Ch. 12 - Take my virginity
Harry era attualmente seduto sopra la mia schiena, tirava le mie gambe all'indietro contro il suo petto come un wrestler, nella strada laterale della mensa dei poveri per terra.
"Rimangiatelo!" scattò, tirandomi le gambe più all'indietro, facendomi fare un gemito strozzato.
"Mai!" urlai, dimenandomi sotto il suo corpo prima di fare una risata malvagia.
"Non costringermi ad atterrarti di nuovo Nat perché giuro su dio che lo faccio cazzo!"
"No per favore non sgridarmi Santo Harold." lo presi in giro con voce stridula, facendolo irrigidire per il soprannome che gli avevo dato.
"Ti ho detto di smettere fottutamente di chiamarmi così!" abbaiò, il suo peso si sollevò dal mio corpo e provai a gattonare via, approfittando della ritrovata libertà ma le mie caviglie vennero afferrate da un paio di grandi e forti mani e mi trascinò indietro mentre imprecavo.
Quando Harry chiuse lo spazio tra noi probabilmente pronto a schiaffeggiarmi contro il muro e strofinare la mia faccia contro i mattoni, io mi girai di schiena per trovarmi faccia a faccia con lui e avvolsi le gambe intorno alla sua vita come un pitone prima di tirarlo giù sul pavimento con me.
"Non negate puro e potente Santo Harold, voi vi inventate tutte queste stronzate su droghe e donne ma in realtà siete un santarellino." lo provocai, a carponi su di lui, immobilizzandogli velocemente le braccia a terra, i nostri petti andavano su e giù mentre lui mi fissava con rabbia.
"Um... possiamo andare ora-"
"No!" scattammo io ed Harry, girando le nostre teste verso il gruppo rannicchiato di pre-adolescenti scopaioli che stavano pressati con le schiene contro il muro del vicolo per stare il più possibile lontani da noi.
"Questo è quello che voi piccoli cazzoni avrete per aver cercato di vandalizzare l'edificio! Ora restate qui e guardate mentre mostro a voi idioti come sbarazzarsi di un fastidioso parassita!" ringhiò Harry facendo rabbrividire i ragazzini contro il muro mentre mi spingeva via da lui per mettersi alle mie spalle, avvolgendo un braccio muscoloso intorno al mio collo mentre io scavavo con le unghie sulla sua pelle.
"Ma per piacere, ora che mi hai fatto male devi donare ogni cosa che hai per sentirti meglio di nuovo, nel modo in cui hai donato alla mensa dei poveri!" sputai, girandolo sulla mia schiena e facendolo cadere a terra di fronte a me.
"Vaffanculo." ansimò Harry, alzando il dito medio con la faccia brillante di sudore.
"Sempre e comunque bello!" urlai prima di preparare il gomito e saltare sul suo corpo per colpirlo giusto nello stomaco.
Rotolò via velocemente appena in tempo ed io urlai di dolore quando il mio gomito entrò in contatto con l'asfalto, facendo ridere di trionfo Harry.
"Nel nome del cielo, cosa sta succedendo qui?!" esclamò Mavis dalla porta aperta al lato dell'edificio guardando tra me, Harry e i ragazzini.
"Quando vi ho detto di dare a questi ragazzi una lezione sul rispetto della proprietà privata mi aspettavo più una lettura e non una rissa per strada!" scattò Mavis contrariata, piazzando le mani sui fianchi.
"Lei continuava a prendermi in giro cazzo." affermò Harry, alzandosi in piedi e voltandosi per lanciarmi un'occhiataccia.
"Santo Harold per favore non sia arrabbiato. Benedicimi con la tua purezza." lo beffeggiai in tono innocente prima di inginocchiandomi di fronte a lui, alzare le braccia in aria e chinarmi su e giù ripetutamente.
"State fottutamente vedendo con chi devo avere a che fare?!"
