Ch. 25 - Lisa's Boy
Quarantotto chiamate perse e novantatré messaggi non letti da parte di Harry.
"Okay allora forse con il senno di poi non è stata proprio una buona idea afferrare Kathy e lanciarla addosso ad Harry prima di correre via, ma sul serio, la prima cosa a cui ho pensato è stata di darmela a gambe sa. Come se mi stesse andando a fuoco il culo." farneticai alla cassiera che mi lanciò un'occhiata annoiata in risposta mentre scansionava i miei prodotti.
"Sarebbero trentatré-"
"Oh e avrebbe dovuto vedere la sua faccia!" esclamai, sbattendo i palmi sul banco. La cassiera fece una bolla con la gomma da masticare che aveva in bocca, guardandomi indifferente ed io spalancai gli occhi con enfasi.
"Voglio dire aveva la faccia da 'la stronza fa sul serio?'. Sa, è il tipo di faccia che si fa quando si realizza quanto pericoloso sia il coito interrotto e si finisce per diventare una ragazza madre, cioè non intendo dire che una di noi sappia che i nostri coiti interrotti siano pericolosi perché non lo facciamo ma-"
"Signora, sono una cassiera del Bed Bath and Beyond... non la sua psicologa." disse l'impiegata con un sospiro stanco mentre masticava in modo insopportabile la sua Big Babol.
"Giusto, uh, scusi... quanto venivano i cioccolatini?" deglutii, il corpo teso mentre cercavo nel mio zainetto.
"Trentatré-"
"Mamma mia, tutti quei cioccolatini per San Valentino, l'altra persona deve essere molto fortunata." commentò la signora anziana che aspettava di pagare una forma di formaggio dietro di me guardando tutte le scatole a forma di cuore ripiene di cioccolatini che stavo comprando.
"Oh no.... sono per me... non ho nessuna persona a cui regalarle, il mio piano è di mangiare tutte." la informai seria, facendo sparire il sorriso della signora mentre passavo alla cassiera i soldi prima di afferrare le sette scatole di cioccolatini e impilarle tra le braccia.
"Ma um, buon San Valentino." sorrisi, prendendo una scatola e passandola alla vecchia signora che mi fissò sorpresa.
"Anche a lei, buon San Valentino." dissi in tono amichevole passando un'altra scatola alla cassiera che alzò un sopracciglio verso di me, finalmente vidi un'emozione sul suo volto mentre prendeva la scatola.
"Sul serio?" chiese, guardandomi come se fossi pazza.
"Certo," annuii, tenendo le cinque scatole tutte per me mentre ne aprivo velocemente una e mi ficcavo in bocca qualche cioccolatino prima di camminare via.
Era il giorno di San Valentino e mi stavo attualmente nascondendo al Bed Bath and Beyond, conoscendo talmente bene Harry da sapere che sarebbe venuto a controllare a casa mia visto che mi nascondevo da lui da ieri.
Il lato positivo è che ci sono sempre gli sconti qui sui cioccolatini il giorno di San Valentino quindi era un'occasione unica.
"Natalie dove-"
Misi in pausa il messaggio vocale di Harry, facendo uscire un lamento dalla bocca piena di cioccolatini e lasciai cadere la testa sui cuscini del letto che era fuori dal negozio in esposizione, carte di cioccolatini sparse sul mio corpo e sulle lenzuola mentre spegnevo il cellulare.
"Dio la sua voce è così roca e profonda." piagnucolai a me stessa, lanciando un altro cioccolatino al latte in bocca prima di leccarmi il pollice e fissare il soffitto illuminato.
"Perciò è qui che ti nascondi." una voce roca d'un tratto parlò, facendomi sedere di colpo sul letto ed i miei occhi incontrarono un paio di affascinanti occhi verdi che seguivano ogni mio movimento.
Harry mi guardò attraverso il letto, appoggiando le mani sul materasso, facendo tendere i muscoli delle sue braccia contro maglia nera e ghignò.
"Ma che- bello come mi hai trovato?" chiesi con la bocca piena di cioccolato, cercando di deglutire, sinceramente scioccata dalla sua presenza.
