XLVII.

"Dispares enim mores disparia studia sequuntur, quorum dissimilitudo dissociat amicitias; nec ob aliam causam ullam boni improbis, improbi bonis amici esse non possunt, nisi quod tanta est inter eos, quanta maxima potest esse, morum studiorumque distantia."

Laelius de amicitia 74

Infatti caratteri diversi comportano interessi diversi, la diversità dei quali separa le amicizie; né per alcun altro motivo i buoni possono essere amici dei malvagi, i malvagi dei buoni, se non che la differenza di caratteri e interessi tra loro è la più grande possibile.

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