"Basta così!" ci interruppe il tono tagliente di Mavis, la sua voce severa mi fece immediatamente alzare e feci un sorriso nervoso.
"Voi ragazzi dovreste andare, non voglio più vedere nessuno di voi tornare qui a vandalizzare." rimproverò i ragazzini, tutti annuirono ubbidienti e si spinsero per sorpassare me ed Harry in fretta.
"Ben fatto Nat, mi hai fatto cadere il fottuto portafoglio mentre mi placcavi." sibilò Harry, tastandosi le tasche dei jeans e abbassando la testa per cercare a terra.
"Com'è possibile, i tuoi skinny jeans sono così stretti che niente all'interno riesce a respirare figuriamoci cadere." ribattei, cercando anche io il suo portafoglio senza farmi notare.
"Cercate questo?!" uno dei ragazzini scopaioli urlò dall'inizio del vicolo, la sua voce echeggiò contro i muri di mattoni e afferrò un piccolo portafoglio di pelle dal pavimento, sventolandolo in aria divertito.
"Vieni qui stronzetto!" ringhiò Harry, stringendo le mani a pugno mentre il ragazzo scombussolò la bicicletta spaventato, salendo velocemente in sella e partendo con ancora il portafoglio nella mano attraverso la strada.
"Sta andando dove lui e i suoi amici teppisti si riuniscono." borbottò Mavis, fissando il ragazzo che pedalava verso Chuck E. Cheese oltre la strada.
"Chuck E. Cheese..." dichiarammo io ed Harry sottovoce all'unisono, stringendo gli occhi e aggrottando le sopracciglia verso l'edificio.
"Forza Santo Harold, tu ed io metteremo da parte le nostre divergenze per fare squadra e-"
Harry sbuffò prima di schiaffeggiare la mano sulla mia faccia, spingendomi via e camminando sorpassandomi per attraversare la strada.
"Non essere maleducato!" dissi con voce da ragazzina e lui alzò la mano, alzando il dito medio da sopra la sua spalla senza neanche perdere un secondo per guardare indietro.
"Voi due siete una bella coppia." ridacchiò Mavis dalla porta, scuotendo la testa e facendomi un sorriso di chi la sapeva lunga.
"Noi non siamo un coppia!" urlò Harry da lontano.
"Noi siamo un coppia." sussurrai, avvicinandomi a Mavis e ammiccando, facendola ridere prima di correre via e seguire Harry al Chuck E. Cheese.
++
"Perché diavolo c'è una vasca di palline in questo posto?" imprecò Harry sottovoce, entrambi immersi nelle palline di plastica colorate mentre frugavamo tra queste.
"Te l'avevo detto che avevo messo alle strette il bambino ma noo... tu hai voluto provare e intrometterti e fare tutto da solo. Per tua fortuna ha tirato il tuo stupido portafoglio dentro qui invece che nella fontana di cioccolato fuso." sibilai, la mia schiena dolorante per essere restata piegata troppo a lungo mentre continuavo a cercare.
"Sai cosa, io non ho chiesto il tuo aiuto." scattò Harry, raddrizzando la postura e rivolgendo l'attenzione su di me.
"Oh fantastico, allora immagina chi dovrà pagare per noi per essere entrati qui visto che lasci tutti i soldi nel portafoglio." ribattei, alzandomi e piazzando le mani sui fianchi.
"Voi non siete troppo grandi per stare qui?" chiese un ragazzino, sbucando dalle palline di plastica e guardando tra me ed Harry.
"Sì." Harry grugnì infastidito, puntando il suo sguardo irritato verso il ragazzino prima di ritornare su di me.
"No." Replicai scrollando le spalle e facendo alzare gli occhi al cielo ad Harry.
"Che cosa state cercando?" chiese il ragazzino innocentemente.
"Il mio portafoglio." Harry digrignò tra i denti dando un'occhiataccia al ragazzo.
