Ch. 27 - Happy

Era come se tutta la vita dentro di me fosse stata risucchiata via da quelle tre parole che avevano lasciato le labbra di Harry ed il mio corpo fosse stato gettato in uno spazio buio senza emozioni.

Sì, difficile vedere il lato positivo in questa situazione ma che mi aspettavo?

Sarebbe successo prima o poi.

Mi accigliai verso Harry, annuii lentamente e cercai di assimilare le sue parole. Poi mi voltai lentamente con la postura rigida, lasciando la porta aperta perché entrasse e senza dire una parola camminai verso la cucina.

"Sono- wow, bello, bello." tossii, cercando di controllare il mio respiro mentre afferravo la matita dietro il mio orecchio con la mano che tremava. Chiusi gli occhi per calmarmi e sentii la porta chiudersi prima che Harry mi raggiungesse.

Sii felice. Sii solidale. Sii un'amica.

"E' stato meraviglioso." disse Harry con un sospiro contento ed appoggiò i gomiti sul bancone della cucina di fronte a me mentre io stringevo la presa sulla matita.

"Tutto, c'erano candele, petali, dio e il completo intimo che indossava." continuò lui ed io cercai di deglutire la bile che mi era salita in gola.

"E' fantastico... è-" continuai, la voce incrinata prima che la punta della matita si rompesse contro il foglio, facendomi imprecare sottovoce e sbattei le palpebre rapidamente.

"Merda, stupida matita, stupida stupida." borbottai, lasciandola sopra i fogli e aggrottai le sopracciglia per il fastidio.

"Quando ero con lei a letto è stato inspiegabile, non mi sono mai sentito meglio, è stata la cosa migliore che potrei aver mai fatto in vita mia." disse Harry, camminando di fronte a me con lente e controllate falcate mentre io mi forzavo di guardarlo e sorridere.

Perché mi stava guardando in quel modo?

"Beh, sono felice per te." dissi tra i denti, sistemandomi l'asciugamano mentre lui si avvicinava, le mie emozioni instabili ed indietreggiai, volendo nient'altro che sparire.

"Lo sei? Sei davvero felice?" scattò d'un tratto Harry, sembrando frustrato ed alzò la voce, facendomi indietreggiare fino a toccare con la schiena il bancone della cucina. Sbatté entrambe le mani contro il bancone dietro di me e abbassò la testa mentre io continuavo a spingere all'indietro, stringendo il mio asciugamano.

"Sì." mormorai, respirando pesantemente mentre ci guardavamo a vicenda.

"Oh sei felice non è vero? Sei felice sapendo che Lisa mi ha preso la verginità, che è stata l'unica a farmi supplicare per lei a letto!" mi urlò Harry in faccia, facendomi sussultare, non per la voce alta ma per le sue parole che sembrarono spezzarmi in due.

"Sì!" urlai, cercando di spingerlo via, evitando il suo sguardo.

"Guardami Nat! Guardami e dimmi cosa provi! Cosa provi sapendo che Lisa è stata la mia prima volta!? Sei davvero felice!?" ringhiò Harry, afferrandomi il mento nella sua grande mano, alzandomi il viso cosicché lo guardassi.

"Sì sono felice! Sono così.." urlai di rimando, la voce rauca e poi non sapendo che altro fare, alla fine feci qualcosa che non facevo da molto molto tempo.

Iniziai a piangere.

"Felice..." La voce spezzata.

Faceva male. Faceva tanto male.

Lacrime calde iniziarono a scivolarmi sulle guance arrossate e singhiozzai mentre mi asciugavo gli occhi.

"Guarda, lacrime di gioia." sbuffai, le lacrime mi bruciavano gli occhi. Harry mi afferrò i polsi, togliendomi le mani via dalla faccia e mi guardò dalla sua altezza.

"Lo sapevo," sussurrò, uno sguardo di stupore sul suo viso e mi lasciò andare un polso per asciugarmi le lacrime dalla guancia con il suo pollice.

"Nat scusa, non piangere, avevo bisogno di una reazione.. volevo la verità. Mi dispiace." si scusò velocemente, nella sua voce così tanta emozione e continuò ad accarezzarmi il viso. Una sua mano scese sulla mia vita e mi spinse più vicina finché sentii le sue calde labbra contro le mie.

Le nostre labbra si toccarono solo per un millisecondo prima che io lo spinsi via, facendolo indietreggiare con gli occhi più scuri e le guance arrossate. Scossi la testa, odiando quanto il mio corpo, mente e anima mi stessero pregando per averlo di nuovo vicino a me.