"Lo so che ti piaccio, so perfettamente quello che provi per me." disse, togliendosi d'un tratto la maglia dal petto tonico e iniziando a gattonare sul letto verso di me, facendomi sobbalzare all'indietro con gli occhi spalancati e il doppio mento.
"Woah! Gesù woah! Amico! Amico calmati!" andai in panico, indietreggiando sul letto finché la mia schiena su contro la testiera e misi un cuscino tra di noi.
"Non mi vuoi Nat?" disse Harry con un piccolo broncio, dandomi un bacetto sulla guancia prima di togliere il cuscino dalla mia presa e imprigionarmi piazzando entrambe le mani ai lati della mia testa contro la testiera dietro di me.
"Sì! Sì che ti voglio ma prima di tutto Lisa, secondo siamo al Bed Bath and Beyond, questo non è il momento di fare il pervertito, scommetto cinque bigliettoni che qualche uomo di mezza età sta comprando delle candele profumate e tu rovinerai la sua esperienza di shopping-"
"Prendi la mia verginità Nat." sussurrò Harry nel mio orecchio, le sue soffici labbra sfiorarono la mia pelle d'oca e feci il verso di una balena morente, premendo ulteriormente la schiena contro il legno.
Merda, doveva andarsene da qua.
Aprii la bocca per protestare finché Harry non mi prese i fianchi, voltandomi in modo che fossi a cavalcioni sulla sua vita sopra di lui e appoggiò la schiena contro la testiera con le guance arrossate.
"Prendimi adesso Natalie." praticamente mi pregò ed io alzai la testa verso il soffitto, mormorando silenziosamente una preghiera.
Signore dammi la forza.
"Let's get it on... (diamoci dentro)" cantò una voce baritona melodicamente da accanto il letto, facendomi sobbalzare e scattai la testa verso la band che stava suonando proprio accanto a noi con una batteria, microfoni, tutto.
"Marvin Gaye?"
Ohhh... baby... let's get it on..." continuò a cantare Marvin, facendomi un occhiolino complice prima che sentii le grandi mani di Harry afferrarmi possessivamente la vita da sotto di me.
Harry alzò la testa, le labbra sfiorarono le mie prima di ritrarsi, una mano piazzata sotto il mio mento e l'altra sulla mia vita mentre mi guardava negli occhi.
"Devi svegliarti Nat." disse, facendo scorrere il polpastrello del pollice con tenerezza sul mio mento facendomi quasi chiudere gli occhi alla sensazione di calore.
"Vanilla boy che dici adesso...." borbottai, ovviamente distratta e feci un sospiro rilassato prima di lasciarmi andare completamente al suo tocco.
"Sveglia. Signora, sveglia." una voce monotona femminile improvvisamente lasciò le labbra di Harry, facendomi spalancare gli occhi mentre le cose che mi circondavano iniziarono a sciogliersi.
"Sveglia!"
Sentii il mio corpo sobbalzare sul letto, sedendomi immediatamente con le braccia di fronte a me mentre mi guardavo attorno stordita.
"Scusi ma chiudiamo tra cinque minuti." disse una voce famigliare sopra di me, la stessa cassiera che mi aveva servito torreggiava su di me con un sopracciglio alzato ed io abbassai lo sguardo verso le scatole a forma di cuore vuote e le carte di cioccolatini sparpagliate sul materasso con disprezzo.
"Oh... sono già le otto?" sospirai con un cipiglio mentre iniziavo a raccogliere la spazzatura sul letto.
"Sì, non si preoccupi di pulire vada a casa signora, è rimasta qui tutto il giorno. E poi, è il minimo che posso fare per avermi regalato quella scatola di cioccolatini." disse l'impiegata, uno sguardo di sincera preoccupazione sul viso mentre mi guardava e faceva il più piccolissimo sorriso.
Scesi pigramente dal letto, facendole un cenno con la testa bassa per la vergogna di lasciare un disastro così sul letto in esposizione e arrancai via.
Avrei dovuto sapere che era solo un sogno.
Al massimo al Bed Bath and Beyond si sarebbe esibito Lionel Richie non Marvin...
