! Puoi spiegarmi quando mi sarò calmato ma ora," aveva ringhiato Harry, avvicinandosi con uno sguardo intenso negli occhi prima di inchiodarmi contro la parete, afferrandomi per il colletto frontale della maglia.

"Ora è come se iniziassi da zero con te, ora tutto quello che vedo è un moscerino fastidioso proprio come la prima volta che ti ho incontrato con il tuo stupido pacco di piselli surgelati e l'orribile gonna lunga al Georgia's tattoo shop." aveva ringhiato Harry, stringendo più forte la mia maglia. Io avevo alzato lo sguardo su di lui e gli avevo afferrato il polso, le nostre facce a solo pochi centimetri di distanza l'una dall'altra.

"Beh ora tu sembri uno stupido cattivo ragazzo wannabe che sa solo fare a pugni per esprimere le proprie emozioni e para i colpi come una puttanella." lo avevo deriso, facendolo stringere gli occhi prima che mi lasciasse andare, facendo qualche passo indietro come se gli avessi bruciato la mano al mio tocco.

"Beh, immagino che abbiamo capito entrambi da che parte stare." aveva sibilato Harry, la voce bassa e minacciosa ed io avevo quasi rabbrividito al suono di quanto freddo il suo tono fosse.

"Beh immagino di sì."

Drammatico lo so, ma questo è quanto successe nell'ascensore quando entrambi avevamo lasciato da solo l'altro.

Quello, ed io che avevo colpito a tradimento Harry nello stomaco, togliendomi la maglia e restando in canottiera prima di attaccarlo alle spalle, stringendogli la stroffa sugli occhi per accecarlo momentaneamente e poi premendo tutti i pulsanti di tutti i piani dell'edificio prima di rubargli le chiavi dalla tasca e scappare dall'ascensore, lasciando Harry all'interno.

Ero ufficialmente una stronza in missione.

Dopo di quello, avevo preso i documenti del divorzio firmati il più velocemente possibile ed ero scesa usando l'altro ascensore, iniziando poi a premere di continuo il pulsantino delle chiavi di Harry per trovare la sua auto.

L'auto prese una bella buca, facendo saltare tutto il mio corpo dentro il piccolo spazio nero e sbattere la testa mentre Harry continuava a guidare, ignaro fossi dentro il bagagliaio della sua auto.

Ho sempre saputo il bastardo tenesse una chiave di riserva della sua auto.

Non mi avrebbe ascoltato nell'ascensore, non è colpa mia, non avrei potuto dire una parola senza che si incazzasse con me perciò ovviamente dovevo infilarmi nella sua auto, i posti posteriori sarebbero stati troppo ovvi, mi avrebbe visto perciò il bagagliaio era migliore.

Non sono stupida giuro, so della carenza di ossigeno ma avevo previsto che Harry guidasse fino al suo appartamento che sarebbero stati solo dieci minuti.

Avevo anche fatto qualche foro al lato del bagagliaio per respirare con un aggeggio potente che avevo trovato nell'auto di Harry.

Onestamente avevo trovato dei perizomi nella sua auto quando ci incontrammo la prima volta ma l'aggeggio potente non ha niente a che vedere con questo.

Guardai il mio telefono, lo schermo luminoso mi acceccò momentaneamente nel buio del bagagliaio quando la macchina prese un'altra buca, facendomi cadere il cellulare in faccia con uno schiaffo e le patatine al formaggio nella busta di plastica addosso.

"Merda." imprecai, leccando le bricioline di formaggio dal mio dito chiedendomi dove diavolo Harry stesse andando visto che stava guidando da mezz'ora.

Mi sentivo leggermente claustrofobica ed inviai un messaggio al cellulare di Harry nonostante fossi a conoscenza di peggiorare la situazione quando avesse scoperto dove mi trovassi.

Puoi cercare di evitare le buche per strada, mi sto abbastanza ammaccando nel tuo bagagliaio ora. :)

Aggiunsi uno smile solo per rendere la situazione meno inquietante.

L'auto fischiò sull'asfalto con una frenata improvvisa, facendomi sbattere nel bagagliaio e mi caddero in faccia ancora più patatine dalla busta formato famiglia al mio fianco, poi cadde il silenzio.

