CaNcReNa
Eppure sono astemio
Mi chieda se ho mai ingurgiato
Un goccio in vita mia
L'avidità gironzola daccapo
Con le pareti addobbate di lapislazzuli
E i balconi di narcisi
Putroppo ho i nervi filtranti di assenzio
Così mi piace leggere l'omesso
Tra i reparti dell'ospedale barbogio
Rantolano gli ematici gemelli
Con entrambi gli emisferi plagiati
Da troppe battage
Affetti da cancrene fetide
E ulcere umettate
Ho il terrore di aver sbagliato tutto
Burlandomi io, il nullafacente
Di questa società castigante
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