66. Raspo e sangue
-Se avessi fatto le cose in maniera diversa, forse Darrel non avrebbe graffiato Rose per ottenere la sua attenzione, forse mi sarei accorta prima di Ev, forse Emily stanotte non...-
Si piegò in due, senza fiato, le lacrime tra il pizzo scuro delle ciglia, le mani sulle costole, il respiro spezzato: -Ma dannazione!-
Fu solo un sussurro, ma bastò a Caes per decidere di sedersi accanto a lei che accovacciata cercava il modo per riprendere a respirare, in barba al completo da ufficio.
-Non hai sbagliato niente-
Ella alzò gli occhi su di lui, lucidi.
Si morse le labbra: -Caes, devo dirti una cosa...-
-Ella! Alice non trova più Ginevra- Michele urlò, affacciato alla finestra.
La ragazza si sforzò di non esalare, memore delle ultime fitte: -Stupida bambola teletrasportabile!-
≠
Sabe accarezzò il portatile con lo sguardo perso.
Non poteva chiamarlo. Non adesso che si stava di nuovo complicando tutto.
Il pacco della sera prima attirò la sua attenzione.
Lo scartò con cura e si ritrovò in mano una consumata copia del Conte di Montecristo.
Aggrottò le sopracciglia sentendo il cuore tachicardico accelerare.
Lo aprì e sorrise.
≠
-Non ero sicuro che chiamassi- Royal sorrise quando la vide comparire sullo schermo.
Lei abbassò lo sguardo e si morse un labbro: -E invece...-
Lo puntò di nuovo su di lui: -Ho ricevuto il libro-
Lui annuì, paziente.
-... e ho letto il messaggio- Sabe scostò i lunghi capelli mossi -E sono d'accordo-
-La eri già l'altro ieri- a Roy luccicò lo sguardo.
≠
-Dovremmo staccare- sorrise Roy palesando la sua immensa non voglia.
-Sì. Dovremmo- ricambiò la ragazza passandosi un lungo cernecchio dietro il lobo -Oggi niente domande?-
-Il tuo posto speciale?-
-Non credo di averne solo uno... mi piace il silenzio, la solitudine che avvolge i posti quando ho bisogno di staccare da tutto... il bagnasciuga di sera, i boschi, le chiese deserte... credo che alcune cose vadano fatte da soli o con qualcuno che sappia rispettare il silenzio. Suppongo di avere una vena egoistica-
-O una molto romantica- lo sguardo di Royal scintillò ma lui rimase serio.
Sabe abbassò lo sguardo, una ciocca di capelli tirata dietro l'orecchio: -E tu? Qual è il tuo?-
-Prima di tornare qui c'era il tuo tetto- sorrise sghembo lui.
Ella sorrise, le palpebre abbassate si aprirono lentamente: -Perché me? Perché una persona con tutti questi casini dietro?-
Roy sorrise come se vedesse qualcosa che a lei era precluso: -Credi davvero che esista una risposta a questa domanda?-
≠
Una o due volte a settimana, quindi?
Ella sorrise al messaggio di Roy: Sì. Vediamo quanto dura
Buonanotte, Els
"Buonanotte" si morse il labbro, soffocando un sorriso la ragazza.
≠
-Hai colto il fiore?- sorrise Pamela guardandolo sorridere allo schermo con aria inebetita.
-Cosa?- Royal si riscosse dallo stato di trance.
-La ragazza, quella che ti piace, hai presente?- sorrise la donna dallo stipite.
-Ci...- Roy si passò una mano tra i capelli -Ci stiamo sentendo-
Pam annuì seria: -Segno zodiacale?-
Il ragazzo la guardò di sbieco.
-È importante sapere l'affinità di coppia, sai?- Pamela incrociò le braccia -Allora?-
Il ragazzo rammentò il tatuaggio che spiccava sulla pelle diafana di Cinder: I/II/MMI.
-È nata il primo febbraio. Non so altro- mormorò in un sospiro.
-Aquario- mormorò la donna con un sorrisino a incresparle le labbra -Non è una persona semplice. Se andrà male, sarà terribile...-
Royal sospirò, la voglia di chiedere alla madre adottiva di uscire solo per evitare di sentire quelle che lui definiva, nel migliore dei casi, "cavolate per rincitrulliti".
-...ma, Roy- la donna sorrise -se andrà bene, sarà bellissimo-
Il ragazzo non s'impedì di ricambiare: -Grazie, Pam-
-Ora mi servono Ascendente e Luna-
Royal si alzò, rinchiudendosi in bagno per evitare di sentire il cicaleccio della donna.
"Se andrà male, sarà terribile... ma se andrà bene, sarà bellissimo"
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-I ragazzi sono a scuola- Caes si gettò stremato sul divano -Sono giorni che vuoi parlarmi, Cinder. Mi dici che cos'hai?-
La ragazza lo raggiunse con il portatile che posò sul tavolino: -Ho deciso di fare una cosa sufficientemente stupida e ho bisogno del tuo aiuto-
≠
-Io non ho ancora capito dov'erano i tuoi a Capodanno- fece Darrel dividendo la grossa fetta di crostata con la compagna di banco.
-C'era una specie di ballo di beneficenza o una cosa così- Rose alzò le spalle, tirando l'odiata gonna a fiorellini sulle ginocchia, in cerca di un po' di calore -Alle loro feste mi annoio così ho costretto mia mamma a chiamare Ella-
Il bambino abbassò lo sguardo: Sabe gli aveva detto di stare attento con Rose, di non farle troppe domande su suo padre o su qualsiasi argomento che non le andasse.