"Vi aiuterò io!" esclamò il bambino con un sorriso prima di immergersi di nuovo nella vasca.
"L'abbiamo cercato per ore, non c'è speranza di trovarlo." ribatté Harry, con un cipiglio sul volto, scuotendo la testa deluso e facendo scorrere una mano tra i capelli castani.
Un sorriso lento si formò sulle mie labbra quando mi venne in mente un'idea.
"Che ne dici di motivarci... facciamo un accordo." proposi con un ghigno, facendo alzare ad Harry lo sguardo su di me e stringere gli occhi verdi sospettoso.
"No, l'ultima volta che ho fatto un patto con te è finito con te che hai messo radici nel mio appartamento." ribollì, stringendo la mandibola per la rabbia e aggrottando le sopracciglia.
"Se tu trovi per primo il portafoglio io smetterò di prenderti in giro per il tuo lato da bravo ragazzo e smetterò di chiamarti Santo Harold. Lascerò anche il tuo divano e ritornerò nel mio appartamento." spiegai, l'espressione di Harry indecifrabile e incrociò le braccia sul petto.
"Ti avrei calciato fuori sta sera dal mio appartamento in ogni caso perciò non ha senso." rispose, un ghigno malvagio sul volto ed io inarcai le sopracciglia verso di lui.
"Oh scusami, qualcuno è un piccolo... pollo?" lo provocai, alzando di nuovo la testa con un'espressione superiore, facendogli cambiare totalmente atteggiamento e strinse i pugni arrabbiato.
Piegai le braccia ai lati per fare le ali, agitandole e sbattendole intorno rapidamente finché la faccia di Harry divenne rossa per la rabbia.
"E cosa vuoi se sei tu a trovare il mio portafoglio?" sospirò, la voce profonda e ostile mentre mi guardava negli occhi.
"Voglio che prendi la mia verginità." affermai in tono fermo mentre lo vedevo sbattere le palpebre scioccato.
"Cosa?" boccheggiò dopo qualche istante, la sua bocca leggermente aperta mentre mi fissava incredulo.
"Mi hai sentito, prendi la mia V-card, inzuppi il biscotto." ghignai, iniziando ad avvicinarmi. Il suo corpo si irrigidì mentre il respiro diventava pesante man mano che mi avvicinavo, i suoi occhi non lasciarono mai i miei e la sua lingua uscì dalla bocca per inumidirsi le labbra piene.
Non potei fare a meno di ridere quando lo vidi riflettere, i suoi occhi verdi si scurirono mentre studiava il mio volto prima di fare scorrere lo sguardo sul mio corpo.
"Lo so che sei molto diretta con me Nat perciò lasciami essere diretto con te perrito," disse Harry, inclinando la testa finché le sue soffici labbra sfregarono contro il mio orecchio e il suo caldo respiro cadde sulla pelle del retro del mio collo.
"Non sei il mio tipo." respirò, la voce profonda e rauca mi fece deglutire, cercando di rimanere impassibile quando alzò la testa per farmi un sorrisetto arrogante.
"Questo è quello che dicono tutti." scherzai, incrociando le braccia al petto.
"Ho trovato il portafoglio!" annunciò improvvisamente una piccola voce dal lato opposto al nostro nella vasca delle palline, facendo voltare me ed Harry per trovare il ragazzino di prima sventolare in aria il portafoglio con un sorriso trionfante.
"Non hai mai detto di no per l'accordo perciò preparati a momenti sexy con Nat!" urlai, buttando Harry giù nelle palline colorate, il mio piede colpì il suo stomaco prima di provare a farmi disperatamente strada tra la plastica e raggiungere il bambino.
"Spostati racchia!" disse Harry, spingendomi a lato e cercando di sorpassarmi, entrambi correndo freneticamente verso il povero ragazzo, spingendoci l'un l'altra mentre il bambino iniziò ad indietreggiare premendo la schiena contro il muro spaventato.
