15. O sei tu o non è nessuno

"Ok dimmi subito cosa trovi di così divertente in questa situazione" cerco di rispondere ma le lacrime escono ininterrotte dai miei occhi e sento i crampi allo stomaco da quanto sto ridendo "Niente" mi fingo seria ma riscoppio in una risata fortissima pochi secondi dopo "È solo che a volte queste storie non mi sembrano neanche vissute da te" "Già" conclude lui per poi andarsi a fare una doccia e lasciare me riprendere fiato.

"Devo andare a Parigi" esordisco quando lo vedo ritronare verso di me con solo i boxer e i capelli che gocciolano sulla sua schiena. Questa scena distrae notevolmente tutte le mie capacità, tanto da dovergli far ripetere una semplice domanda un paio di volte per riuscire a focalizzarla "Martina, so che sono un dio ma potresti concentrarti un minuto?" "Modesto il ragazzo. Comunque devo passare lì questo weekend visto che il prossimo saremo in Canada, vogliono fare una sorta di riunione o cose così" mi guarda annuendo per poi sedersi al mio fianco e avvolgermi la vita con un braccio "E starai tutto il tempo in redazione?" "Oddio spero proprio di no" rispondo ridendo "Bene, allora vengo con te" Sono sicura il mio viso si sia illuminato, lo abbraccio saltandogli praticamente al collo per poi tornare momentaneamente seria "Aspetta ma tu avrai mille impegni, non posso farti spostare tutto!" "Amore - vi assicuro che sentirlo dire dalla sua bocca fa ancora vibrare il cuore come la prima volta, tanto che sorrido come una ragazzina cotta - se te l'ho proposto è perché posso. Sai che non mi sottraggo mai ai miei impegni" "Bene allora alzati, asciugati, ricomponiti e fai la valigia. Partiamo domani alle 8" "Di mattina?!" Praticamente urla lui con una faccia scioccata "Esattamente" gli sorrido alzandomi, se non fosse per la sua mano che mi blocca il polso facendomi sedere su di lui "Ma la valigia la posso fare dopo" dice tra un bacio e l'altro che inizia a depositare lungo il mio collo "Charles devo correre" mi guarda interrogativo così gli ricordo il mio appuntamento "Possibile che tu non ti ricordi mai nulla! Il tatuaggio" "Vero, cavolo corri allora" mi spinge praticamente via facendomi ridere "Vuoi proprio che lo faccia eh?" "È carino, soprattutto il significato" gli prendo le guance con una mano per poi baciarlo "Vado" prendo la borsa ed esco di corsa da casa sua per dirigermi al Tattoo Shop indicatomi da Daniel.

Martina Azzoli

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Martinazzoli Non si può spezzare

Danielricciardo 🔥🔥🔥

Charles_leclerc Lo amo già 😍

Landonorris Figo figo figo
    Carlossainz55 Tu non puoi farlo!

Charlotte.TT Lo adoro

Maya.a 🤟🏻🤟🏻

Federicamasolin ❤❤❤

GiulioDebois Finalmente ti sei arresa ai tatuaggi 💉🖤

"Allora sei pronto?" È peggio di una donna, mille vestiti, scarpe, occhiali "Non pensavo di stare con una fashion blogger" "ma sono cose indispensabili" mi risponde imitando la mia voce e ricevendo in cambio un bel dito medio. Finalmente, nonostante un ritardo incredibile, riusciamo ad arrivare all'aereoporto e prendere il volo direzione Parigi. Quando arriviamo nella capitale francese il tempo ad accoglierci è decisamente brutto, piove e fa freddo, considerando poi che non ho mai amato questa città e che dovrò lavorare gran parte del tempo, il mio umore è pessimo
"Almeno la stanza è carina" sbuffo sedendomi sul letto e togliendo le scarpe "Ma tu sai solo lamentarti?" Cerco di controbattere ma il monegasco me lo impedisce venendomi a baciare facendo ricomparire un sorriso sul mio viso "Così va meglio" mi fa l'occhiolino per poi aprire la sua valigia e iniziare a spargere le sue cose per tutta la stanza. Mi era mancato il suo disordine, le sue maglie ovunque e vederlo girare come una trottola facendomi 'innervosire', ma non glielo dirò mai

