SANTIAGO
Il trasferimento all'aeroporto ci mostra distese pianeggianti desertiche con dune, montagne, piccoli arbusti di rica rica, pianta con proprietà terapeutiche, abitante di queste zone.
Guardando questi arbusti penso ai cammelli. Fanno la provvista d'acqua quelle rarissime volte in cui ci sono delle precipitazioni e poi ne diluiscono il consumo nel tempo. Possono stare senz'acqua per mesi e sopravvivere.
L'alba colora ogni cosa delicatamente di arancio, rosa, azzurro tenue il cielo. Il cuore si riempie della solita sensazione. Il segno che lasceranno questi paesaggi nella memoria visiva ed emotiva è potente.
L'acqua nelle sue varie forme, il sale, il litio, i fenicotteri del Salar, le innumerevoli incisioni rupestri, i tramonti nella valle della Luna, il fascino dei Geyser, le lagune... Ripenso a tutto questo.
Il volo è cancellato a causa di uno sciopero, trovano un charter per noi. Cerco di arrivare presto al gate per scegliere un posto accanto al finestrino, voglio fare foto al deserto e alle sue montagne.
Improvvisamente un altro paesaggio: due pietre preziose azzurre al posto degli occhi, capelli lunghi biondi, una creatura angelica. La ragazza seduta vicino a me ha un attacco di panico, con pianto scrosciante, dopo una frenata brusca dell'aereo in fase di decollo. Cosa faccio adesso? Penso. L'accarezzo, mi avvicino sempre di più, il mio ormai è quasi un abbraccio. Il padre seduto accanto a lei ha un'aria impotente. Soffre con la figlia. È un mio collega di Venezia, non lo conoscevo. In una frazione di secondo sposto l'attenzione. Le racconto della mia passione per trekking e per la scrittura. Smette di piangere. Parliamo di Kant, Freud, Jung. Mi regala le sue fragilità e io le regalo le mie alla sua età. Maddalena ha 17 anni, liceo classico; è un'anima pura che aspira alla perfezione. I nostri occhi più volte si riempiono. La causa? La bellezza è la profondità delle cose che ci raccontiamo. Passano due ore e non ce ne accorgiamo. Scendiamo dall'aereo e suo padre mi dice: grazie davvero! Posso abbracciarti? Certo. I suoi occhi sono pieni di lacrime. Chiara Savino... grazie di cuore, sei un mito!
Il deserto non l'ho visto.
Il pomeriggio mi stacco dal gruppo, cammino sola per la città. Cammino tanto. Salgo sul Costanera, il grattacielo più alto di Santiago: 300 m, come la Tour Eiffel.
Bellissimo camminare sola, penso mentre alzo lo sguardo per vedere la cima dei grattacieli.
Termina qui il viaggio col gruppo di colleghi. Avevo dei pregiudizi. Poi, dietro la sola maschera che conoscevo, quella professionale, ho scoperto persone con molto da dire. Ho molto apprezzato garbo, gentilezza, educazione e anche ironia intelligente. Il premio simpatia va ai toscani senza discussione. Abbiamo riso, riso e poi ancora riso su ogni loro battuta.
Domani inizia la mia avventura in Patagonia.
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