++
"Lisa is a friend..." (video) cantai sottovoce seguendo il ritmo della canzone Jessie's girl mentre armeggiavo con le chiavi e mi strofinai gli occhi.
"Yeah I know she's been a good friend of mine, but lately something's changed it ain't hard to define, Lisa's got herself a guy and I want to make him mine." cantai, alzando un pochino la voce e infilai che chiavi nella serratura del mio appartamento prima di voltarmi per guardare l'albero di fico nel corridoio.
"And he's watching her with those eyes..." continuai, lanciando un'altra occhiata al fico prima di prendere la pianta tra le braccia e volteggiare nel corridoio usandola come compagno di ballo.
"And he's lovin' her with that body I just know it!" cantai a squarciagola, appoggiando la pianta e rimettendola al suo posto con una piccola risata per poi aprire la porta ed entrare le mio appartamento.
"Oh I wish that I had Lisa's boy-"
Mi bloccai di colpo all'entrata, smettendo di cantare quando trovai Harry seduto nel pavimento del mio soggiorno, uno spesso plico di fogli tra le mani e le cuffiette nelle orecchie. Alzò lo sguardo e i suoi occhi verdi si spalancarono increduli quando mi vide.
"Oh wow, guarda che roba, ha, ho sbagliato appartamento colpa mia!" esclamai con una risata nervosa prima di fare un passo indietro nel corridoio e sbattere la porta alle mie spalle prima che Harry potesse anche solo alzarsi.
Perché diavolo era ancora nel mio appartamento!?
Okay sapevo che avrebbe controllato a casa mia per cercarmi ma non sapevo sarebbe rimasto qui, specialmente oggi.
Oggi era il giorno di San Valentino.
Il giorno in cui avrebbe perso la sua verginità con Lisa.
"Trasloco." conclusi sicura di me, facendo un passo verso l'ascensore prima di sentire una mano afferrarmi il retro del colletto, strattonarmi all'indietro dentro il mio appartamento e chiudere la porta dopo di me.
Inciampai all'interno, preparandomi a sentire Harry urlare o menzionare quello che era successo ieri ma sentii solo le sue braccia avvolgersi intorno a me in uno stretto abbraccio che mi fece irrigidire per la sorpresa.
"Dio non farlo più cazzo. Mi hai fatto preoccupare." disse Harry, abbassando la testa per metterla nell'incavo del mio collo e le sue braccia mi tennero vicina contro il suo petto mentre lo sentivo sospirare di sollievo, il suo respiro contro la pelle del mio collo e spalancai gli occhi.
"Almeno abbi la cazzo di decenza di farmi sapere dove sei, sei scomparsa cazzo, nessuno sapeva dove fossi andata non sapevo se eri al sicuro." scattò Harry, indietreggiando per guardami con i suoi intensi occhi verdi e mi prese la testa tra le mani, inclinandola a destra e sinistra cercando di esaminarmi.
Sbattei le palpebre scioccata prima che mi schiacciasse le guance insieme facendomi fare le labbra a pesce mentre mi squadrava.
"Ti prego dimmi che non hai fatto niente di stupido, non hai ingoiato pillole vero, o succhiato qualche cazzo per i biglietti del concerto di Beyoncé." farneticò Harry, una delle sue mani sulla parte bassa della mia schiena per tenermi vicino a lui e l'altra a lato della mia testa.
"Voglio dire... stiamo parlando di Beyoncé..." borbottai, finalmente parlando ed Harry strinse gli occhi ovviamente senza trovare divertente la mia battuta.
"Non farlo più." ringhiò, pizzicandomi forte una guancia e facendomi contorcere con una smorfia e spinsi via le sue mani.
"Piuttosto che ci fai tu qui? E' il giorno di San Valentino, dov'è Lisa?" chiesi, aggrottando le sopracciglia confusa ed Harry si strofinò la faccia per la frustrazione.
"Pensi che non lo sappia?" scattò Harry, gli occhi puntati sui miei e si passò una mano tra le onde dei suoi capelli castani, rendendoli perfettamente disordinati e attraenti.