"Comunque sei pazzesca eh, siamo nella città più romantica del mondo e vuoi restare in camera" "Senti ciccio - lo chiamo così quando sono infastidita e la cosa lo fa sempre accennare un sorriso, che prova a nascondere - io ho lavorato tutto il giorno, a differenza tua, quindi sono stanca e vorrei riposarmi" alza gli occhi al cielo iniziando poi a mettersi le scarpe "Cosa stai facendo?" "Esco" "Da solo?" "Non mi fai compagnia quindi si, da solo" faccio la sostenuta uscendo sul terrazzo sapendo che sta solo bluffando, ma così non è e dopo qualche istante sento la porta chiudersi. Rientro in stanza e la trovo effettivamente vuota. Lo odio, l'ho già detto? Non ho nemmeno il tempo per prepararmi così metto le prime cose che trovo nella valigia ed esco di corsa dalla stanza alla ricerca di quello che si definisce il mio ragazzo. Quando esco dall'ascensore me lo ritrovo a pochi metri che parla con una biondina ossigenata che già odio, mi avvicino a passo svelto e lo sento dire "Scusa, è arrivata la mia ragazza - per poi girarsi verso di me sorridente - Ce ne hai messo di tempo" reggo il gioco salutandolo sorridente per poi avviarci verso l'esterno dell'albergo "Che cosa stavi facendo?" "Ti aspettavo" "Non sarei nemmeno dovuta venire" dico mettendo su il classico broncio da bambina "Ma sapevo che l'avresti fatto" risponde lui sorridente facendomi sciogliere in un abbraccio "Spero tu abbia almeno un'idea di cosa fare" "Io ho sempre un piano baby" scoppio a ridere "Non la sai proprio fare la parte del duro Charles" si gira verso di me iniziando a camminare all'indietro per potermi vedere in faccia "Qualcosa ce l'avrò se sei qua con me" "Non lo so, sarà che sei un pilota" rispondo fingendomi sostenuta mentre sul suo viso si dipinge un'espressione a metà tra lo scioccato e il divertito "Sei proprio scema" mi prende finalmente sotto braccio e inizia a domandarmi della giornata di domani e dei miei piani lavorativi.

Charles Leclerc'story

(Parigi sarà sempre Parigi. Cosa vuoi di più?)

Martina Azzoli's story

Landonorris ha risposto alla tua storia
Cosa ci fate voi due a Parigi, piccioncini?

Io lavoro, lui mi distrae
Ma lo amo tantissimo, è fantastico

Charles lo so che sei tu...

Ciaoooo Norrrris

Ciao Leclerc 😂

Scusa baby, mi ha rubato il telefono come sempre!
Comunque io lavoro davvero ahahah

Divetitevi, e non distraetevi troppo 😏

La vista dal ristorante è pazzesca, si vede tutta la città ed è romanticissimo "Ma ti ricordi quando pianificavamo questo viaggio da piccoli?" "Oddio Charles speravo te ne fossi dimenticato" scoppia a ridere "Dovresti sapere che non dimentico mai niente" Nel mentre arrivano sia i nostri piatti sia lo champagne che lui ha insistito tanto per prendere "Allora brindiamo?" Mi domanda "Pensavo non ti piacesse lo champagne, non lo bevi neanche sul podio" "Dipende dall'occasione", ha un sorriso buono e gli occhi lucidi quasi emozionati. Gli prendo la mano e sento un brivido "Sto tremando - gli sussurro - e non è normale" continuo accarezzandogli il dorso della mano "Niente è normale con te" ridiamo insieme ed è la cosa più bella che possa succedere con una persona. La auguro a tutti, anche al mio peggior nemico, se amate ridete insieme, guardatevi negli occhi e sospirate, vivetevi il momento, amate, perché non c'è niente di più intimo del ridere insieme. Ma soprattutto, quando siete felici, fateci caso, perché i momenti belli durano un istante e passano, perché poi potrai solo ricordarli e non riviverli, perché in questo momento io sono dannatamente felice e voglio godermi ogni singolo secondo  "A cosa pensi?" Mi chiede destandomi dai miei pensieri "Che sono felice" gli sorrido per poi proporre di brindare proprio a questo "Voglio tu stia così per sempre" "Lo vorrei anche io, veramente tanto" "Ma solo con me vero?" Chiede ridendo ma con un lato che so essere serio "Se no non sarei felice. C'ho provato, dio sa se c'ho provato. Ho sorriso ad altri, ho amato altri...ma nessuno è te, nessuno potrà mai essere te perché, Charles, mi ci sono voluti anni e tante delusioni, ma adesso l'ho capito" mi continua a fissare sorridente facendo un cenno per farmi continuare, io poso la mano libera sulla sua guancia, sporgendomi un po' sul tavolo per raggiungerlo, gli accarezzo le fossette e sorrido "Che o sei tu o non è nessuno".

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