"Chi cazzo ti credi di essere! Non puoi fare sesso con Lisa e poi venire qui e farmi sentire così! Non puoi baciarmi, non puoi, dio ti odio! Odio il modo in cui mi fai sentire! Non pensare che solo perché hai delle cazzo di labbra morbide da pubblicità di burro cacao mi dimenticherò della merda che fai!" sbraitai, stringendo il mio asciugamano e percuotendo l'indice sul suo ampio petto.

"Nat calmati, gesù piccola, calma." disse Harry con un tono dolce, afferrandomi gentilmente i polsi e fissandomi dall'alto.

"Non chiamarmi piccola cazzo, spilungone figlio di p-"

"Ho mentito." ammise lui, il suo fiato delicato mi finì sulle labbra, entrambi respiravamo pesantemente, guardandoci negli occhi.

"Cosa?" mi accigliai, aggrottando le sopracciglia e lo guardai confusa cercando di studiare i suoi lineamenti.

"Ho mentito. Non ho fatto sesso con Lisa... Non ci sono riuscito." sospirò e scosse la testa prima di abbassare la mano sulla mia vita.

"Ma avevi detto.. con le candele, i petali." deglutii, i nostri petti uno contro l'altro e lui lasciò andare il mio polso, facendo scorrere delicatamente le dita sulla pelle del mio collo, facendo aumentare il mio battito cardiaco al suo solo tocco.

"Ho rotto con lei. Non potevo farlo. Lei non era te... per tutto questo tempo con Lisa ho sempre voluto te in realtà. Non lasciavi mai la mia testa, e pensavo che mi stessi solo torturando pensando a te, pensavo di volere che tu lasciassi la mia testa ma quando alla fine l'hai fatto... mi sei mancata. Realizzo ora che non voglio lasci la mia testa, non voglio dimenticare te, la tua risata, il tuo sorriso." respirò Harry, abbassando il volto per il mio lentamente facendo toccare le punte dei nostri nasi mentre io sbattevo le palpebre verso di lui.

"Volevo solo che fossi felice." confessai con voce calma prima che Harry abbassasse la testa e iniziasse una dolce scia di baci sul lato del mio collo fino alla clavicola.

"Sei una cretina," respirò, una risatina rocca lasciò le sue labbra e mi prese la vita in modo possessivo, spingendomi più vicina, accaldando i nostri corpi e mi mordicchiò il lobo dell'orecchio, facendomi venire i brividi tra le sue braccia.

"Io sono felice quando sono con te." disse lui, alzando la testa dal mio collo per sorridermi, facendo scorrere il pollice contro il mio labbro inferiore ed io feci una piccola risata di incredulità.

"La cerniera della tua giacca di pelle è fredda." commentai a caso con un sorriso prima che Harry potesse sporgersi per baciarmi ed io aggrottai il viso verso di lui in modo scherzoso.

"Hai ragione, sta diventando un po' caldo qui in ogni caso, non è vero?" ghignò lui, le fossette ai lati delle guance prima che si togliesse la giacca lanciandola sul pavimento dietro di lui prima di tornare con le mani su di me.

"Oh mio dio! E' la camicia!" dissi emozionata, evitando le sue labbra con un sorriso e feci scorrere le dita sul colletto della sua camicia rosa a pois bianchi, i primi bottoni sbottonati che mettevano in mostra il petto abbronzato e tatuato.

Harry sorrise raggiante prima di piazzare le mani sul retro delle mie cosce nude, alzandomi in modo che stringessi le gambe intorno a lui e ridemmo senza fiato prima che mi piazzasse sul bancone.

"Hai intenzione di tenermi qui ad aspettare di baciarti o devo prenderti qui sul bancone?" ringhiò Harry, tenendomi per la vita prima di appoggiare una mano sulla mia coscia nuda da sotto l'asciugamano e pizzicarmi la pelle. Saltai per la sorpresa prima di scuotere la testa e sorridere.

"Calma Santo Harold." respirai con un sorriso prima di avvolgere le braccia intorno al suo collo, facendolo ridacchiare prima di spingerlo in un lento bacio appassionato.

Sentii come se tutto il mio corpo stesse cantando di felicità, il mio cuore praticamente volava alla sensazione delle sue morbidi labbra contro le mie, le nostre teste si inclinarono di lato per aver un miglior accesso ed io feci scorrere le mani tra i suoi morbidi capelli, facendolo gemere di piacere nella mia bocca.

Il bacio era intenso ma gentile, era lento e c'era qualcosa di più che lussuria nelle nostre azioni. Harry si ritirò senza respiro, sorridente e mi morse un labbro facendomi arrossire.