Okay.....

"Spero mi stia prendendo per il culo o giuro-" sentii la voce profonda di Harry dire prima di sentire la porta del guidatore aprirsi e chiudersi e il suono di passi camminare contro la ghiaia, avvicinandosi.

Strizzai gli occhi alla luce del sole quando Harry aprì il bagagliaio, rivelando il mio piccolo corpo rannicchiato dentro l'auto e la sua mandibola cadde quando il suo sguardo cadde su di me.

"Come butta." feci un cenno con la testa con un sorriso, continuando a leccarmi le dita, togliendomi qualche patatina ed Harry mi guardò in cagnesco con gli occhi verdi infuriati, le narici fumarono e i muscoli delle braccia si tesero mentre teneva aperto il bagagliaio.

"Che cazzo ci fai nel mio bagagliaio?"

"Mangio patatine." dissi con voce infantile, facendo un sorriso e presi una patatina dal petto e gliela porsi.

"Ne vuoi una?"

Harry colpì la patatina che volò via dalla mia mano.

Quindi bene allora.

"Avresti potuto anche dire di no-"

"Ma che cazzo di problemi hai!? Nel senso, fai sul serio?" esplose Harry. Mi pulii via il resto delle patatine per sedermi composta in modo che le nostre facce fossero a soli pochi centimentri di distanza.

"Forse la prossima volta invece di scappare via potresti ascoltarmi e lasciarmi spiegare la faccenda del matrimonio!" scattai, perdendo l'atteggiamento giocoso prima che Harry mi afferrasse il mento nella sua grande mano, schiacciandomi le guance, facendomi increspare le labbra insieme per impedirmi di finire di parlare.

"Stai zitta. Non voglio sentire una sola parola sul matrimonio, neanche una. Perciò o tieni chiusa la tua bella boccuccia e vieni a sederti davanti o lascio il tuo culo per strada." mi informò Harry con tono lento e minaccioso, abbassando il viso per il mio fino a far toccare i nostri nasi, la sua mano ancora a tenermi la faccia mentre ci fissavamo a vicenda.

Senza un'altra parola mi lasciò andare, senz'altro che una seconda occhiata prima di ritornare nei sedili anteriori, salire e chiudere la portiera con un colpo.

Fu allora che realizzai la moltitudine di alti pini scuri che circondavano la strada non asfaltata. Spalancai gli occhi quando realizzai che Harry stesse guidando verso il bosco vicino alla città.

Uscii incespicando dal bagagliaio, prendendo il mio tempo finché Harry non mise in moto l'auto, il veicolo ruggì facendomi silenziosamente fretta e chiusi il bagagliaio per poi correre verso il sedile del passeggero.

Harry non mi guardò quando mi sedetti accanto a lui, chiudendo la porta e armeggiando con la cintura. Teneva gli occhi puntati verso la strada, batterellando le sue lunghe dita contro il volante con un cipiglio impresso nei suoi lineamenti di ghiaccio.

Il secondo in cui si sentì il suono della mia cintura allacciarsi, accellerò di colpo, guidando rapidamente e facendomi premere la schiena contro il sedile per la velocità.

"Dove andiamo?" chiesi curiosa, pulendomi le mani sulla canottiera nera e i jeans larghi strappati.

"Sto andando in una delle cabine private di mio padre nel bosco qui vicino per recuperare le stupidi fedi sue e di mia madre. Sono l'unico che sa dove le ha messe." informò Harry in tono acido, facendomi irrigidire il corpo alle sue parole.

"Una cabina nel bosco?" ripetei, voltandomi per guardare Harry con gli occhi spaventati e spalancati. Mentre parlava, il mio cervello immediatamente aveva immaginato una desolata cabina abbandonata e inquietante nel mezzo della foresta oscura.

"E' quello che ho appena detto o no." scattò Harry, digrinando i denti e stringendo la presa sul volante mentre teneva gli occhi fissi sulla strada.

"Magari possiamo tornare indietro ed io posso scendere-"

"No. Tu hai voluto intrufolarti nella mia auto, tu hai voluto seguirmi, tu vieni con me." ribatté Harry con tono risoluto ed io feci una faccia angosciata.