"Smettetela ragazzi mi state spaventando!" squittì il bambino, stringendo il portafoglio al petto intimorito da noi.
Harry ed io ci bloccammo immediatamente, solo a qualche passo dal ragazzo e ci guardammo.
"Hey mi dispiace bello, qui, che ne dici di ridarmi il portafoglio e vado a comprarti un gelato?" disse Harry, il suo tono ostile diventò in un attimo morbido e gentile mentre sorrideva amichevole con le fossette in vista sulle guance.
Ohhhh lui era bravo...
Ma io, ero meglio.
"Io posso prenderti gelato e darti abbastanza biglietti per avere il grande drago di peluche allo stand dei premi." lo corruppi, alzando le sopracciglia e sorridendo al ragazzo mentre Harry si voltò per guardarmi male.
Era vero, indietro negli anni ero solita spendere il mio tempo e tutti i miei soldi al Chuck E. Cheese, cercando di vincere ad ogni gioco per guadagnare abbastanza biglietti per avere la pistola giocattolo.
Rimasi veramente delusa a dieci anni quando scoprì che le pistole giocattolo non sparavano veri proiettili.
"Io ti prenderò un cucciolo." disse improvvisamente Harry e la faccia del bambino si animò per l'emozione.
"Lui mente! Non ha nessun cucciolo!" brontolai velocemente, indicando Harry che ghignava mentre il bambino si avvicinava a lui.
"Posso procurargliene uno facilmente." ribatté con un sorriso trionfante ed il bambino allungò il portafoglio ad Harry.
"Ti farò vedere le tette!" spiattellai, facendo bloccare il bambino e la mandibola di Harry cadde.
"Veramente?" sorrise il ragazzino, ritraendo il portafoglio lontano da Harry.
"Cosa?!" esclamò Harry, gli occhi spalancati e le sopracciglia aggrottate per la rabbia.
"Sì, dammi solo il portafoglio e te le mostro." dissi facendogli un sorriso.
"Tu non vuoi vedere le sue tette! Sono tutte flosce." dichiarò Harry, indicando il mio petto con gli occhi spalancati e rimasi a bocca aperta, sconvolta.
"Non è vero!" mi difesi, portando le mani a sentire il décolleté sopra la maglietta prima di guardare in basso sorpresa.
"Oh okay bene una è un po' meno soda dell'altra ma non è colpa mia!" sbuffai, riabbassando le mani e stringendo gli occhi verso Harry.
"Non importa. Voglio vedere le tette." disse il ragazzino con una faccia seria, voltandosi per guardarmi e passandomi il portafoglio.
"Cosa!? Come cazzo può essere giusto. Non è che io posso venire da te e dire hey ragazzino, vuoi vedere il mio grande e grosso c-" iniziò Harry, soffocando il resto della parola quando una madre e i suoi bambini passarono accanto alla vasca delle palline con occhi terrificati.
"-hichirichi...?" gracchiò, facendo alla mamma un sorriso imbarazzato e ridendo nervosamente.
"A lui piacciono le milf." informai la donna, alzando le sopracciglia e arricciando le labbra facendo uscire alla mamma un sussulto, il suo sguardo corse verso Harry prima di arrossire e velocemente spingere via i suoi bambini.
Io mugugnai per la sorpresa quando improvvisamente sentii l'orlo della maglietta venire alzato, una piccola testa sbirciare sotto il top e guardai in basso verso il ragazzino di fronte a me.
"Tette..." sospirò in ammirazione ed Harry chiuse gli occhi, strofinandosi la faccia per la frustrazione.
"Okay, okay hai dato un'occhiata, ora calmati e vai a guardare Barney (il dinosauro viola, lascio una gif a fine capitolo) o qualcosa del genere." borbottai, togliendo velocemente la sua testa da sotto la mia maglietta, sistemandomi il tessuto mentre continuavo a stringere il portafoglio.
