L'amor che move il sole d'altre stelle


Nora si svegliò per l'ennesima mattina circondata dal braccio di Thomas.
Sentiva il respiro leggero e regolare sul collo che le causò un leggero brivido lungo la schiena.
Aveva le dita intrecciate a quelle di lui, e non poté fare a meno di notare come la sua mano si adattasse perfettamente a quella del ragazzo. Decisamente più grande della sua ma perfetta.
Dormivano insieme ormai tutte le notti, lei si sentiva sola e Thomas le faceva compagnia.
Si sentiva protetta e a suo agio contro il suo petto.
Erano sensazioni che con Mawe non aveva mai provato e se questo le faceva paura, quello che sentiva quando lui la guardava, la faceva ribollire il sangue per il terrore.

Non vedeva Mawe da un mese e non lo sentiva da due settimane, a parte qualche messaggio per sapere come andava la terapia. Per il resto più nulla. Nessun "ti amo", nessuna chiacchierata di tre ore su Whats App. Nulla, solo conversazioni che si fanno con gente appena conosciuta. Di massimo un minuto e scritte senza sentimento.
 Non capiva come in così poco tempo il loro rapporto fosse passato da essere stupendo al non sentirsi per niente.
Sentiva il sangue scorrerle nelle vene e bruciare di malinconia per il biondo, eppure c'era un sentimento più profondo che sovrastava la malinconia che sentiva.
Non aveva ancora capito di cosa si trattasse, ma sapeva che era una cosa pericolosa.
Sapeva che Thomas non era più solo il suo amico, non era più solo il ragazzo che le teneva la mano durante le analisi o la radio terapia.
No, era diventato qualcosa di più, e Nora era spaventata da questo.
Sospirò stringendosi di più a lui, gli occhi le si riempirono di lacrime e la tristezza le invase la mente e il corpo.
Sentì il braccio di Thomas stringerla e le sue labbra sulla testa priva di capelli, e si lasciò sfuggire un singhiozzo continuando a piangere in silenzio. -Shh, va tutto bene- le labbra del ragazzo non smettevano di baciarle la pelle e la mano di lei si strinse ancora di più alla sua.
Si sentiva soffocare da tutte quelle sensazioni, e le veniva solo da piangere.
Stettero li per una buona mezz'ora con Nora che non smetteva di piangere.
Tirò su col naso scostando un po' il braccio di Thomas e si mise seduta sul bordo del letto.
Lui le mise una mano sul fianco. -Va meglio?- chiese premuroso, lei annuì.
Si girò un po' per guardarlo in faccia, e gli occhi si posarono istintivamente sulle labbra del ragazzo che la guardava negli occhi.
Alzò una mano sfiorandogli le labbra leggermente carnose con le dita, scendendo lungo il mento e il collo, fermandosi con la mano sul cuore. Lo sentiva battere veloce.
Quasi prendesse vita a ogni suo tocco.
-Nora..- non andava bene quello che stava succedendo. E se lei si fosse avvicinata anche solo di un centimetro, Thomas sapeva che non sarebbe più riuscito a controllarsi. E l'avrebbe baciata. Che lei lo volesse o meno.
Anche se qualcosa gli diceva che non si sarebbe tirata indietro.
Si guardarono negli occhi per secondi che sembravano infiniti, e poi Nora spostò lo sguardo ancora una volta sulle sue labbra.
Perché aveva voglia baciarlo? Cosa le stava succedendo? Doveva desiderare di baciare Mawe non Thomas.
Nell'ultimo mese si era detta tante volte che quello che sentiva lo sentiva solo per la mancanza di Mawe. Ma a pensarci bene, sapeva che il biondo non c'entrava nulla in tutto quello.
Si sentiva legata a Thomas in modo del tutto diverso da come si sentiva legata a Mawe. Eppure i sentimenti erano uguali ma più forti. E se ne rendeva conto solamente ora.
Nell'ultimo mese avevano passato così tanto tempo insieme. Passeggiavano nei giardini, facevano colazione, pranzo e cena assieme e si addormentavano abbracciati.
E se Thomas era innamorato di lei da tempo immemore.
Nora aveva capito si provare gli stessi sentimenti in quel momento. In quegli attimi eterni. -Tom...- la voce le uscì in un sussurro. -Si?- Thomas pensava che il cuore gli stesse per scoppiare nel petto.
-Ho voglia di baciarti-

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