"Merda bello okay forse questo non è il momento per dirtelo ma io ho una paura giustificata dei boschi, delle cabine, e di ogni cosa inquietante come questa." deglutii, stringendo la stoffa della mia canottiera nelle mani sudate e premetti il viso contro il vetro freddo del finestrino come una bambina, schiacciando il naso e guardando gli alti alberi che passavamo con gli occhi spalancati.

"Giustificata..." borbottò Harry, la voce monotona e l'espressione impassibile mentre teneva gli occhi fissi di fronte a lui ed io mi voltai per annuire freneticamente.

"Bello io sono nera, okay, l'unica cabina che ho mai visto è quella nei film horror e le persone nere muoiono sempre per prime. Sto per essere accoltellata da un fantasma o da uno zombie, o da qualsiasi cosa ci sia in questi orribili boschi." spiattellai, indicando aggressivamente il finestrino prima di premere la faccia ancora contro il vetro, continuando ad iperventilare.

"Oh merda sono anche mezza asiatica. Gli asiatici non sopravvivono negli horror americani senza essere posseduti e uscire dallo schermo della tv, sto per diventare una stronza posseduta ecco cosa diventerò. Morirò per prima poi diventerò posseduta." il panico si fermò quando sentii il suono di una leggera risata roca al mio fianco, facendomi voltare per trovare Harry con il gomito contro il finestrino accanto a lui, la mano a coprirgli la bocca ma gli occhi increspati dal sorridere mentre continuava a ridacchiare leggermente.

I suoi occhi verdi divertiti scattarono verso di me prima di spalancarsi quando realizzò che lo stessi guardando. Si schiarì la gola, la faccia tornò alla sua solita espressione nera e tornò a guardare la strada.

Non potei far altro che sorridere.

"Non farmi ridere quando sono incazzato con te." borbottò Harry sottovoce ed io ghignai e mi sporsi verso di lui facendolo quasi premere il corpo contro il lato dell'auto.

"Non saresti così arrabbiato se mi lasciassi solo spiegare-"

"Te l'ho detto, non una parola." scattò, puntando gli occhi sul mio viso solo per guardarmi in cagnesco ed io alzai le sopracciglia, increspando le labbra e alzando le mani in segno di resa.

Rimasi tranquilla per qualche momento, il silenzio riempiva il piccolo spazio tra di noi ed io sprofondai nel mio sedile, incrociando le braccia al petto infastidita.

"Posso solo-"

"Zitta!" mi interruppe Harry, alzando il volume della radio prima di lanciarmi un'occhiataccia, piazzare una mano sull'angolo della bocca e scorrerci sopra come a chiudere una zip.

Tornò a guardare la strada mentre io tenevo l'espressione offesa sul viso, la mandibola aperta e gli occhi stretti verso di lui con una mano sul petto prima di lasciarmi scappare una risata.

Sorrisi quando sentii Childish Gambino spaccare attraverso le casse, la canzone Sweatpants riempì l'auto facendomi quasi ridere per quanto accurate fossero le parole in questa situazione.

https://youtu.be/ExVtrghW5Y4

"Rich kid asshole paint me as a villan. (Bambino ricco coglione mi descrivi come un cattivo)." cantai a ritmo, sporgendomi in modo che Harry potesse vedermi in faccia mentre lo indicavo con le labbra chiuse, facendo irrigidire il suo corpo per l'irritazione mentre continuava a tenere gli occhi fissi sulla strada.

"Don't be mad cause I'm doin me better than you doin you, don't be mad cause I'm doin me better than you doin you." cantai con la musica, saltando sul sedile a tempo ed indicai tra me ed Harry prima di iniziare ad ondeggiare da una parte all'altra, sventolando le mani in aria.

Penso fu quando iniziai ad alzare il culo dal sedile per twerkare che Harry fece un grugnito di fastidio prima di premere violentemente il bottone della radio e cambiare stazione.

Ed Sheeran iniziò a cantare.

https://youtu.be/nSDgHBxUbVQ

"So you can fit, me......" iniziai in modo drammatico, senza perdere il ritmo e mi piazzai le mani sul cuore, la voce leggera che andava con quella di Ed mentre il mio comportamento cambiava dal twerkare a drammatici movimenti delle braccia.

