Ci metteva sempre qualche minuto per girare l'ultima pagina del libro che leggeva. Le sembrava di morire ogni volta che la girava, non voleva mai che quella sua "vita adottata" finisse.
Non le piacevano i finali, gi addii o gli arrivederci a chissà quando.
Perciò ci metteva sempre un sacco di tempo per girare quella fatidica pagina.
Non voleva lasciare i suoi amici, i suoi fratelli, la sua nuova famiglia.
Allora rimaneva lì, seduta, sdraiata o come era messa; e fissava la pagina ripescando dalla memoria tutti i ricordi di quelle emozioni, avventure che il libro le aveva regalato.
Le scendeva sempre un'unica lacrima.
E trascorsi quei momenti girava la pagina senza rendersene conto e diceva arrivederci alla sua nuova famiglia.

Tanto sapeva che li avrebbe rivisti, li avrebbe salutati ancora, e questo un po' bastava.