SAN PEDRO DE ATACAMA

Arriviamo nel pomeriggio nel deserto di Atacama. All'aeroporto di Kalama ci aspetta una schiera di fuoristrada Rossi con un aperitivo di benvenuto. Il nostro autista parla molto, ci spiega tante cose.

Il tragitto in mezzo al deserto dà inizio all'immensità dei paesaggi. Spicca una montagna altissima, il Licancabur che ci farà compagnia sempre in questi  tre giorni.

Distese pianeggianti desertiche con dune, montagne, piccoli arbusti di rica rica (non so se si scrive così), pianta con proprietà terapeutiche. Il sole, avvicinandosi al tramonto, regala un colore caldo a tutto ciò che illumina.

Per strada, ai lati, incontriamo molte animétas, altari in onore dei morti in quei punti della strada. Talune inquietanti, in particolare quelle che utilizzano l'auto distrutta nell'incidente.

Appena arriviamo a San Pedro, lasciamo velocemente la valigia in hotel, prendiamo la bicicletta e andiamo nel paesino.
Passeggiamo nella via principale, piena di negozietti interessanti, cani randagi. Il mio sguardo è catturato dagli indigeni.

Arriviamo in hotel impanati, dalla polvere. Non ci sono strade asfaltate.

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