"Inside the pocket of your ripped... jeans-"

Harry cambiò in una stazione country, un ghigno trionfante sul viso quando i miei movimenti vennero fermati al suono metallico del cantante, entrambi sapevamo che io non conoscessi molte canzoni country.

Sorrisi quando realizzai che la canzone che stava risuonando era in realtà una di quelle conosciute.

https://youtu.be/nADTbWQof7Y

"Baby lock the doors and turn the lights down low..." cantai in basso baritono, la faccia seria ed alzai le sopracciglia verso Harry, premendo il bottone al lato del mio sedile per spostarlo lentamente in avanti ed Harry prese un respiro tremante, la mandibola stretta e gli occhi colmi di rabbia.

"Starai mai solo zitta!" scattò Harry per la frustrazione, spegnendo completamente la radio prima di voltarsi sul sedile con lo sguardo torvo.

"Non finché non mi lasci spiegare!" ribattei, incazzata quanto lui e così entrambi iniziammo ad urlarci contro a vicenda, le mie mani ad agitarsi in aria per l'esasperazione e la vena nel collo di Harry che pulsava mentre litigavamo.

"Sei la donna più fastidiosa che abbia mai incontrato! Non posso neanche chiamarti donna cazzo perché ti comporti come un'adolescente scalmanata in prepubertà invece che come una ragazza di venti due anni che dovresti essere!"

"Fanculo essere una donna quando  devo avere a che fare con il più grande vergine c-c- Cervo!" urlai d'un tratto quando notai il grazioso animale posizionato in mezzo alla strada senza un cazzo di motivo ed Harry ed io urlammo, la sua attenzione tornò al volante, cercando di sterzare ma era troppo tardi.

Harry spinse forte il freno, prendendo in pieno l'animale con un forte colpo ed entrambi rimanemmo imbambolati con orrore, guardando il corpo del cervo volare attraverso la strada con un verso animale che sembrava quasi simile al suono che faccio io ogni volta che piango quando ho i crampi da ciclo.

"Porca merda hai appena ucciso Bambi." sussurrai dopo qualche secondo di silenzio mentre entrambi fissavamo il corpo immobile sulla strada sterrata di fronte a noi, la mia mano stretta nel bicipite di Harry mentre le sue mani strette al voltante di fronte a lui con la postura rigida.

"Merda non volevo!" esclamò Harry scioccato, ovviamente sconvolto ed entrambi ci voltammo lentamente a guardarci con lo sguardo terrorizzato prima di slacciarci la cintura e scendere dall'auto per correre verso il corpo dell'animale.

"Oh dio," mormorai quando ci avvicinammo al cervo immobile a terra, il suo petto non si muoveva e la testa era immobile, una parte della lingua stecchita fuori dalla bocca come a enfatizzare quanto morto fosse.

"RIP amico." dissi, la faccia contratta di dolore e mi portai il pugno alla bocca mentre Harry fissava la creatura con gli occhi verdi spalancati e agitati.

"Dobbiamo salvarlo." concluse, determinazione nella sua voce ed io lo guardai.

"Ma come? E' morto bello! E' morto stecchito! Bambi è morto stecchino per colpa tua!" panicai, volendo salvare l'animale anche io nonostante fossi abbastanza certa avesse già passato i cancelli della foresta paradiso ormai.

"Non so! Solo, solo-" farneticò Harry, raddrizzando la postura e gli occhi gli si spalancarono alla realizzazione prima che afferrasse il mio braccio e incatenasse lo sguardo al mio.

"Nat, tu devi dargli il bacio della vita." affermò, il volto serio e la mia mandibola cadde.

"Stronzo ciao. Se pensi che mi metterò in ginocchio a fare la rianimazione al cervo allora ti sbagli di grosso. Sei stato tu che l'hai investito con la tua auto!" ribattei, inarcando un sopracciglio e dandogli un'occhiata prima che si accigliasse verso di me sorpresa.

"La mia auto..." sussurrò Harry, sembrando perso nel pensieri e lui lentamente voltò la testa per guardare la sua auto dietro di noi.

"Nat, penso di avere un'idea."