Darrel aveva leccato quel che rimaneva dell'impasto della torta dal mestolo per interrogarla con gli occhi e la sorella aveva arricciato il naso, sorridendo.
Alcune persone... ci sono persone alle quali non vanno fatte troppe domande, cucciolo: per loro è meglio sapere che sei lì ad ascoltare, se hanno bisogno di dirti qualcosa... Non tentare di strappare a Rose i suoi segreti, Darrel, sarà lei a dirti tutto, un giorno... non glieli strappare perché, a rompersi, potrebbe essere la vostra amicizia, okay?
-Ehi? Tutto a posto?-
Lui si riscosse, sorridendo agli occhi bicolore della bambina: -Sì. Pensavo ad Ella ha detto di invitarti a fare i biscotti, se vuoi-
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-Oggi che sorta di afflizione mentale ha, Acosta?- Sabe assottigliò gli occhi, turbata dalla piega che stava prendendo la conversazione.
Lo scrittore le lanciò un'occhiata ammonitrice, dallo schermo: -E in estate come conta di fare?-
-Conto di far quadrare le cose. Dovete solo resistere qualche mese lontano dai paparazzi oppure farmi parlare con Ely-
-Fino a luglio, parla bene lei!- sbottò lo scrittore, lasciando cadere malamente il pennino sulla scrivania.
-Perché si ostina con me, se sa che è così complicato?- volle sapere Isabella.
Aron sospirò alzando lo sguardo su di lei, riacciuffando il pennino e puntandoglielo contro: -Il primo febbraio le arriverà quello stramaledetto libro, lei lo leggerà e prenderà famigliarità con il suo personaggio. L'ultima settimana di quello stesso mese le farò avere i copioni e lei li leggerà entro marzo, dopodiché...-
-Ho inteso- lo interruppe lei con un sorriso -La ringrazio-
Aron gettò di malagrazia il pennino ancora una volta: -Riguardo il nostro piccolo progetto-
-Le ho mandato una mail- lo sorprese Ella.
Acosta annuì burbero: -La leggerò. Si tenga disponibile-
Chiuse la comunicazione senza nessun'ulteriore forma di congedo lasciando Ella esalare sul divano.
-Mi spieghi perché lo fai?- Caes le mise una mano sulla spalla.
Sabe si girò verso di lui con lo sguardo stanco e il sorriso fioco di chi stava dando tutta sé stessa per non smettere di brillare: -Io... Non sono certa di volerlo sapere-
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-Avete risolto?- l'avvocato allungò le gambe sotto il tavolo della donna mentre quella gli versava il tè nella tazzina, le lunghe dita deformate dall'artrite.
-Così sembra, ma le conviene dirle che lo sapeva: credo sia una pessima idea lasciare che lo scopra da sola-
-Si è messa in testa di accettare la proposta di Acosta- Caesar si mise le mani in faccia.
-Lo so- fece Margaret sedendosi tutta impettita.
-Certo- scosse la testa rassegnato lui -Sa anche il perché?-
-Credo che se il motivo fosse uno solo, non avrebbe mai detto di sì ad Aron- sentenziò la donna con una penetrante occhiata -ma, come dice lei, giovanotto, se vuole sapere qualcosa dalla signorina Cenere, deve chiederglielo direttamente-
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Aron Acosta prese un chicco d'uva dal vassoio dello spuntino.
Non era il sangue, pensò rigirandosi l'acino tra le dita, non era quello a fare di Ella Sabe la persona che era.
S'affezionava alle persone e con esse creava una famiglia. Famiglia che lei stessa teneva insieme.
Come il raspo faceva col frutto dell'uva.
Lo scrittore fermò lo svolazzare delle sue dita; accidenti a quella ragazza dal viso di bambina!
Riaprì il quaderno delle note e riversò nella sua scrittura vecchia scuola l'idea appena partorita.
⏯️ Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas (padre), in collaborazione con Auguste Maquet.
⏯️ Romanticismo (movimento artistico)
Esempio di quadro romantico:
Un dipinto romantico è facilmente riconoscibile perché fa largo uso di panorami naturali sterminati e violenti, definiti sublimi come nel caso del viandante sul mare di nebbia, di Friedrich, dove un uomo è ritratto di spalle (questo rappresenta la parte inconscia e nascosta del suo animo) ed è affacciato su di un mare di nebbia che invade un paesaggio montuoso. È importante il fatto che l'uomo venga identificato come viandante, che lo ricollega al tema romantico dell'esule. «In eroica solitudine, l'uomo è assorto nella contemplazione dell'infinito e la sua grandezza tragica si pone di fronte alla potenza simbolica delle forze della natura...»
Fonte: Wikipedia (cercate la pagina per ulteriori informazioni; sarebbe eccessiva la lunghezza delle note, se riportassi tutti gli approfondimenti del movimento artistico correttamente)
⏯️ Credo abbiate intuito che Pamela è un'astrologa (Chi trae oroscopi o fa congetture fondandosi sull'interpretazione delle stelle; cultore di astrologia. In antico, astronomo. Dal lat. astrolŏgus, dal gr. astrológos, comp. di ástron ‘astro’ e -logos ‘logo’ •metà sec. XIII (Fonte: Oxford Languages).
Se v'interessa l'idea del tema natale, andate su www.astro.com e mettete i vostri dati (il calcolo dovrebbe ancora essere gratuito).
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