"Ti aspettavi davvero che sarei potuto uscire e godermi la giornata senza sapere se stavi bene? Sono andato da Georgia, Carlos, Bernie, nessuno! Nessuno sapeva dove fossi! Ho usato la tua chiave di riserva e sono stato nel tuo appartamento tutto il giorno aspettando il tuo ritorno, ho detto a Lisa che non riuscivo a godermi i suoi piani per oggi senza stare in pensiero per te e lei ha capito." mi rimproverò Harry, facendomi aggrottare le sopracciglia e mi sentii tremendamente in colpa per quello che avevo fatto ad Harry e Lisa per il loro giorno speciale.
"Cazzo, amico, scusa. Stavo cercando di farmi da parte, stavo cercando di evitare di rovinarvi la giornata ad entrambi, specialmente dopo quello che è successo ieri e-" iniziai, strattonandomi le punte dei capelli prima che Harry avanzasse verso di me, confinandomi contro il muro, i nostri corpi non si toccavano ma il suo torreggiava sul mio mentre mi guardava dall'alto.
"Ieri. Cosa esattamente è successo ieri." disse Harry, la voce profonda e roca mentre studiava il mio viso.
"Beh siamo andati al centro commerciale e a te piaceva in segreto tantissimo questa maglia di minnie-"
Mi afferrò per il colletto, alzandomi il viso finché i nostri nasi non si toccarono ed io strinsi il suo polso mentre lo fissavo.
"Dicevi sul serio...."
"Non capisco-"
"Quando hai detto che ti piacevo." tagliò corto Harry, il tono impaziente e l'espressione nervosa mentre cercava di leggermi i lineamenti.
"E' vero?" chiese, la voce delicata e gentile, senza smettere di guardarmi negli occhi ed io deglutii, stringendo la presa sul suo polso.
Il telefono di Harry si illuminò d'un tratto sul tavolo da caffè nella stanza, il nome di Lisa apparse sullo schermo con un messaggio non letto che chiedeva se mi avesse trovato.
Lisa.
"No." sussurrai, la voce dura e il mio sguardo deciso mentre aggrottavo le sopracciglia, ammirando mentalmente le mie incredibili doti recitative.
Mi morsi un labbro, sorpresa quando trovai uno sguardo di delusione travolgere gli occhi verdi di Harry prima che sbattesse le palpebre e lasciasse la presa sulla mia maglia, lasciandomi andare indietreggiando con le guance rosse.
"Oh." mormorò, strofinandosi il retro del collo in imbarazzo evitando il mio sguardo.
"Sì, Kathy mi ha detto che se avessi detto che mi piacevi lei vi avrebbe lasciati in pace perciò, sai, ho mentito così avrebbe mantenuto il patto." dissi, facendo spallucce e sentendo di nuovo il petto restringersi.
"Perché sei corsa via dopo?" chiese Harry, ora guardandomi ed i palmi iniziarono a sudare.
"Okay vedi, avevo mangiato questo enorme hot dog al chili e formaggio, sai," iniziai, allargando le braccia per mostrargli la lunghezza ed Harry alzò un sopracciglio, un piccolo sorriso si formò sul suo viso per quando ridicola ero.
"Tipo gigante, e non ci siamo trovati. Ho avuto qualche problema di intestino amico." aggiunsi, dandogli una pacchetta giocosa e lui scosse la testa e ridacchiò prima di pizzicarmi il naso.
"Non provare più a fare quella merda di nuovo." disse Harry, il tono minaccioso ma divertito e mi sorrise con le fossette in evidenza.
"Ha, capito, merda... per il problema di intestino." iniziò lui, punzecchiandomi la pancia con il dito.
"La mia battuta a doppio senso era meglio."
"Neanche per sogno."
"Sì invece." mi difesi prima di camminare verso il plico di fogli che Harry stava leggendo sul pavimento e li raccolsi mentre Harry rispondeva al messaggio di Lisa.
"E' per lo stupido ufficio in cui lavori?" chiesi, sapendo pienamente che Harry odiasse l'attuale lavoro che aveva iniziato per colpa dei desideri di Lisa e sfogliai le pagine, leggendo quello che sembrava essere una sorta di discorso.