++

Harry stava attualmente in ginocchio di fronte al corpo del cervo in mezzo alla strada con due pinze nella mano che erano attaccate alla batteria del cofano della macchina aperto.

"Dunque tutto quello che dobbiamo fare è dargli la scossa per riportarlo in vita, far battere di nuovo il suo cuore come quando i dottori usano il defibrillatore." disse Harry, mordendosi nervosamente il labbro, il pomo d'adamo fece su e giù mentre fissava l'animale senza vita con le pinze elettrificate nelle sue mani.

"Come ti è venuto in mente questo? Sto solo dicendo, tutto quello che avremo sarà un Bambi arrostito se lo fai bello." dissi da dietro, i miei palmi sudavano e accarezzai le spalle irrigidite di Harry come a prepararlo per un combattimento.

"Non so, penso di averlo visto in un film una volta ma va bene, noi staremo bene, tutto andrà per il meglio." mormorò Harry sottovoce, senza spostare gli occhi dal corpo mentre ruotava le spalle, si schioccava il collo da lato a lato per caricarsi prima di fare un respiro.

"Libera!" annunciai da dietro Harry prima che lui piazzasse le pinze della batteria nella pelle del cervo, il corpo dell'animale saltò e cadde di nuovo con la scossa elettrica e un leggero odore di pelliccia bruciacchiata riempì l'aria.

"Lo stiamo perdendo!" panicò Harry ed io urlai un altro "Libera!" prima che lui piazzasse le pinze di nuovo.

Questa volta il cervo tornò in vita, facendo urlare me ed Harry che fece cadere le pinze e noi cademmo all'indietro, gattonando via mentre la testa del cervo si alzava da terra, guardandosi intorno confuso prima di lentamente rimettersi in piedi traballante come se nulla fosse successo.

"Porca merda... ce l'abbiamo fatta..." sussurrò incredulo Harry, entrambi per terra mentre fissavamo il cervo che ora stava trotterellando via di fronte a noi.

"E' vivo!" festeggiammo, voltandoci per guardarci con sorrisi di sollievo ed emozione e ci alzammo in piedi alzando le mani, ci demmo il cinque a vicenda prima che Harry mi strinse in un stretto abbraccio, entrambi saltando e urlando per festeggiare.

"Ce l'hai fatta! Hai fatto tutto tu! Il ragazzone salva vite qui!" piansi di gioia e avvolsi il braccio intorno al collo di Harry facendolo abbassare un po' e ridere mentre gli facevo un gratta testa con le nocche sui suoi morbidi capelli castani.

Eravamo impegnati nei nostri festeggiamenti quando il cervo di fronte a noi fece un piccolo rumore, entrambi ci bloccammo quando vedemmo lo sguardo negli occhi neri penetranti dell'animale.

"Perché sembra che quel cervo voglia ucciderci....." mormorò Harry cautamente ed io lentamente lasciai andare la sua testa ed entrambi raddrizzammo la postura.

"Hey, è lui quello che ti ha investito non io." parlai, rivolgendomi all'animale che ci fissava ed indicai verso Harry.

"E' stato un incidente!" scattò Harry, colpendo via la mia mano mentre il cervo lentamente si faceva strada verso di noi facendo irrigidire me ed Harry.

"Penso sia qualche tipo di offerta di pace." sussurrai sottovoce, sporgendomi verso Harry che deglutì quando il cervo si voltò quando fu di fronte a noi.

Harry ansimò, un infantile e emozionato sorriso si spuntò sul viso e mi diede un colpetto sul braccio.

"Penso che voglia lasciarsi cavalcare da me!" praticamente squittì prima che la testa del cervo si alzasse verso il cielo, facendo uno strillio di battaglia prima di alzare le zampe inferiori e colpire Harry proprio nel punti bassi.

"Oh merda!" esclamai ed Harry squittì di sorpresa, la faccia divenne rossa e le vene del collo sporgenti mentre stringeva i denti, tenendosi i punti bassi violati prima di cadere sulle ginocchia.

"Fottiti bambi... fottiti." ansimò Harry da terra, alzando il dito medio verso l'animale ed io iniziai a ridere.