Ci fissammo a vicenda, questi stupidi sorrisini impacciati su entrambe le nostre facce e lui appoggiò la fronte contro la mia, guardandomi intensamente attraverso le ciglia mentre i nostri petti facevano su e giù.

"Stai arrossendo." notò Harry, la voce rauca prima che alzasse una mano per appoggiarla sul mio viso caldo.

"Anche tu." risposi con un sorriso, imitando le sue azioni e facendo scorrere il pollice lungo la sua guancia arrossata.

Si sporse verso di me e mi baciò di nuovo, questa volta con molta più intensità e mi morse il labbro inferiore, facendomi fare un gemito prima di mettermi la lingua in bocca.

L'unica parola che riesco a pensare per descrivere il bacio è fuoco.

Sentii il mio corpo accaldato e la sua presa sulle mie cosce intensificarsi prima di spingermi più vicina a lui, le nostre bocche non si staccarono e gli strattonai i capelli, entrambi ansimanti come se l'unico modo per sopravvivere fosse continuare a baciarci.

Harry afferrò un pugno dei miei capelli, tirandoli gentilmente indietro per un migliore accesso al mio collo ed iniziò a lasciare una scia di bagnati baci sulla mia pelle, leccando e succhiando mentre io facevo leggeri gemiti di piacere e continuavo a far scorrere le dita tra i suoi capelli.

"Sono ancora nuda." spiattellai, piazzando le mani sul suo petto, spingendolo gentilmente via finché le sue labbra lasciarono la mia pelle e mi strinsi l'asciugamano che era sceso leggermente dal mio corpo.

"Lo so, sono fortunato." ridacchiò Harry con un ghigno, leccandosi il labbro inferiore mentre mi guardava. Sentii la sua mano sulle mie cosce nude viaggiare leggermente verso l'alto.

"Woah, woah." risi nervosamente, afferrandogli il polso e togliendolo da sotto l'asciugamano prima di saltare giù dal bancone.

"Avevi candele, petali di rosa, e completino intimo... non ho intenzione di lasciarti perdere la verginità qui sul bancone della mia cucina." sbuffai, scuotendo la testa e voltandomi per camminare via solo perché un paio di forti braccia mi strinsero la vita ed Harry appoggiò il mento sulla mia spalla.

"Non hai capito, non importa dove o come, finché è con te sarà sempre speciale." sussurrò al mio orecchio, facendomi sorridere alle sue parole.

Voltai la testa per dargli un bacetto sulle labbra prima di dimenarmi via dal suo abbraccio.

"Sarà speciale, giuro non c'è nient'altro che voglio fare ora che prenderti qui nel pavimento della cucina, tu con tua bella camicia rosa ed io che ti cavalco." gli dissi schietta perché sul serio, stava diventando stressante frenare tutti i miei pensieri.

Guardai la faccia di Harry prendere una sfumatura leggera di rosa, quasi intonata al colore della sua camicia e lo sentii deglutire prima di mordersi il labbro e guardarmi con occhi avidi.

Non saltargli addosso, non saltargli addosso, non saltagli addosso.

"Ma ho intenzione di renderlo perfetto per te, voglio che sia perfetto per te perché è quello che meriti." conclusi con un sorriso, punzecchiandogli una guancia e facendolo ghignare prima di afferrarmi il polso.

"Va bene, non voglio che pensi sia venuto qui solo per perdere la verginità. Tutto quello che voglio è stare qui con te." confermò Harry. Gli pizzicai la guancia e feci un lungo 'aaaawwww' facendogli alzare gli occhi al cielo.

"Che dolce..... lasciami solo andare a cambiarmi perché sono davvero nuda." gli ricordai facendolo sbuffare di scherno e mi lanciò un'occhiata.

"Oh sicuro sei nuda, non puoi fregarmi di nuovo, lo so che hai due asciugamani." disse Harry con un ghigno prima di afferrare il bordo dell'asciugamano, tirandolo via dal mio corpo, lasciandomi assolutamente senza niente mentre lui mi guardava con gli occhi spalancati.

Gli occhi verdi di Harry spalancati dallo shock mentre mi guardava nuda, le guance rosse ed entrambi urlammo e afferrai il piatto più vicino dalla lavastoviglie per coprirmi.

"Cosa- perché- sei davvero nuda!" urlò Harry, ovviamente frustrato e si accigliò sorpreso verso di me, allargando le braccia per gesticolare verso il mio corpo.

