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La nebbia era molta, benché l' estate. Su un davanzale del collegio c' erano appoggiate una tazza vuota e una bottiglia di tè, entrambe di colore verde. L' esame era ormai terminato e gli studenti stavano provando le nuove uniformi di Classe 2. Esse consistevano in una camicia bianca, ricamata in seta e una salopette nera. A lato del petto c' era lo stemma delle Otto Mura.
I volti dei giovani apparivano più pallidi dei primi tempi. Presto le porte della scuola si sarebbero chiuse, lasciando il posto alle vacanze estive. Nerio si avvicinò ad Onofrio: "Credi che restituendole..." tossì, coprendosi la bocca con la mano sinistra e facendogli capire che stava per affrontare una discussione privata "ehm, la biancheria intima, il segreto della scuola sarà svelato?"
"Di chi stai parlando?" Partecipò l' altro, con noncuranza.
"Di Sharpay" bisbigliò.
"Ah, già. Pensi che sia lei il solo fantasma delle Otto Valli?"
"Secondo me, sì". Gli occhi azzurri del ragazzo si spostarono dall elegante lingerie da letto, identica per tutti, al volto del rossino "Può essere..."
"Davvero?" Continuò incredulo "Quindi sei d' accordo con me, per una volta?"
"Sì. Possiamo chiederla a Fiamma e portarla al fiume, non penso ci sia nulla di male. Inoltre, oramai, la scuola è finita..."
"Grazie Onofrio".
"Finiamo di provare le nostre prossime divise e andiamo in segreteria".

"Non sono mai stata uccisa..." cominciò a parlare Sharpay, sedendosi su di una vecchia pietra, in riva al fiume. Successivamente, fece cadere il piccolo anello sulle sue gambe e l' indossò "Ho provato a parlare con voi dal primo istante che vi ho visto. Vi sono apparsa in sogno e vi ho anche spaventati, sicuramente..."
"Cosa ti è successo allora?" Chiese Vincenzo, accomodandosi sul vecchio e rinsecchito ceppo a poca distanza da lei, vicino ai suoi amici.
"Mi ero presa una cotta per quel ragazzo. Mi piaceva davvero. Mi sono avvicinata a lui quando le mie due compagne di stanza sono morte, in seguito a una febbre alta, simile al virus del Covid- 19 di oggi. Mi ero recata al fiume con lui, dopo la scuola. Nello zaino tenevo sempre la mia bambola, era un regalo di mia sorella.
Quel giorno mi baciò e mi disse che aveva nascosto una sorpresa per me, dentro a un paio di mutandine che avevo acquistato da poco. Mi concessi a lui totalmente".
"Avevi solo 12 anni!" Disse d istinto Simon, moralmente infastidito.
"Tredici. Tredici anni".
"Lui ne aveva di più!"
"Era un ragazzo. Erano gli anni '70. A quei tempi non si sapeva nulla dell' educazione sessuale. È una questione che è stata spiegata solo in questi ultimi anni".
"Poi cosa successe?" Domandò Onofrio, alzando leggermente la voce, in modo da coprire quella dell afro- americano.
"Avevo appoggiato lo zaino troppo in riva al fiume e c' era il vento forte" diventò cupa, grigia in viso "mi cadde in acqua. Cercai di riprenderlo, ma non ci riuscii. Così, lui si gettò nel fiume. Aspettai che tornasse a galla, ma ero incapace di vederlo. La corrente stava trascinando via il mio zaino e la bambola. Provai a vincerla, immergendomi in acqua; ma più avanzavo, più mi allontanavo dalla riva. Alla fine le acque mi coprirono tutta e fu allora che udii la sua voce: era riuscito a salvarsi e mi stava chiamando. Subito dopo sentii una forte fitta al petto e tutto divenne buio. Qualche ora dopo mi aggrappai ad un ramoscello. Ero preoccupata, perché ero uscita di scuola senza il permesso del personale. Sarei finita nei guai. Raggiunta la riva, mi resi conto che non riuscivo più a specchiarmi in acqua. Credetti che fosse a causa del maltempo, invece, scovai il mio corpo dall' altra parte. Il mio ultimo desiderio, prima di morire, fu di vedere la sorpresa che mi aveva nascosto. Per me era importante capire cosa provasse per me. Infatti, era questo anello..." diede un ultima occhiata al gingillo di plastica rossa che portava all anulare sinistro, "grazie per avermelo riportato. D' ora in poi, io non vi disturberò più. Una fitta nebbia l' avvolse, poi si udì un rumore sordo: la bambola, il vestito alla marinaretta, l' anello e la biancheria intima rimasero sulla pietra, ma Sharpay era sparita.
"Spieghiamo tutto a Fiamma, prima della nostra partenza" decise Mattia per tutti "credo che i parenti di Sharpay abbiano il diritto di sapere. 

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