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Gabriel:
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Ero seduto nel  mio letto. Morgana mi ronzava intorno nervosamente come una mosca.

-"Morgana, smettila!" Esclamai.
-"Non riesco…C'è qualcosa che mi tiene nervosa, ma non so cosa. Sento avvicinarsi qualche energia."
-"Che tipo di energia?"
-"Non so…Un'energia strana. Mi inquieta." Rispose.

Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lei.

-"Sei una fata, dovresti sapere tutto!"
-"Non ci riesco…È una forza strana." disse Morgana.

Ad un certo punto dalla stanza entrarono i miei genitori.

-"Mamma, papà!" Pronunciai.
-"Figliolo!" Disse mia madre.
-"Che c'è?" Domandai.

Abbassò la testa e vidi spuntare da dietro di loro una suora.

-"Ahhhhh" Urlò la fata. "Digli di tenerla lontana da qui...Lontana da mee!"
-"Mamma…Papà allontanatela."

Loro non rispondevano alle mie richieste.

La suora si avvicinò verso di me e si girò verso dei miei genitori enunciando:
-"Siete pronti?"
-"Si…" rispose mio padre.
-"Pronti per cosa?" Chiesi preoccupato con le lacrime quasi agli occhi.

La suora senza spiegazioni, mi afferrò la mano e mi trascinò insieme a lei.

-"Noooo! Noooo!" Urlai scoppiando in lacrime. "Mamma, papà…Aiutoooo! Morganaaaaa aiutamiiiii…"

Morgana si trasformò, si avvicinò a tutta velocità verso la suora, ma quest'ultima lanciò dell'incenso facendo privare la fata dei suoi poteri.

-"Ahhhhhh!" Urlò Morgana appena gli arrivarono le goccioline di incenso…

Vidi mia madre piangere...Stavano portando via suo figlio e non diceva nulla.

-"Credevo che mi volevate bene!" Enunciai disperato.

Loro non risposero neanche a quella frase.

La suora mi caricò sopra un furgone e mi chiuse dentro.

Sbattevo i pugni sui vetri…Volevo scendere… Volevo riabbracciare per l'ultima volta Morgana.

Morgana si tirava i suoi capelli bianchi… Era completamente irata e disperata.

-"Nooooooo!" Urlò Morgana. "Devooo proteggerlooooo!"

Quelle furono le ultime parole che sentì, poi il furgone partì e vidi il circo diventare sempre più piccolo ad ogni metro che percorrevo.

Ad un tratto il furgone partì, e vidi il circo diventare sempre più piccolo.