La mia isteria durò poco quando il cervo mi attaccò d'un tratto, mordendo e tirando i miei capelli con i suoi denti ed io feci un urlo di sorpresa mentre venivo trascinata a terra per i capelli.

"Che cazzo ho fatto io?" urlai ed alzai le mani per tirare via i miei capelli dai denti dell'animale, muovendo le gambe freneticamente ed Harry lentamente si rimise in piedi, facendo qualche smorfia verso il suo delicato inguine prima di raddrizzarsi.

"Via i denti da lei!" scattò Harry, prendendomi per le caviglie cercando di tirarmi via, l'animale a strattonarmi per capelli con i denti mentre urlavo.

"Okay non sta funzionando! Non sta funzionando diventerò calva o senza testa se mi tiri così!" abbaiai facendo lasciare la presa di Harry sulle mie caviglie prima che si facesse avanti, scuotendo la mano destra leggermente da parte a parte e alzandola in un pugno. Io chiusi gli occhi, preparandomi ad essere colpita in faccia prima che l'animale dietro di me facesse un lamento spaventato ed io cadessi sul pavimento, i miei capelli non più intrappolati nella sua bocca.

"Hai appena dato un pugno ad un cervo?" sottolineai, piazzando le mani sul petto ampio di Harry ed alzai lo sguardo verso di lui incredula, i suoi occhi verde scuro si abbassarono a incontrare il mio sguardo prima che un lento ghigno si facesse spazio sul suo viso.

"Ti stava facendo male." replicò tranquillamente, facendo spallucce, la sua mano sulla mia vita in modo protettivo mentre il cervo di fronte a noi abbassò la sua testa, sputando un dente a terra prima di tornare a guardarci con quegli stessi occhi neri.

"Oh merda il cervo è un criminale, dobbiamo andare." avvertii Harry, entrambi indietreggiando solo per voltarci e trovare un gruppo di cervi a circondare la nostra auto.

"Hey! Hai un gruppo di giovani cervi che ti hanno guardato morire in disparte mentre noi ti abbiamo aiutato, ricordatelo!" disse Harry, rinfacciando il punto al cervo principale.

L'animale girò la testa di lato, come a riflettere sulla frase di Harry prima di fare un altro stridio di battaglia, facendo incazzare i cervi dietro di noi, come a dare il segnale prima che gli animali iniziassero a calciare con le zampe inferiori l'auto di Harry, rompendo i finestrini dell'auto e calpestando la capottina aperta, rompendo il motore.

"Oh merda!" urlammo io ed Harry, aggrappandoci uno all'altra per la paura mentre guardavamo gli animali distruggere l'auto.

"No non le ruote le ho appena fatte cambiare- merda è di vernice nuova cazzo!" urlò Harry, allargando le braccia disperatamente mentre lo tenevo per la schiena.

"E' troppo tardi amico! Se ne è andata!" dissi, piazzando le mani sul suo petto ansimante quando gli animali selvaggi finirono il loro assalto sul povero veicolo.

Un forte tuono d'un tratto percosse le nuvole nere da sopra, facendo alzare lo sguardo a me ed Harry per trovare il cielo nuvoloso con probabile pioggia.

Un tuono rimbombò di nuovo e i cervi si bloccarono, le teste si voltarono da una parte all'altra tra di loro prima che camminassero via, fuggendo quando i lampi illuminarono il cielo e piccole goccie iniziarono a cadere.

"Andiamo, la cabina di mio padre dovrebbe essere vicina." disse Harry, correndo verso la sua auto ammaccata, evitando i vetri rotti prima di tirare fuori una largo borsone dai sedili posteriori e corse di nuovo verso di me.

"Ma la macchina, come facciamo a tornare a casa?" dissi, la pioggia iniziava a cadere più pesante su di noi ed Harry mi afferrò un braccio, il borsone a tracolla sulle spalle mentre mi trascinava più vicino agli alberi scuri.

"L'auto non si muoverà di un centimetro dopo questo, dobbiamo rimanere nella cabina." informò Harry, togliendosi la giacca e mettendola sopra le nostre teste mentre io aggrottai le sopracciglia, scossi la testa facendo un "aw bello."

"Se c'è qualche merda paranormale che accade nella cabina io me ne vado."

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