Prendiamo la Ruta 5 panamericana, attraversa il Cile, arriva in Patagonia. Santiago è circondata dalle Ande che fermano le perturbazioni. Arrivano ad altitudini di 7.000 metri.
I vigneti sono prevalentemente di vino rosso. Negli anni 80 iniziano i grossi investimenti. Oggi imbottigliano 12.000 bottiglie all'ora.
Andiamo nelle cantine. Degustiamo vini.  Non reggo l'alcol, ma mi piace esageratamente degustare. Riconosco profumi e retrogusti? NO. Ma lo faccio lo stesso, ci provo, mi diverte. Cerco gli amici bravi, che riconoscono ogni sfumatura, li interrogo, m'incantano. Il Carmenère  è ottimo, il migliore secondo me. Presenta note fruttate di ciliegia e mora, con sfumature erbacee più o meno evidenti. In alcuni casi potremo constatare sentori terziari speziati come pepe nero, cuoio giovane - dico cuoio giovane - chiodi di garofano, o etereo-balsamici, quali Gordon o sfumature mescolate. L'ho studiato a memoria. Un figurone quando lo declamo.
Poi si gioca. Ci dividiamo in squadre, dobbiamo inventare un  nuovo vino miscelando, con le giuste proporzioni, altri vini. La mia squadra non vince, ma è tra le migliori. Ci divertiamo. 120 sono i soldati cileni che Dona Paula, proprietaria della tenuta dell'epoca salvò, nascondendoli.

Nei vigneti, all'inizio di ciascun filare c'è un cespuglio di rose. Gran senso estetico penso io. Invece no, le rose sono sentinelle. Sono più delicate delle viti, quindi vengono attaccate prima dai batteri e gli agricoltori se ne accorgono in anticipo.

Nel pomeriggio giro in mountain byke. Pista ciclabile di 40 km.

Attraversiamo due parchi pieni di vita ordinata, silenziosa. Mi piacciono i ragazzi stesi sull'erba che si baciano e le persone che leggono libri sulle panchine. Poi, mezz'ora di salita per raggiungere un punto panoramico. Toglie il fiato. Patricio è la guida. Arriviamo nella sua piccola casa, accogliente e moderna. Bella musica nell'aria. Le formalità sono veloci ma precise, è attento, prudente, sveglio. Capisce subito con chi ha a che fare.

Santiago e i cileni sono al di sopra delle aspettative.