"Già, terrò una riunione e volevo scrivere quello che dirò ma poi-"
"Oh wow, mi piace l'ultima parte quando hai iniziato a scrivere 'Fanculo, fottiti, vaffanculo' su tutto il foglio." dissi voltandomi per alzare i pollici in approvazione verso Harry e lui fece un gemito prima di iniziare a sbattere leggermente la fronte ripetutamente contro il muro.
Poi chiuse gli occhi, lasciandosi cadere sui miei mobili facendomi realizzare quanto stanco e stressato sembrasse.
"Quand'è il tuo compleanno?" chiesi, ricordandomi d'un tratto quello che avevo portato a casa ieri e piazzai i suoi fogli sopra il tavolino da caffè.
"Il primo febbraio." mormorò sottovoce Harry con gli occhi chiusi e incrociò le braccia al petto, come abbracciandosi e sembrava stesse per addormentarsi in piedi e appoggiato contro il muro.
"Ma che- amico è San Valentino, il tuo compleanno è già passato e non l'hai detto a nessuno e nemmeno festeggiato?" scattai, fulminandolo con lo sguardo ed aprii l'armadio, estraendo una scatola.
"Non c'era molto da festeggiare..." mormorò Harry facendo spallucce, appisolandosi prima che io urlassi "Risparmiami queste stronzate amico!" e gli lanciai la scatola in faccia, facendogli spalancare gli occhi di colpo.
"Nat ma che cazzo era-" scattò lui, la postura dritta prima che guardasse con gli occhi colmi di rabbia il regalo incartato male ai suoi piedi.
"Oh. Che cos'è questo?" chiese, gli occhi si spalancarono di curiosità come se fosse la cosa più fantastica che avesse mai visto prima di piegarsi e raccogliere il regalo, facendo scorrere le dita lungo il fiocco stropicciato in cima.
"E' per te. Consideralo il tuo regalo di compleanno in ritardo." sorrisi, alzando le braccia e facendo le mani da jazz ed Harry rimase a bocca aperta.
"E' per me?" chiese, un sorriso infantile sul volto mentre indicava verso se stesso e fissava sorpreso me.
"Te l'ho appena detto amico, devi ascoltare di più, apri le orecchie." dissi imitando l'accento di Carlos mentre richiudevo l'armadio.
Harry non smetteva di sorridere, ammirando il regalo dai pezzi di carta in rialzo e tagliati e incollati malamente come se fosse la cosa più bella del mondo.
"Wow fai davvero scrivo ad incartare." commentò con una risata, fissando il regalo e analizzandolo tra le mani ed io ruotai gli occhi al cielo.
"Okay beh in realtà, so rappare molto veloce come in I got bars man ma incartare regali sì, faccio schifo in quello. In realtà ho usato più nastro che carta da regalo-"
[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]
"Grazie." disse Harry, interrompendo il mio farneticare ed alzò lo sguardo, guardandomi con un'espressione sincera e gioiosa.
"Non ho mai davvero festeggiato il mio compleanno perché non ho mai davvero avuto qualcuno con cui farlo visto che tutti avevano paura di me. Questo è in realtà il mio primo regalo da parte di un amico..." disse, le guance rosse e guardò in basso verso il regalo, sorridendo a se stesso.
Non potei evitare di ammirare quanto fosse raggiante e quanto questo significasse per lui.
"Beh almeno posso essere la tua prima in qualcosa." commentai sottovoce con un sospiro felice.
"Cosa?" chiese Harry, alzando lo sguardo verso di me con un sopracciglio alzato.
"Ho detto che dovresti andare a casa da Lisa, sai, passare del tempo con la tua ragazza." dichiarai, piazzando le mani sulle spalle di Harry prima di spingerlo verso la porta.
"Aspetta, aspetta i miei fogli, e voglio aprire il mio regalo-" protestò, voltando la testa con un broncio.
