24. Vodka pesca lemon

"Aspettami eh" Gli lascio un rapido bacio sulla guancia prima di osservarlo chiudere la porta di casa sua alle sue spalle e lasciare me da sola in questo appartamento che non mi appartiene. Mi guardo un po' intorno, cerco di capire cosa desidero fare, poi mi decido e inizio a preparare le valige. Torno a casa.
Alla fine a Stefano non ho detto niente, dei miei dubbi e delle domande. È il periodo più importante della sua carriera fin'ora e io non sono nessuno per rovinarglielo.

Martinazzoli

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Martinazzoli Sweet Montecarlo, I'm coming home 😍✈

landonorris Incredibile ma vero, torna a casa sua dopo mesi

Danielricciardo Ti aspetto babyy

Stefanosensi12 Buon Viaggio 🧡

Quando metto piede, finalmente oserei dire, a casa mia, un senso di felicità mista a malinconia mi pervade. Da un lato sono entusiasta di tornare in questa città e, soprattutto, in questa casa che tanto ho voluto e in cui sono stata troppo poco. Dall'altro, però, benché io ci sia stata veramente poco tempo, ogni angolo di questo appartamento ha dei ricordi che pensavo non potessero più ferirmi. Apro subito le finestre e inizio a fare una pulizia totale, quasi compulsiva, come se lavare ogni centimetro potesse fare volar via i ricordi che sono invece ben custoditi in un piccolo cassetto del mio cuore classificato come 'Ingenua', eh si perché solo così puoi definire una ragazza come me.
Per mia fortuna a salvarmi da quella mia follia, che stava ormai toccando apici storici come il parlare da sola e il prepararsi discorsi senza il minimo ordine logico, arriva quel santo di Daniel che avrà tanti difetti ma sa esattamente come far divertire una persona. "Non accetto scuse Marti, truccati, vestiti, fai quello che fate voi ragazze per sembrare più fighe, e usciamo" "Dan ti ricordo che non sono in una situazione di crisi, anzi! Sono felicemente fidanzata e vorrei passare la serata su Face Time con Ste" lui scuote la testa ridendo "Io non so chi tu pensi io sia, ma so riconoscere una ragazza in difficoltà quando la vedo" "Ah quindi sei una crocerossina?" Gli rispondo ironica facendo riempire il piccolo monolocale della sua contagiosa risata "In persona! Ora muoviti" finisce la frase spingendomi di forza in camera e iniziando lui stesso a indicarmi tutti quei vestiti che, cito testuali parole, "Farebbero sentire bene qualsiasi ragazza e faranno sentir male qualsiasi ragazzo".

Daniel Ricciardo's story

Come ogni serata con Daniel che si rispetti ci ritroviamo con un gruppo immenso di persone, delle quali conosco si e no la metà, a far serata nonostante dovesse essere una cena tranquilla. Sai quando si dice che si torna sempre dove si è stati bene? Ecco, io sono stata portata sotto costrizione, si fa per dire, nella famosa discoteca dove gran parte dei miei problemi con Charles sono iniziati. E ovviamente, perché quando si parla di me il destino si diverte proprio a rendermi la vita facile, lo staff non è cambiato quindi quando mi ritrovo a chiedere un drink, si sempre il solito vodka pesca lemon, a servirmelo c'è Giulio che non si risparmia sguardi di compassione misto a 'te l'avevo detto'.

"Ce ne hai messo di tempo" mi canzona l'australiano quando torno finalmente dai ragazzi con il mio drink "Scusa, ho incontrato un'amico" "Amico?" Ammicca nella mia direzione guadagnandosi un pugno sul braccio da parte mia "Amico" concludo ridendo per sdrammatizzare. La serata sembra procedere nel migliore dei modi, nonostante il mio essere pesante per tutte le mie fisse mentali, dopo un paio di drink mi sciolgo iniziando a ridere e ballare come mio solito, senza considerare la compagnia a dir poco vivace di Daniel che non sta fermo un minuto.

Ballo,canto, ballo, bevo.

"Vi prego facciamo una pausa" dice una delle ragazze che sono nell'improbabile compagnia della serata, mi giro verso Daniel che, proprio come me, avrebbe l'energia di starsene a ballare per tutta la notte ma accetta di uscire un'attimo con gli altri "Vai Marti fai strada tu che sei di casa" "Se non la smetti di prendermi in giro ti ammazzo Ricciardo" Lo sento ridere mentre mi giro e inizio a farmi abilmente spazio tra la gente. Arriviamo quasi all'uscita del locale quando la mia mano, posata sull'ennesimo fianco per farci largo, riconosce qualcosa di familiare. Mi giro di scatto così come la persona che stavo cercando di spostare, Charles.
"Ciao Martina, come va?" Mi sorride gentilmente mentre io muovo rapidamente il mio sguardo tra lui, i suoi amici dietro (per fortuna nessuna traccia di Giada) e i miei che invece se ne stanno andando non accorgendosi della situazione "Bene bene, tu?" Gli domando sfoderando il più falso dei sorrisi "Bene grazie". Fa strano, devo ammetterlo, nonostante io l'abbia visto pochi giorni fa in Ungheria vederlo in un ambiente esterno alla Formula 1 mi destabilizza ancora, nonostante tutto "Senti possiamo uscire un'attimo? Vorrei parlarti" annuisco iniziando a seguirlo senza rendermi effettivamente conto di cosa io stia facendo. Per evitare domande da parte di Daniel decido di mia iniziativa di farlo salire nella mia auto, con cui siamo venuti fin qui benché guidata da Dan, e metterci così a parlare all'interno. Sono le 4.21.

