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"Bastardi..." Borbottava tra sé l' uomo, ripulendo il corridoio "pecore al governo! La testa di chi ha ordinato il pass obbligatorio appesa alla mia finestra... mostri che comandano e si definiscono democratici e di Sinistra!". Vincenzo lo osservò a tre metri di distanza: aveva spalle curve, pelle giallognola e occhi scavati, con vene rosse e gonfie fino alle pupille. "Credete che stia bene?" Domandò, camminando insieme agli altri lungo il tragitto che lo conduceva a mensa.
"È soltanto un non vaccinato che ce l' ha con lo Stato" espresse Onofrio "anzi, forse ha anche qualche grosso problema mentale..."
"La sua voce è strana..."
"In questo collegio tutto è strano...non lo guardare, è solo il bidello".
"Mostri!" Ripeté l' uomo "Assassini! La loro testa appesa alla mia finestra!"
Quando i ragazzi passarono davanti a lui, quest' ultimo disse "Buon 28 dicembre 2021!"
"Ma siamo a gennaio del 2022" deglutì Simon. "Lascialo perdere" continuò Onofrio "non lo guardare".
Tuttavia, Vincenzo volle saperne di più e si avvicinò. La prima cosa che notò fu che stava pulendo, oltre al corridoio, una stanza piena di siringhe vuote. "Di chi sono tutte quelle?" Proferì, terrorizzato. "Queste..." rispose il bidello "queste sono le siringhe che sono state usate per far vaccinare contro il virus docenti e alunni... tutte in questa stanza finiscono dopo!" Urlò "Non mi libererò mai di tali oggetti malefici! Ogni giorno arriva una nuova siringa in questo luogo! E sta a me pulirla!"
"Credevo che in questa scuola non ci fosse nessun obbligo vaccinale..."
"In questa no, ma in tutte le altre sì! Sono un pover' uomo e non posso uscire da questo luogo finché non ho pulito anche questa stanza! Morte a chi comanda al governo! Morte!"
"Ma non puoi ucciderlo...sei solo un bidello". I suoi occhi scavati fissarono per un breve istante i suoi "Non so come si faccia..." piagnucolò "eppure dovrei saperlo! Non lo desidero abbastanza secondo te?". Vincenzo corse in sala pranzo e ordinò un piatto di spaghetti. Un' ora dopo una risata lugubre percorse tutta la scuola. Onofrio si avvicinò all' amico "L' hai saputo?"
"Saputo cosa?" Domandò, tremante, il ragazzo. "Il presidente della Sinistra, quello che ha imposto l' obbligo vaccinale, si è sentito male..."
"Quando?"
"Pochi minuti fa...l' hanno detto al TgCom". Vincenzo prese il cellulare dell' amico e ascoltò la notizia "Svenuto in parlamento?"
"Già". Qualche istante dopo aleggiò un altro grido "No! Ancora è vivo! Mostro! Prima o poi la tua testa sarà appesa al vetro della mia finestra!". Il morettino corse, nuovamente, in corridoio, poi mostrò il cellulare di Onofrio al bidello "C' entri qualcosa?" La sua voce era un sussurro, la sua fronte madida di sudore. "Vedi, ragazzo" spiegò lui "Io ero un bidello. Sì, ero... poi, però, a dicembre mi hanno mandato via, quei maledetti! E ne hanno assunto un' altro..."
"E poi che è successo?"
"Il capo della Sinistra deve morire!" Tuonò, con voce sovrumana "La sua testa appesa al mio vetro!"
"Bidello, cosa è successo poi?" Ripeté.
"Era il 27 dicembre...era notte..." i suoi occhi gialli si spostarono sulla camera delle siringhe, e la sua voce si abbassò di tre toni "Perché io devo pulire questa stanza, ragazzo? In una scuola non devono esserci le siringhe..." infine, le sue pupille si illuminarono di una strana luce rossa "il capo della Sinistra morirà. E io sarò finalmente libero! Buon 28 dicembre 2021, ragazzo. Passa una bella giornata...e ora vai. Lasciami finire qui".

Al ritorno in camera il Nokia di Nerio suonò. Era una semplice notifica: Muore suicida bidello non vaccinato: Stephan Robert, italo- americano, aveva 57 anni. Cronaca Nera, 28 dicembre 2021.