"Nah amico, tengo io i fogli. Posso aiutarti a modificare le ultime pagine del discorso sta sera e finire per domani. E no, non aprire il regalo finché non arrivi a casa, non ho bisogno di te che ti lagni nel mio appartamento perché non vuoi il regalo quando so che lo adorerai." dissi, facendo bloccare Harry a qualche passo dalla porta ed io mi scontrai con la sua schiena.
"Prima di andarmene ho dimenticato di mostrarti una cosa," disse, voltandosi con un sorriso e afferrò il retro del mio colletto prima di trascinarmi in cucina.
"Aspetta qui." disse Harry, mettendo il regalo sul bancone e posizionandomi a sinistra del frigo.
Aprì il frigo, la porta a coprirmi la visuale e sentii qualche piatto sbattere.
Poi Harry inclinò la testa di lato, un sorriso con le fossette malizioso spuntò sul suo volto e mi fece l'occhiolino.
"Rullo di tamburi prego." chiese ed io scossi la testa, ruotando gli occhi al cielo prima di battere i palmi delle mani sul bancone della cucina, facendo un po' di beatbox per renderlo un remix hip hop.
"Ta-da!" disse Harry, mostrando un piatto di lasagne, facendomi illuminare immediatamente alla vista per l'emozione.
"Oh mio dio! Benedici la sua anima!" urlai, prendendo il piatto freddo nelle mani e annusandolo avidamente.
"Lo so quanto ti piacciono le lasagne perciò..."
"Pensavo avessi detto che non sapevi come cucinarle?" chiesi, aprendo uno dei cassetti della cucina per estrarre una forchetta.
"Infatti, ma ho imparato da solo... queste sono tipo il mio quarto tentativo, ci ho riprovato fino a raggiungere il miglior sapore possibile." spiegò Harry, un sorriso timido sul volto e si strofinò il retro del collo.
"Oh mio dio questo è meglio del sesso!" dissi con la bocca piena, neanche preoccupandomi di scaldarle ed alzai la forchetta in aria pregando il Signore.
Ero stata benedetta.
"Ti piacciono?" chiese Harry, ancora osservandomi incerto ed appoggiò i gomiti sul bancone della cucina sporgendosi in avanti, guardandomi praticamente seppellire il viso sul piatto.
"Diavolo certo!" dissi, pulendomi la bocca e facendolo ridere.
Il cellulare di Harry vibrò d'un tratto e lui abbassò lo sguardo, estraendolo dalla tasca e analizzando lo schermo illuminato.
"E' Lisa, io dovrei... probabilmente dovrei andare." sospirò Harry, rimettendo il cellulare in tasta prima di mettersi dritto.
"Okay, ci vediamo." dissi, rallentando il ritmo dei miei bocconi e fissai le lasagne sbranate.
Questa sarebbe stata forse l'ultima volta che vedevo Harry da vergine.
Immagino potrei essere depressa, triste, avvilita ma la verità è... è che cosa?
Lui è felice, Lisa è felice, io sono felice.
Certo la mia vita amorosa non funziona ma quando mai? Io sono in salute, Harry è in salute, ho un tetto sulla testa e delle lasagne bomba cazzo.
"Andrà tutto bene." dissi a me stessa, facendo fermare Harry che mi guardò attraverso la cucina.
"Andiamo, ti accompagno fuori." dissi facendo un cenno della testa verso la porta mentre prendevo il piatto di cibo tra le braccia e lo portavo all'uscita.
"Harry, sei felice?" chiesi, leccando la forchetta mentre lui camminava sul corridoio, mi diede una rapida occhiata e si accigliò verso di me sorpreso.
Avevo solo bisogno di sentirlo dire da lui, poi sarei stata bene per tutta la serata.
"Sì, sono felice." disse Harry dopo un po', un'espressione pensierosa sul viso ed io sorrisi.
"Bene." annuii, chiudendo la porta prima che Harry la bloccasse infilando un piede nell'uscio e si sporse.
"Tu sei felice Nat?"
La domanda di Harry mi colse di sorpresa e i suoi occhi cercarono il mio viso prima che calciassi fuori il suo piede e gli sbattessi la porta in faccia con una risata.
"Sì."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top