"Allora cosa dovevi dirmi?" Cerco di rimanere impassibile nonostante il suo profumo stia invadendo l'intero abitacolo e mi faccia venire un brivido lungo la schiena "Ecco io pensavo che, se ti va, potremmo diventare amici no? Cioè alla fine finiremo per incontrarci spesso quindi..." chiudo gli occhi cercando di focalizzare il momento "Come potremmo mai essere amici io e te?" Gli chiedo onestamente vedendolo sorpreso da questa risposta "Beh io e Giada ci siamo lasciati o meglio io ho lasciato lei" "Perché?" Sospira per poi sistemarsi meglio sul sedile voltandosi verso di me "Perché non l'amo più" I nostri occhi sono incatenati e i respiri sembrano sincronizzarsi "Non penso che a Stefano farebbe piacere" La scusa più stupida del mondo è stata l'unica cosa che mi è venuta in mente, l'unico motivo per cui potevo dire di no a questa proposta che forse non mi dispiace poi tanto "Ah, capisco...State bene insieme?" Annuisco poco convinta cercando di non farlo notare a Charles che però mi conosce meglio di chiunque altro e capisce che sto per cedere, come sempre quando si parla di lui.
Il resto della serata lo passiamo a parlare col cuore in mano, più che mai. Non so come mi sia ritrovata in questa situazione ma sento che ormai tanto vale sfruttarla al massimo e dirgli tutto, o quasi, perché qualche segreto dovrò pur tenermelo
"Senti Charles io sto esattamente come te ora, ma sappiamo entrambi che la cosa di cui abbiamo bisogno ad oggi è la tranquillità e Stefano è la mia" "E l'amore?" "Arriverà" rispondo fredda fissando il vuoto davanti a me mentre lui tace. Rimaniamo così in silenzio per veramente tanto tempo, solo la radio spezza quest'imbarazzo che si sta creando tra di noi.
'Guarda da qui le luci della città
E non capisco dove sia casa mia
Mi chiedevo se
Salto nel vuoto  vieni con me
Guarda da qui le luci della città
E mentre i taxi vanno via
Hai detto che eri solo mia
Mi chiedevo se
Vanno via tutti resti con me?'

Sono le 6.08. Il cielo sta prendendo i colori dell'alba, il rosa, l'azzurro, l'arancione. La canzone alla radio penso abbia spezzato definitivamente entrambi, io con la testa posata al volante, ormai completamente sobria, lui con il viso tra le mani che trema leggermente
"Cosa si fa quindi?" Rompo io il silenzio, non ce la faccio più è una tortura troppo grande "Non penso che vogliamo la stessa cosa" si volta verso di me, gli occhi gonfi e rossi vicini al pianto e il viso sciupato, come se queste ore l'avessero consumato come non mai "Io penso di si, ma non sempre ciò che si vuole è ciò di cui si ha bisogno" In quel momento mi suona il  cellulare, è Daniel che vuole sapere dove io sia "In giro" dico riattaccando la chiamata e mettendo in moto l'auto, ho bisogno di concludere questa conversazione senza influenze esterne, almeno per stavolta "Sei più brava di me" dice Charles facendo ridere entrambi, come se non fosse il momento finale di tutto, come se non stessimo decidendo cosa fare in maniera definitva "Senti Tini, ho capito che hai preso la tua decisione e la rispetto, ma voglio che tu sappia che ti amo, a modo mio, a modo nostro" Inchiodo, in mezzo alla strada ma non mi interessa, è l'alba chi può avere qualcosa di più importante da fare se non me, ora? "Ho sempre amato l'alba, quando esci dalla discoteca ancora tirato a lucido, felice e spensierato con una gran fame e voglia di andare a dormire, mentre inizi a vedere le prime persone che si svegliano dopo una notte di sonno e per loro la giornata sta già cominciando" È ufficiale, sto impazzendo, parlo di cose sconnesse con il mio ex in una macchina ferma nel bel mezzo di una strada in una normalissima mattinata di agosto.
Qualcuno mi aiuti, ve ne prego.

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