"Grazie signorina!" sorrise il ragazzino, il suo sguardo persistente su di me prima di ridacchiare e lasciare la vasca di palline.
"Mamma indovina cosa!" lo sentii gridare e spalancai gli occhi alla realizzazione.
"Oh merda dobbiamo andare bello." dissi, cercando di uscire dalla vasca.
Harry afferrò la mia maglia, tirandomi indietro finché colpii il suo petto duro e mi lanciò un'occhiataccia dalla sua altezza.
"Non finché non mi avrai dato il mio portafoglio." ringhiò, stringendo gli occhi verso di me.
"Oh giusto, l'ho preso per prima..." parlai, un sorriso mi spuntò sulle labbra, facendo sì che mi guardasse male mentre cercava di prendere il suo portafoglio.
"Assicurati di farmi uno spogliarello lento e sexy visto che voglio che la mia prima volta sia speciale." lo presi in giro, facendogli stringere la mandibola e afferrò velocemente il portafoglio dalle mie mani.
"Non prenderò la tua verginità." disse a bassa voce prima di spingermi per sorpassarmi e uscire dalla piscina di palline colorate prima che lo afferrassi per una caviglia e lo tirassi indietro.
"Solo prendila e basta!" urlai infastidita, saltando sulla sua schiena facendogli uscire un grugnito irritato e cademmo di nuovo nel mare di plastica.
"Non la voglio!" esplose Harry, provando a togliere le mie dita dalla sua maglietta mentre sprofondavamo entrambi.
"Ritorneremo sulla questione più tardi te lo giuro!" protestai, allacciando le mie gambe intorno alla sua vita da dietro e tenendomi nel suo ampio corpo per salvarmi la vita.
"Per l'ultima fottuta volta non voglio la tua verginità!"
"Sarò così veloce bello che neanche lo saprai! Possiamo anche farlo nel bagno del Chuck E. Cheese va bene!" dissi, provando a trattenere la mia risata e il corpo di Harry si irrigidì sotto la mia presa.
Stava diventando troppo divertente e facile provocare questo ragazzo.
Lui afferrò immediatamente i miei polsi, tirandomi sul suo corpo e tra le palline colorate con uno scatto, le sfere di plastica volarono ovunque e lo vidi guardarmi dall'alto assolutamente indignato.
"Perdere la verginità non è qualcosa che puoi buttare via in questo modo!" urlò Harry, stringendo le mani a pugno e il respiro pesante.
"Benvenuti al Chuck E. Cheese!" sorrisi, salutando le famiglie che si erano fermate sbalordite alla vista di me ed Harry.
"Farlo per la prima volta dovrebbe essere con qualcuno a cui tieni e non una rapida sveltina nel cesso." continuò Harry, digrignando i denti e mi afferrò per il colletto, tirandomi su finché i nostri volti furono a pochi centimetri di distanza.
"Ritornate a trovarci!" dissi con voce eccessivamente allegra, ignorando le intense occhiate di Harry mentre guardavo i genitori mettere le mani sulle orecchie dei propri bambini quando ci passavano accanto con espressioni disgustate e sconvolte.
"Nat mi stai fottutamente ascoltando?!" ringhiò Harry, scuotendomi leggermente nella sua presa finché non portai lo sguardo su di lui.
"Perché non puoi solo prendere la mia verginità?!" mi lamentai infastidita, ruotando gli occhi verso di lui e fissandolo irritata.
"Perché non voglio! Perché non è giusto! Perché non voglio preoccuparmi della tua verginità quando devo già preoccuparmi della mia!" esplose dritto in faccia, la mia mandibola cadde per la sua ultima frase mentre il suo petto faceva su e giù, i nostri volti solo a qualche centimetro e i suoi occhi verdi non lasciarono mai i miei.
"Harry... tu sei vergine?"
N/T: Adoro questo finale con la gif del dinosauro ahahah è perfetta
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top