"Certo che lo sono è quello che ho detto! Ho indossato due asciugamani solo una volta perché non ero a casa mia!" spiegai mentre continuavamo ad urlarci a vicenda.

"Come facevo- come facevo a non saperlo!" spiattellò Harry, lo sguardo che non saliva ai miei occhi e mi piazzai una mano sul petto mentre tenevo il piatto a coprirmi i punti bassi.

Già, addio al servizio nuovo.

"Okay ora puoi smettere di fissarmi e passarmi il mio- oh gesù cristo sta diventando duro!" urlai, non coprendomi più il petto e indicando la durezza di Harry che abbassò lo sguardo e iniziò ad urlare.

"Perché cazzo ti sorprendi!?" urlai verso di lui mentre lui saltellava su e giù, cercando di coprirsi con l'asciugamano solo per vedere il suo coso sporgere ancora di più.

"Non sono mai stato così duro fa male!" piagnucolò Harry ed entrambi iniziammo ad urlare e saltellare per la cucina come pazzi.

"Okay, okay, calma, la cosa positiva è che non diventerà più grande di così perciò- oh merda sta diventando più grosso ma che cazzo!" esclamai scioccata mentre Harry urlava.

"Basta." conclusi, passandogli il piatto per nascondere i punti bassi di Harry.

"No! Gesù Nat no! Abbassa il cazzo di piatto! Ti prego!" rispose velocemente Harry, una delle sue mani in fuori per fermarmi e l'altra che cercava di nascondere la sua durezza.

"Solo- solo cambiati, vestiti! Impazzisco se continuo a fissarti." scattò lui, lanciandomi l'asciugamano ed io gli passai il piatto.

"Giusto! Giusto!" ripetei freneticamente coprendomi con la stoffa prima di voltarmi per scappare in camera mia solo per inciampare sui miei stessi piedi e cadere a faccia in giù nel pavimento della cucina sbattendo forte.

D'un tratto sentii Harry ridere in modo incontrollabile dietro di me. Feci un grugnito infastidito e senza alzare la testa dal pavimento, sollevai una mano per fargli il dito medio.

Poi all'improvviso sentii la grande mano di Harry sculacciarmi una chiappa, facendomi irrigidire e urlare scioccata.

"Aspetto nel salotto che ti prepari." ridacchiò Harry, ghignando verso di me. Fece un occhiolino, prese una lattina di soda dal mio frigo e camminò fuori senza neanche aiutarmi ad alzarmi.

"Un giorno sarai tu quello sculacciato bello perciò faresti meglio a guardarti le spalle!" ribollii, alzando la voce cosicché potesse sentirmi dalla cucina.

"Promesso?"

++

Harry ed io eravamo rimasti svegli tutta la notte, parlando e ridendo mentre guardavamo un maratona di Friends alla tv.

L'avevo aiutato anche a finire il discorso per lavoro mentre lui mi aveva scritto qualche appunto per fare snacks veloci da sola ogni volta avessi fame invece che ordinare.

Guardai l'uomo addormentato sul mio divano, facendo scorrere una mano tra i suoi folti capelli castani, facendolo sorridere nel sonno e sporgesi verso il mio tocco.

Mi importava tantissimo di Harry e il fatto che volesse fossi io la sua prima volta continuava a confondermi.

Lui era troppo per me.

Gli avevo promesso l'avrei resa speciale ed intendevo farlo.

Sarebbe stato molto di più che semplice sesso o una botta e via, volevo davvero dare tutta me stessa a questo ragazzo, tutto.

Scivolai sulla mia maglia oversized, dando un'ultima occhiata ad Harry. Volevo più di ogni altra cosa sdraiarmi accanto a lui e dormire sul divano come la notte scorsa.

Ma se questo andava oltre, dovevo finirla ora.

Afferrai i documenti e le chiavi dal tavolino da caffè prima di uscire dal mio appartamento.

Abbassai lo sguardo sull'indirizzo che avevo scarabocchiato sulla mia mano, inserendolo su google maps e guidando per andare dalla persona che avevo pensato di non rivedere più.

Parcheggiai di fronte ad un alto condominio di mattoni, uscii dalla macchina ed entrai, controllando un'altra volta il numero della stanza che avevo scritto.

Presi un respiro profondo, bussando alla porta con decisione, aggrottando le sopracciglia quando sentii un forte rumore metallico da dietro la porta prima che si aprisse finalmente, rivelando l'uomo che volevo vedere.

"Natalie, pasticcino, è da tanto che non ci vediamo! Come te la passi?"

"Zayn arriviamo al punto, voglio il divorzio. Ora."

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