"Può darsi che noi siamo finiti qui perché siamo una specie di medium?" Domandò a Vincenzo, trovando un collegamento cupo tra la morte dell' uomo, raccontata nel notiziario ed il racconto dell' amico, in stanza con lui.
"Siamo cosa?" Ripeté Vincenzo, togliendosi giacca e pantaloni dell' uniforme. "Si chiamano medium. Hanno la capacità di parlare con i morti" gli spiegò "forse noi cinque siamo una specie...dopotutto, può averci trovato un fantasma e può averci portato qui...che ne pensi?". Vincenzo tirò fuori una tuta nera dell' Adidas e la indossò "Penso che sei un po' troppo dark, Nerio. Non posso dirti niente, però, dal momento che sei nato nel 1994 e sei cresciuto con i film di vampiri!".
"Sono stati scritti tanti libri sui medium. Possibile che non hai mai letto niente di simile?"
"Non sono una signorina, preferisco leggere e ascoltare ben altro..."
"Però anche tu credi che l' insegnante che ha punito corporalmente Onofrio sia un fantasma, in verità...anzi, mi hai consigliato proprio tu di cercare informazioni su di lui online..."
"Un conto è avere a che fare con qualche fantasma e un conto è essere ciò che dici. Va beh che, a giudicare dai teschietti che metti addosso, mi immaginavo che leggevi di queste sciocchezze..."
"Mia sorella legge questo genere di libri".
"Però qui ci siamo noi, non lei. Non credo proprio che noi siamo dei medium. Noi non siamo altro che cinque ragazzi che si sono persi nel bosco nel bel mezzo di un temporale e che saremmo tutti morti ora, se quella segretaria non ci avesse salvato..."
"Non ti piacerebbe avere un qualche talento raro?"
"No. Già la storia del professore mi ha distrutto".
"Il bidello è spaventoso, in tutti i sensi" deglutì "sono sicuro che ha voluto lui il malore del presidente della Sinistra..."
"È una cosa che non mi interessa. Noi non siamo il presidente, per me può anche morire...è più un dittatore che un democratico e ha imposto l' obbligo vaccinale per lavorare e vivere. Se fa una brutta fine, affari suoi!".
"Forse siamo dei prescelti..."
"Forse è meglio che togli la divisa scolastica e vai a fare una doccia. Quando c' era lezione ci hanno portato altri bagnoschiuma, di marca..."
"Non ti suona strano che tutti questi privilegi non vadano pagati?". Vincenzo scoppiò a ridere, ma amaramente "Se sono stati pagati o no, non lo so. Io non ho dato un centesimo a questo collegio, né per l' uniforme né per l' alloggio. Qualunque sia la verità, non possiamo uscire di qui. Ci perderemmo. E poi ti ricordo che non si può chiamare né il 112 né il 118. Praticamente siamo costretti qui. Godiamoci i privilegi e fine!" Detto ciò si tolse gli occhiali e si stese sul letto. In breve tempo si addormentò.
Nerio lanciò un' ultima occhiata alla stanza, era un mini appartamento in realtà; che lo stesso bidello del corridoio puliva ogni giorno, durante l' ora di cena: le pareti erano grigio scuro e lucide, elegantemente decorate con disegni tribali. Le tende color ocra si intonavano perfettamente con le trapunte dei letti, separati tra loro da due tavolini neri. A lato della stanza c' era un camino, dello stesso colore, tenuto costantemente acceso fino alle 24. I lettini si potevano aprire e diventare mini divani, mentre nel piccolo comò, posizionato vicino alla finestra, gli 'studenti' potevano mettere brandy o altri liquori. Era consentito bere in camera, se maggiorenni. Solo una scritta, in realtà, rendeva la stanza inquietante, "Obbligo di uniforme e di orario", incisa sulla parete, in rosso. Voleva dire che chi non rispettava le regole veniva severamente punito, come era già successo ad Onofrio.
Mentre Vincenzo dormiva, vide la sua immagine riflessa nello specchio: i capelli tra il biondo ed il rosso, con il ciuffo all' ingiù, la pelle bianca, gli occhiali rotondi e l' orecchino nero al lobo sinistro. 'Sono un dark?' Si chiese tra sé e sé, poi si spogliò ed entrò in doccia.

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